DOCTER ® 7x40 B/GA: l'indistruttibilefoto e testi di Piergiovanni Salimbeni
Premessa. Costruzione e Meccanica Lo scafo del DOCTER ® 7x40 B/GA è composto di magnesio e di alluminio, la sua struttura è molto robusta. Non è quindi presente l'acciao che componeva lo scafo del vecchio NVA. Essendo un binocolo di derivazione militare nato per resistere alle più avverse condizioni climatiche si è data molta importanza alle componenti meccaniche che lo compongono. Il "ponte di comando" è spartano ed intuitivo: una messa a fuoco singola su ogni oculare, degli eccellenti para-luce a soffietto in gomma che presentano un piccolo foro per evitare l'appannamento della prima lente durante l'uso invernale. Sono, inoltre, presenti tre semplici tacche di riferimento per verificare la propria distanza interpupillare. Maggiore importanza è stata data alle ghiere di regolazione delle diottrie (-+7). Osservandolo si nota che il DOCTER ® 7x40 B/GA non è un binocolo "modaiolo" . Il suo design è più affidabile che affascinante e mira all'essenzialità, oserei dire che questo non è un binocolo per gli appassionati pantofolai bensì il classico strumendo da lavoro costruito per resistere, meglio dei proprietario, allo scorrere inevitabile del tempo..Tempus fugit!
L'interno dello scafo ottico è ottimizzato con vari diaframmi, mi è parsa molto efficace anche l'opacizzazione interna. Docter mi ha anche confermato che il binocolo è riempito in azoto oltre ad essere costellato da innumerevoli o-ring.
Sistema di messa a fuoco.
Il sistema di messa a fuoco è singolo su ogni oculare. Come risaputo, seppur ai nostri giorni vi siano delle ottimi sistemi di focalizzazione interna con rotore centrale, la massima robustezza ed impermeabilizzazione si ottiene utilizzando una focalizzazione separata su ogni oculare. Del resto, nell'uso estremo è sempre possibile rompere un oculare. Propio in tali gravose situazioni sarebbe quindi fattibile l'utilizzo dello strumento grazie all'oculare rimasto integro dall'impatto. La regolazione è fluida e non esistono giochi o imputamenti anche grazie alla semplicità del sistema. Ciò che è meno complesso solitamente è anche più resistente. La messa a fuoco minima è pari a cinque metri, mentre la totale profondità di campo si apprezza a partire da circa 50metri (questo fattore, oltre che dal quadrato dell'ingrandimento (7x7) dipende anche dal proprio accomodamento visivo) Infatti nell'uso panoramico-terrestre spesso ci si dimentica di quale sia stata l'ultima volta in cui si è dovuto focalizzare. La corsa degli oculari è ovviamente minima, poco più di mezzo giro di manopola. Per passare dalla distanza minima di messa a fuoco all'infinito occorre meno della metà di tale corsa.
Lenti e trattamento
Chi acquista il DOCTER ® 7x40 B/GA lo fa principalmente per la sua eccellente costruzione, tanto da risultare "sprecato" nella maggior parte degli utilizzi amatoriali. Tuttavia anche la sua resa ottica, seppur non ambisca all'eccellenza è più che buona.
Il più recente DOCTER ® 7x40 B/GA, invece, presenta una tonalità meglio corretta, ma non ancora neutra, si nota, infatti, una evidente tonalità gialla, che personalmente trovo piacevole e che consente di penetrare maggiormente nel paesaggio in presenza di foschia o di limitare l'abbagliamento osservando un panorama innevato. Questo binocolo mi è parso in grado di assorbire buona parte dei raggi UV durante le giornate più assolate. Questo potrebbe essere dovuto sia dal trattamento ma anche dalla composizione e scelta dei vetri che lo compongono. Sulle lenti non è presente alcun trattamento organico. Di fatto i progettisti hanno preferito applicare un trattamento multi-strato inorganico che è alla lunga più resistente alla polvere, ai micrograffi e alle operazioni di pulizia.
Oculari Un primo piano sul sistema di messa a fuoco con la ghiera di regolazione diottrica . Da notare le conchiglie para-luce con sistema a soffietto. Veramente comode
Lo schema ottico di questo binocolo viene definito (telephoto lens design) in effetti il gruppo ottico, come visibile nella foto è abbastanza complesso. Gli oculari sono composti da ben 5 lenti.
