Un paio d'ore dedicate a Giove.

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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da -SPECOLA-> »

Andrea75 ha scritto:Io ho fiducia che chi legge il forum, neofita od esperto, abbia certamente tutti gli strumenti critici necessari per giudicare gli interventi postati; per il resto confido nell'intervento della moderazione.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Mariano Curti »

Chiedo scusa se ho innescato senza volerlo qualche attrito ma credo che certe perplessità strumentali e osservative possano far solo che bene a tutti quelli che leggono. :thumbup:
Grazie di nuovo.
Mariano.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da -SPECOLA-> »

Mariano, tu non ti devi scusare di niente.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Andrea75 »

... Non c'è nessun problema, tantopiù che ho appena avuto notizia che sono stati presi i provvedimenti del caso; questo è e resterà uno spazio di discussione serio. Come ultima parola sulla vicenda posso dire che almeno la cosa serve a capire di chi ci si può fidare e di chi no; detto questo, torniamo tranquillamente a ciò di cui stavamo parlando! Mariano, la tua discussione è importante perchè solleva, dal punto di vista pratico e soprattutto portando esperienze concrete, questioni assai importanti: prima fra tutte quella di metodo per cui, come dicevamo, ad osservare si impara. Se vai a vedere il disegno di Giove di Aleksander Kupcko riportato nell'articolo che ho linkato hai davanti a te una cosa che certamente, di primo acchito, fa dire: impossibile, con un 63mm! Ma quello è il punto di arrivo di un percorso lungo e, soprattutto, metodico. Posso testimoniare io stesso quello che dice Raf nell'articolo sull'alta risoluzione (abbi la pazienza di leggerlo fino in fondo): quando si comincia a disegnare matura anche la percezione di ciò che si osserva all'oculare.
Sono tutte cose, queste, che lungo tutta la storia dell'osservazione planetaria e fino a non moltissimi anni fa erano assolutamente ovvie: oggi come oggi, con un approccio più tecnologico, la disponibilità pressochè immediata di telescopi di diametri medi o grandi e soprattutto i risultati "facili" dati dall'imaging (guarda cosa combino io...), abbiamo praticamente perso i fondamenti stessi dell'osservazione visuale - sicché una normalissima osservazione fatta in condizioni di buon seeing e trasparenza può addirittura essere tacciata di falso...
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Antonio7 »

Salve Raga..., interessante iniziativa di mariano,
si è vero che non si può riprodurre quello che si vede all oculare con l imaging, ma simulare si...
in poche parole se si prende ad esempio una bella foto spaziale di giove, con un qualsiasi sw di foto si può elaborare sino a quando la foto sia molto fedele a quella che si vede in visuale, faccio un esempio delle foto che allego, la prima è una foto spaziale la seconda elaborata in modo tale che riproduca quello che io vedo all'oculare.
ps il telescopio è un 70/700 con oculare da 6,5 mm e non e' miracoloso :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Andrea75 »

... Sì, ci si può avvicinare e l'immagine elaborata ricorda in effetti l'impressione che si ha visualmente. Ma a questo punto, in pratica, non c'è differenza dal punto di vista dell'"oggettività" tra un disegno che ricalca quanto osservato e l'elaborazione di una immagine fatta parimenti ricalcando quanto osservato visualmente.
Il nocciolo del problema è il criterio per capire: quando posso fidarmi di ciò che vedo all'oculare e quindi registrarlo come reale, in un disegno o in un report osservativo? Fin dove posso spingermi?
Non è una questione banale: per dire, quell'occhio di lince di Galileo Galilei sosteneva di vedere, nel suo microscopico cannocchiale dalla qualità ottica oltretutto assai approssimativa, cose che i suoi detrattori - invitati a mettere l'occhio all'oculare - "non vedevano", dandogli (giustamente, dal loro punto di vista) torto. Come potevano giudicare se quello che intuivano (perchè, poche storie, al telescopio è spesso un intuire al limite più che un vedere comodamente) era "vero" o illusorio, immagini fantasma costruite dallo strumento, "traveggole"? Avete mai provato a guardare Giove in un cannocchialetto a lente singola, diaframmata a 15 mm, con un ingrandimento che non supera i 20x? Non avevano tutti i torti a dubitare... ;)
Su questo punto vi invito a consultare la Sezione Pianeti dell'UAI al link che ho postato: lì sono dati, molto meglio di quanto saprei ripetere io, tutti i criteri utili per imparare ad andare a fondo nell'osservazione visuale dei pianeti. Alla prossima!
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Harry »

