Montatura AYO Digi II su T-POD 130 con Nexus DSC

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daisuke
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Montatura AYO Digi II su T-POD 130 con Nexus DSC

Messaggio da daisuke »

Setup per astrofilo pigro!

Ho da poco terminato un bel setup, che soddisfa appieno la mia attuale attitudine "pigra" di astrofilo casalingo.

Premessa.
Da vari anni ho a disposizione una montatura altazimutale manuale William Optics EZTouch, con la quale mi sono sempre trovato più che bene, sulla quale sono stati montati con soddisfazione vari telescopi, che consente quel setup rapidissimo e spensierato che incontra la mia attuale filosofia "pigra": velocità estrema di setup (e di set down), per approfittare di quei momenti in cui "si può" (combinazione di tempo, meteo, altri impegni).

La EZTouch ha portato con soddisfazione, e qualche accorgimento, anche il pesante TOA 130. Contrappesata dall'altro lato con una barra e contrappeso da 5Kg, con piedini appoggiati su "ammortizzatori multistrato in gomma para autocostruiti", consente di smorzare le vibrazioni in 2-3 secondi, e resta abbastanza fluida. Non male, considerando che siamo oltre i limiti di portata dichiarata (una volta scrissi alla WO, che rispose una cosa tipo: fino a quando la montatura regge, usala...).

Pochi mesi fa mi è arrivata la forcella col computer passivo Nexus DSC: di quest'ultimo mi sono "innamorato" perché è comodo, velocissimo, preciso, una vera soddisfazione. Attualmente lo preferisco al goto, e sicuramente è mostruosamente più efficiente della ricerca libera a mano (che procura grandi soddisfazioni e conoscenza, ma consente di "portare a casa" pochi oggetti alla votla).

A quel punto volevo estendere la funzionalità del Nexus DSC anche al telescopio. Ho iniziato ad informarmi per adattarlo alla EZTouch, ma venivano fuori accrocchi improbabili, esterni alla montatura, con complicazioni e rischi per la robustezza del tutto.

La EZTouch, per chi non lo sapesse, è un "clone" delle montature svizzere della AOK, quindi ho provato a risalire alla fonte. La AOK produce la montatura AYO (ora in versione 2), che dispone di un modulo con encoder passivi che va sotto la testa, ad essa perfettamente integrato. Ho chiesto al produttore, ma purtroppo non è adattabile alla mia EZTouch (che è clone della versione 1, questa è la versione 2, alcune misure sono diverse).

Per avere quindi il modulo avrei dovuto "sostituire" la mia EZTouch con la AYO.
A quel punto, ho esaminato anche gli altri modelli. Esitono anche la "AYO Digi II", un po' più grossa, con più portata e possibilità di applicare gli encoder (per collegarla al Nexus DSC), e più in alto ancora la "AYO Master", pesante il triplo e con portata "titanica".

Visti i carichi che volevo portare (dopo breve consulto via mail con il proprietario della AOK, appassionato artigiano astrofilo) e l'equilibrio con i pesi e gli ingombri che volevo mantenere, mi sono orientato sulla AYO Digi II con encoder passivi, così da poterla utilizzare -eventualmente- anche con il computer a puntamento passivo Nexus DSC.

La AYO Digi II, dai dati di fabbrica pesa circa 6 Kg, e ne porta una quindicina, senza contrappeso, per arrivare a 18 con contrappeso. Posso anticipare che ho la sensazione che siano dati decisamente conservativi.

Per quanto riguarda il treppiede ho scelto (AOK predispone su ordinazione l'apposito adattatore) di avere il collegamento allo standard di tipo EQ6, quindi potenzialmente un qualsiasi treppiede "EQ6" mi andrebbe bene.

