Salutoni a tutti,
vorrei raccontare un po' la mia piccola esperienza astronomica.
Come già affermato, io ho un occhio non proprio da neofita ma arrugginito.
La mia attività è stata intensa negli anni fine ottanta e tutti i 90 poi, ho abbandonato per una serie di motivi questa passione che mi è comunque sempre rimasta.
Se può servire, su Giove ho avuto brutte ma anche belle esperieze.
Ho iniziato con il classico Newton 114/900 della Celestron il quale ovviamente mi ha divertito moltissimo ( e certo..! Non avevo visto nulla prima...nemmeno con un binocolo)...poi ho iniziato a capire di aumentare il diametro acquistando il Celestron C8 ( non cinese come non lo era il 114 ). Un bel 203 mm che mi ha fatto divertire parecchio soprattutto del deep.
In quel periodo Giove aveva una delle due bande pricipali molto debole ma in diverse serate mi ha fatto vedere abbastanza.
Ma quelle notti davvero buone con uno strumento sensibile alla turbolenza risultavano poche in un anno e la vera fortuna era quella di beccare nelle poche nottate ( lavoro permettendo ) un seeng ottimo.
Dopo un po' di tempo, decisi di acquistare il rifrattore acro della Vixen 90/1300 e devo dire che le immagini buone di Giove erano molto più frequenti ( ed è forse per questo che ho un debole per i rifrattori) con visioni che mi regalavano nettamente di più di quello che ho osservato ultimamente.
Entusiasta di questo tele ho acquistato, seguendo la linea dei rifrattori, un ottimo usato Meade rifrattore ED 127 /F9 su Losmandy g11.
Proprio questo strumento mi ha fatto prediligere il planetario con immagini buone e ottime abbastanza frequenti; Giove spesso si presentava all'oculare del Meade con un'atmosfera che quasi risultava ( per me ovviamente ) impossibile da disegnare con bande, festoni, GMR, (dove una volta sono riuscito a vedere un'irregolarità all'interno..!)ovalini e zone più scure quindi: uno spettacolo.
Queste visioni non erano rare ma spesso, lo stesso strumento in altre notti mi offriva il gigante piutto piatto e con pochi particolari...( ovvio il seeng ).
Per mia sfortuna ho dovuto rivenderlo per motivi economici ma devo dire è stato l'unico strumento di quelli che ho avuto che ricordo con molto piacere...
Tornando all'ultima osservazione con l'acro 102/1000, i fattori responsabili secondo me sono: che il sottoscritto deve riallenare l'occhio, il seeng appena discreto e una piccola parte il rifra che non è a lungo fuoco ( ma proprio in piccola parte perchè è comunque a focale medio lunga ).
Sono sicuro che le prossime osservazioni mi regaleranno ben altre visioni perchè il mio sito osservativo ( una bella terrazza di 60 mq) mi offre molto spesso un buon/ ottimo seeng......
Un diametro da 100 fino a 150mm sarebbe un ottimo compromesso per il problema turbolenza (127 credo sia ideale), il potere risolutivo strumentale si adatterebbe spesso con quello risolutivo del seengche genralmente si attesta su 1/2 secondi ...( e quando si ha un potwre 1 un buon rifrattore 127 darebbe il massimo per chi osserva.
Ma perchè non fanno dei rifrattori ED a fuoco un po' più lungo..? F9/ f10..sarebbero meravigliosi per Sole, Luna,pianeti e stelle doppie.....E' un vero peccato.
A presto,
Mariano.
P.S. So che il discorso diametro,il confronto con vari tipi di strumenti (specchi,lenti ecc), è un argomento antico che suscita non poche discussioni più o meno accese quindi queste mie considerazioni sono solo personali e non vanno prese come una regola....