Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

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Giovanni Bruno
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Giovanni Bruno »

Io invece vorrei sentire un autorevole parere di questo apprente .....PARADOSSO OTTICO......,ovvero del perchè un ACRO da 150mm ad f5 risulta vistosamente più luminoso con cielo totalmente nuvoloso, ma accettabilmente luminoso, per poi scurirsi pesantemente proprio quando con un .....CIELO SUPERTERSO.... viè una vera alluvione di luce disponibile.

Ovviamento lo so che dipende dall'ottica ACROMATICA ad f5, ma mi piacerebbe comprendere il motivo più profondo e scientifico.

La questione della resa di un ACRO di giorno in pieno sole è molto attuale, perchè il BINOCOLONE VIXEN 126 BT ACRO e l'APM ACRO da 120mm, pongono questo problema vs ad esempio l'APM ED APO da 100mm.

A naso, in pieno giorno ed in pieno sole, l'APM ED APO dA 100mm pare più promettente di un ACRO da 120mm-126mm

La diaframmatura è sempre praticabile , ma come è noto abbassa il potere risolutivo.

Prometto che sperimenterò in merito. :thumbup: :wave:
stevedet

Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da stevedet »

Io quando avevo il rifrattore 100ED provai a fare una comparativa terrestre col mio APM 23-41x100.
Ad apertura piena, il 100ED mostrava immagini più secche anche a bassi ingrandimenti (30-40x). Diaframmando il binocolo a 70mm la differenza diminuiva assai. L'immagine del binocolo non raggiungeva comunque la secchezza dell'ottimo rifrattore, però ci si avvicinava. Anche a livello di risoluzione, quello che vedevo con uno lo vedevo con l'altro.
Immagino che le cose sarebbero cambiate pesantemente a favore del 100ED se avessi alzato l'ingrandimento, ma a me interessava solo vedere come si comportava il mio binocolo agli ingrandimenti da abitualmente utilizzati.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Acronauta »

Giovanni Bruno ha scritto:Io invece vorrei sentire un autorevole parere di questo apparente .....PARADOSSO OTTICO......,ovvero del perchè un ACRO da 150mm ad f5 risulta vistosamente più luminoso con cielo totalmente nuvoloso, ma accettabilmente luminoso, per poi scurirsi pesantemente proprio quando con un .....CIELO SUPERTERSO.... viè una vera alluvione di luce disponibile.
non saprei, non c'è alcun motivo perché avvenga una cosa simile considerando il divario di apertura e quindi di superficie di raccolta della luce a vantaggio del 150 e le pupille d'uscita coinvolte, maggiori nel 150 (1.8 contro 1.6 nell'ipotesi, verosimile, che le tue pupille avessero un diametro maggiore e quindi non diaframmassero gli obiettivi). Tra l'altro mi risulta che il trattamento antiriflesso XLT del Celestron sia superiore a quello adottato nel 120ED.

Che oculari hai usato col 120ED ? Perchè questo può fare la differenza, ad esempio osservando di giorno con oculari di maggior campo apparente e a parità o quasi di pupilla d'uscita la scena può apparire più luminosa rispetto a quella fornita da oculari a piccolo campo apparente, ma si tratta di un'illusione dovuta al fatto che viene illuminata una porzione maggiore della retina. Bisogna anche considerare la posizione del tubo fuocheggiatore, può darsi che con certi oculari vada a diaframmare l'obiettivo, soprattutto se il tubo è stato accorciato.

E' chiaro comunque che in condizioni di forte illuminazione l'acromatico resta indietro perché non può offrire la stessa nitidezza d'immagine.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Giovanni Bruno »

Caro RAF, grazie della risposta, eppure la differenza tra il giono 17 alle ore 18 con il cielo compattamente nuvoloso, ma non buio per tutto il giorno e il giorno 19 sempre alle ore 18 è stata pesantissima.

Assolutamente esaltate per il 150R il giorno 17 con cielo nuvoloso e assolutamente deprimente per il 150R il giorno 19 con cielo favolosamente terso.

Queste differenze le ho viste anche con l'ACRO SW da 120/600mm vs il MAK SW BD da 102/1300mm che è assimilabile ad un APO.