Anche se avevo già il tripode della AZ-EQ6, volevo da un po' prenderne uno migliore, è da parecchio che "coccolo" il Berlebach Planet in legno, quindi questa era l'occasione giusta per regalarlo alla AZ-EQ6 ed alla nuova AYO Digi II.
Dopo varie ricerche in rete però ho visto un diverso tripode che mi ha affascinato non poco, l'italiano T-POD della Avalon. Da quanto ho letto in rete non ha molto da invidiare al tedesco in quanto a stabilità, ma è più leggero: pesa meno di 8 Kg. Inoltre ha le gambe con un angolo più ampio del Berlebach, il che ha per me un grosso vantaggio: avevo chiesto alla AOK se fosse necessario il contrappeso per gestire il TOA, e mi avevano risposto che il problema non era tanto la testa, quanto lo sbilanciamento del baricentro del setup rispetto alla base del treppiede usato (per evitare ribaltamenti). Un treppiede con una base più larga quindi mi fa risparmiare il contrappeso (il baricentro rientra nel triangolo disegnato dai piedi del tripode).
Il treppiede arriva con una bella e comoda borsa in cordura per contenerlo, e si può avere rosso Avalon o in opzione nero (che è quello che ho scelto io).

Finite le premesse e le motivazioni, passo alle mie prime sensazioni, dopo solo 3 (bellissime) uscite.

Sono assolutamente contento (anzi, di più!) del setup descritto.

Il treppiede si collega alla montatura con una rapidità estrema: si appoggia e si avvita (ovvio).
Sia il treppiede che la testa altazimutale sono dotati di una comoda manigliona (una ciascuno) che rendono molto agevoli le operazioni di presa e spostamento.
Non sottovalutate le maniglie, sembrano una sciocchezza ma sono di una comodità disarmante, se ben posizionate.

Il treppiede ha una manifattura di eccellente qualità, è in alluminio anodizzato e la viteria in acciaio inossidabile, molto leggero, senza spigoli vivi. Disegnato ottimamente, ha una crociera per tenere le gambe separate che aiuta anche le operazioni di chiusura ed apertura. La crociera è collegata ad uno dei due anelli che tengono i tubolari estensibili, quindi i punti d'appoggio sono posizionati nei punti di sforzo, rendendo il tutto molto stabile. Le gambe sono estensibili e lo portano ad un'altezza massima di 130cm (da qui il nome), ed hanno dei piedini da superfici rigide tondi di buon diametro, orientabili, che offrono un supporto molto stabile. Esistono anche puntali da terra, opzionali, ma non li ho presi.
La parte alta del tripode, su ciascuna gamba, dispone di fori a misura che possono ospitare oculari da 2" o da 1,1/4" (tre per tipo, tranne la gamba con la maniglia), tuttavia non sono usabili se non a gambe estese. Nell'uso adatto a me sono liberi ad esempio solo i 3 più in alto da 2" (quindi non mi servono...).
Un vero plauso ad Avalon per il bel prodotto, che tuttavia si fa pagare non poco.

Il pezzo forte è la AYO Digi II. Sono serviti circa 2 mesi a farla arrivare dalla Svizzera (trattasi di importazione) da quando ho confermato l'ordine (compresa predisposizione della base EQ6 e dell'anodizzazione in nero).
Come detto l'ho chiesta con l'adattatore per collegarla al tripode standard EQ6. Eventualmente si può svitare la parte finale per liberare un attacco per treppiedi standard, ma non l'ho provato.

La testa ha una manigliona sulla parte superiore che rende la sensazione di un peso "leggero". Si avvita sul tripode semplicemente appoggiandola (non è pesante) ed avvitando il "pomellone" Avalon, grosso e comodo.
Per pigrizia, visto che è un setup dichiaratamente da astrofilo pigro, la lascio montata sul treppiede e lascio le gambe del treppiede estese alla lunghezza necessaria, in questo modo risparmio tempo (dovessi andare in giro, mi prenderei i tempi necessari... ^_^ ), basta solo aprire il tripode...

Sul lato destro è presente una bella morsa stile Losmandy (si può chiedere di avere quello che si vuole, o anche nulla) senza spigoli vivi (è arrotondata e non "pericolosa", nemmeno al buio...), che al posto del pomello ha una piccola "maniglia monobraccio". Questo agevola di molto le operazioni di chiusura e apertura della morsa sulla slitta, una volta inserito il tubo. La leva della maniglia consente di chiudere e aprire in sicurezza, senza sforzo particolare.
La morsa è abbastanza larga da consentire di inserire la slitta losmandy lateralmente (non obbliga a infilarla nel senso della lunghezza, che sarebbe più scomodo) il che significa che si prende il telescopio, lo si "appoggia" dall'alto nella sede losmandy (tenuta "orizzontale", per capirci), poi si serra. Facile, comodo, veloce.
Unico sforzo, "alzare" il tubo fino alla slitta, perché poi anche in fase di chiusura la stessa ne supporta il peso.

