Un articolo su astrotest per capire meglio alcuni concetti legati a questo genere di osservazioni
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Astronomia in alta risoluzione
- piergiovanni
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Re: Astronomia in alta risoluzione
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Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
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Re: Astronomia in alta risoluzione
Sulla perenne questione della sensibilità alla turbolenza delle grandi aperture mi chiedevo, relativamente ai commenti degli astronomi del passato (Couteau e Antoniadi per citare solo quelli dell'articolo): ma questi erano consapevoli dell'importanza fondamentale della stabilizzazione termica (e in generale delle questioni termiche) nelle grandi aperture ?
Cioè mi chiedo (e chiedo a Raf visto che lui ha letto molti libri di osservazioni del passato), nelle loro note osservative si trovano cose del tipo :
"stanotte dentro l'osservatorio ci sono 15° mentre fuori ce ne sono 12° quindi probabilmente l'obiettivo mi fornirà cattive immagini"
oppure:
"ho applicato un termometro all'obiettivo e ho visto che la sua temperatura era sempre superiore a quella dell'aria circostante che a sua volta era superiore a quella esterna"
insomma, di quella frase che riporta Antoniadi a proposito dell'83 cm di Meudon: "ma dopo vent’anni di esperienza con questo strumento posso dire di avere avuto solo pochissime notti di immagini perfette: in media una su cinquanta":
di quelle 49 notti, quanto siamo sicuri che effettivamente la causa delle immagini cattive (o semplicemente non all'altezza) era la turbolenza e non le problematiche termiche ?
Cioè mi chiedo (e chiedo a Raf visto che lui ha letto molti libri di osservazioni del passato), nelle loro note osservative si trovano cose del tipo :
"stanotte dentro l'osservatorio ci sono 15° mentre fuori ce ne sono 12° quindi probabilmente l'obiettivo mi fornirà cattive immagini"
oppure:
"ho applicato un termometro all'obiettivo e ho visto che la sua temperatura era sempre superiore a quella dell'aria circostante che a sua volta era superiore a quella esterna"
insomma, di quella frase che riporta Antoniadi a proposito dell'83 cm di Meudon: "ma dopo vent’anni di esperienza con questo strumento posso dire di avere avuto solo pochissime notti di immagini perfette: in media una su cinquanta":
di quelle 49 notti, quanto siamo sicuri che effettivamente la causa delle immagini cattive (o semplicemente non all'altezza) era la turbolenza e non le problematiche termiche ?
Re: Astronomia in alta risoluzione
Sarei molto meravigliato se astronomi dell'esperienza di Antoniadi e Couteau non fossero a conoscenza di questo genere di problemi, non è che li abbiamo scoperti noi astrofili, ne scriveva già Herschel ai tempi suoi. So che i principali costruttori di telescopi adottavano degli accorgimenti per facilitare l'adattamento termico degli obiettivi, ad esempio i Clark facevano delle finestre sul tubo per ventilare le lenti.
Tra l'altro parliamo di astronomi con migliaia di ore di osservazione alle spalle fatte con parecchi strumenti diversi tra loro, e che si sono dedicati in particolare allo studio dell'effetto della turbolenza sulle immagini. Nell'articolo di Couteau c'è un passo più specifico che non ho riportato, stasera lo cerco e lo riproduco anche qui.
Tra l'altro parliamo di astronomi con migliaia di ore di osservazione alle spalle fatte con parecchi strumenti diversi tra loro, e che si sono dedicati in particolare allo studio dell'effetto della turbolenza sulle immagini. Nell'articolo di Couteau c'è un passo più specifico che non ho riportato, stasera lo cerco e lo riproduco anche qui.
Re: Astronomia in alta risoluzione
Si, sarà certamente così....
Il fatto è che quella statistica "una notte buona su 50" mi pare eccessivamente pessimistica...
con tutti i distinguo del caso, se fosse valida anche per aperture più umane come il mio modesto 45cm , l'avrei venduto da vari anni e invece proprio in questo periodo festeggio i 15 anni di attività : non solo, ma negli ultimi anni faccio addirittura più hi-res che deep-sky!!
