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Vortex Razor 8x42: buone prestazioni a poco prezzo.
di Piergiovanni Salimbeni
(data di pubblicazione Agosto 2008)

 

Caratteristiche

 

 

Peso gr.

832

Distanza. Minima mt.

2,5

Campo Vis. mt/1000

137

Campo Vis.Gradi

7,8

Estrazione Pupillare mm

18

Waterproof

si

Fogproof

Argon

Distanza Interpup.mm

56-76

Trattamento

 

Lenti

XR FMC

Correzione

 

di Fase

si

 

Premessa

I prodotti della azienda americana del Winsconsin “Vortex” sono stati ampiamente trattati su Binomania. Questa volta, però, ho deciso di approfondire quanto già ebbi modo di saggiare nella anteprima dei prodotti Razor lo scorso anno. Passo quindi ora a descrivere le mie impressioni relative al Vortex Razor 8x42 che ho avuto modo di testare, per oltre tre mesi, grazie alla collaborazione di Pietro Romagnoni responsabile di Vortex Italia.

 

Costruzione e Meccanica:

E’ indubbio che per l’estetica di questo binocolo, l’azienda si sia ispirata al noto design inventato, anni or sono, da Swarovski ed utilizzato, successivamente, da altre aziende, come ad esempio la Bushnell per il proprio Elite 8x43.
Il Vortex Razor 8x42 fa uso di uno chassis composto da alluminio e policarbonato, ( i modelli da 50mm possiedono lo scafo in magnesio) lo scafo è ben bilanciato e sono presenti degli incavi per inserire le dita durante l’impugnatura, tale caratteristica non è fondamentale, giacché in base alle dimensioni delle mani dell’osservatore essi potrebbero anche risultare superflui. In ogni caso la protezione in gomma è molto spessa ed il binocolo risulta massiccio ed affidabile nonché in grado di incassare anche qualche “colpo di troppo” durante i trekking, le sessioni di caccia fotografica o di birdwatching.

Il binocolo, essendo nato per le osservazioni naturalistiche è impermeabilizzato, antiurto ed è riempito di gas argon per prevenire la formazione di muffe interne. Molto utile il liquido “opzionale” anti-appannamento, da utilizzare con un panno sulle lenti degli oculari, che ho trovato indispensabile nelle giornate molto fredde e con il viso accaldato.

Il sistema di messa a fuoco di questo binocolo si è rivelato preciso, abbastanza duro, invece, mi è parso il sistema ad estrazione per la regolazione della diottria dell’oculare destro, che risulta non proprio agevole da utilizzare con un semplice dito. Rispetto alla maggior parte dei TOP DI GAMMA, il peso di questo binocolo è di circa 200 grammi superiore.
Decisamente comodo il sistema di estrazione dei paraluce, da 1mm a 16mm, che si adatta alla perfezione al viso dell’osservatore e che, grazie ai vari stop, consente un uso davvero molto confortevole.
In dotazione sono anche presenti dei paraluce a conchiglia, per impedire riflessi di luci parassite negli oculari.
L’estrazione pupillare del Vortex Razor 8x42 è molto buona, pari a 18mm, un fattore che lo rende agevolmente utilizzabile anche dai portatori di occhiali.


primo piano sugli oculari del Vortex Razor 8x42

Ottica:

Lenti e prismi

Vortex dichiara che le lenti in dotazione al Vortex Razor 8x42 sono dotate di vetri XD ossia “a bassa dispersione”. Ho già rammentato più volte all’interno degli articoli presenti su Binomania, che sussistono varie differenze fra i vetri a bassa dispersione, per tale motivo quando si parla di vetri ED non si può assolutamente generalizzare. Ho provato innumerevoli sistemi a bassa dispersione e raramente ho trovato delle rese perfettamente identiche.

In linea generale, come premessa, posso anticipare che questi obiettivi hanno una resa più che buona in proporzione al prezzo di acquisto, che è pari a 605 euro e che addirittura nel contenimento di alcune aberrazioni si è dimostrato migliore di un binocolo da 1400 euro.

Ovviamente, anche in questo caso, come per i migliori binocoli di casa Vortex le superfici dei prismi a tetto sono tagliate, levigate e rivestite in argento.