@Andrea75
Ci terrei solo a puntualizzare che, come ho scritto dal primo commento, non ho mai dubitato della veridicità delle tue osservazioni che ho sempre seguito con interesse, e non mi son fatto problemi a dire nero su bianco che la chiave di volta era l'occhio dell'osservatore: d'altronde non mi pare un forum di bambini e non vedrei la ragione di dire falsità.
Con miracoloso/enigmatico non volevo assolutamente intendere come "poco credibile" ma di spunto a rivalutare le capacità del mio strumento e di dedicarmi in modo più accurato del tipo "se ci riesce lui con un 60 devo riuscirci anch'io con l'etx90!".
Detto questo, seppur sono d'accordo che il forum ultimamente necessitava di una moderazione dato un clima spesso negativo e poco costruttivo che si creava nella discussioni , i provvedimenti presi mi sembrano un po esagerati: forse dei richiami verbali erano sufficienti.


@Antonio7
La tua idea di simulare con la post produzione l'immagine all'oculare mi piace davvero molto!
Solo che secondo me si raggiunge un compromesso troppo approssimativo, nel senso che dopo questa discussione mi pare chiaro che l'osservazione visuale sia il risultato di una moltitudine di fattori ambientali, di costanza e di preparazione dell'osservatore rendendo la tua idea molto difficile da realizzare.
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Andrea75
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Andrea75 »

Ciao Harry, tranquillo, si capiva benissimo! E aggiungo: CERTO che ci arriverai. Quanto all'esito della vicenda con Capitano: purtroppo ci sono casi in cui si impongono scelte molto nette. Certamente è un dispiacere, ma evidentemente non c'era altro mezzo.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Acronauta »

Come qualcuno ha già messo in evidenza, i risultati che si ottengono osservando un pianeta dipendono dal concorso di molti fattori. Il telescopio è solo uno di questi, ci sono poi l'atmosfera, gli oculari, l'ingrandimento, l'esperienza e altro ancora. Per ottenere il massimo tutti questi fattori devono essere contemporaneamente favorevoli e questa non è una circostanza tanto frequente. Bisogna quindi perseverare e osservare più spesso che si può, solo così arrivano le soddisfazioni.

Devo precisare che nell'articolo che avete citato, a firma mia e di Pier, abbiamo volutamente evitato di alimentare aspettative troppo alte e quindi abbiamo scritto che un telescopio da 60mm non permette di vedere molto, ma abbiamo anche precisato, portando degli esempi, che con l'esperienza anche un telescopio apparentemente molto limitato può riservare delle belle soddisfazioni come quelle ottenute da Andrea.

Per tornare alla questione sollevata da Mariano io sono sempre stato convinto, e lo sono ancora, che l'occhio e il CCD sono due cose diverse e quindi non è una buona idea usare delle immagini elettroniche per simulare ciò si vede all'oculare.

Vi segnalo anche un articolo che ho messo recentemente su Astrotest e che affronta anche questi argomenti.
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Andrea75
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Andrea75 »