Grande superiorità in terrestre soleggiato del MAK da 102mm e grande superiorità del ACRO da 120/600mm sul terrestre nuvoloso, ma non buio ed ovviamente sul DEEP SKY notturno.

Per gli oculari impiegati, sempre fissi sul 120ED due FF da 12mm, mentre sul 150R, due PLANETARY ED da 8mm il giorno 1, mentre il giorno 19, prima gli stessi 2 PLANETARY ED da 8mm e poi per prova due OR PENTAX da 9mm, ottenendo gli stessi risultati.

Siccome il 150R è dichiaratamente uno strumento da DEEP SKY, tale situazione osservativa è proprio assimilabile anche ad una osservazione diurna con nuvolosità compatta per tutto il giorno, ed infatti il 150R ha brillato in diurna, ma con cielo nuvoloso, come brilla di notte sul DEEP SKY.

In ogni caso, cosa ho visto il giorno 17 alle ore 18 attraverso il 150R, mi ha davvero colpito molto positivamente, mostrandomi di cosa è capace il 150R in assenza della turbolenza termica diurna e dell'eccesso di luce, propria delle osservazioni diurne. :thumbup: :wave:
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Acronauta »

Riporto su questa discussione per mostrarvi un Clavius ripreso lo scorso 8 ottobre col cinesone a piena apertura. L'immagine non è esteticamente perfetta perché c'era molta turbolenza e per quanto ci abbia lavorato con AS2! più di tanto non ci ho cavato fuori. Però il dettaglio è considerevole. Filtro verde, Powermate 5x e Chameleon mono.
Allegati
clavius 20161011.jpg
Giovanni Bruno
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Giovanni Bruno »

AZZ!!!!!! :shock: :shock: :shock: :shock:
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Acronauta »

Ci sarebbe margine per fare ancora meglio, Giovanni, mi serve solo la serata giusta. Non c'è il dettaglio che si può riprendere con un 25 cm, credo che anche il mio Mewlon 210 possa fare qualcosa di più, però nemmeno io mi aspettavo un risultato simile viste le premesse.

Avessi avuto questo strumento vent'anni fa quando spesi tre milioni di vecchie lire per un rifrattore da 10 cm...
stevedet

Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da stevedet »

Ma tu guarda il tanto bistrattato cinesone... :thumbup:
Una dimostrazione in più che il famoso detto astofilo: "compra più cm che puoi" è sempre valido.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Acronauta »

Sono sempre stato convinto che tra un piccolo apocromatico e un grande acromatico (grande relativamente alle dimensioni ordinarie dei rifrattori) è meglio quest'ultimo, se poi uno può permettersi anche il grande apocromatico meglio per lui, non discuto :lol:
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Giovanni Bruno »

Scommetto che l'ESOSO ACRO da 100mm era un VIXEN 102M da 102/1000mm, oppure un KONUS CENTAUR da 102/900mm.

Li ho avuti entrambi, il 102M pagato 20 anni fa anche io vari stipendi ed il KONUS CENTAUR avuto meno di un anno fa, pressochè regalato ed era anche eccellente, ma solo 100mm di diametro è sempre troppo poca roba, sopratutto per il deep sky.

Il mio CELESTRON 150R ,in visuale, performa in perfetta sintonia con la foto da te postata. :thumbup: :wave:
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Acronauta »

Giovanni Bruno ha scritto:Scommetto che l'ESOSO ACRO da 100mm era un VIXEN 102M da 102/1000mm, oppure un KONUS CENTAUR da 102/900mm.
entrambi, presi prima il Centaur (ne scrissi anche una recensione sul Cielo) ma lo rivendetti dopo un po' per prendere un maksutov da 19 cm. Dopo il mak arrivò anche il Vixen e devo dire che è un gran bello strumento con cui mi sono divertito tantissimo, è anzi il telescopio che mi ha dato più soddisfazioni. Però non lo ricomprerei, non per colpa dell'ottica che è superba, ma perché per cambiarci il fuocheggiatore e mettercene uno da due pollici si finirebbe per spendere quanto un 100ED usato.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Giovanni Bruno »

Alla fine da 10 anni ho un 120ED color ORO, di quelli che costavano 2700€ da nuovi e che presi a 1200€ da usato.

