Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

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Binomania News
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Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da Binomania News »

I nuovi binocoli stabilizzati Canon, il 10×30 IS II e il 12×36 IS III, saranno venduti al pubblico dal 15 di Luglio 2015, almeno questo è quello che si può leggere sul sito ufficiale giapponese. Per tale motivo sono molto contento di poter pubblicare le mie impressioni d’uso che si riferiscono a “ due demo per la Stampa” che sono arrivate in Italia qualche giorno fa.
Continuate a leggere su:
https://www.binomania.it/canon-10x30-is- ... x36-is-iii
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-SPECOLA->
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da -SPECOLA-> »

Cosa rende "questi binocoli* ottimi per l’osservazione astronomica"?
*30-36 mm
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Distant_ship
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da Distant_ship »

A mio personale parere, per un utilizzo a mano libera il 12x36 è potente e relativamente luminoso (un pelo meno dell'habitch 10x40), e con la stabilizzazione inserita il numero di stelle visibili perlomeno raddoppia.

E poi è leggero, poco più di 600 gr... per la mia limitata esperienza non esiste nulla di paragonabile: il 10x42 ha vetri migliori ma pesa un chilo.

Se si vuole migliorare restando a mano libera occorre usare uno strumento più grosso, come un altro stabilizzato ma da 50 mm (il peso del quale tenderà però ad accorciare, causa stanchezza, il tempo di osservazione), oppure un 80 mm o meglio di più ma su cavalletto, con le conseguenti complicazioni di trasporto e di costi aggiuntivi, ma soprattutto con la perdita dell'immediatezza d'uso che secondo me è importante.

Questo infatti è il dilemma che mi attanaglia riguardo la scelta del mio prossimo binocolo per uso astronomico e panoramico: insistere sugli stabilizzati o "cedere" al cavalletto?

Non ho mai provato il 10x30, quindi non mi esprimo in merito, ma mi pare che tu invece ce l'abbia: tenendo presente le considerazioni riguardo all'immediatezza e al trasporto, lo trovi davvero così poco indicato per l'astronomia?

Mi spiego meglio: per un utilizzo a mano libera preferisci comunque un binocolo con più apertura, anche a scapito del peso e della conseguente comodità di osservazione?

Anche tenendo presente che la stabilizzazione ti fa vedere più stelle?

Scusate per la prolissità, e Buona domenica.
distant_ship

i vetri: Nikon Action VII 7x35, Swarovski Habicht 10x40W, Canon 5x17 FC, Canon 12x36 is II, Vortex Raptor 8,5X32, Rp Optix WEGA 20x80 HD, Vixen Foresta 7x50 WP, ... ?
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ciao Distant_ship,
grazie per la spegazione.
Il mio personalissimo pensiero si sviluppa in due punti:
-Per un uso astronomico, non potrei mai prendere in considerazione uno strumento da meno di 50 mm; all'aumentare dell'apertura infatti, aumentano anche gli oggetti visibili e la qualità della loro osservazione.
Altrimenti si vedrebbe già tutto (o quasi) a meraviglia, anche nel cercatore del KONUS VEGA 114/900, no?
La verità tra aspettative e realtà sta sempre nel mezzo; un po' sulla falsariga di quanto emerso in un'altra discussione (che ad onor del vero, trattava però più che altro di piccoli telescopi).
-Per uso astronomico, il binocolo (così come d'altronde anche un cannocchiale, oppure un telescopio), per me deve stare su un solido treppiede.
Tutto il resto, ahimè, è più o meno un compromesso; stabilizzazione inclusa (fin tanto che non troverò uno strumento di questo tipo in grado di pensionare il cavalletto senza rimpianti).
Il punto è che gestire il binocolo a mano libera, per quanto leggero o stabilizzato esso possa essere, porta inevitabilmente ad affaticare gli arti (tutti noi sappiamo che un foglio di carta velina pesa molto poco, eppure tenendone uno in mano, nessuno si sognerebbe mai di poter essere in grado di tenerlo fermo con il braccio teso, per un tempo indefinito; giusto?).

Al momento, per l'uso a mano trovo molto meglio osservre il cielo con un VORTEX VULTURE HD 10X56, disteso su una comoda sedia a sdraio munita di braccioli, piuttosto che stando sulla stessa, a gestire un binocolo stabilizzato da 30, 36 o 42 mm che sia (e come peso, il 42 mm è come il 10x56).
Senza un 56 mm a disposizione, vado di TECHNO 16x50 o meglio ancora di TECHNO 20x50 senza rimpiangere nessuno strumento da 40 mm di apertua o meno.

La svolta netta comunque, secondo me si ha a partire da ottiche di almeno 70 mm (su cavalletto, ovviamente); con un binocolo da 80 mm il gioco comincia a diventare ben più che divertente.
IMHO.

Capisco comunque, che scelte e motivazioni anche in questo caso, sono e saranno sempre soggettive.
Fabrizio Ferrario
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Giovanni Bruno
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da Giovanni Bruno »

Veramente il braccio teso con un foglio di carta velina è poco calzante, perchè il peso non è nella carta velina, ma nel braccio teso stesso.