Schemi ottici del vecchio NVA In ogni modo il suo campo di vista reale non è molto esteso: pari a 7.5° (52° di campo apparente) Non è quindi un binocolo grandangolare. L'estrazione pupillare è molto buona pari a 20mm. Inoltre, grazie ai paraluce a soffietto è possibile adattare il binocolo alla conformazione del proprio viso o degli occhiali utilizzati. La distanza interpupillare fornita è compresa fra 54mm ed i 75mm. Alla minima regolazione la distanza fra gli oculari è pari a 7mm. Anche in questo caso, grazie alla flessibilità dei paraluce è possibile ottenere un discreto confort. Per raggiungere l'infinito si devono ruotare gli oculari in senso orario. Prismi
Il cuore di questo binocolo è composto da un sistema di prismi a tetto di tipo Schmidt Pechan.(
6 riflessioni e 4 passaggi aria vetro). Questo schema ottico è composto da un prisma a 45° e un classico prisma di Schmidt. Il sistema Schmidt Pechan è utilizzato per la sua estrema compattezza, ma necessita di uno strato di l'alluminatura o di argentatura che viene applicato sulla superficie del prisma. Tale strato assorbe una lieve percentuale di luce che genera una riflessione parziale, inferiore, ovviamente alla cosiddetta "riflessione totale" che si attua all'interno dei prismi Schmidt Pechan che è prossima al 90%. Prismi a parte il DOCTER ® 7x40 B/GA presenta una caratteristica di cui pochi appassionati sono a conoscenza: questo binocolo non presenta alcun trattamento di fase. Ricordo ai lettori che questo trattamento consiste in un particolare rivestimento, attraverso il deposito di strati dielettrici sulle superfici del prisma. Grazie a questo sistema si è in grado di compensare lo sfasamento delle onde luminose che provengono dalle due riflessioni incrociate sulle suddette superfici. A parità di qualità ottica e scafo ottico un binocolo privo di trattamento di fase possiede una nitidezza ed un potere risolutivo inferiore a quello che ne è dotato. Ovviamente un binocolo ben progettato e che fa uso di ottimi prismi potrebbe fornire delle maggiori prestazioni rispetto ad un economico binocolo a tetto che si fregia del trattamento di fase. Susan Adam di Docter-Germany mi ha anche confermato che gli ingegneri tedeschi stanno pensando ad un eventuale trattamento di fase , tuttavia questo intervento farebbe innalzare notevolmente il prezzo di un prodotto che ha come caratteristica principale anche il notevole rapporto prezzo-prestazioni. Inoltre, volendo rimanere un poco tradizionalisti, hanno, in parte deciso di "rispettare" il progetto iniziale, che all'epoca della sua comparsa non prevedeva, in quanto ancora sconosciuto, il trattamento di fase. In effetti nell'uso pratico si nota poco l'assenza di un trattamento di fase ,seppur non raggiunga una definizione da primo della classe. Come anticipato, la resa ottica è molto buona e mi è parsa in grado di soddisfare anche i "palati più raffinati".
Curvatura di campo Il DOCTER ® 7x40 B/GA fornisce un campo perfetto sino al 80% del campo di vista, dopo di che si nota una perdita di definizione o sfocatura (blurring) dovuta principalmente alla curvatura di campo. In ogni modo grazie al suo schema ottico complesso, che dovrebbe forse contenere anche una lente atta a spianare il campo, la sfocatura è minima e consente di percepire agevolmente la scena inquadrata. Nell'osservazione diurna, infatti, le immagini rese sono piacevoli e poco affaticanti.
Altre aberrazioni In tale circostanza il binocolo mostra delle immagini stellari di II magnitudine molto puntiformi sino a circa l'80% del campo. Ai bordi è presente soltanto un lievissimo astigmatismo: direi che questa è una delle migliori prestazioni che ho riscontrato in un binocolo con prismi a tetto in questa fascia di prezzo.
Aberrazione cromatica
L'aberrazione cromatica è decisamente ben corretta, anche in parte a causa della lieve tonalità calda che di certo un poco aiuta.
