Eagle Optics Ranger ED 8x42
Caratteristiche tecniche
Premessa Spesso non è necessario spendere uno stipendio per acquistare un valido binocolo per le osservazioni naturalistiche. Sempre alla ricerca di binocoli dalle buone prestazioni, da presentare ai lettori di Binomania, ho testato, grazie alla collaborazione di Pietro Romagnoni della RpOptiX l'Eagle Optics Ranger ED 8x42. Un binocolo che è attualmente disponibile ad un prezzo pari a 419 euro, quasi 5 volte in meno rispetto al prezzo volto ad acquistarei migliori binocoli presenti sul mercato. Passo ora ad esporre le mie impressioni. Il binocolo tedesco è stato disegnato in collaborazione con i tecnici Volkswagen
L'Eagle Optics Ranger ED 8x42 è un binocolo dotato di finestra centrale è ben costruito e le rifiniture sono eccellenti per un binocolo in questa fascia di prezzo. Lo chassis è composto in policarbonato. Il peso è nella media per la fascia di acquisto, nè leggero, nè troppo pesante. Sulla bilancia elettronica, il binocolo, privo di tappi e di cinghia si attesta su 780 grammi ( 890gr con tappi e cinghia) distribuiti su 128mm-175mm. L'interno dello scafo ottico è decisamente curato ed è visibile anche una vernice opaca a buccia di arancia per limitare le luci parassite. La gommatura esterna è ergonomica e molto curata, suddivisa in varie parti anti-scivolo, sono presenti degli incavi per i pollici, il binocolo è impermeabilizzato, ottimizzato con vari O-Ring ed e riempito in azoto. La garanzia è a vita. E'anche presenta una filettatura per collegare il binocolo ai supporti per i comuni cavalletti fotografici.
Messa a fuoco
Per raggiungere la distanza all'infinito partendo dalla messa a fuoco minima occorre meno di un giro di manopola. Le compensazioni di fuoco dai 20-30 metri all'infinito sono minime e spesso, in caso di un ottimo accomodamento visivo, non necessari qualora si dovesse seguire un involo rapidissimo.
Ottica
Oculari Gli oculari non raggiungono per "un soffio" delle prestazioni tali da poter essere definiti per il sottoscritto "grandangolari". Inquadrano, infatti, una porzione di panorama distante a 1000 metri come se si trovasse a soli 130 metri. soltanto 130 metri. Ciò corrisponde, con la formula classica ad un campo reale pari a 7.4° e quasi a 60° di campo apparente.
Trattamento antiriflesso L'Eagle Optics Ranger 8x42 ED si avvale di un trattamento multi-strato anti-riflesso su ogni superficie ottica. Le immagini , come anticipato sono molto buone, il contrasto notevole.La luce diffusa visibile, nella maggior parte delle condizioni di illuminazioni, è contenuta, soprattutto in proporzione al prezzo di acquisto. Prismi
La compattezza è buona e consente di maneggiare con sicurezza il binocolo.
Curvatura di campo Non è un binocolo a campo piatto. A distanza ravvicinata , osservando dettagli molto grandi, anche ai bord idel campo, l'immagine è piacevole sino quasi al bordo.. Tuttavia osservando all'infinito , nell'uso diurno , il potere risolutivo ai bordi del campo è inficiato anche dalla curvatura di campo e le immagini iniziano a degradare a partire da circa il 75% del campo. Considerato il suo prezzo di acquisto e che molti binocoli in tale fascia mostrano quasi 1 grado di campo in meno, direi che questo è un ottimo risultato. Distorsione angolare
Prova astronomica Il test astronomico è sempre quello più selettivo che spesso fa perdere punti a binocoli naturalisti molto incisi e corretti al centro ma dotati di uno scarso Sweet Spot.
Aberrazione cromatica Sino a pochi anni or sono, nei binocoli, con prismi a tetto, dal prezzo decisamente superiore ai 500 euro, era sempre visibile un po' di aberrazione cromatica. Questo dipendeva da vari problemi, schema ottico a corta focale, qualità dei vetri, maggiori passaggi aria-vetro rispetto ai prismi di porro, ed altro ancora. L'Eagle Optics Ranger 8x42 ED, al centro del camp,o ha dimostrato di tenere testa a binocoli dal prezzo decisamente superiore. Nella maggior parte delle osservazioni il residuo cromatico è molto limitato, salvo farsi, ovviamente vedere ai bordi del campo e durante le osservazioni un po' estreme in controluce. Osservando, ad esempio, una tortora dal collare in una giornata molto luminosa, si poteva, notare un "filo" di residuo cromatico verde-blu intorno ai bordi del soggetto. Fattore molto minimo e direi ininfluente, vista la sua scarsa entità nell'eventuale abbattimento del contrasto e della luminosità. Nella maggior parte delle condizioni osservative ritengo che anche un osservatore molto esigente abbia poco da eccepire. Un altro piano sul Eagle Optics Ranger 8x42 ED Osservazione pratica. L'Eagle Optics Ranger 8x42 ED
è la netta dimostrazione di come, il mercato cinese, possa produrre dei buoni binocoli, affidabili nella maggior parte delle prestazioni, in grado di fornire una resa ottica di tutto rispetto, senza spendere un mese di stipendio. Da possessore di vari TOP DI GAMMA posso asserire che utilizzando questo binocolo non ho avuto particolari problemi. Spesso, usando binocoli di scarsa qualità, si nota una certo affaticamento visivo dopo un certo periodo che varia da soggetto a soggetto. Talvolta con questo genere di strumenti si ha l'impressione che il binocolo non sia mai perfettamente a fuoco, non solo a causa di un po' di aberrazione sferica ma anche per l'inferiore contrasto rispetto ad un binocolo di qualità.
Spesso con 500 euro è neppure possibile acquistare un oculare di un performante spottingscope. Per questa cifra, però, molti appassionati potranno trovare nell'Eagle Optics Ranger 8x42 ED una valida proposta per iniziare le loro avventure in mezzo alla Natura..
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Ringrazio Pietro (Pier) Romagnoni della Rp OPTIX per aver fornito l'esemplare oggetto di questo test. N.B I prezzi ed i prodotti citati nell'articolo sono relativi al mese di Agosto 2012. Per maggiori informazioni e per gli aggiornamenti o le promozioni vi consiglio di visitare il sito del distributore italiano
Note (1) Per maggiori informazioni : I prismi dei binocoli, articolo a cura di Ottaviano Fera (2)
Nel 1940 tutti i binocoli erano progettati per realizzare immagini priv e di distorsione , successivamente in casa Zeiss si decise di applicare un minimo di distorsione angolare ai binocoli anche se la parte conservatrice dei progettisti, Heinrich Erfle, Albert Konig e Otto Eppenstein erano assolutamente contrari. |
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