Grazie Raf, in effetti lo avevo linkato io stesso qualche post fa proprio perchè sintetizza benissimo molte importanti considerazioni sull'osservazione visuale. Che l'occhio e un sensore (o la pellicola come usava tempo fa) siano cose diverse, con diversa risposta e diverso "approccio" al segnale in entrata è proprio un fatto che li rende tra loro incommensurabili; se interpreto correttamente i vari interventi, l'esigenza che sta dietro e che sembra emergere è quella, abbastanza logica, di un aiuto "oggettivo" a capire cosa e fin dove si può vedere. Confrontare riprese (di qualsiasi tipo) e visuale non è il metodo corretto anche se può sembrare il più intuitivo (faccio in modo di non "barare" elaborando, quindi dovrei ottenere qualcosa di sufficientemente vicino al visuale, magari accostando lo strumento di ripresa all'oculare sic et simpliciter: sarebbe comodo, ma purtroppo non funziona così proprio perchè il sensore non è il sistema occhio-retina-cervello e risponde comunque diversamente).
Il metodo corretto, come del resto viene fuori dagli stessi interventi, è semplicemente quello proposto da chi viene da anni (in certi casi da una vita) di pratica osservativa planetaria visuale: fidarsi innanzitutto dell'esperienza pratica di questi osservatori e, come dice giustamente Harry, raccogliere la sfida. Ancora non vedo, a parità di condizioni, quanto altri vedono e riportano? Benissimo, vediamo se e come posso arrivarci: come fanno loro, che metodo usano, che accorgimenti? Mi dicono che disegnare aiuta? Bene, ci provo. Mi metto all'oculare, mi prendo un po' di tempo per "perlustrare" la piccola immagine di Giove: un dischetto ellittico brillante, bianco, niente di evidentissimo, però colgo due bande parallele all'equatore, dal contrasto fievole ma inequivocabili. Provo a riportarle su carta: nel farlo dovrò quasi automaticamente analizzare la loro posizione, se sono proprio uguali-uguali tra loro, se sono proprio così simmetriche come sembrano... I miei primi tentativi, con il 60 mm ma anche con il 114, non vanno molto più in là delle due bande tropicali; cominciando a disegnare tentando di essere rigoroso rispetto al pur minimo dettaglio che vedevo (chiarendo che, come ho detto spesso, al telescopio "vedere" significa anche solo "intuire" dati i bassissimi contrasti) ho letteralmente imparato a vedere.
Morale della favola: OSSERVATE, OSSERVATE, OSSERVATE e, contestualmente, provate a disegnare oppure - operazione concettualmente simile come rigore richiesto - a produrre un report descrittivo. Ma nel sito UAI o negli articoli linkati queste cose sono dette assai meglio...
Andrea, Milano
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da -SPECOLA-> »

Quoto Raf584; l'articolo a firma sua e di Piergiovanni è chiaro nell'intento.
Ringrazio Andrea75 per aver linkato l'ultimo articolo di Raffaello, che purtroppo ammetto essermi passato inosservato, prima della lettura di questa discussione.
A tutto questo aggiungo che essendo appassionato di libri storici originali (fin dal diciassetesimo secolo) e avendo la possibilità di poter sfogliare le riviste datate che mi hanno accompagnato e fatto crescere nel mio percorso sulla strada dell'astrofilia, lì ci sono molti spunti in grado di far capire cosa sia SCIENZA e cosa invece FANTAscienza.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da maxdrummer61 »

mi sono letto questa interessante discussione e ci voglio mettere il naso anch'io......... :lol: :lol: :lol:
avendo alle spalle una quarantina d'anni di esperienza di osservazione al telescopio e avendo usato moltissimo piccoli rifrattori di diametro compreso tra 60 e 100mm, sono dell'idea che i disegni di Giove del sig. Kupco effettuati con i rifrattori da 60 e 80mm contengono, su una base di verità, anche molta fantasia (fra l'altro, sono effettuati a ingrandimenti decisamente bassi)...........gli altri li trovo più credibili e in linea con gli strumenti usati.
trovo anche perfettamente giustificato il disegno di Giove effettuato da Andrea con il "sessantino" (come lo chiama lui) tenuto conto che è stato effettuato in condizioni di seeing eccellente.
verissimo che l'esperienza di chi osserva è fondamentale e che la turbolenza quasi sempre detta legge, ma un telescopio di un certo diametro può far vedere solo quello che è visibile per il diametro che ha.
quanto sopra è solo la mia personale opinione, per quanto a qualcuno possa importarne....... 8-)
Massimo - Montecatini Terme (Pistoia)
batterista e chitarrista di un gruppo rock, gli piace l'astronomia e osserva con: rifrattore acromatico 124/1200, Coronado PST, binocolo Pentax 10x50
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Andrea75
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Andrea75 »

