entrambi, presi prima il Centaur (ne scrissi anche una recensione sul Cielo) ma lo rivendetti dopo un po' per prendere un maksutov da 19 cm. Dopo il mak arrivò anche il Vixen e devo dire che è un gran bello strumento con cui mi sono divertito tantissimo, è anzi il telescopio che mi ha dato più soddisfazioni. Però non lo ricomprerei, non per colpa dell'ottica che è superba, ma perché per cambiarci il fuocheggiatore e mettercene uno da due pollici si finirebbe per spendere quanto un 100ED usato.Giovanni Bruno ha scritto:Scommetto che l'ESOSO ACRO da 100mm era un VIXEN 102M da 102/1000mm, oppure un KONUS CENTAUR da 102/900mm.
Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Alla fine da 10 anni ho un 120ED color ORO, di quelli che costavano 2700€ da nuovi e che presi a 1200€ da usato.
Il suo arrivo ha messo tutti daccordo, ho provato tutti gli acro di corta focale da 150mm, compreso il CINESE VIXEN NA140SSf e tutti se analizati nell'insieme delle caratteristiche erano un poco dietro il 120ED.
Nemmeno sotto tortura dirò che il 120ED è la fine del mondo, ma certamente dico che è un felicissimo mix tra grande leggerezza, conseguente ottima montabilità, buon diametro, buonissima luminosità ed un prezzo da usato molto interessante.
Tra tutti i 140mm e 150mm acro, alla fine solo il CELESTRON 150R alias SW 150/750mm, a cui ho tolto immediatamente l'assurdo paraluce in ferraccio, mi ha dato delle prestazioni globali molto interessanti e capace di sfidare il 120ED, su tutto il campo, in modo particolare alla voce maneggevolezza e montabilità,ma sopratutto una piccola ma ben percepibile superiorità nel DEEP SKY.
Onore quindi al 150R, alias SW 150/750mm ed alla sua super razionale impostazione ottico-meccanica, paraluce in ferraccio escluso.
Il suo arrivo ha messo tutti daccordo, ho provato tutti gli acro di corta focale da 150mm, compreso il CINESE VIXEN NA140SSf e tutti se analizati nell'insieme delle caratteristiche erano un poco dietro il 120ED.
Nemmeno sotto tortura dirò che il 120ED è la fine del mondo, ma certamente dico che è un felicissimo mix tra grande leggerezza, conseguente ottima montabilità, buon diametro, buonissima luminosità ed un prezzo da usato molto interessante.
Tra tutti i 140mm e 150mm acro, alla fine solo il CELESTRON 150R alias SW 150/750mm, a cui ho tolto immediatamente l'assurdo paraluce in ferraccio, mi ha dato delle prestazioni globali molto interessanti e capace di sfidare il 120ED, su tutto il campo, in modo particolare alla voce maneggevolezza e montabilità,ma sopratutto una piccola ma ben percepibile superiorità nel DEEP SKY.
Onore quindi al 150R, alias SW 150/750mm ed alla sua super razionale impostazione ottico-meccanica, paraluce in ferraccio escluso.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Riporto su questa discussione perché in questi ultimi giorni il seeing al mattino non era male (molto peggio la sera, purtroppo) e ho fatto qualche osservazione di Giove che mi permette di precisare meglio alcune cose.
Nel 150 acromatico il punto di miglior fuoco coincide col punto di minor disturbo da parte dello spettro secondario, almeno nell'obiettivo in mio possesso (non è così per tutti gli oggetti osservati ma nel caso di Giove certamente sì). Essendo il telescopio un f/5 è quindi estremamente importante disporre di un fuocheggiatore micrometrico al posto del brutto originale, ed è ancora più importante se l'ottica è stata lavorata bene perché allora il fuoco si trova in un punto precisissimo, mancando il quale anche solo di una minuscola frazione di millimetro l'immagine appare subito degradarsi.
Ciò mi convince ulteriormente del fatto che molti giudizi negativi che ho letto sul cinesone da parte di chi ha tentato di guardarci i pianeti siano da attribuire a una focheggiatura approssimativa, pur non potendo escludere che ci siano esemplari meno riusciti del mio e che presentano un fuoco meno ben definito.