Il suo arrivo ha messo tutti daccordo, ho provato tutti gli acro di corta focale da 150mm, compreso il CINESE VIXEN NA140SSf e tutti se analizati nell'insieme delle caratteristiche erano un poco dietro il 120ED.

Nemmeno sotto tortura dirò che il 120ED è la fine del mondo, ma certamente dico che è un felicissimo mix tra grande leggerezza, conseguente ottima montabilità, buon diametro, buonissima luminosità ed un prezzo da usato molto interessante.

Tra tutti i 140mm e 150mm acro, alla fine solo il CELESTRON 150R alias SW 150/750mm, a cui ho tolto immediatamente l'assurdo paraluce in ferraccio, mi ha dato delle prestazioni globali molto interessanti e capace di sfidare il 120ED, su tutto il campo, in modo particolare alla voce maneggevolezza e montabilità,ma sopratutto una piccola ma ben percepibile superiorità nel DEEP SKY.

Onore quindi al 150R, alias SW 150/750mm ed alla sua super razionale impostazione ottico-meccanica, paraluce in ferraccio escluso. :thumbup: :wave:
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Acronauta »

Riporto su questa discussione perché in questi ultimi giorni il seeing al mattino non era male (molto peggio la sera, purtroppo) e ho fatto qualche osservazione di Giove che mi permette di precisare meglio alcune cose.

Nel 150 acromatico il punto di miglior fuoco coincide col punto di minor disturbo da parte dello spettro secondario, almeno nell'obiettivo in mio possesso (non è così per tutti gli oggetti osservati ma nel caso di Giove certamente sì). Essendo il telescopio un f/5 è quindi estremamente importante disporre di un fuocheggiatore micrometrico al posto del brutto originale, ed è ancora più importante se l'ottica è stata lavorata bene perché allora il fuoco si trova in un punto precisissimo, mancando il quale anche solo di una minuscola frazione di millimetro l'immagine appare subito degradarsi.

Ciò mi convince ulteriormente del fatto che molti giudizi negativi che ho letto sul cinesone da parte di chi ha tentato di guardarci i pianeti siano da attribuire a una focheggiatura approssimativa, pur non potendo escludere che ci siano esemplari meno riusciti del mio e che presentano un fuoco meno ben definito.

Le osservazioni, senza alcun filtro, le ho fatte da 160 a 250x, ma l'ingrandimento più adatto è stato quello di 187x ottenuto con Powermate 5x e un H da microscopio 12.5x che forniva un'immagine dettagliata e contrastata (a f/25 per forza...) anche se certamente non tanto quanto mostrerebbe un rifrattore apocromatico nelle stesse condizioni. Ma schiarendosi man mano il cielo la luce secondaria annegava nel chiarore di fondo e verso le 7:30 (ora locale) si raggiungeva una condizione ideale per cui l'aberrazione cromatica non era più di fatto percepibile, il contrasto era ideale (abbiamo già discusso più volte di quanto guadagni l'osservazione dei pianeti nel crepuscolo invece che nel cielo buio) e il pianeta appariva bellissimo, con moltissimi dettagli nell'emisfero nord, una NEB tormentata e molte strutture anche in EZ. Inserendo nell'oculare il filtro Baader SemiApo l'immagine non migliorava apprezzabilmente.

L'immagine risultante era però un po' monocromatica, cioé si perdevano in parte, anche se non completamente, le tinte pastello che vedevo ad esempio nel 120ED, un telescopio che anche se non mi è mai veramente piaciuto mostrava però un gran bel Giove.

Nonostante i suoi limiti resta il fatto che se avessi avuto il 150mm venticinque anni fa per osservare i pianeti sarei stato l'astrofilo più felice del mondo e non mi avrebbe sfiorato neanche per un momento l'idea di spendere 2 milioni e passa di vecchie lire per un 4 pollici giapponese, con tutto il bene di cui ne posso dire.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Giovanni Bruno »

Assolutamente daccordo, un acro da 150mm, sebbene ad f5, un acro da 4" ad f10 non lo vede proprio.

La risoluzione è sempre figlia del diametro, questo sul planetario.

