di Piergiovanni Salimbeni data di pubblicazione 20 aprile 2011
Fig.1 un primo piano sul nuovo Kowa Xd33 Genesis 10x33
Modelli
GENESIS/XD33
8x33
GENESIS/XD33
10x33
Ingrandimento
8.5x
10.5x
Diametro delle lenti
33mm
33mm
Minima distanza di messa a fuoco
1.5m
1.5m
Campo reale
8.0°
6.8°
Campo apparente
64°
68°
Pupilla di uscita
4,1mm
3.3mm
Fattore crepuscolare
16.2
18.2
Estrazione pupillare
15 mm
15mm
Dimensioni
133mm~103mm~51
142mm~126mm~65
Peso
590g
590g
Prezzo aprile 2011
1147,00 euro iva inclusa
1212,00 euro iva inclusa
Premessa
L’azienda giapponese Kowa, fondata nel 1894 ha creato , durante il 2006, una linea di binocoli a tetto, con un diametro delle lenti di 44mm,denominata GENESIS.
Questa serie di binocoli, che rappresentano il TOP DI GAMMA della casa giapponese sono condraddistini da un ottimo rapporto prezzo-prestazioni. se paragonati all'eccellenza dei prodotti europei.
Binomania ha presentato una recensione del modello XD44 GENESIS con lenti PROMINAR lo scorso anno. Questa volta gli occhi sono puntati sul nuovo Kowa GENESIS XD 10X33 PROMINAR, che fa parte della nuova serie XD33, disponibile in due formati,:l'8X ed il 10X.
Prime impressioni Il binocolo riprende il design della serie XD44, beneficiando, ovviamente, di dimensioni più compatte e di un peso inferiore: 142mm~126mm~65 distributi su un peso di 590gr. Il binocolo è costruito con cura e, grazie anche alle lenti di piccolo diametro si è rivelato ben bilanciato, E’ presente un lieve incavo per il posizionamento dei pollici, mentre i tappi paraluce sono dotati di elastico di fissaggio per una maggiore sicurezza. Di serie viene fornita una comoda cinghia spessa e sagomata. Come optional, invece, è disponibile la classica bretella che consente di non far gravare il peso del binocolo sulle vertebre cervicali.
Meccanica
La meccanica del Kowa GENESIS XD 10X33 PROMINAR è ottima. Lo scafo del binocolo è composto di magnesio, e quindi leggero e robusto. Il suo interno è ovviamente riempito di gas azoto (nitrogen filled) e vari O-Ring gli conferiscono anche un buon grado di l'impermeabilizzazione.. Seppur non benefici di una messa a fuoco dolcissima, il sistema creato da Kowa risulta molto precisa. Non ho notato nessun gioco anche nei continui passaggi di fuoco. Ottimo il grip, della manopola zigrinata che si riesce a ruotare anche con i guanti o con le mani sudate.. I tecnici giapponesi hanno optato per una regolazione diottrica sull'oculare destro (diopter lock). Per una maggiore velocità d'utilizzo ritengo sarebbe stato preferibile evitare il sistema di fissaggio che si sblocca sollevando verso l'alto l'anello visibile nella immagine qui sotto, sull'oculare a sinistra..
Fig.2: Il Kowa, a destra, paragonato al Leica Hd 8x32mm
Ottica:
Il Kowa GENESIS XD 10X33 PROMINAR si avvale di ben 4 lenti XD, similmente, ai notissimi cannocchiali TSN 880-770 apprezzati dai naturalisti di tutto il mondo. Questo consente un buon contrasto ed una buona luminositàuna e soprattutto una eccellente correzione dell'aberrazione cromatica.
BOX DI APPROFONDIMENTO KOWA E la FLUORITE IlKowa GENESIS XD 10X33 PROMINAR è dotato di ottiche definite XD e non di ottiche alla fluorite. Tuttavia la resa ottica a bassi ingrandimenti è davvero eccezionale. Mi pare, però corretto fare una breve differenziazione fra il minerale di fluorite e quindi naturale, la fluorite sintetica e le lenti definite XD che sono usate sui binocoli 8.5x44 e 10.5x44
Fluorite minerale
Il minerale di fluorite è un alogenuro del gruppo monometrico ha una durezza pari a 4
un peso specifico: 3,1-3,2 ed un indice di rifrazione: n=1,433, emette luce quando viene riscaldata od esposta a radiazioni ultraviolette. Pare che il suo nome possa derivare da due fattori, in primis dal latino fluere=fondere (giacchè era usato come fondente in metallurgia). Sembra però, che nel Medio Evio, i minatori inglesi lo citassero come Flower “FIORE” a causa della sua bellezza. La fluorite naturale comprende delle tracce di elementi di terre rare che concedono alla pietra una colorazione violaceo o verdastra e provocano, come anticipato, una fluorescenza se sottoposti a calore o a raggi ultravioletti.