Un BINOCOLO si tiene ben aderente al volto e se possibile si scarica parte del peso sul naso e sulla fronte, con semplici accorgimenti posticci in gomma semiespansa.,

Tale lavoro l'ho fatto da poco sul mio TENTO 20x60 con ottimi risultati.

Ho avuto un CANON 15x50, un 18x50 ed un 12x36, senza se e senza ma il miglior compromesso è stato per me il 12x36, talmente leggero da reggersi molto a lungo, se su una sdraio, oppure da coricati.

Mentre se parliamo di rapporto prezzo prestazioni, allora un NEXUS da 23-41x100 a 45° se messo su una solida forcella,davvero non ha nessun punto di contatto con il nobile e da me amatissimo 12x36.

Siccome l'IS III costa quasi come il NEXUS , allora per il deep sky non vi è storia alcuna tra i due.

Ma siccome il 12x36 IS III può davvero fare a meno del cavalletto, allora ha un suo perchè nel suo più particolare utilizzo sui grandissimi campi. :wave:
Ultima modifica di Giovanni Bruno il 29/06/2015, 7:23, modificato 1 volta in totale.
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ Giovanni Bruno
Se lo trovi più calzante, sostituisci il binocolo al foglio; il risultato non cambia.
Un esempio serve per rendere più facilmente il senso di un discorso, non per suggerire disanime.
In soldoni lo stabilizzatore non riduce il peso dello strumento, ne' tanto meno lo stabilizzatore sostituisce un buono stativo; poi è vero, esistono i compromessi e ognuno accetta quelli che gradisce.
A me piace osservare rilassato come ho scritto e avere un'immagine ferma; stabilazzata a me non basta.

Riguardo agli ottimi risultati che hai ottenuto con i semplici accorgimenti posticci in gomma semiespansa che hai applicato al tuo TENTO 20X60, anche questi sono un mero compromesso (e non potrebbe essere altro che così), dato che per buoni che siano, non possono avvicinarsi nemmeno lontanamente neppure ad una buona stabilizzazione, figuriamoci ad un solido stativo. ;)

Comunque stiamo andando un po' OT riguardo al topic e anche alla mia d'omanda d'esordio. :D
Fabrizio Ferrario
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Giovanni Bruno
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da Giovanni Bruno »

Alla tua domanda ho riposto affermando che il 12x36 è eccezionalmente utile per osservazioni del cielo a grande campo ed ovviamente per tutti i soggetti in rapido movimento per il terrestre.

Ho concordato con te che a pari spesa è meglio un NEXUS da 23-41x100 a 45° su forcella e cavalletto.

Magari dovresti dirci tu cosa intendi per usare un binocolo, oppure binocolone, su un cavalletto per il cielo.

Dovresti specificare se è un binocolo diritto, oppure angolato. :wave:
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piergiovanni
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da piergiovanni »

Ciao! In linea di massima nel settore astronomico, preferisco investire nel diametro, per tale motivo, un eventuale binocolo stabilizzato di scarso diametro potrebbe rivelarsi un valido collaboratore di un telescopio o di un "Big Eyes" come amano dire gli americani.
Io ho apprezzato moltissimo la resa del Canon 18x50 per il suo magnifico rapporto ingrandimento-prestazioni a mano libera, ovviamente la sua capacità di farmi percepire gli oggetti deboli non è minimamente paragonabile a cio' che potrebbe, a parità di prezzo, fare un dobson di 30cm.
In ogni caso ritengo sia abbastanza inutile chiedere consiglio sulla scelta del miglior binocolo per osservare il cielo, giacche' ognuno fra noi potrebbe prediligere una ricetta differente: basso ingrandimento/ampio campo, alti ingrandimenti/ottima correzione/ grande luminosità', comodità osservativa, etc.,etc. Ognuno di noi potrebbe vedere la via Lattea con un Nikon 8x30 E II o con un Dobson di 40cm: visioni diverse, godimento assicurato in ogni caso. :thumbup:
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1

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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da -SPECOLA-> »

Giovanni Bruno ha scritto: Magari dovresti dirci tu cosa intendi per usare un binocolo, oppure binocolone, su un cavalletto per il cielo.
Poco importa,
è lo stativo che rende comoda l'osservazione, non l'angolazione degli oculari.
IMHO.
Tra le altre cose, per me meno vetro c'è e meglio è.
Il mio 25x100 è dritto.
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OctoberSky
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da OctoberSky »

Stabilizzato + sdraio è talmente comodo che poi il difficile è non appisolarsi :mrgreen:
Antonio D.

Meade ACF 12" f/10, TecnoSky acro 152 f/6, TS 102 ED f/11
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ OctoberSky
Grazie ad uno stativo ad hoc, con tutte le meraviglie che ci sono da scrutare nel cielo, sarebbe veramente difficile addormentarsi. ;)
I fenomeni naturali danno sempre spettacolo; per esempio si potrebbe stare dalla mattina alla sera ad osservare albe e tramonti MAI uguali. :D
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da Giovanni Bruno »

SPECOLA, dopo la tua affermazione che lo stativo prevale sul fattore angolazione degli oculari,sospendo la discussione sull'argomento in questo messaggio.