Le osservazioni, senza alcun filtro, le ho fatte da 160 a 250x, ma l'ingrandimento più adatto è stato quello di 187x ottenuto con Powermate 5x e un H da microscopio 12.5x che forniva un'immagine dettagliata e contrastata (a f/25 per forza...) anche se certamente non tanto quanto mostrerebbe un rifrattore apocromatico nelle stesse condizioni. Ma schiarendosi man mano il cielo la luce secondaria annegava nel chiarore di fondo e verso le 7:30 (ora locale) si raggiungeva una condizione ideale per cui l'aberrazione cromatica non era più di fatto percepibile, il contrasto era ideale (abbiamo già discusso più volte di quanto guadagni l'osservazione dei pianeti nel crepuscolo invece che nel cielo buio) e il pianeta appariva bellissimo, con moltissimi dettagli nell'emisfero nord, una NEB tormentata e molte strutture anche in EZ. Inserendo nell'oculare il filtro Baader SemiApo l'immagine non migliorava apprezzabilmente.
L'immagine risultante era però un po' monocromatica, cioé si perdevano in parte, anche se non completamente, le tinte pastello che vedevo ad esempio nel 120ED, un telescopio che anche se non mi è mai veramente piaciuto mostrava però un gran bel Giove.
Nonostante i suoi limiti resta il fatto che se avessi avuto il 150mm venticinque anni fa per osservare i pianeti sarei stato l'astrofilo più felice del mondo e non mi avrebbe sfiorato neanche per un momento l'idea di spendere 2 milioni e passa di vecchie lire per un 4 pollici giapponese, con tutto il bene di cui ne posso dire.
Nel 150 acromatico il punto di miglior fuoco coincide col punto di minor disturbo da parte dello spettro secondario, almeno nell'obiettivo in mio possesso (non è così per tutti gli oggetti osservati ma nel caso di Giove certamente sì). Essendo il telescopio un f/5 è quindi estremamente importante disporre di un fuocheggiatore micrometrico al posto del brutto originale, ed è ancora più importante se l'ottica è stata lavorata bene perché allora il fuoco si trova in un punto precisissimo, mancando il quale anche solo di una minuscola frazione di millimetro l'immagine appare subito degradarsi.
Ciò mi convince ulteriormente del fatto che molti giudizi negativi che ho letto sul cinesone da parte di chi ha tentato di guardarci i pianeti siano da attribuire a una focheggiatura approssimativa, pur non potendo escludere che ci siano esemplari meno riusciti del mio e che presentano un fuoco meno ben definito.
Le osservazioni, senza alcun filtro, le ho fatte da 160 a 250x, ma l'ingrandimento più adatto è stato quello di 187x ottenuto con Powermate 5x e un H da microscopio 12.5x che forniva un'immagine dettagliata e contrastata (a f/25 per forza...) anche se certamente non tanto quanto mostrerebbe un rifrattore apocromatico nelle stesse condizioni. Ma schiarendosi man mano il cielo la luce secondaria annegava nel chiarore di fondo e verso le 7:30 (ora locale) si raggiungeva una condizione ideale per cui l'aberrazione cromatica non era più di fatto percepibile, il contrasto era ideale (abbiamo già discusso più volte di quanto guadagni l'osservazione dei pianeti nel crepuscolo invece che nel cielo buio) e il pianeta appariva bellissimo, con moltissimi dettagli nell'emisfero nord, una NEB tormentata e molte strutture anche in EZ. Inserendo nell'oculare il filtro Baader SemiApo l'immagine non migliorava apprezzabilmente.
L'immagine risultante era però un po' monocromatica, cioé si perdevano in parte, anche se non completamente, le tinte pastello che vedevo ad esempio nel 120ED, un telescopio che anche se non mi è mai veramente piaciuto mostrava però un gran bel Giove.
Nonostante i suoi limiti resta il fatto che se avessi avuto il 150mm venticinque anni fa per osservare i pianeti sarei stato l'astrofilo più felice del mondo e non mi avrebbe sfiorato neanche per un momento l'idea di spendere 2 milioni e passa di vecchie lire per un 4 pollici giapponese, con tutto il bene di cui ne posso dire.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Assolutamente daccordo, un acro da 150mm, sebbene ad f5, un acro da 4" ad f10 non lo vede proprio.
La risoluzione è sempre figlia del diametro, questo sul planetario.