Da notare l'incavo per le dita e la robusta gommatura che protegge lo scafo del Vortex Razor 8x42

Oculari

Non mi è dato di sapere lo schema delle lenti degli oculari del Vortex Razor 8x42 che forniscono un campo reale pari a 7.3 gradi ed un campo apparente di ben 63 gradi, un ottimo valore che si allinea con quello dei binocoli al TOP di GAMMA e che, in certi casi, risulta anche superiore.

 

Curvatura di campo

Il binocolo presenta un discreta curvatura di campo, per raggiungere una immagine nitida al bordo, dopo aver messo a fuoco la zona centrale, occorre circa 1/8 di giro della manopola. Non è un binocolo dotato di campo piatto

 

Distorsione angolare

La classica prova del palo di luce ha evidenziato una distorsione a cuscinetto nella media, in tal caso il panning mostra un lieve effetto globo. Direi una via di mezzo fra la distorsione dei binocoli Leica, Zeiss Swarovski e quella dei binocoli Kowa e Nikon HG.

 

Pupilla di uscita

E' risultata sferica e regolare con una buona uniformità nella illuminazione anche ai bordi.


Il Vortex Razor 8x42 a destra e il Vortex Stokes DLS 8x42.

Riflessi interni

Chi non è molto appassionato di binocoli a tetto, ritiene che 600 euro siano una spesa già sostenuta, se non addirittura superflua; in realtà, siamo nel campo dei binocolo entry-level, giacchè un binocolo blasonato può arrivare a costare anche 2000 euro.
Per tale motivo, in un binocolo a tetto che costa 600 euro, IVA compresa, non si può aspettare un grande contenimento dei riflessi. Ciò per vari motivi.
In primis, perché la lavorazione dei prismi ed il trattamento anti-riflesso, per arrivare a fornire le medesime prestazioni di un binocolo con prismi di porro deve avvenire con tolleranze davvero ristrette e tale lavorazione porta ad un elevatissimo costo di produzione; inoltre, come è ovvio, la qualità delle lenti, dei prismi e la bontà del trattamento devono essere un giusto compromesso fra prestazioni e prezzo finale al pubblico.

Di fatto, comparandolo con il mio esemplare di Kowa Prominar 8.5x44 (1000 euro) ed uno Zeiss 8x42 Victory FL Lutotech (1600 euro) il Vortex Razor si piazza al terzo posto (laddove il primo spetta allo Zeiss). Il Vortex Razor 8x42 mostra maggiori riflessi interni.
Il problema reale è capire QUANDO e COME si evidenziano queste inferiori prestazioni.

Posso confermare che esse si verificano soltanto in particolaricondizioni di illuminazione, come ad esempio quella di volatili su rami, in controluce, oppure osservando una fonte luminosa nell'uso notturno. Nell’uso medio è davvero difficile vedere molte differenze rispetto ai binocoli più costosi. Come sempre è quel QUID che fa la differenza ma che per molti, i più esigenti, può essere fondamentale.

Ovviamente il prezzo del binocolo Kowa Prominar 8.5x44 è pari a quasi il doppio di quello necessario peracquistare il Vortex Razor 8x42 e con il prezzo dello Zeiss 8x42 Victory FL Lutotech si acquistano ben tre esemplari di Vortex Razor 8x42.

 

In sintesi quando si osserva attraverso il Vortex Razor 8x42 nell’uso “medio” e quindi non “esasperato”, le sue prestazioni sono buone ed in linea con il prezzo ed i riflessi risultano, tutto sommato, contenuti senza inficiare particolarmente il contrasto dello strumento.

 

Cut-off dei prismi
Assente

Aberrazione cromatica

Al centro del campo la resa è particolarmente buona ed è addirittura migliore rispetto a quella di un Nikon HG 8x42 a tetto che ho avuto modo di testare nello stesso periodo di tempo. Ovviamente su soggetti di forte contrasto compare un velo di alone violaceo ma rimane decisamente contenuto. Tale aberrazione ottica peggiora, ai bordi estremi del campo, dove i contorni dei rami e delle montagne mostrano un maggior residuo cromatico.
In sintesi direi che la resa al centro del campo è più che soddisfacente.



da sinistra: Zeiss 8x42 Victory FL Lutotech, Vortex Razor 8x42, Kowa Prominar 8.5x44