A proposito: da quand'è che le cupole degli osservatori le fanno climatizzate?
Il fatto è che quella statistica "una notte buona su 50" mi pare eccessivamente pessimistica...
con tutti i distinguo del caso, se fosse valida anche per aperture più umane come il mio modesto 45cm , l'avrei venduto da vari anni e invece proprio in questo periodo festeggio i 15 anni di attività : non solo, ma negli ultimi anni faccio addirittura più hi-res che deep-sky!!
A proposito: da quand'è che le cupole degli osservatori le fanno climatizzate?
Re: Astronomia in alta risoluzione
Ho trovato questi appunti nell'articolo di Couteau:
Credo si possa ritenere che di turbolenza termica strumentale ne capisse qualcosa...
So comunque che le cupole presentano dei problemi di termica particolari tanto che mi sembra di avere letto che proprio la cupola è il tipo di copertura più sfavorevole. Questo è un review sull'argomento: http://www.eso.org/gen-fac/pubs/astclim ... ode51.html.
Non so cosa Antoniadi intendesse con "immagini perfette", forse era solo molto esigente ma non faccio fatica a credere che notti di seeing I sulla sua scala non devono essere molto frequenti in un telescopio di 83 cm, termica a parte.
Credo si possa ritenere che di turbolenza termica strumentale ne capisse qualcosa...
So comunque che le cupole presentano dei problemi di termica particolari tanto che mi sembra di avere letto che proprio la cupola è il tipo di copertura più sfavorevole. Questo è un review sull'argomento: http://www.eso.org/gen-fac/pubs/astclim ... ode51.html.
Non so cosa Antoniadi intendesse con "immagini perfette", forse era solo molto esigente ma non faccio fatica a credere che notti di seeing I sulla sua scala non devono essere molto frequenti in un telescopio di 83 cm, termica a parte.
Re: Astronomia in alta risoluzione
"Un astronomo ben allenato, con molta pazienza ed abilità, riesce a lavorare anche se le condizioni sono mediocri".
Secondo me questa frase va incorniciata. La piccola esperienza osservativa che sto intraprendendo, che segue il metodo osservo tutte le volte che mi reggo in piedi, conferma proprio quanto scritto da Couteau. Qualche sera fa il seeing era quanto di più scadente avessi mai visto. Giove era una palla informe e si distinguevano la neb e la seb. Concentrandomi sulle diverse intensità che si percepivano, piuttosto che sulla ricerca del dettaglio, son riuscito a tirar fuori una scheda osservativa completa, naturalmente meno dettagliata e con un segno più grossolano del solito. Ecco, probabilmente, l'anno scorso avrei mollato subito e bollato la serata come inosservabile.
Secondo me questa frase va incorniciata. La piccola esperienza osservativa che sto intraprendendo, che segue il metodo osservo tutte le volte che mi reggo in piedi, conferma proprio quanto scritto da Couteau. Qualche sera fa il seeing era quanto di più scadente avessi mai visto. Giove era una palla informe e si distinguevano la neb e la seb. Concentrandomi sulle diverse intensità che si percepivano, piuttosto che sulla ricerca del dettaglio, son riuscito a tirar fuori una scheda osservativa completa, naturalmente meno dettagliata e con un segno più grossolano del solito. Ecco, probabilmente, l'anno scorso avrei mollato subito e bollato la serata come inosservabile.
kappellate Astronomiche!
Dobson 20”, CPC11,102m
e una marea di ocularacci...
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Re: Astronomia in alta risoluzione
Mi va bene la cosa (anche io osservo sempre quantomento col nano se non riesco ad apparecchiare l'Obice) fin quando le condizioni non sono troppo mediocri, in questi giorni con raffiche oltre i 50 km/h non c'era verso di osservare, sarebbe servita un'ottica stabilizzata.