Mentre sul DEEP SKY, direi di evitare confronti scorretti, li davvero conta solo e soltanto il diametro, perlomeno ACRO contro ACRO. :thumbup: :wave:
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Harry »

Arrivo molto in ritardo, ma bella recensione Raf, molto approfondita.
Velatura e luce diffusa a parte, ma quanto è bello quel Saturno? :shock:
Se un giorno dovessi pensare ad un acquisto del genere non è tanto l'aberrazione cromatica che mi infastidirebbe , ma la virata verso il giallo della luce bianca e come si evince dall'articolo l'attenuazione di alcuni colori delle stelle.
Comunque tutti gli acromatici a corta focale presentano questo difetto (credo) e quindi bisogna scendere a compromessi, d'altro canto è un diametro così generoso a permettere immagini come quella mostrata di Saturno e di dettagli planetari entusiasmanti.
No, sono sincero, non l'avrei mai detto che un telescopio acromatico con quel rapporto focale potesse dare risultati soddisfacenti ad alti ingrandimenti.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Acronauta »

Harry ha scritto:No, sono sincero, non l'avrei mai detto che un telescopio acromatico con quel rapporto focale potesse dare risultati soddisfacenti ad alti ingrandimenti.
non l'avrei detto nemmeno io, però, come ho scritto nell'articolo, perché lo strumento funzioni bene alcune condizioni devono essere soddisfatte: a parte le lenti ben lavorate e senza difetti di assemblaggio, ci vuole un altro fuocheggiatore. A f/5 la messa a fuoco è critica con qualunque telescopio, con quel rifrattore lo è ancora di più.

Le stelle gialline le mostrano tutti gli acromatici, tranne forse quelli proprio lunghissimi, osservando il falso disco a ingrandimento elevato. A basso ingrandimento non è invece un problema.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Acronauta »

Un aggiornamento sul 150 f/5 alla pagina http://www.astrotest.it/dieci-mesi-col-150-f5/
Angelo Cutolo

Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Angelo Cutolo »

Vedo che gli unici (almeno in vendita in Italia) che hanno il linea il 150/750 sono SW e Bresser, Raf secondo te sono le stesse ottiche reintubate?
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Acronauta »

Mi risulta che le ottiche Bresser fossero prodotte da Jinghua e non da Synta, ma non so dire se queste aziende lavorino direttamente le ottiche o a loro volta si appoggino a produttori terzi. Credo che Synta faccia tutto da sé.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da GTI77 »

Interessante la tua esperienza con il 150 Raf...
Ho acquistato da una decina di giorni il nuovo Bresser acromatico 102/1350 e di cui vi riferirò fra qualche tempo dopo averlo provato per bene ma le prime impressioni su Giove mi parlano di un cromatismo ridottissimo e di un contrasto eccellente!
Angelo Cutolo

Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Angelo Cutolo »

Grazie Raf, mi chiedevo perché il bresser con una intubazione piu solida (2,5/3 mm di spessore) e un focheggiatore decisamente migliore del suo concorrente costi 100 € in meno dell'omologo SW, se le ottiche sono diverse almeno potrebbe esserci una giustificazione sulla differenza di costo.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da piero »

complimenti Raf, sempre articoli interessanti e ben circostanziati; ho letto anche l'ottimo rimando alla collimazione dei rifrattori e ho imparato un sacco di cose che generalmente un binocolaro sa poco o nulla
le considerazioni sull'extedender taka mi ha riportato alla mia esperienza sul mio piccolo 90/500, che ben conosci, quando sono passato da un oculare planetary da 2.5 mm allo zom TV 2-4 mm: immagini impastate con il planetary, dimenticarsi del fringe killer con il TV anche a 2 mm di focale. C'è poco da fare: se in un treno ottico applichi almeno un elemento eccellente le prestazioni cambiano molto, tanto più la focale dello strumento è corta. Come gli oculari sui binocoli che si giocano fino alla metà della resa finale.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Acronauta »

GTI77 ha scritto:le prime impressioni su Giove mi parlano di un cromatismo ridottissimo e di un contrasto eccellente!
non mi stupisce, per lavorare male un obiettivo a f/13 bisognerebbe proprio mettersi d'impegno...