Sul lato sinistro non ho fatto mettere nulla dalla AOK, quindi restano liberi 2 filetti M8 passo Takahashi, o altri 2 filetti (mi pare siano M6, non so il passo). Io ho aggiunto una morsa Vixen tipo "heavy duty" presa da TecnoSky, molto robusta. Secondo lato in standard Vixen per avere entrambe le possibilità, ed anche perché eventualmente ho già l'asta per i contrappesi con basetta Vixen (ma anticipo che non l'ho usata, e non prevedo di usarla visto che il tutto va benissimo anche senza. Meno cose, meno complicazioni, più facilità e soddisfazione).

Tra la vera e propria testa a "T" e la base c'è il modulo contenente gli encoder per il collegamento al Nexus DSC (oppure, ovviamente, a qualsiasi altro computer a puntamento passivo). Sulla parte anteriore c'è un pannellino metallico per agevolare l'attacco del dispositivo, lateralmente esce il cavo standard (RJ45) per il collegamento.
Qui forse muovo l'unica "critica", ma non si tratta di difetto, semplicemente di una cosa che mi sarebbe piaciuto fosse fatta diversamente. Invece del cavo "fisso" che esce dalla montatura, mi sarebbe piaciuto un RJ45 femmina, nel quale inserire di volta in volta il cavo di mia scelta. In questo modo invece, dovesse usurarsi, sarebbe una seccatura cambiarlo.
Precisazione inutile, ma lo scrivo ugualmente: per funzionare gli encoder NON hanno bisogno di alimentazione esterna separata, quella necessaria la prendono direttamente dal cavo RJ45, quindi c'è UN SOLO CAVO che collega la testa al Nexus, il quale è dotato di batteria autonoma (e con molta autonomia), ed è un cavo che deve percorrere solo pochi centimetri!

Gli encoder hanno di bello che se servono si usano, altrimenti è come non esistessero.
Se voglio usare la montatura in modo totalmente manuale, non devo fare nulla.
Se voglio usare la montatura con puntamento passivo, basta collegare il cavo ed accendere il Nexus DSC. Come detto, niente alimentatori esterni, un solo cavo, ed io mi sento "libero come un pirata" (cit.).

La montatura ha i movimenti regolabili tramite due manopoline di frizione, più si stringono più il movimento risulta duro.
Ha una fluidità fantastica, morbidissimi i movimenti, estremamente stabile, e le vibrazioni si smorzano in meno di un secondo (con sopra il TOA 130, che non è leggerissimo -una quindicina di Kg in assetto osservativo- e nemmeno corto -un po' più di 1 metro, non misurato-).
Al cambio oculari con una tensione minima non si perde il puntamento.
A bassi ingrandimenti (intorno ai 50) il classico "colpetto" fa vibrare l'immagine per meno di mezzo secondo, ad ingrandimenti sostenuti (intorno ai 250) arrivo a contare 1 secondo (appena meno).
La messa a fuoco NON introduce vibrazione alcuna, una vera favola!

Attorno ai 200 ingrandimenti si riesce ad inseguire con naturalezza ed una precisione assoluta, non servono i movimenti micrometrici (l'anno scorso avevo avuto una brutta esperienza con altra montatura che doveva essere di questo livello, ed aveva i micrometrici... restituita dopo 3 utilizzi!).
La EZTouch andava già bene, ma qui siamo ad un diverso (e più alto) livello.

La libertà di movimento è totale. Stranamente ho avuto cielo sereno per 3 volte da quando è arrivata, la prima volta già la prima sera (incredibile!!! Ma arrivavo da oltre 2 mesi di cielo coperto... forse valeva come anticipo... ;) ) durante la quale mi è capitata un'esperienza nuova e piacevole: mentre provavo vedevo passare "il satellitone". Si trattava della stazione spaziale internazionale. Ovviamente già vista ad occhio nudo, ma mai al telescopio (e francamente nemmeno al binocolo, non m'era mai venuto in mente...). Con la libertà offerta dalla AYO l'ho puntata senza pensarci su, e l'ho inseguita per un minuto e mezzo. Con mia sorpresa, si vedeva perfettamente la forma con i pannelli solari laterali! Spettacolo.