Mentre sul DEEP SKY, direi di evitare confronti scorretti, li davvero conta solo e soltanto il diametro, perlomeno ACRO contro ACRO.
La risoluzione è sempre figlia del diametro, questo sul planetario.
Mentre sul DEEP SKY, direi di evitare confronti scorretti, li davvero conta solo e soltanto il diametro, perlomeno ACRO contro ACRO.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Arrivo molto in ritardo, ma bella recensione Raf, molto approfondita.
Velatura e luce diffusa a parte, ma quanto è bello quel Saturno?
Se un giorno dovessi pensare ad un acquisto del genere non è tanto l'aberrazione cromatica che mi infastidirebbe , ma la virata verso il giallo della luce bianca e come si evince dall'articolo l'attenuazione di alcuni colori delle stelle.
Comunque tutti gli acromatici a corta focale presentano questo difetto (credo) e quindi bisogna scendere a compromessi, d'altro canto è un diametro così generoso a permettere immagini come quella mostrata di Saturno e di dettagli planetari entusiasmanti.
No, sono sincero, non l'avrei mai detto che un telescopio acromatico con quel rapporto focale potesse dare risultati soddisfacenti ad alti ingrandimenti.
Velatura e luce diffusa a parte, ma quanto è bello quel Saturno?
Se un giorno dovessi pensare ad un acquisto del genere non è tanto l'aberrazione cromatica che mi infastidirebbe , ma la virata verso il giallo della luce bianca e come si evince dall'articolo l'attenuazione di alcuni colori delle stelle.
Comunque tutti gli acromatici a corta focale presentano questo difetto (credo) e quindi bisogna scendere a compromessi, d'altro canto è un diametro così generoso a permettere immagini come quella mostrata di Saturno e di dettagli planetari entusiasmanti.
No, sono sincero, non l'avrei mai detto che un telescopio acromatico con quel rapporto focale potesse dare risultati soddisfacenti ad alti ingrandimenti.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
non l'avrei detto nemmeno io, però, come ho scritto nell'articolo, perché lo strumento funzioni bene alcune condizioni devono essere soddisfatte: a parte le lenti ben lavorate e senza difetti di assemblaggio, ci vuole un altro fuocheggiatore. A f/5 la messa a fuoco è critica con qualunque telescopio, con quel rifrattore lo è ancora di più.Harry ha scritto:No, sono sincero, non l'avrei mai detto che un telescopio acromatico con quel rapporto focale potesse dare risultati soddisfacenti ad alti ingrandimenti.
Le stelle gialline le mostrano tutti gli acromatici, tranne forse quelli proprio lunghissimi, osservando il falso disco a ingrandimento elevato. A basso ingrandimento non è invece un problema.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Un aggiornamento sul 150 f/5 alla pagina http://www.astrotest.it/dieci-mesi-col-150-f5/
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Vedo che gli unici (almeno in vendita in Italia) che hanno il linea il 150/750 sono SW e Bresser, Raf secondo te sono le stesse ottiche reintubate?
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Mi risulta che le ottiche Bresser fossero prodotte da Jinghua e non da Synta, ma non so dire se queste aziende lavorino direttamente le ottiche o a loro volta si appoggino a produttori terzi. Credo che Synta faccia tutto da sé.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Interessante la tua esperienza con il 150 Raf...
Ho acquistato da una decina di giorni il nuovo Bresser acromatico 102/1350 e di cui vi riferirò fra qualche tempo dopo averlo provato per bene ma le prime impressioni su Giove mi parlano di un cromatismo ridottissimo e di un contrasto eccellente!
Ho acquistato da una decina di giorni il nuovo Bresser acromatico 102/1350 e di cui vi riferirò fra qualche tempo dopo averlo provato per bene ma le prime impressioni su Giove mi parlano di un cromatismo ridottissimo e di un contrasto eccellente!