@Angelo: le dinamiche con cui vengono fatti i prezzi al dettaglio non sono sempre chiare. A me personalmente i Bresser sono sempre sembrati un po' plasticosi e non mi hanno mai attratto più di tanto, però ho letto in giro delle impressioni positive.

@Piero: condivido quello che scrivi, anche lo strumento più economico, se non ha difettosità evidenti, rende meglio con dei buoni accessori. Spesso invece si ragiona all'opposto e si pensa che non valga la pena di usare accessori di qualità su un telescopio di non molte pretese, ma così facendo si finisce per penalizzarlo ancora di più.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Giovanni Bruno »

Piero, dovresti specificare meglio di quale PLANETARY da 2,5mm parli, ovvero la marca.

Siccome io ho una venerazione per il PLANETARY ED da 5mm/60° BST (sia TECNOSKY che TS), in purezza ed anche dietro una BARLOW TELEVUE 2x,ho sempre ottenuto risultati insperati.

Ad esempio in un TEST terrestre con il RUMAK M615, lente di BARLOW TELEVUE 2x + PLANETARY ED da 5mm/60°,per 900x nitissimamente resi su un bersaglio tecnico a 100 metri di distanza.

Quel PLANATARY da 2,5mm da te citato potrebbe far pensare ad un BST di cortissima focale. :thumbup: :wave:
Angelo Cutolo

Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Angelo Cutolo »

Raf584 ha scritto:@Angelo: le dinamiche con cui vengono fatti i prezzi al dettaglio non sono sempre chiare.
Su questo concordo, vi sono economie di scala e politiche industriali che a noi non è dato sapere.
Raf584 ha scritto:A me personalmente i Bresser sono sempre sembrati un po' plasticosi e non mi hanno mai attratto più di tanto, però ho letto in giro delle impressioni positive.
Ti posso dare sostanzialmente ragione, ebbi modo di maneggiare un vecchio 6" ma ad f/8 lasciandomi un'impressione abbastanza tiepida; ma specificatamente ai due attuali 6" corti, ovvero il Bresser Messier AR-152s/760 Hexafoc e lo SW Black Diamond 150/750, questa volta meccanicamente il primo sembra superiore, intubazione piu spessa (10,6 kg vs 8,5 kg dello SW), culla "a gabbia" (con maniglia) in luogo dei due anelli standard dello SW e focheggiatore a pignone e cremagliera a sezione trilobata (speudo-esagonale) per ridurre le flessioni rispetto al classico crayford dello SW; l'unica differenza quindi dovrebbe risiedere (oltre che nelle varie economie di scala, ecc come detto sopra) essenzialmente nell'obiettivo.

Confesso che questi cosi "corti" mi hanno sempre attirato da quando osservai la prima volta in un binoscopio fatto con due SW 150 f/5 (quelli col tubo azzurro) e poi in uno (con tubo nero) ma munito di "Super RD focuser" :mrgreen: fatto con due piatti da HDD uniti tra loro (diametro 94 mm), si riusciva a mettere a fuoco quasi con la stessa facilità di un demoltiplicato. Visto che non dovrebbe essere malaccio per qualche ripresa senza pretese, per un (eventuale) futuro acquisto il 20% di differenza di prezzo tra il bresser e lo SW effettivamente si fa sentire.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da -SPECOLA-> »

Raf584 ha scritto:Mi risulta che le ottiche Bresser fossero prodotte da e non da Synta
Quoto.
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Profilo aziendale.
Partners.

Bresser GmbH - Company Profile
[youtube]jrraluLNJYY[/youtube]
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Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da piero »

Giovanni Bruno ha scritto:Piero, dovresti specificare meglio di quale PLANETARY da 2,5mm parli, ovvero la marca.
ciao Giovanni, hai ragione dovevo specificare: intendevo gli HR planetary, i cloni dei TMB Burgess (di cui ho avuto un ottimo 7 mm), quindi oculari abbastanza economici ma con una buona resa anche se mi pare di aver capito da Raf che questa serie di oculari vada bene proprio fino ai 7 mm mentre a focali più corte tendono un po' a cedere; tra l'altro se non ricordo male il 6 mm ha avuto una seconda versione per qualche problema che non saprei dire.
Niente a che fare quindi con i tuoi ED
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Acronauta »

piero ha scritto:intendevo gli HR planetary, i cloni dei TMB Burgess (di cui ho avuto un ottimo 7 mm), quindi oculari abbastanza economici ma con una buona resa anche se mi pare di aver capito da Raf che questa serie di oculari vada bene proprio fino ai 7 mm
ho appena preso un 7.5 mm che è notevole, una correzione ottica da ortoscopico di gran razza. Il punto debole di questi oculari è l'annerimento interno che lascia un po' a desiderare ma è una cosa di facile rimedio. Sono oculari che si trovano su ebay per 40 euro, un prezzo molto conveniente.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Kappotto »

