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Eagle Optics Ranger ED 8x42

di Piergiovanni Salimbeni
data pubblicazione 23 Agosto 2012


un bel primo piano sull'Eagle Optics Ranger ED

Caratteristiche tecniche

Ingrandimento 8x
Diametro dell'obiettivo 42 millimetri
Campo visivo 129.5/1000 7.4°
Estrazione puppillare 18 millimetri
Messa a fuoco minima 6,0 piedi
Peso 815gr
Dimensioni (AxL) 6.7 x 5.0 pollici
Agenti atmosferici Waterproof / Idrofobo
Prezzo 419 euro (in promozione)
Distributore http://www.rpoptix.com/

 

Premessa

Spesso non è necessario spendere uno stipendio per acquistare un valido binocolo per le osservazioni naturalistiche. Sempre alla ricerca di binocoli dalle buone prestazioni, da presentare ai lettori di Binomania, ho testato, grazie alla collaborazione di Pietro Romagnoni della RpOptiX l'Eagle Optics Ranger ED 8x42. Un binocolo che è attualmente disponibile ad un prezzo pari a 419 euro, quasi 5 volte in meno rispetto al prezzo volto ad acquistarei migliori binocoli presenti sul mercato. Passo ora ad esporre le mie impressioni.

Il binocolo tedesco è stato disegnato in collaborazione con i tecnici Volkswagen


Prime impressioni

 

L'Eagle Optics Ranger ED 8x42 è un binocolo dotato di finestra centrale è ben costruito e le rifiniture sono eccellenti per un binocolo in questa fascia di prezzo. Lo chassis è composto in policarbonato. Il peso è nella media per la fascia di acquisto, nè leggero, nè troppo pesante. Sulla bilancia elettronica, il binocolo, privo di tappi e di cinghia si attesta su 780 grammi ( 890gr con tappi e cinghia) distribuiti su 128mm-175mm. L'interno dello scafo ottico è decisamente curato ed è visibile anche una vernice opaca a buccia di arancia per limitare le luci parassite.

La gommatura esterna è ergonomica e molto curata, suddivisa in varie parti anti-scivolo, sono presenti degli incavi per i pollici, il binocolo è impermeabilizzato, ottimizzato con vari O-Ring ed e riempito in azoto. La garanzia è a vita. E'anche presenta una filettatura per collegare il binocolo ai supporti per i comuni cavalletti fotografici.



a sinistra il Minox BL 8x42 BR Made in Germany, al centro l'Eagle Optics Ranger ED 8x42 a destra lo Swarovski Swarovision 8.5x42

Messa a fuoco



un primo piano sul rotore di messa a fuoco del Eagle Optics Ranger ED 8x42


Il binocolo si avvale di una messa a fuoco centrale con regolazione delle diottrie sull'oculare destro. Il rotore centrale è composto di materiale metallico, abbastanza sovradimensionato e dotato di zigrinatura anti-scivolo. Il movimento è un po' duro, tuttavia non sono presenti nè giochi e nè impuntamenti. Ottima la ghiera sull'oculare destro, anch'essa metallica, con zigrinatura. Durante l'uso non mi è mai capitato di perderne la regolazione, seppur , non avesse un sistema di blocco.

Per raggiungere la distanza all'infinito partendo dalla messa a fuoco minima occorre meno di un giro di manopola. Le compensazioni di fuoco dai 20-30 metri all'infinito sono minime e spesso, in caso di un ottimo accomodamento visivo, non necessari qualora si dovesse seguire un involo rapidissimo.


Ottica


Gli obiettivi dotati di un elemento ED

Direi che sono il punto di forza di questo binocolo; al centro del campo la resa non ha nulla da invidiare a quella di binocolo dal costo decisamente superiore. . La nitidezza, infatti, è molto, molto buona, cosi come la brillantezza ed il contrasto. Questo binocolo fa senz'altro uso di un elemento ED all'interno del percorso ottico. Si può definire tranquillamente un binocolo dotato di ottiche a bassa dispersione cromatica.   In questo frangente mi è parso uno dei migliori binocoli con prismi a tetto sotto in questa fascia di prezzo.

 

Oculari


Un primo piano sugli oculari .