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Grazie Raf, mi chiedevo perché il bresser con una intubazione piu solida (2,5/3 mm di spessore) e un focheggiatore decisamente migliore del suo concorrente costi 100 € in meno dell'omologo SW, se le ottiche sono diverse almeno potrebbe esserci una giustificazione sulla differenza di costo.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
complimenti Raf, sempre articoli interessanti e ben circostanziati; ho letto anche l'ottimo rimando alla collimazione dei rifrattori e ho imparato un sacco di cose che generalmente un binocolaro sa poco o nulla
le considerazioni sull'extedender taka mi ha riportato alla mia esperienza sul mio piccolo 90/500, che ben conosci, quando sono passato da un oculare planetary da 2.5 mm allo zom TV 2-4 mm: immagini impastate con il planetary, dimenticarsi del fringe killer con il TV anche a 2 mm di focale. C'è poco da fare: se in un treno ottico applichi almeno un elemento eccellente le prestazioni cambiano molto, tanto più la focale dello strumento è corta. Come gli oculari sui binocoli che si giocano fino alla metà della resa finale.
le considerazioni sull'extedender taka mi ha riportato alla mia esperienza sul mio piccolo 90/500, che ben conosci, quando sono passato da un oculare planetary da 2.5 mm allo zom TV 2-4 mm: immagini impastate con il planetary, dimenticarsi del fringe killer con il TV anche a 2 mm di focale. C'è poco da fare: se in un treno ottico applichi almeno un elemento eccellente le prestazioni cambiano molto, tanto più la focale dello strumento è corta. Come gli oculari sui binocoli che si giocano fino alla metà della resa finale.
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
non mi stupisce, per lavorare male un obiettivo a f/13 bisognerebbe proprio mettersi d'impegno...GTI77 ha scritto:le prime impressioni su Giove mi parlano di un cromatismo ridottissimo e di un contrasto eccellente!
@Angelo: le dinamiche con cui vengono fatti i prezzi al dettaglio non sono sempre chiare. A me personalmente i Bresser sono sempre sembrati un po' plasticosi e non mi hanno mai attratto più di tanto, però ho letto in giro delle impressioni positive.
@Piero: condivido quello che scrivi, anche lo strumento più economico, se non ha difettosità evidenti, rende meglio con dei buoni accessori. Spesso invece si ragiona all'opposto e si pensa che non valga la pena di usare accessori di qualità su un telescopio di non molte pretese, ma così facendo si finisce per penalizzarlo ancora di più.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Piero, dovresti specificare meglio di quale PLANETARY da 2,5mm parli, ovvero la marca.
Siccome io ho una venerazione per il PLANETARY ED da 5mm/60° BST (sia TECNOSKY che TS), in purezza ed anche dietro una BARLOW TELEVUE 2x,ho sempre ottenuto risultati insperati.
Ad esempio in un TEST terrestre con il RUMAK M615, lente di BARLOW TELEVUE 2x + PLANETARY ED da 5mm/60°,per 900x nitissimamente resi su un bersaglio tecnico a 100 metri di distanza.
Quel PLANATARY da 2,5mm da te citato potrebbe far pensare ad un BST di cortissima focale.
Siccome io ho una venerazione per il PLANETARY ED da 5mm/60° BST (sia TECNOSKY che TS), in purezza ed anche dietro una BARLOW TELEVUE 2x,ho sempre ottenuto risultati insperati.
Ad esempio in un TEST terrestre con il RUMAK M615, lente di BARLOW TELEVUE 2x + PLANETARY ED da 5mm/60°,per 900x nitissimamente resi su un bersaglio tecnico a 100 metri di distanza.
Quel PLANATARY da 2,5mm da te citato potrebbe far pensare ad un BST di cortissima focale.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Su questo concordo, vi sono economie di scala e politiche industriali che a noi non è dato sapere.Raf584 ha scritto:@Angelo: le dinamiche con cui vengono fatti i prezzi al dettaglio non sono sempre chiare.
Ti posso dare sostanzialmente ragione, ebbi modo di maneggiare un vecchio 6" ma ad f/8 lasciandomi un'impressione abbastanza tiepida; ma specificatamente ai due attuali 6" corti, ovvero il Bresser Messier AR-152s/760 Hexafoc e lo SW Black Diamond 150/750, questa volta meccanicamente il primo sembra superiore, intubazione piu spessa (10,6 kg vs 8,5 kg dello SW), culla "a gabbia" (con maniglia) in luogo dei due anelli standard dello SW e focheggiatore a pignone e cremagliera a sezione trilobata (speudo-esagonale) per ridurre le flessioni rispetto al classico crayford dello SW; l'unica differenza quindi dovrebbe risiedere (oltre che nelle varie economie di scala, ecc come detto sopra) essenzialmente nell'obiettivo.Raf584 ha scritto:A me personalmente i Bresser sono sempre sembrati un po' plasticosi e non mi hanno mai attratto più di tanto, però ho letto in giro delle impressioni positive.