Confermo anch'io: ho il 9mm e il 6mm. Per quel che costano sono sorprendenti.
kappellate Astronomiche!
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ringrazio PIERO per la precisazione sulla marca dell'oculare da lui citata.

:thumbup: :wave:
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Antonio
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Antonio »

Dopo aver installato un fuocheggiatore da 3" al rifrattore acromatico ziel 150 f 750, riporto brevemente le mie impressioni riguardo a questo upgrade:
1) e' importante prima verificare la collimazione e se il telescopio merita;
2) il fok da 3 non facendo flessioni non permette quella piccola scollimazione;
3) e' molto importante il micrometrico per trovare il giusto punto di fuoco;
4) su Giove ho verificato che con seeing un po' scarsino agli stessi ingrandimenti con o senza il tappo per diaframmare, era si presente un po' meno cromatismo, ma si vedevano gli stessi dettagli. Questo secondo me forse sta a significare che con seeing scarsino un diametro piu' grande fa vedere gli stessi dettagli di uno piu' piccolo anche se un po' piu' penalizzato, sempre agli stessi ingrandimenti;
il filtro che mi e' piaciuto di piu' e' il w11, non alterava quasi per niente i colori di giove e non vi era quasi nessun cromatismo (meglio del contrast booster ed altri provati);
5) per ultimo pur non potendo fare un confronto diretto mi e' sembrato avesse piu' luce ( in raffronto al fuocheggiatore da 2"), secondo me qualcosina e' migliorato. In sintesi e' un ottimo upgrade su un rifrattore f5 gia' abbastanza buono di suo.
Binoscopio s.w.120ed
Binocoli: Ibis hd 100 mm,Fujinon 10X50, Fujinon HCF 10 X 32, Nikon 7x35, altri.
Telescopi: Dobson Gso 12", Ziel acro 150/750, S.W. 120 f 1000;
S.W. 102 f 500; Stein optik 77 f 910;
Apm Apo 140 mm,s.w.100ed, TS Apo 102 F 7;
Vixen apo 80 ed ; Takahashi 76 Dcu;
Oculari coppie: celestron ultima 30mm, televue 25mm, denk 21mm,
G.O. 18 mm, Swarovsky 15,4 mm, -takahaschi 12.5mm e 9 mm, g.o. baader 6 mm- Radian
5mm - 4 mm,
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Giovanni Bruno
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Giovanni Bruno »

Un cono ottico ad f5 essendo molto ottuso ha anche le gambe corte e quindi un FOK da 3" lascia passare più luce.

Però attenzione!!!!, il FOK da 3" è realmente utile se ha la stessa lunghezza del canotto del fuocheggiatore da 2".

Se per ipotesi il FOK da 3" avesse il canotto del 50% più lungo di quello da 2", si avrebbe lo stesso risultato come passaggio di luce.

Basta fare un calcolo grafico per vederelo bene.

In realtà più che il diametro del FOK può il rapporto focale e quanto è corto il canotto del FOK, un 150/1500mm ad f10 con un FOK da 2", sarebbe meno critico di un 150/750mm ad f5 con un FOK da 3" e con un lungo canotto, tipo il lungo canotto del FOK da 3" del INDIVIDUAL da 152/900mm prima serie. :thumbup: :wave:
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Antonio
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Antonio »

Con tutte le modifiche compreso un anello di prolunga di 2 cm da 3", il fok da 3" è circa 1 cm più lungo dell'originale da 2".
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Antonio7 »