Nitidezza.

in linea di massima, la differenza fra binocoli blasonati e strumenti di medio si nota principalmente ai bordi del campo. Infatti, al centro del campo il Vortex Razor 8x42 ha mostrato di fornire una nitidezza di tutto rispetto, di poco inferiore a quella fornita da binocoli di prezzo anche tre volte superiore. Il campo che definisco “di massimo contrasto” ma che si potrebbe anche definire “di massima nitidezza” è pari a circa il 65% dell’ intero campo di vista. In questo “settore” le immagini risultano calde, nitide e piacevoli, ai bordi la nitidezza diminuisce e si evidenziano ovvie aberrazioni, quali distorsione di campo, curvatura, un aumento della aberrazione cromatica.

 

Trattamento antiriflesso.

Anche in questo caso, la virtù sta nel mezzo, le prestazioni del Vortex Razor 8x42 sono nella media e grazie al trattamento definito multistrato XR, le immagini risultano piacevoli e luminose, seppur sussistano le condizioni appena citate.

Luminosità

Non si rivelano differenze apprezzabili comparandolo con vari altri strumenti dal prezzo ben superiore come il Nikon Hg 8x42 ed il Kowa Prominar 8.5x44

 

Alcune differenze impercettibili possono essere notate facendo uso del binocolo su cavalletto e controllando minuziosamente la resa ottica dei vari binocoli su soggetti particolari. Ciò significa che nel classico uso a mano libera, questo binocolo possiede una buona luminosità .

Se l’eventuale acquirente stesse cercando uno strumento in grado di fornire una buona luminosità al centro del campo, senza badare molto alla costruzione, leggerezza, contenimento delle aberrazioni, potrebbe risparmiare anche 1000 euro acquistando  il Vortex Razor 8x42.


Una delle innumerevoli comparazioni fra binocoli TOP DI GAMMA contro la serie VORTEX RAZOR E STOKES

Uso pratico


Come ho anticipato ho osservato in questo binocolo, per circa tre mesi, ed ho avuto spesso la possibilità di compararlo con vari binocoli dotati di prismi a tetto, di prezzo inferiore ma anche decisamente superiore.

Nel mero uso pratico ho apprezzato il campo di vista pari a 7.8° gradi che se anche non è totalmente corretto, permette di seguire agevolmente stormi di volatili o soggetti vicini e molto rapidi. Anche la messa a fuoco minima pari a 2.5metri si è rivelata molto utile per osservare un martin pescatore da un capanno ed alcune libellule.

Del resto le sue prestazioni sono di tutto rispetto: ossia un campo apparente di ben 63 gradi che consente una buona immersione nella scena, una ottima estrazione pupillare, pari a 18mm ed una pupilla d’ uscita luminosa di 5.3mm, il peso di 860 grammi è di poco superiore allo Swarovski EL 8.5x42 ma è , ad esempio, inferiore a quello del Kowa Prominar 8.5x44 .


Da un punto di vista meccanico si è dimostrato affidabile in tutti i tre mesi di utilizzo; per ovvi motivi, non mi è possibile verificare la resa meccanica dei binocoli testati per moltissimo tempo ma, sistema di estrazione a parte, non ho notato poi così grandi differenze rispetto ai binocoli dal costo superiore.

Nei vari paragoni effettuati sussistono ovviamente delle differenze rispetto ai binocoli da 1000-2000 euro, come ho evidenziato all’interno di questo articolo, tuttavia ritengo che il Vortex Razor 8x42, ad un prezzo di acquisto di soli 600 euro, sia in grado di fornire delle prestazioni molto buone ed in certi frangenti anche migliori di alcuni binocoli decisamente più costosi e di marchio rinomato.

In sintesi definirei il Vortex Razor 8x42 una valido binocolo per uso naturalistico ideale per tutte quelle persone che non ambiscono al possesso di un binocolo ultra-costoso e dormono sonni tranquilli anche se il proprio binocolo possiede delle prestazioni ottiche ed un contenimento delle aberrazioni di poco inferiore a strumenti decisamente più costosi.

Il giudizio finale non può quindi che essere molto positivo, Vortex ha reso “umano” l’acquisto di un buon 8x42mm per uso naturalistico.

 


 



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