Gli oculari non raggiungono per "un soffio" delle prestazioni tali da poter essere definiti per il sottoscritto "grandangolari". Inquadrano, infatti, una porzione di panorama distante a 1000 metri come se si trovasse a soli 130 metri. soltanto 130 metri. Ciò corrisponde, con la formula classica ad un campo reale pari a 7.4° e quasi a 60° di campo apparente.
Spesso in questa fascia di prezzo i campi di vista reali si attestano sui 6.5° Ritengo che questa sia un'ottima prestazione.




un altro particolare degli oculari

Trattamento antiriflesso

L'Eagle Optics Ranger 8x42 ED si avvale di un trattamento multi-strato anti-riflesso su ogni superficie ottica. Le immagini , come anticipato sono molto buone, il contrasto notevole.La luce diffusa visibile, nella maggior parte delle condizioni di illuminazioni, è contenuta, soprattutto in proporzione al prezzo di acquisto.

Prismi

Il binocolo fa uso di prismi a tetto composti di vetro Bak-4. L'azienda tiene a precisare che è stato utilizzato un moderno trattamento di fase. Rispetto ai costosi Top di Gamma, sussiste un po' di perdita di luce all'estremo del bordo campo osservando degli sfondi uniformi molto illuminati. La pupilla, in ogni, modo è apparsa perfettamente sferica, la collimazione del binocolo è nel "quadrato di tolleranza"

 

La compattezza è buona e consente di maneggiare con sicurezza il binocolo.

 

Curvatura di campo

Non è un binocolo a campo piatto. A distanza ravvicinata , osservando dettagli molto grandi, anche ai bord idel campo, l'immagine è piacevole sino quasi al bordo.. Tuttavia osservando all'infinito , nell'uso diurno , il potere risolutivo ai bordi del campo è inficiato anche dalla curvatura di campo e le immagini iniziano a degradare a partire da circa il 75% del campo. Considerato il suo prezzo di acquisto e che molti binocoli in tale fascia mostrano quasi 1 grado di campo in meno, direi che questo è un ottimo risultato.

Distorsione angolare


Ho calcolato una distorsione a cuscinetto, minima, meno del 5% a partire dall'75% del campo. Seppur la percezione dell'effetto palla rotolante sia molto soggettiva, (2) non ho avuto particolari problemi ad osservare con l'Eagle Optics Ranger 8x42 ED.


il binocolo durante una sessione osservativa presso il Parco Naturale Campo dei Fiori in provincia di Varese

Prova astronomica

Il test astronomico è sempre quello più selettivo che spesso fa perdere punti a binocoli naturalisti molto incisi e corretti al centro ma dotati di uno scarso Sweet Spot.
L' Eagle Optics Ranger 8x42 ED è in grado di mostrare le stelle di seconda magnitudine perfettamente puntiformi sino al 75% del campo. Poi si nota, gradualmente la presenza di un po' di coma e di un po' di astigmatismo.

Data del test astronomico: 20 Agosto 2012
Modello
Eagle Optics Ranger 8x42 ED
Campo di massima niditezza con stelle di III magn.puntiformi
CM75%
Puntiformità delle stella nel CM 10/10
7/10
Altre aberrazioni
25% coma e astigmatismo (CU 10% CI 15%)

 

 

Aberrazione cromatica

Sino a pochi anni or sono, nei binocoli, con prismi a tetto, dal prezzo decisamente superiore ai 500 euro, era sempre visibile un po' di aberrazione cromatica. Questo dipendeva da vari problemi, schema ottico a corta focale, qualità dei vetri, maggiori passaggi aria-vetro rispetto ai prismi di porro, ed altro ancora. L'Eagle Optics Ranger 8x42 ED, al centro del camp,o ha dimostrato di tenere testa a binocoli dal prezzo decisamente superiore. Nella maggior parte delle osservazioni il residuo cromatico è molto limitato, salvo farsi, ovviamente vedere ai bordi del campo e durante le osservazioni un po' estreme in controluce. Osservando, ad esempio, una tortora dal collare in una giornata molto luminosa, si poteva, notare un "filo" di residuo cromatico verde-blu intorno ai bordi del soggetto. Fattore molto minimo e direi ininfluente, vista la sua scarsa entità nell'eventuale abbattimento del contrasto e della luminosità. Nella maggior parte delle condizioni osservative ritengo che anche un osservatore molto esigente abbia poco da eccepire.

