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The Brightest Planetary Nebulae 2nd Edition

Inviato: 07/03/2013, 19:09
da OrionMZ
Salve a tutti. Sul sito PNebulae è disponibile la seconda edizione del mio "The Brightest Planetary Nebulae Observing Atlas" (http://www.pnebulae.altervista.org/cont ... Atlas.html), un atlante dedicato alle nebulose planetarie osservate con piccoli strumenti.
L'atlante è scaricabile anche dal sito della Webb Society (http://www.webbdeepsky.com/index.html).

Gli aggiornamenti sono i seguenti:

- Sei oggetti addizionali;
- Dati di magnitudine visuale, stella centrale e dimensioni tratti da "Strasbourg-ESO Catalogue of Galactic Planetary Nebulae" (catalogo SEC) e in alcuni casi da "Saguaro Astronomy Club database" (catalogo SAC);
- Calcolata la luminosità superficiale per ogni oggetto (in magnitudine per arcosecondo quadrato);
- Sei tabelle addizionali che mostrano gli oggetti ordinati per magnitudine, luminosità superficiale, dimensione, magnitudine stella centrale, costellazione e declinazione;
- Una mappa di posizione generale.

Alla prossima,
Massimo

Re: The Brightest Planetary Nebulae 2nd Edition

Inviato: 07/03/2013, 19:11
da Acronauta
Lo avevo notato ma mi ero scordato di segnalarlo, davvero un bel testo, bravo! :thumbup:

Re: The Brightest Planetary Nebulae 2nd Edition

Inviato: 07/03/2013, 19:14
da OrionMZ
Grazie Raf. Spero possa essere utile.

Re: The Brightest Planetary Nebulae 2nd Edition

Inviato: 07/03/2013, 21:36
da Born to... Zeiss
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
Bravo!!!!

Re: The Brightest Planetary Nebulae 2nd Edition

Inviato: 07/03/2013, 22:11
da OrionMZ
Grazie anche a te Born.
La novità forse più significativa nell'atlante è il dato di luminosità superficiale calcolata in magnitudine per arcosecondo quadrato con la formula S=m+2,5LogA (vedi introduzione). Su qualche catalogo si trova la luminosità sup. ma di solito per primo quadrato, valore che trovo un po' fuorviante in quanto è più basso della magnitudine integrata (cioè più luminoso) per gli oggetti che hanno un'area più piccola di 1 primo quadrato, cosa quindi molto frequente nelle planetarie.
La luminosità per secondo quadrato invece è più intuitiva, in quanto risulta sempre più debole della magnitudine come ci si aspetta per un oggetto diffuso, che avrà una luminosità per unità di superficie che non potrà mai essere pari alla luminosità totale che avrebbe se fosse puntiforme.
Trovo che la "scaletta" degli oggetti ordinati per luminosità superficale (vedi Tabella 2) sia coerente con l'esperienza osservativa.