Fluorite sintetica by KOWA
La fluorite (fluorite crystal), utilizzata per i vetri Kowa serie High Lander BL8J3 Large e sui cannocchiali TSN-883/884 , è invece è un mono-cristallo artificiale, per tale motivo, non contiene impurità e non emette fluorescenza quando scaldato o esposto a raggi ultravioletti, inoltre, la fluorite artificiale è chimicamente stabile, di contro è più fragile di quella minerale e tende facilmente a rigarsi. Per tale motivo, risulta più difficile la sua lavorazione durante la fase di molatura e di lucidatura , è però possibile creare lenti di grande diametro.
LENTI XD by KOWA
I binocoli Kowa GENESIS XD 10X33 PROMINAR dotati dei vetri XD, invece, fanno uso di ottiche che i giapponesi definiscono “ad extra bassa dispersione” Le lenti ED, nel campo dell’ottica binoculare, sono siglate dalle aziende con vari acronimi, come DE, HD, SD, UD o LD .
Come mi ha confermato MR Tamotsu Kitai della Kowa Company, Ltd. Le lenti XD KOWA sono utilizzati anche sui cannocchiali TSN-773/774, TSN-663/664, TSN-603/604 e sui binocoli della XD 44.
Giacchè i binocoli Kowa XD44 e XD33 non superano i 10.5x (nella versione di 44mm) ritengo sia parso superfluo a Kowa l’uso di fluorite sintetica, per tale motivo, hanno sviluppato delle lenti ad Ultra-bassa-dispersione, in alternativa al mono-cristallo artificiale per ridurre l’abberazione cromatica.
Ufficialmente Kowa conferma che questi vetri XD riducono in maniera inferiore l’abberazione cromatica rispetto ai vetri in fluorite sintetica, ma questa caratteristica è visibile unicamente con i cannocchiali, giacchè ad 8- e a 10X non ho notato alcuna traccia di residuo cromatico. Mi è parsa una fra le migliori ottiche che io abbia testato, per ciò che concerne la correzione di tale aberrazione.
La serietà dell’azienda è evidente anche nel precisare che amano suddividere ciò che è totalmente composto in fluorite da ciò che non lo è, nel senso che molte ottiche simili a quella XD sono proposte sul mercato con la dicitura fluorite. Mr Tamotsu Kitai mi ha confermato che loro parlano unicamente di fluorite (sintetica) soltanto quando le ottiche sono composte INTERAMENTE di fluorite(sintetica). Per la cronaca se tale binocolo fosse spacciato con la sigla FL-Fluorite, ritengo che nessuno se ne potrebbe accorgere, vista la sua ottima correzione.
Nell’uso pratico le differenze fra un binocolo dotati di ottiche acromatiche e quello dotato di ottiche a bassa dispersione ED sono evidenti agli occhi di tutti, in primis l’aberrazione cromatica è ridotta, per i meno esperti posso dire, brevemente, che il residuo cromatico in un binocolo con ottiche acromatiche si evidenzia come un sottile alone rosso o viola (con gradazioni sempre differenti da ottica ad ottica) visibili sui contorni delle immagini.
Proprio per tale motivo varie aziende, per i loro top di gamma, risolvono in parte il problema facendo uso di vetri ottici a bassa dispersione ED che consentono di diminuire le “sfocature di colore” Tuttavia il problema, seppur limitato, compare spesso anche su binocoli TOP di gamma. In questo caso i vetri XD KOWA mi pare consentano di eliminare completamente il residuo cromatico e ciò, di contro, comporta anche un aumento della risoluzione ma anche del contrasto, ben visibile durante le osservazioni più ostiche, come quelle in controluce, in scarsa visibilità, etc etc..Come dire…c’è vetro ED e vetro ED.
Prismi Il Kowa GENESIS XD 10X33 PROMINAR utilizza dei prismi a tetto di tipo Schmidt-Pechan (1). Per la loro costruzione si utilizzano i vetri BAk4 e SK 15 che offrono una ottima correzione delle aberrazioni geometriche ed una minima dispersione di luce. L'unico lato negativo di questi prismi, è il peso che, in media, è maggiore ai prismi comunemente utilizzati nei binocoli per uso naturalisto. Questo schema prevede, in totale, 6 riflessioni e 4 passaggi aria/vetro (due prismi separati).
Fig.3 il diametro compatto ha dimostrato di fornire ugualmente una ottima luminosità
Trattamento antiriflesso
Il Kowa GENESIS XD 10X33 PROMINAR si avvale di un trattamento multi-strato chiamato C3. I progettisti, asseriscono (caratteristica difficile da verificare nel mero uso visuale) che questo trattamento fornisce una luminosità superiore rispetto a quella ottenuta con i classici trattamenti in argento o in alluminio. Pare che una unica lente trattata con questo sistema abbia una rifrazione della luce prossima al 99% per tutto lo spettro visibile compreso fra i 400 ed i 700nm.