Confesso che questi cosi "corti" mi hanno sempre attirato da quando osservai la prima volta in un binoscopio fatto con due SW 150 f/5 (quelli col tubo azzurro) e poi in uno (con tubo nero) ma munito di "Super RD focuser" fatto con due piatti da HDD uniti tra loro (diametro 94 mm), si riusciva a mettere a fuoco quasi con la stessa facilità di un demoltiplicato. Visto che non dovrebbe essere malaccio per qualche ripresa senza pretese, per un (eventuale) futuro acquisto il 20% di differenza di prezzo tra il bresser e lo SW effettivamente si fa sentire.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Quoto.Raf584 ha scritto:Mi risulta che le ottiche Bresser fossero prodotte da e non da Synta
Jinghua Optics and Electronics Co., Ltd. (JOC).
Profilo aziendale.
Partners.
Bresser GmbH - Company Profile
[youtube]jrraluLNJYY[/youtube]
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
ciao Giovanni, hai ragione dovevo specificare: intendevo gli HR planetary, i cloni dei TMB Burgess (di cui ho avuto un ottimo 7 mm), quindi oculari abbastanza economici ma con una buona resa anche se mi pare di aver capito da Raf che questa serie di oculari vada bene proprio fino ai 7 mm mentre a focali più corte tendono un po' a cedere; tra l'altro se non ricordo male il 6 mm ha avuto una seconda versione per qualche problema che non saprei dire.Giovanni Bruno ha scritto:Piero, dovresti specificare meglio di quale PLANETARY da 2,5mm parli, ovvero la marca.
Niente a che fare quindi con i tuoi ED
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
ho appena preso un 7.5 mm che è notevole, una correzione ottica da ortoscopico di gran razza. Il punto debole di questi oculari è l'annerimento interno che lascia un po' a desiderare ma è una cosa di facile rimedio. Sono oculari che si trovano su ebay per 40 euro, un prezzo molto conveniente.piero ha scritto:intendevo gli HR planetary, i cloni dei TMB Burgess (di cui ho avuto un ottimo 7 mm), quindi oculari abbastanza economici ma con una buona resa anche se mi pare di aver capito da Raf che questa serie di oculari vada bene proprio fino ai 7 mm
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Confermo anch'io: ho il 9mm e il 6mm. Per quel che costano sono sorprendenti.
kappellate Astronomiche!
Dobson 20”, CPC11,102m
e una marea di ocularacci...
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Ringrazio PIERO per la precisazione sulla marca dell'oculare da lui citata.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Dopo aver installato un fuocheggiatore da 3" al rifrattore acromatico ziel 150 f 750, riporto brevemente le mie impressioni riguardo a questo upgrade:
1) e' importante prima verificare la collimazione e se il telescopio merita;
2) il fok da 3 non facendo flessioni non permette quella piccola scollimazione;
3) e' molto importante il micrometrico per trovare il giusto punto di fuoco;
4) su Giove ho verificato che con seeing un po' scarsino agli stessi ingrandimenti con o senza il tappo per diaframmare, era si presente un po' meno cromatismo, ma si vedevano gli stessi dettagli. Questo secondo me forse sta a significare che con seeing scarsino un diametro piu' grande fa vedere gli stessi dettagli di uno piu' piccolo anche se un po' piu' penalizzato, sempre agli stessi ingrandimenti;
il filtro che mi e' piaciuto di piu' e' il w11, non alterava quasi per niente i colori di giove e non vi era quasi nessun cromatismo (meglio del contrast booster ed altri provati);
5) per ultimo pur non potendo fare un confronto diretto mi e' sembrato avesse piu' luce ( in raffronto al fuocheggiatore da 2"), secondo me qualcosina e' migliorato. In sintesi e' un ottimo upgrade su un rifrattore f5 gia' abbastanza buono di suo.
