Perché è saggio usare il correttore di tiraggio...
Inviato: 09/05/2016, 18:48
Leggo sempre più spesso di astrofili che osservano coi visori binoculari senza usare i correttori di tiraggio.
Se si tratta di rifrattori segano il tubo e così possono mettere a fuoco senza problemi e usare ingrandimenti ridotti per osservazioni a grande campo, anche terrestri. Anche se personalmente trovo poco simpatico mutilare un tubo ottico a questo scopo, a basso ingrandimento le aberrazioni introdotte dai prismi effettivamente si notano poco e nel caso in cui si impieghino dei rifrattori acromatici a corto fuoco si sovrappongono a quelle già introdotte dall’obiettivo al punto che risulta difficile distinguere le une dalle altre. Però queste aberrazioni ci sono, e per vederle basta prendere un correttore di tiraggio, qualunque amplificazione abbia, e provare a usarlo come lente di Barlow: le aberrazioni cromatica e sferocromatica che si osservano sono, con segno opposto, proprio quelle introdotte dai prismi del visore, aberrazioni tanto più severe quanto più è aperto il cono di luce.
In alta risoluzione occorre invece essere più prudenti, in particolare quando si usano i catadiottrici in cui la messa a fuoco avviene per spostamento del primario, ciò che permette una grande escursione del fuoco. Questo perché non è detto che la possibilità di compensare la lunghezza ottica del visore semplicemente muovendo lo specchio sia del tutto indolore.... (continua)
L'articolo completo si può leggere in questa pagina.
Se si tratta di rifrattori segano il tubo e così possono mettere a fuoco senza problemi e usare ingrandimenti ridotti per osservazioni a grande campo, anche terrestri. Anche se personalmente trovo poco simpatico mutilare un tubo ottico a questo scopo, a basso ingrandimento le aberrazioni introdotte dai prismi effettivamente si notano poco e nel caso in cui si impieghino dei rifrattori acromatici a corto fuoco si sovrappongono a quelle già introdotte dall’obiettivo al punto che risulta difficile distinguere le une dalle altre. Però queste aberrazioni ci sono, e per vederle basta prendere un correttore di tiraggio, qualunque amplificazione abbia, e provare a usarlo come lente di Barlow: le aberrazioni cromatica e sferocromatica che si osservano sono, con segno opposto, proprio quelle introdotte dai prismi del visore, aberrazioni tanto più severe quanto più è aperto il cono di luce.
In alta risoluzione occorre invece essere più prudenti, in particolare quando si usano i catadiottrici in cui la messa a fuoco avviene per spostamento del primario, ciò che permette una grande escursione del fuoco. Questo perché non è detto che la possibilità di compensare la lunghezza ottica del visore semplicemente muovendo lo specchio sia del tutto indolore.... (continua)
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