Oculari
Gli oculari sono composto da un sistema a 5 lenti. Nella recensione della serie XD44, ponevo in evidenza un limite di questi binocoli, rispetto ai più costosi: il campo inferiore. La serie XD33, invece, fornisce dei campi di vista di tutto rispetto, ( tabella 1) simili all'eccellenza attualmente disponibile. La versione 10X, infatti, ha 6.8° di campo reale. Per tale motivo, il campo apparente risulta essere di 68° che è ,in media, quello inquadrato dall'occhio umano. Per tale motivo, osservando nel Kowa GENESIS XD 10X33 PROMINAR si può godere di una visione molto naturale e poco affaticante. Grazie all'anticipato sistema di estrazione dei paraluce, è possibile regolare lo strumento in base alla propria conformazione del viso, alle condizioni di luce presenti, ed eventualmente alla forma degli occhiali da vista.
Fig.4 Un momento della prova su campo sul monte Sette Termini
Costruzione interna
Ottima. Come già ho anticipato lo scafo è in magnesio, tutto è stato progettato in maniera accurata a partire dall'interno completamente annerito, ai vari diaframmi presenti ed all'ottimo sistema di alloggiamento dei prismi.
Curvatura di campo
Questo binocolo è dotato di un campo quasi piatto. Direi che le immagini, nell'uso diurno, sono perfette sino all'85-90% del campo di vista fornito, ai bordi si evidenzia un "ammorbidimento" delle immagini.
Distorsione angolare
Ho notato una distorsione angolare veramente molto contenuta, questo genera un effetto "palla rotolante" "rolling ball effect" visibile in fase di panning e purtroppo con una intensità soggettivamente percebile. (2)
Fig 4: durante una fase del test
Cut-off dei prismi
Non esiste e la pupilla di uscita è perfettamente circolare senza caduta di luce ai bordi.
Aberrazione cromatica
Al centro del campo l'aberrazione cromatica è pressochè assente. Il Kowa GENESIS XD 10X33 PROMINAR, in questo frangente, è uno fra i migliori binocoli , con prismi a tetto, che io abbia mai testato. Non l’ho notata in alcuna situazione: nemmeno osservando l'avi-fauna in controluce, la neve sulla cima delle montagne e il bordo della luna piena.
FIG 5:Il peso contenuto agevola durante le lunghe escursioni Uso pratico
Osservazione terrestre, panorami ed avi-fauna.
I binocoli da 33mm di diametro sono preferiti da molti appassionati rispetto ai classici 42mm per vari motivi, primo fra tutti la compattezza.
In effetti, seppur non sia compatto, come gli altri tre binocoli citati nella tabella 1, il Il Kowa GENESIS XD 10X33 PROMINAR pesa poco meno di 600 grammi. Questo consente un utilizzo protratto per ore, un fattore molto importante per gli appassionati di birdwatching che vagano per ore ed ore nelle oasi.
Oltre a queste caratteristiche, nella osservazione dei panorami terrestri, ho apprezzato particolarmente il suo campo reale di ben 6.8°, che consente l'inquadratura di un'ampia porzione di campo, si parla di circa 120m a 1000metri. La tridimensionalità non è da binocoli con prismi di porro, ma l'ottimo contrasto, aiutano nel percepire la conformazione del territorio.
La predilezione di questo binocolo, come si poteva presagire, è volta alla osservazione dell'avifauna, ove mostra immagini sempre nitide ed una buona profondità di campo, in proporzione all'ingrandimento. Il contenimento dell'aberrazione cromatica è eccellente e questo consente di osservare il colore del piumaggio dell'avi-fauna e le varie sfumature, fra specie, o fra Juv ed esemplari adulti, etc etc.
Anche in questo caso per i più esperti ed esigente posso asserire che come la serie Kowa XD44, rispetto ad un binocolo economico è facile verificare cosa si intende per "reale resa dei colori" mi pare uno strumento molto “preciso” in grado di fornire una tonalità neutra, priva di forti dominanti di colore.
Quando lo si utilizza nel panning per inseguire i volatili, l'effetto palla rotolante è meno evidente, in quanto ci si concentra sugli oggetti in movimento e non sullo sfondo che "ruota".
Ottima anche la messa a fuoco minima, pari ad 1.5metri che consente l'osservazione della flora e degli insetti.