Un altro piano sul Eagle Optics Ranger 8x42 ED

Osservazione pratica.

L'Eagle Optics Ranger 8x42 ED è la netta dimostrazione di come, il mercato cinese, possa produrre dei buoni binocoli, affidabili nella maggior parte delle prestazioni, in grado di fornire una resa ottica di tutto rispetto, senza spendere un mese di stipendio. Da possessore di vari TOP DI GAMMA posso asserire che utilizzando questo binocolo non ho avuto particolari problemi. Spesso, usando binocoli di scarsa qualità, si nota una certo affaticamento visivo dopo un certo periodo che varia da soggetto a soggetto. Talvolta con questo genere di strumenti si ha l'impressione che il binocolo non sia mai perfettamente a fuoco, non solo a causa di un po' di aberrazione sferica ma anche per l'inferiore contrasto rispetto ad un binocolo di qualità.
Ho usato il binocolo della Eagle Optics per varie ore, spesso comparandolo al mio esemplare di Swarovision 8.5x42 e non nego che lo consiglierei, senza particolari problemi, alle persone che non possono o vogliono investire centinaia di euro per la loro passione..
Non è il binocolo più leggero presente sul mercato e neppure il più corretto a livello di aberrazione geometriche e cromatiche, tuttavia fornisce un eccellente rapporto prezzo-prestazioni.


In sintesi

Spesso con 500 euro è neppure possibile acquistare un oculare di un performante spottingscope. Per questa cifra, però, molti appassionati potranno trovare nell'Eagle Optics Ranger 8x42 ED una valida proposta per iniziare le loro avventure in mezzo alla Natura..

 



, i tappi degli obiettivi si sfilano con molta facilità è utile controllare e rimediare con un piccolo spessore


Accessori a corredo

Custodia morbida, Antipioggia Coprilenti - Coprioculari, Tracolla Comfort

Suggerimenti e critiche

L'esemplare utilizzato possedeva i tappi degli obiettivi con una fascia troppo larga rispetto al tubo ottico che ospita le lenti. La durezza della messa a fuoco potrebbe dipendere dal fatto che è un esemplare praticamente nuovo ed è stato usato per poche ore. Per il resto ho veramente poco da obiettare.



Ringraziamenti

Ringrazio Pietro (Pier) Romagnoni della Rp OPTIX per aver fornito l'esemplare oggetto di questo test.

N.B I prezzi ed i prodotti citati nell'articolo sono relativi al mese di Agosto 2012. Per maggiori informazioni e per gli aggiornamenti o le promozioni vi consiglio di visitare il sito del distributore italiano


Note

(1) Per maggiori informazioni : I prismi dei binocoli, articolo a cura di Ottaviano Fera

(2) Nel 1940  tutti i binocoli erano progettati per realizzare immagini priv e di distorsione , successivamente in casa Zeiss si decise di applicare un minimo di distorsione angolare ai binocoli anche se la parte conservatrice dei progettisti,  Heinrich Erfle, Albert Konig e Otto Eppenstein erano assolutamente contrari.
Nel 1945 grazie a Hermann Slevogt e Sonnefeld fu proposto un valido compromesso, ciò comportava la possibilità di creare binocoli con un piccola quantità di distorsione angolare che potesse eliminare in parte l' effetto palla rotolante. Successivamente, grazie a Kohler, si applicò a tutti i prodotti ottici terrestri Zeiss quello che si definisce “cerchio di condizione”, ossia un valido compromesso fra contenimento della distorsione e l'effetto appena citato.  Cosa significa effetto "palla rotolante"? Significa semplicemente che con un binocolo privo di distorsione angolare, si percepisce maggiormente la curvatura del panorama terrestre, osservando soprattutto l'orizzonte e spaziando velocemente da destra a sinistra. Tale fattore è meno evidente nei panning a media distanza, guardando ad esempio in uno stagno o in un prato.


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