Distorsione angolare E' presente una mimima percentuale di distorsione a cuscinetto, il 3-5% a partire da circa l'80% del campo. Vignettatura dei prismi Nell'esemplare oggetto del test non ho notato alcuna vignettatura. La pupilla di uscita è risultata perfettamente sferica ed illuminata.
Uso pratico
Seppur Docter non abbia voluto dichiarare specificatamente le prestazioni di questo strumento, vari autori hanno citato più volte le prestazioni dei suoi precursori che erano soggetti a test durissimi. In grado di resistere e funzionare per almeno un'ora dopo averli congelati sino -60 ° o dopo averli scaldati sino a+ 50°. Inoltre la sua temperatura di stoccaggio massima poteva arrivare addirittura a 80° dopo di che potevano iniziavano a perdere funzionalità i lubrificanti utilizzati. Per tale motivo, dopo aver avuto il consenso da Docter Germania, ho provveduto a controllare la sua robustezza attraverso vari test.
. E'anche possibile estrarre con molta rapidità la parte di gommatura che riveste gli obiettivi. In questo modo si facilità la rimozione delle inevitabili gocce di acqua che possono infiltrarsi sotto la protezione in gomma. Nulla, ripeto nulla si è insinuato all'interno degli obiettivi o dello scafo ottico.
Passeggiando nei boschi della mia valle con il DOCTER ® 7x40 B/GA ci si riesce a concentrare molto sullo scopo della escursione che è quello di osservare la natura e gli animali senza badare al resto. Spesso, quando faccio uso di ottiche blasonate, soprattutto in prova, ho sempre paura che possano cadere, graffiarsi o rovinarsi. Il B/GA 740, invece, è un vero carro-armato e si affronta volentieri qualsiasi tipi di avventura. Del resto è stato il mio binocolo "da pioggia e fango" prediletto. Se posso esemplificare direi che è come affrontare una strada sterrata con un robusto Defender piuttosto che con un SUV luccicante. Il Docter ama essere trattato male e l'utente è gratificato dalla sua robustezza. Luca Mazzoleni, noto restauratore italiano di binocoli, e grande appassionato di ottiche mi ha descritto spesso le sue avventure giovanili in montagna e quasi tutte erano affrontate con questo binocolo che per anni è stato appoggiato sugli spuntoni più taglienti delle montagne piemontesi, affondato nella neve fresca, fatto rotolare per una caduta accidentale nelle mulattiere sassosse o adoperato senza scrupoli sotto la pioggia battente Orbene se pensate di dover fare ciò anche voi questo è il binocolo che fa per voi
Pregi e difetti
Difetti? In alcune condizioni di illuminazione ho notato un poco di luce diffusa ai bordi dell'immagine, forse imputabile all'assenza di trattamento di fase. In realtà se non fossi stato a conoscenza di tale questione e non avessi appurato l'assenza del trattamento durante il test, forse non me ne sarei accorto. Di fatto, nella maggior parte dei casi la luce diffusa è ben corretta. Per ciò che concerne la definizione non siamo ovviamente a livello delle migliori ottiche presenti sul mercato, ma chi sceglie il DOCTER ® 7x40 B/GA bada anche ad altre caratteristiche.
Per tale motivo, come anticipato, ho paura che se gli ingegneri ottici di casa Docter decidessero di dotare questo binocolo di un trattamento di fase i concorrenti potrebbe iniziare ancor di più a preoccuparsi.
Accessori In dotazione è presente soltanto una cinghia, insieme ai tappi di protezione per le ottiche ed un panno per la pulizia. Ammirate i particolari della cerniera centrale.. In sintesi. Reputo il DOCTER ® 7x40 B/GA un binocolo ideale per chi ha bisogno di un strumento di lavoro molto resistente o di un valido compagno di avventure. Qualora non si fosse presi dalla smania di ulteriori acquisti sarebbe in grado di accompagnare il fortunato acquirente per tutta la sua vita e di allietare figli e nipoti.
Ringraziamenti Ringrazio la dott.ssa Susan Adam per avere messo a disposizione l'esemplare oggetto di questo test.
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