1) e' importante prima verificare la collimazione e se il telescopio merita;
2) il fok da 3 non facendo flessioni non permette quella piccola scollimazione;
3) e' molto importante il micrometrico per trovare il giusto punto di fuoco;
4) su Giove ho verificato che con seeing un po' scarsino agli stessi ingrandimenti con o senza il tappo per diaframmare, era si presente un po' meno cromatismo, ma si vedevano gli stessi dettagli. Questo secondo me forse sta a significare che con seeing scarsino un diametro piu' grande fa vedere gli stessi dettagli di uno piu' piccolo anche se un po' piu' penalizzato, sempre agli stessi ingrandimenti;
il filtro che mi e' piaciuto di piu' e' il w11, non alterava quasi per niente i colori di giove e non vi era quasi nessun cromatismo (meglio del contrast booster ed altri provati);
5) per ultimo pur non potendo fare un confronto diretto mi e' sembrato avesse piu' luce ( in raffronto al fuocheggiatore da 2"), secondo me qualcosina e' migliorato. In sintesi e' un ottimo upgrade su un rifrattore f5 gia' abbastanza buono di suo.
Binoscopio s.w.120ed
Binocoli: Ibis hd 100 mm,Fujinon 10X50, Fujinon HCF 10 X 32, Nikon 7x35, altri.
Telescopi: Dobson Gso 12", Ziel acro 150/750, S.W. 120 f 1000;
S.W. 102 f 500; Stein optik 77 f 910;
Apm Apo 140 mm,s.w.100ed, TS Apo 102 F 7;
Vixen apo 80 ed ; Takahashi 76 Dcu;
Oculari coppie: celestron ultima 30mm, televue 25mm, denk 21mm,
G.O. 18 mm, Swarovsky 15,4 mm, -takahaschi 12.5mm e 9 mm, g.o. baader 6 mm- Radian
5mm - 4 mm,
altri.
Torretta binoculare: Denkmeier - MaxBright-Auriga
Binocoli: Ibis hd 100 mm,Fujinon 10X50, Fujinon HCF 10 X 32, Nikon 7x35, altri.
Telescopi: Dobson Gso 12", Ziel acro 150/750, S.W. 120 f 1000;
S.W. 102 f 500; Stein optik 77 f 910;
Apm Apo 140 mm,s.w.100ed, TS Apo 102 F 7;
Vixen apo 80 ed ; Takahashi 76 Dcu;
Oculari coppie: celestron ultima 30mm, televue 25mm, denk 21mm,
G.O. 18 mm, Swarovsky 15,4 mm, -takahaschi 12.5mm e 9 mm, g.o. baader 6 mm- Radian
5mm - 4 mm,
altri.
Torretta binoculare: Denkmeier - MaxBright-Auriga
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Un cono ottico ad f5 essendo molto ottuso ha anche le gambe corte e quindi un FOK da 3" lascia passare più luce.
Però attenzione!!!!, il FOK da 3" è realmente utile se ha la stessa lunghezza del canotto del fuocheggiatore da 2".
Se per ipotesi il FOK da 3" avesse il canotto del 50% più lungo di quello da 2", si avrebbe lo stesso risultato come passaggio di luce.
Basta fare un calcolo grafico per vederelo bene.
In realtà più che il diametro del FOK può il rapporto focale e quanto è corto il canotto del FOK, un 150/1500mm ad f10 con un FOK da 2", sarebbe meno critico di un 150/750mm ad f5 con un FOK da 3" e con un lungo canotto, tipo il lungo canotto del FOK da 3" del INDIVIDUAL da 152/900mm prima serie.
Però attenzione!!!!, il FOK da 3" è realmente utile se ha la stessa lunghezza del canotto del fuocheggiatore da 2".
Se per ipotesi il FOK da 3" avesse il canotto del 50% più lungo di quello da 2", si avrebbe lo stesso risultato come passaggio di luce.
Basta fare un calcolo grafico per vederelo bene.
In realtà più che il diametro del FOK può il rapporto focale e quanto è corto il canotto del FOK, un 150/1500mm ad f10 con un FOK da 2", sarebbe meno critico di un 150/750mm ad f5 con un FOK da 3" e con un lungo canotto, tipo il lungo canotto del FOK da 3" del INDIVIDUAL da 152/900mm prima serie.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Con tutte le modifiche compreso un anello di prolunga di 2 cm da 3", il fok da 3" è circa 1 cm più lungo dell'originale da 2".