Spesso la versione 10X di un binocolo risulta sempre lievemente meno nitida rispetto alla versione 8X. Avendo avuto la possibilità di testare per un pomeriggio anche la versione dal minore ingrandimento, posso confermare che l'utilizzo dei vetri XD ha consentito di mantenere una nitidezza pressochè identica.. Spetterà quindi all'appassionato decidere se due ingrandimenti possono fare la differenza per il genere di osservazione che intenderanno intraprendere con questo strumento. Consiglierei il Kowa GENESIS XD 10X33 PROMINAR, rispetto alla versione 8X, a chi ama osservare i rapaci diurni, mentre l'8x a chi si avventura anche nei boschi, fra gli alberi.
Osservazione del cielo stellato
E' un binocolo di soli 33mm di diametro, scordatevi quindi di osservare con profitto i più fievoli oggetti del cielo profondo, tuttavia, data la sua leggerezza, tale binocolo si pù trasportare con tutto tranquillità in alta montagna, nel proprio zainetto. Per tale motivo ed anche grazie ai suoi 68° di campo apparente, sarà possibile ottenere delle splendide visioni a grande campo delle costellazioni. Veramente bella la galassia M31, ammirata a 1800metri di altezza. Nel contempo, grazie anche all'ottimo contrasto, era "ben visibile" anche la galassia M33.
Come risaputo il test stellare è uno dei più difficili per un binocolo, ove quasi tutti tranne rare eccezioni, mostrano sempre dei peggioramenti ai bordi del campo. Nell'osservazione astronomica, le immagini stellari rimangono piacevoli sino a circa il 75-80% del campo di vista. Ottima la puntiformità al centro del campo.
FIG 6: Leica HD 8x32 e Kowa XD 33, due eccellenti compagni di osservazione.
In sintesi La domanda anche in questo caso sorge spontanea:" che differenza sussiste fra questo strumento e binocoli dal maggiore costo? superiore?".
Principalmente le differenze sono due: Come evidenziato in tabella 1, i Kowa GENESIS XD 10X33 PROMINAR possiede delle dimensioni maggiori rispetto ai tre migliori binocoli con prismi a tetto da 30mm presenti sul mercato. La differenza di peso è minima, anche se, avendolo potuto comparare per giorni con il Leica HD8x32, il binocolo giapponese mi pareva più pesante di quanto dichiarato.
Per quanto riguarda la "resa ottica" generale, sempre come mera impressione personale mi pare possieda un contrasto ed una nitidezzaleggermente inferiore, rispetto ai migliori TOP di GAMMA. Primeggia, invece, nella distanza minima di messa a fuoco, ed in certi casi è paragonabile, se non superiore, per quanto riguarda il contenimento, al centro del campo, dell'aberrazione cromatica nelle condizioni di forte illuminazione.
Ancora una volta le differenze sussistono, prezzo compreso. Per chi non avesse la possibilità di ambire all'eccellenza, questo binocolo giapponese risulta essere un valido ed agguerrito compromesso. Mi pare anche un ulteriore miglioramento rispetto alla serie XD di 44mm. In definitiva, la scelta,croce e delizia degli appassionati,si amplia.
BINOCOLI
Kowa XD33 Genesis 10x33
Zeiss Victory FL
Leica HD 10x32
Swarovski EL 10x32 WB
ingrandimento
10X
10x
10x
10x
diametro lenti
33mm
32mm
32mm
32mm
campo visivo m/1000
6.8
6.9°
6.7°
6.9
campo apparente in gradi
68°
69°°
67°
69°
distanza minima di messa a fuoco
1.5 metri
2 metri
2m
2m
dimensioni
142x126mm
117x129
116x116
136x114
Peso gr.
590
560gr
565gr
600gr circa
prezzo Aprile 2011
1212,00 euro
1.755,00 euro
1.850,00 euro
1.875,00 euro
Tabella 1: il Kowa a confronto con i top di gamma
Ringraziamenti
Ringrazio Auriga SPA, per avere fornito gli esemplari di questo test e Mr. Tamotsu Kitai della Kowa Company, Ltd. per le preziose informazioni inerenti la progettazione e la composizione delle ottiche Kowa.
(2) "Nel 1940 tutti i binocoli erano progettati per realizzare immagini prive di distorsione , successivamente in casa Zeiss si decise di applicare un minimo di distorsione angolare ai binocoli anche se la parte conservatrice dei progettisti, Heinrich Erfle, Albert Konig e Otto Eppenstein erano assolutamente contrari.
Nel 1945 grazie a Hermann Slevogt e Sonnefeld fu proposto un valido compromesso, ciò comportava la possibilità di creare binocoli con un piccola quantità di distorsione angolare che potesse eliminare in parte l’ effetto palla rotolante. Successivamente, grazie a Kohler, si applicò a tutti i prodotti ottici terrestri Zeiss quello che si definisce “cerchio di condizione”, ossia un valido compromesso fra contenimento della distorsione e l’effetto appena citato. Tale parametro, che sarà analizzato in un seguente e specifico articolo, è stato per anni un punto di riferimento per tutti i progettisti di ottica terrestre."