Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

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-SPECOLA->
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ OctoberSky
Grazie ad uno stativo ad hoc, con tutte le meraviglie che ci sono da scrutare nel cielo, sarebbe veramente difficile addormentarsi. ;)
I fenomeni naturali danno sempre spettacolo; per esempio si potrebbe stare dalla mattina alla sera ad osservare albe e tramonti MAI uguali. :D
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Giovanni Bruno
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da Giovanni Bruno »

SPECOLA, dopo la tua affermazione che lo stativo prevale sul fattore angolazione degli oculari,sospendo la discussione sull'argomento in questo messaggio.

Ti dico solo che gli stativi me li sono sempre autocostruiti, quali pantografi, forcelle a due braccia e monobraccio.

Io tollero un binocolo diritto solo fino al peso ed alla dimensione ancora usabile a mano libera, stabilizzato e non.

Il mio limite è il CANON 18x50 ed un poco oltre il limite il TENTO 20x60 , accettando una moderata oscillazione se usato su una straio, oppure da coricato.

Di binocoli diritti più pesanti ne ho avuti decine, fra cui il mitico FUJINON 16x70,la ciofeca CELESTRON 20x100 ed una pletora di eccellenti MARINE da 15x70 a 22x85 e vari discreti 20x80 triplet RP OPTIX, trovandoli invariabilmente troppo scomodi con qualsiasi marchingeno utilizzato.

Mentre ho un ricordo di estremo rispetto ed amore per il MIYAUCHI 20-37x100 a 45° e del NEXUS da 23-41x100 a 45°

Non voglio convincere nessuno dell'utilità di un binocolo angolato da me tanto amati però bisognerebbe almeno averli provati . :wave:
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-SPECOLA->
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da -SPECOLA-> »

Beh, ognuno ha le proprie preferenze (ma anche esigenze). :D
Riguardo a quello che scrivo, non ci sarebbe alcun gusto se si trattasse di riportare quello che si trova scritto ovunque sulle brochures; non è MAI intelligente parlare di qualcosa che non si conosce (magari solo per sentito dire).
IMHO.

E soprattutto, non credo che quì nessuno voglia convincere nessuno. ;)

Coerentemente con quello che ho già avuto modo di esprimere, preferisco avere meno vetro possibile tra me e il bersaglio, per cui quando ciò mi è possibile, metto subito in pratica questa cosa.

Lo spotting scope angolato invece giocoforza lo preferisco, perchè stare comodi ad osservare da un dirupo con angoli di sito elevati , questo sì che è realmente scomodo.

Insomma,
ognuno ha le proprie esperienze alle spalle. :wave:
Fabrizio Ferrario
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Giovanni Bruno
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da Giovanni Bruno »

Avendo avuto sia il LEICA TELEVID da 77mm zoom a 45° che lo ZEISS FL 85 zoom a 45° capisco di cosa parli.

Anche se l'abbinamento tra un APO ed una torretta binoculare sposta ancora più in alto la percezione cerebrale dell'immagine.

La torretta è favolosa, ma effettivamente macchinosa per un naturalistico da movimento, mentre per una postazione da capanno un APO + torretta ha una resa superba.

Tornando al CANON 12x36, io sono talmente convinto della validità del cavalletto che per il terrestre paesaggistico avevo autocostruito un culletta per ospitare il 12x36 su un cavaletto con testa fluida, ottenendo un ulteriore piccolo incremento prestazionale, oltre che un riposo assoluto delle braccia.

Ma per le osservazioni astronomiche ho sempre preferito spazzolare a mano libera con il 12x36.

Per il discorso PRISMI deviatori a 45° e 90° su un 100mm angolato, io sono etremamente sospettoso circa il tributo di luce e risoluzione da pagare a tale comodità,ma nessuno produce dei dati univoci a riguardo.

Per cui piuttosto che schierarmi per una soluzione io chiedo umilmente a chi ne avesse la scienza di fornire informazioni certe a questo spinoso riguardo.

Di sicuro a SAINT BARTELEMY 2014 ho osservato con l'AVALON da 107mm e le sue camere ottiche a tre specchi e nel APM ED APO da 100mm a 45° e la superiorità dell'AVALON sul APM era terribilmente schiacciante in terrestre di potenza.

Quindi sembrerebbe che la soluzione ASTROMECCANICA-AVALON , tutta specchi e zero prismi , sia la più produttiva e probabilmente anche la meno costosa.

Infatti la soluzione ASTROMECCANICA è uguagliabile con due diagonali a specchio dielettrici a 90°, unite rigidamente complanari, da infilare come un oculare nel diagonale a specchio dielettrico montato su ognuna delle due ottiche.

Le due diagonali complanari hanno la identica funzione di un ROMBOID prism, che è quella di spostare all'interno i due assi ottici degli obbiettivi, senza nessuna modifica di orientamento.
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Re: Canon 10x30 IS II e Canon 12x36 III

Messaggio da -SPECOLA-> »

Giovanni Bruno ha scritto: Per il discorso PRISMI deviatori a 45° e 90° su un 100mm angolato, io sono etremamente sospettoso circa il tributo di luce e risoluzione da pagare a tale comodità,ma nessuno produce dei dati univoci a riguardo.
Secondo la mia modesta opinione, se ne potrebbe parlare all'infinito tra appassionati, procedendo ad innumerevoli test e prove in ogni condizione e situazione, senza mai venirne a capo; è lo scotto che paga l'essere umani all'irrazionale.

Una risposta certa può essere SOLO razionale.

"Dalle tue parti" per altro ci sarebbe anche chi sarebbe in grado di fugare ogni dubbio, con competenza assoluta:
http://www.inrim.it/n/index.php

Peccato soltanto per i costi.
Fabrizio Ferrario
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