Già qui l'evoluzione rispetto alla EZTouch è notevole per resa e pesi gestibili, ne sarebbe valsa comunque la pena. Tuttavia, la "magia" si ottiene collegando il computer a puntamento passivo.

Il Nexus DSC si collega con un singolo cavo, poi si accende. La batteria ha fatto già 5 serate (non piene, non sto fuori tutta la notte) ed è scesa dal 100% della carica al 60%.
E' pronto in meno di secondi, ed in meno di un minuto prende il segnale GPS.
Ci sono 5 configurazioni memorizzabili, io per la AYO Digi II ne ho consumate 2 (una con la slitta Losmandy a destra, una con la slitta Vixen a destra. Girando nel verso opposto la montatura nei due casi, i parametri degli encoder vanno cambiati).
L'allineamento è rapido, e si può fare su qualsiasi oggetto. Si mette il telescopio in verticale, poi si preme OK e si passa al primo oggetto, che può anche essere un pianeta (o altro). Centrato, e dato l'OK, si passa al secondo oggetto. Altro OK e il Nexus ha il modello base del cielo. Da qui in poi, se si vuole si usa, altrimenti no.
Devo dire che non sono mai stato troppo preciso nel centrare gli oggetti, ed ho usato giove come uno dei due oggetti di allineamento (che essendo non puntiforme non è indicato, è poco preciso), ma la precisione del computer è elevatissima, quello che ho cercato l'ho sempre trovato all'oculare (agli oculari, guardo in bino...) anche a 200x.
Altra cosa carina, gli oggetti usati per l'allineamento restano memorizzati e vengono riproposti in caso di nuovo allineamento. Carino perché se per qualsiasi motivo si perde l'allineamento (tipo il classico "calcio" al tripode) si può rifare l'allineamento senza tanto pensare a cosa puntare (ovvio, più tempo passa e più l'affermazione non risulta veritiera) ed anche perché se si osserva in serate ravvicinate ad orari simili si ha già tutto pronto. Secondo me è pensato da uno che ai "pigri" vuole bene... ;)

I servigi del Nexus sono molteplici, non solo aiuta a trovare rapidamente gli oggetti desiderati (quante contorsioni in meno, quanto tempo risparmiato...), ma aiuta anche perché si possono fare piacevoli pause e riprendere ad osservare spostando il telescopio... nel posto giusto, senza stare a pensarci!

Mi piace fermarmi e fare altro, per poi tornare al telescopio magari dopo qualche minuto (gustarmi un succo di frutta alla pera mentre guardo giove è uno dei veri piaceri della vita... ^_^ ), ma con l'inseguimento "manuale" l'oggetto osservato è "perso"... si riprende a cercarlo, si sa dove dovrebbe essere e di solito si riesce, ma col nexus basta spostarsi fino ad azzerare i due contatori alt-az. L'oggetto è dove era stato lasciato (all'oculare, intendo)...

(e devo ancora provare ad usarlo con il cellulare e SkySafari, vi farò sapere quando provo...)

Francamente, mi serve quasi più tempo per tirare fuori torretta ed oculari che per predisporre il telescopio. Lo stesso anche per metterlo via alla fine.

Il TOA 130 è lunghetto e pesantino, ma si gestisce come fosse un rifrattorino leggero sulla EZTouch.

Sono davvero soddisfatto, ho forse raggiunto il nirvana dell'osservazione balconara?
Sicuramente no, ma anche il solo aver avuto tale dubbio mi fa capire quanto equilibrato e piacevole sia, per me e in questo momento, il setup descritto.