Ciao Max, contento di ritrovarti! La mia esperienza, sebbene molto più limitata (bazzico il cielo da una trentina d'anni, ma ho imparato ad osservare solo nell'ultima decina e segnatamente negli ultimi 4-5), conferma in pieno quanto dici e anche in particolare quanto diceva già Specola a proposito del seeing - a cui, con diametri così modesti, aggiungo anche la trasparenza. Difatti ho ben in mente che in serate anche solo medie non riesco a percepire, con il rifrattorino, tutto quel popo' di roba; poi, appunto, capita la volta particolarmente buona. Credo sia anche per questo che la costanza osservativa, nei limiti di un hobby, premia.

... aggiungo: occorre, come questa discussione ben dimostra, essere leali nei confronti di quanto un modesto diametro a rifrazione può dare. Ci sono dei limiti imposti dal seeing; altri imposti, in condizioni eccellenti di seeing e trasparenza, dalla capacità di trasferire il contrasto delle superfici planetarie del telescopio in uso. Oltre a questi non si va; ma occorre imparare a capire quali realmente sono e quindi come sfruttarli fino in fondo. Io, per questo, ho imparato a fidarmi di osservatori avvezzi alla pratica visuale così come si è sempre fatta fino a tempi non lontanissimi. Mi saltano i nervi se mi sento dare del "falsario" sulla base di convinzioni personali che niente hanno a che fare con una reale esperienza osservativa, peraltro patrimonio comune della stragrande maggioranza di astrofili "vecchio stampo"... anche perchè così si danno informazioni false a chi questa pratica ancora deve sperimentarla.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Acronauta »

Dire cosa è realtà e cosa è fantasia è sempre un esercizio un po' azzardato. Guardando i disegni di Kupco (intendo quelli sul suo sito, da cui sono state tratte le illustrazioni dell'articolo) direi che ha pubblicato soprattutto quelli che gli sono riusciti meglio e che corrispondono a quel concorso di circostanze favorevoli a cui accennavo sopra e che permettono di ottenere risultati un po' fuori dell'ordinario. Secondo me quei dettagli ci possono stare, anche se probabilmente non li vede sempre.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da martinello »

Pur con le mie modeste capacità, oltre trent'anni d'uso del mio "vecchio" 76/900 sono in linea con quanto ha osservato Andrea.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da -SPECOLA-> »

Anch'io sono d'accordo con Raf584,
anche secondo me quei dettagli ci possono stare, in condizioni straordinarie.
In condizioni ordinarie, di sicuro anche per l'autore di quei disegni interverrà un livellamento verso il basso.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Andrea75 »

Io in genere tendo a fidarmi di chi con tutta evidenza ha una pratica molto più lunga e nettamente superiore alla mia: di fronte a dei Giove come i suoi sgrano gli occhi e mi stupisco, ma non mi viene da dubitare proprio in forza di quanto io stesso riesco ad osservare con una pratica molto più modesta. Sono più incline a credere, avendo dato un'occhiata al sito, che Kupco ci metta il meglio del meglio che ottiene.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da -SPECOLA-> »

E infatti è questo che traspare da quel sito web; una sorta di selezione del meglio.
Imho.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Dob »

Kupco...mmhhh...era tanto che volevo dire due parole sulle sue osservazioni.
La penso come Maxdrummer ma ok, ammettiamo pure che in circostanze ultra-eccezionali + esperienza+ etc. etc. possa aver rilevato quei dettagli planetari con quelle aperture.
Ma sono le osservazioni deep-sky che mi lasciano ...basito! :shock:
Lui osserva da 10 Km da Praga e quasi tutti i suoi report di galassie, nebulose sono piuttosto incredibili (visti i diametri usati e il cielo da dove osserva) ma la famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quando ho letto un suo report (su CN) in cui afferma di aver osservato la nebulosa California (con tanto di striature :shock: se ben ricordo) con il telementor quindi con 63mm, a 10 Km da Praga, vicino a una serie di lampioni a palla ( ha descritto lui il suo sito), ah si, senza filtri .....