Adesso anche se vado un pò fuori argomento, volevo chiedere una cosa da principiante che sono e che da sempre mi ha posto un bel ? :
è meglio ad es. un giove o un saturno visto con un rifrattore 70/900 o con un 90/700? oppure tanto per fare altro esempio, con un 120/800 o un 80/1200 ?
sul deep la risposta e' semplice ma sul planetario ??? :think: :think: :think: :?:
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Mariano Curti »

Invece secondo me hai fatto una gran bella domanda....inizio a pensare che se è vero che il diametro è indispensabile sul deep, un po' meno lo è per il planetario.....da quel poco che ho avuto dall'esperienza, la carta vincente è il contrasto unito ad un discreto diametro...quindi un acro a lungo fuoco, un ed o apo non troppo spinto....( anche gli specchi come i Newton a fuoco medio lungo...)...ovvio che se abbiamo un diametro maggiore è meglio ma la lente deve avere sempre lo stesso rapporto focale....più è lungo il rapporto d'apertura più si ha un'immagine contrastata.
Prendiamolo come un commento detto da chi non è un esperto quindi aspetto pareri da chi ne sa più di me.
:wave:
Mariano.
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Acronauta »

Antonio7 ha scritto:tanto per fare altro esempio, con un 120/800 o un 80/1200 ? sul deep la risposta e' semplice ma sul planetario ??? :think: :think: :think: :?:
vince il diametro più grande anche se ha un rapporto focale più sfavorevole, purché sia stato costruito con cura. Se così non fosse dovremmo confrontare i rifrattori tra loro sulla base della lunghezza focale invece che dell'apertura, come si faceva nel '700, quando un telescopio lungo veniva sempre reputato migliore di uno corto non importa che apertura avesse. Un rifrattore da 80 mm resta un rifrattore da 80 mm anche se fosse f/100 e per quanto contrasto possa avere mostrerà sempre i dettagli alla portata di un 80 mm e non uno di più.
Angelo Cutolo

Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Angelo Cutolo »

Come dice Raf, non si può non tenere conto della variabile "qualità ottico-meccanica", se si discute a parità qualitativa conta sempre il diametro, poi ovvio che se un rifrattore da 20 cm è lavorato a scalpello e mazzetta non reggerà il confronto nemmeno con un 60ino decente, ma appunto è un'altra variabile di cui tenere conto nell'equaziine.
stevedet

Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da stevedet »

Tradotto terra terra e considerando lo standard medio di lavorazione dei telescopi commerciali, possiamo dunque concludere che il diametro vince sempre. Solo se confrontiamo un normale tele commerciale con un raffinato prodotto di altissima classe, possiamo riuscire a ribaltare la cosa, a patto però che la differenza di diametro non sia troppo ampia. Giusto?
Giovanni Bruno
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Giovanni Bruno »

La domanda è pertinente, ma solo perchè in un lontano passato dalla CINA erano arrivati dei 150/750mm orribili.

Io ho la casistica di due SW da 150/750mm di 20 anni fa, davvero penosi e di un eccellente ACRO CELESTRON 150R attuale, lo stesso marchiato SW.

Sulla LUNA i vecchi ACRO SW erano inguardabili a piena apertura e davano mediocri prestazioni con il diaframma di serie nel suo tappo, di 110mm di diametro.

Mentre il 150R e credo anche l'attuale SW da 150/750mm, è pienamente godibile alla massima apertura di 150mm.

Tutto cambia e si evolve e prima di fare dei paragoni bisogna specificare l'età degli ACRO oggetto della discussione. :thumbup: :wave:
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Re: Skywatcher 150 f/5 acromatico, impressioni d'uso

Messaggio da Acronauta »

stevedet ha scritto:Solo se confrontiamo un normale tele commerciale con un raffinato prodotto di altissima classe, possiamo riuscire a ribaltare la cosa, a patto però che la differenza di diametro non sia troppo ampia. Giusto?
se parliamo solo di rifrattori io direi di no, limitatamente alla mia esperienza. Però rimanendo tra i rifrattori acromatici non saprei cosa considerare come "raffinato prodotto di altissima classe".... a meno di non tirare in ballo i soliti strumentini vintage che hanno fatto il loro tempo. E poi oltre una certa cura nella realizzazione è inutile andare, la apprezza solo chi l'ha pagata di tasca propria ;)
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