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Adesso anche se vado un pò fuori argomento, volevo chiedere una cosa da principiante che sono e che da sempre mi ha posto un bel ? :
è meglio ad es. un giove o un saturno visto con un rifrattore 70/900 o con un 90/700? oppure tanto per fare altro esempio, con un 120/800 o un 80/1200 ?
sul deep la risposta e' semplice ma sul planetario ???
CIAO.
è meglio ad es. un giove o un saturno visto con un rifrattore 70/900 o con un 90/700? oppure tanto per fare altro esempio, con un 120/800 o un 80/1200 ?
sul deep la risposta e' semplice ma sul planetario ???
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Invece secondo me hai fatto una gran bella domanda....inizio a pensare che se è vero che il diametro è indispensabile sul deep, un po' meno lo è per il planetario.....da quel poco che ho avuto dall'esperienza, la carta vincente è il contrasto unito ad un discreto diametro...quindi un acro a lungo fuoco, un ed o apo non troppo spinto....( anche gli specchi come i Newton a fuoco medio lungo...)...ovvio che se abbiamo un diametro maggiore è meglio ma la lente deve avere sempre lo stesso rapporto focale....più è lungo il rapporto d'apertura più si ha un'immagine contrastata.
Prendiamolo come un commento detto da chi non è un esperto quindi aspetto pareri da chi ne sa più di me.
Mariano.
Prendiamolo come un commento detto da chi non è un esperto quindi aspetto pareri da chi ne sa più di me.
Mariano.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
vince il diametro più grande anche se ha un rapporto focale più sfavorevole, purché sia stato costruito con cura. Se così non fosse dovremmo confrontare i rifrattori tra loro sulla base della lunghezza focale invece che dell'apertura, come si faceva nel '700, quando un telescopio lungo veniva sempre reputato migliore di uno corto non importa che apertura avesse. Un rifrattore da 80 mm resta un rifrattore da 80 mm anche se fosse f/100 e per quanto contrasto possa avere mostrerà sempre i dettagli alla portata di un 80 mm e non uno di più.Antonio7 ha scritto:tanto per fare altro esempio, con un 120/800 o un 80/1200 ? sul deep la risposta e' semplice ma sul planetario ???
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Come dice Raf, non si può non tenere conto della variabile "qualità ottico-meccanica", se si discute a parità qualitativa conta sempre il diametro, poi ovvio che se un rifrattore da 20 cm è lavorato a scalpello e mazzetta non reggerà il confronto nemmeno con un 60ino decente, ma appunto è un'altra variabile di cui tenere conto nell'equaziine.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Tradotto terra terra e considerando lo standard medio di lavorazione dei telescopi commerciali, possiamo dunque concludere che il diametro vince sempre. Solo se confrontiamo un normale tele commerciale con un raffinato prodotto di altissima classe, possiamo riuscire a ribaltare la cosa, a patto però che la differenza di diametro non sia troppo ampia. Giusto?
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
La domanda è pertinente, ma solo perchè in un lontano passato dalla CINA erano arrivati dei 150/750mm orribili.
Io ho la casistica di due SW da 150/750mm di 20 anni fa, davvero penosi e di un eccellente ACRO CELESTRON 150R attuale, lo stesso marchiato SW.
Sulla LUNA i vecchi ACRO SW erano inguardabili a piena apertura e davano mediocri prestazioni con il diaframma di serie nel suo tappo, di 110mm di diametro.
Mentre il 150R e credo anche l'attuale SW da 150/750mm, è pienamente godibile alla massima apertura di 150mm.
Tutto cambia e si evolve e prima di fare dei paragoni bisogna specificare l'età degli ACRO oggetto della discussione.
Io ho la casistica di due SW da 150/750mm di 20 anni fa, davvero penosi e di un eccellente ACRO CELESTRON 150R attuale, lo stesso marchiato SW.
Sulla LUNA i vecchi ACRO SW erano inguardabili a piena apertura e davano mediocri prestazioni con il diaframma di serie nel suo tappo, di 110mm di diametro.
Mentre il 150R e credo anche l'attuale SW da 150/750mm, è pienamente godibile alla massima apertura di 150mm.