Ti dico solo che gli stativi me li sono sempre autocostruiti, quali pantografi, forcelle a due braccia e monobraccio.

Io tollero un binocolo diritto solo fino al peso ed alla dimensione ancora usabile a mano libera, stabilizzato e non.

Il mio limite è il CANON 18x50 ed un poco oltre il limite il TENTO 20x60 , accettando una moderata oscillazione se usato su una straio, oppure da coricato.

Di binocoli diritti più pesanti ne ho avuti decine, fra cui il mitico FUJINON 16x70,la ciofeca CELESTRON 20x100 ed una pletora di eccellenti MARINE da 15x70 a 22x85 e vari discreti 20x80 triplet RP OPTIX, trovandoli invariabilmente troppo scomodi con qualsiasi marchingeno utilizzato.

Mentre ho un ricordo di estremo rispetto ed amore per il MIYAUCHI 20-37x100 a 45° e del NEXUS da 23-41x100 a 45°

Non voglio convincere nessuno dell'utilità di un binocolo angolato da me tanto amati però bisognerebbe almeno averli provati . :wave:
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da -SPECOLA-> »

Beh, ognuno ha le proprie preferenze (ma anche esigenze). :D
Riguardo a quello che scrivo, non ci sarebbe alcun gusto se si trattasse di riportare quello che si trova scritto ovunque sulle brochures; non è MAI intelligente parlare di qualcosa che non si conosce (magari solo per sentito dire).
IMHO.

E soprattutto, non credo che quì nessuno voglia convincere nessuno. ;)

Coerentemente con quello che ho già avuto modo di esprimere, preferisco avere meno vetro possibile tra me e il bersaglio, per cui quando ciò mi è possibile, metto subito in pratica questa cosa.

Lo spotting scope angolato invece giocoforza lo preferisco, perchè stare comodi ad osservare da un dirupo con angoli di sito elevati , questo sì che è realmente scomodo.

Insomma,
ognuno ha le proprie esperienze alle spalle. :wave:
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Giovanni Bruno
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da Giovanni Bruno »

Avendo avuto sia il LEICA TELEVID da 77mm zoom a 45° che lo ZEISS FL 85 zoom a 45° capisco di cosa parli.

Anche se l'abbinamento tra un APO ed una torretta binoculare sposta ancora più in alto la percezione cerebrale dell'immagine.

La torretta è favolosa, ma effettivamente macchinosa per un naturalistico da movimento, mentre per una postazione da capanno un APO + torretta ha una resa superba.

Tornando al CANON 12x36, io sono talmente convinto della validità del cavalletto che per il terrestre paesaggistico avevo autocostruito un culletta per ospitare il 12x36 su un cavaletto con testa fluida, ottenendo un ulteriore piccolo incremento prestazionale, oltre che un riposo assoluto delle braccia.

Ma per le osservazioni astronomiche ho sempre preferito spazzolare a mano libera con il 12x36.

Per il discorso PRISMI deviatori a 45° e 90° su un 100mm angolato, io sono etremamente sospettoso circa il tributo di luce e risoluzione da pagare a tale comodità,ma nessuno produce dei dati univoci a riguardo.

Per cui piuttosto che schierarmi per una soluzione io chiedo umilmente a chi ne avesse la scienza di fornire informazioni certe a questo spinoso riguardo.

Di sicuro a SAINT BARTELEMY 2014 ho osservato con l'AVALON da 107mm e le sue camere ottiche a tre specchi e nel APM ED APO da 100mm a 45° e la superiorità dell'AVALON sul APM era terribilmente schiacciante in terrestre di potenza.

Quindi sembrerebbe che la soluzione ASTROMECCANICA-AVALON , tutta specchi e zero prismi , sia la più produttiva e probabilmente anche la meno costosa.

Infatti la soluzione ASTROMECCANICA è uguagliabile con due diagonali a specchio dielettrici a 90°, unite rigidamente complanari, da infilare come un oculare nel diagonale a specchio dielettrico montato su ognuna delle due ottiche.

Le due diagonali complanari hanno la identica funzione di un ROMBOID prism, che è quella di spostare all'interno i due assi ottici degli obbiettivi, senza nessuna modifica di orientamento.
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da -SPECOLA-> »

Giovanni Bruno ha scritto: Per il discorso PRISMI deviatori a 45° e 90° su un 100mm angolato, io sono etremamente sospettoso circa il tributo di luce e risoluzione da pagare a tale comodità,ma nessuno produce dei dati univoci a riguardo.
Secondo la mia modesta opinione, se ne potrebbe parlare all'infinito tra appassionati, procedendo ad innumerevoli test e prove in ogni condizione e situazione, senza mai venirne a capo; è lo scotto che paga l'essere umani all'irrazionale.

Una risposta certa può essere SOLO razionale.

"Dalle tue parti" per altro ci sarebbe anche chi sarebbe in grado di fugare ogni dubbio, con competenza assoluta:
http://www.inrim.it/n/index.php

Peccato soltanto per i costi.
Fabrizio Ferrario
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