Grazie per la pazienza di avermi letto fino a qui.
Massimo.
Allegati
Confronto con la EZTouch
Confronto con la EZTouch
Setup montato ed operativo
Setup montato ed operativo
La testa altazimutale appoggiata al tavolo
La testa altazimutale appoggiata al tavolo
Mi piace guardare lontano.
Ciccio
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Re: Montatura AYO Digi II su T-POD 130 con Nexus DSC

Messaggio da Ciccio »

Ottima scelta! Io tempo fa contattai il titolare di Ayo, gentilissimo e rapidissimo nel rispondere alle mail , anche di Domenica! Poi considerando le mie esigenze e il costo (la testa completa di encoders e di di Argo Navis e tasse doganali veniva più o meno 1650)un po' troppo! Pensai con gli stessi soldi prendo una azeq6 completa di treppiede goto e inseguimento, certo non è di immediato utilizzo come la ayo, ma offre sicuramente di più, infatti tu che le hai entrambe hai fatto benissimo!!
Per la cronaca alla fine non ho preso neanche la azeq6 (ma non escludo di prenderla prima o poi) ho ripiegato per una az manuale con micromovimenti e per ora mi arrangio così! :thumbup: :wave:
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Samuele
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Re: Montatura AYO Digi II su T-POD 130 con Nexus DSC

Messaggio da Samuele »

:text-goodpost:
marco-prunotto
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Re: Montatura AYO Digi II su T-POD 130 con Nexus DSC

Messaggio da marco-prunotto »

Io ho l'Ayo II la uso da anni per mordi e fuggi, l'ho presa direttamente dal produttore a Lucerna. Persona simpatica e molto disponibile. Ci monto persino il C11...
Giovanni Bruno
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Re: Montatura AYO Digi II su T-POD 130 con Nexus DSC

Messaggio da Giovanni Bruno »

Eccellente complessivo, ho la EZ-TOUCHE da una vita e quindi comprendo bene quanto eccellente possa essere la AYO DIGY II.

Tanto mi hanno deluso la AZ-EQ6 e la AZ-EQ5, se usate manualmente in AZ, quanto mi ha sempre servito egregiamente la EZ-TOUCHE alias AYO prima serie.

Proprio ieri sono diventato proprietario di un RUMAK INTES MICRO usato e pure incidentato da mettere a posto.

L'ho fatto a cuor leggero, proprio perchè sapevo di poter contare dell'estrema fluidità d'uso della EZ-TOUCHE, movimentare a mano il cortissimo e piccolo RUMAK richiede proprio l'estrema dolcezza di un prodotto simil-AYO. :thumbup: :thumbup: :thumbup: :wave:
Giovanni Bruno
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Re: Montatura AYO Digi II su T-POD 130 con Nexus DSC

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ho dimenticato di scrivere che è un RUMAK INTES MICRO M500, un 127/1270mm ad f10, eccellente in torretta binoculare DENKEMEYER con due X-CELL LX da 25mm/60° e capace di illuminare bene in MONO un BAADER ASPHERIC da 31mm/72° e con una minima vignettatura il 36mm/72°. :thumbup: :wave:
Giovanni Bruno
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Re: Montatura AYO Digi II su T-POD 130 con Nexus DSC

Messaggio da Giovanni Bruno »

DAISUKE io che sono un astrofilo SEMI-PIGRO, mi sono regalata una IOPTRON AZ-IEQ45 DUAL PRO, comprata usata ad un ottimo prezzo.

Tale montatura mi è stata data con le due distinti basi, una EQ ed una AZ, essendo io un visualista purissimo, ho assembalto la IEQ45 PRO con la base AZ, ottendo una potente piattaforma AZ sia GOTO che stupendamente manuale, con carichi applicabili di 25Kg sulla morsa principale e 15Kg sulla morsa secondaria.

Quindi adesso posseggo una PSEUDO AYO DIGI II MANUALE, oltre che GOTO.

Io proprio non riesco a concepire l'acquisto di una montatura solo GOTO, perchè amo troppo scorazzare per il cielo a mano libera, ma apprezzo anche i servigi del GOTO per oggetti piccoli, difficili e ad alto ingrandimento.
Giovanni Bruno
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Re: Montatura AYO Digi II su T-POD 130 con Nexus DSC

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ho dimenticato di dire che l'acquisto di detta AZ-IEQ45 DUAL PRO, setta in permanenza in AZ, è stata fatta anche per la felicissma vocazione di poter sorreggere molto bene anche un binocolone angolato da 100mm, 120mm e probabilmente anche da 150mm, con grande fermezza e con i servigi del GOTO per oggetti più difficili. :thumbup: :wave:

Insomma, una piattaforma quanto mai trasversale. :thumbup: :wave:
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