Tutto cambia e si evolve e prima di fare dei paragoni bisogna specificare l'età degli ACRO oggetto della discussione.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
se parliamo solo di rifrattori io direi di no, limitatamente alla mia esperienza. Però rimanendo tra i rifrattori acromatici non saprei cosa considerare come "raffinato prodotto di altissima classe".... a meno di non tirare in ballo i soliti strumentini vintage che hanno fatto il loro tempo. E poi oltre una certa cura nella realizzazione è inutile andare, la apprezza solo chi l'ha pagata di tasca propriastevedet ha scritto:Solo se confrontiamo un normale tele commerciale con un raffinato prodotto di altissima classe, possiamo riuscire a ribaltare la cosa, a patto però che la differenza di diametro non sia troppo ampia. Giusto?
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Grazie per le risposte.
Mariano.
Mariano.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Si si grazie....
Solo che per paura del cromatismo mi son lasciato sfuggire un celestron 102/660 a bassissimo prezzo con cui nelle osservazioni attuali da come ho capito, giove mi avrebbe mostrato molti più dettagli del mio 70ino e la gmr invece di intravederla l'avrei proprio VISTA.
--- inutile piangere sul latte versato--
CIAO RAGAAA.-.-
Solo che per paura del cromatismo mi son lasciato sfuggire un celestron 102/660 a bassissimo prezzo con cui nelle osservazioni attuali da come ho capito, giove mi avrebbe mostrato molti più dettagli del mio 70ino e la gmr invece di intravederla l'avrei proprio VISTA.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Se hai solo un rifrattorino da 70mm e vuoi osservare i pianeti con poca spesa, un MAK-RUMAK da 5"-6" usato, sarebbe una scelta adeguata.
Come ho visto GIOVE a SAINT BARTELEMY con un INTES MK67, un RUMAK RUSSO da 150/1800mm, mi farà compagnia per tutta la vita.
Videro quel GIOVE anche PLINIO CAMAITI e il proprietario di UNITRON ITALIA, parliamo di circa 20 anni fa.
Come ho visto GIOVE a SAINT BARTELEMY con un INTES MK67, un RUMAK RUSSO da 150/1800mm, mi farà compagnia per tutta la vita.
Videro quel GIOVE anche PLINIO CAMAITI e il proprietario di UNITRON ITALIA, parliamo di circa 20 anni fa.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Riprendo questo topic perché vedo che gli SW 150/750 attualmente in vendita montano il fok con riduttore micrometico. Vi è stato dunque un aggiornamento rispetto al modello testato da Raf. Giusto?
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Davvero ? Non lo sapevo, dove li hai visti ?
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Se leggi la descrizione sulla pagina di Tecnosky si parla di focheghiatore con riduttore 1:10. (Scusami ma sto scrivendo col tablet e non mi riesce di mettere il link della pagina). Anche altri rivenditori parlano di fok con riduttore.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Ho l'impressione che si tratti di un errore di traduzione, in inglese la parola "reduction" si usa sia per indicare la riduzione da 2 pollici a 1.25, sia per indicare la riduzione micrometrica. Ho controllato su diversi siti in lingua inglese e non ho trovato traccia del micrometrico. Peccato, però, come l'hanno messa sul newton a f/5 potevano metterla anche su questo, la messa a fuoco è critica in entrambi i casi, tra l'altro il fok originale è davvero penoso.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Se è come dici sarebbe un peccato, però sarebbe anche un refuso non indifferente nella descrizione di un tele in vendita. Roba da giustificare il reso per merce non conforme.
Adesso scrivo una mail a Tecnosky per chiedere chiarimenti.
Adesso scrivo una mail a Tecnosky per chiedere chiarimenti.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Effettivamente è come dice stevedet ► http://shop.tecnosky.it/Articolo.asp?Se ... BD&Score=1
Riporto dal link, «Focheggiatore 50,8mm con messa a fuoco micrometrica 1:10 e riduttore 31,8mm», quindi lo ha scritto chiaramente ed in maniera univoca.
Riporto dal link, «Focheggiatore 50,8mm con messa a fuoco micrometrica 1:10 e riduttore 31,8mm», quindi lo ha scritto chiaramente ed in maniera univoca.
Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso
Infatti, anche a me parrebbe una cosa scritta chiaramente. Comunque, appena Giuliano mi risponde, vi faccio sapere.