beh, ...beh... non aggiungo altro :D
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Andrea75 »

... sì, un po' strano, ma non saprei... non ho la minima esperienza di osservazioni del cielo profondo (se non dire che da Milano non si vede un tubo, ma è lapalissiano...) e non ho elementi per poter parlare con cognizione di causa. Qui discutevamo dell'osservazione planetaria...
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Messaggio da -SPECOLA-> »

Anch'io qui mi riferivo ovviamente ai risultati ottenuti in ambito planetario; giusto per chiarire.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Dob »

Si, certo ma se uno è attendibile nelle osservazioni planetarie deve esserlo anche in quelle deep-sky e viceversa...

o no ?
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da -SPECOLA-> »

Non è una questione di attendibilità, quanto del fatto che nel caso dell'ambito planetario si tratta di particolari che sono realmente alla portata degli strumenti citati in didascalia (secondo me per constatarlo è sufficiente andare a leggere i resoconti originali, che parlano della scoperta dei vari particolari gioviani e far mente locale alle caratteristiche degli strumenti ottici utilizzati allora).
Quei disegni sono stati citati per esemplificazione del risultato che si può ottenere in condizioni straordinarie; il loro autore in questo contesto è assolutamente ininfluente, imho.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Andrea75 »

Fabrizio, per "originali" intendi i resoconti delle osservazioni storiche di chi secoli fa ha scoperto quei dettagli, vero? In effetti sarebbero un eccellente e oggettivo termine di paragone...
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Mariano Curti »

Salutoni a tutti,
vorrei raccontare un po' la mia piccola esperienza astronomica.
Come già affermato, io ho un occhio non proprio da neofita ma arrugginito.
La mia attività è stata intensa negli anni fine ottanta e tutti i 90 poi, ho abbandonato per una serie di motivi questa passione che mi è comunque sempre rimasta.
Se può servire, su Giove ho avuto brutte ma anche belle esperieze.
Ho iniziato con il classico Newton 114/900 della Celestron il quale ovviamente mi ha divertito moltissimo ( e certo..! Non avevo visto nulla prima...nemmeno con un binocolo)...poi ho iniziato a capire di aumentare il diametro acquistando il Celestron C8 ( non cinese come non lo era il 114 ). Un bel 203 mm che mi ha fatto divertire parecchio soprattutto del deep.
In quel periodo Giove aveva una delle due bande pricipali molto debole ma in diverse serate mi ha fatto vedere abbastanza.
Ma quelle notti davvero buone con uno strumento sensibile alla turbolenza risultavano poche in un anno e la vera fortuna era quella di beccare nelle poche nottate ( lavoro permettendo ) un seeng ottimo.
Dopo un po' di tempo, decisi di acquistare il rifrattore acro della Vixen 90/1300 e devo dire che le immagini buone di Giove erano molto più frequenti ( ed è forse per questo che ho un debole per i rifrattori) con visioni che mi regalavano nettamente di più di quello che ho osservato ultimamente.
Entusiasta di questo tele ho acquistato, seguendo la linea dei rifrattori, un ottimo usato Meade rifrattore ED 127 /F9 su Losmandy g11.
Proprio questo strumento mi ha fatto prediligere il planetario con immagini buone e ottime abbastanza frequenti; Giove spesso si presentava all'oculare del Meade con un'atmosfera che quasi risultava ( per me ovviamente ) impossibile da disegnare con bande, festoni, GMR, (dove una volta sono riuscito a vedere un'irregolarità all'interno..!)ovalini e zone più scure quindi: uno spettacolo.
Queste visioni non erano rare ma spesso, lo stesso strumento in altre notti mi offriva il gigante piutto piatto e con pochi particolari...( ovvio il seeng ).
Per mia sfortuna ho dovuto rivenderlo per motivi economici ma devo dire è stato l'unico strumento di quelli che ho avuto che ricordo con molto piacere...
Tornando all'ultima osservazione con l'acro 102/1000, i fattori responsabili secondo me sono: che il sottoscritto deve riallenare l'occhio, il seeng appena discreto e una piccola parte il rifra che non è a lungo fuoco ( ma proprio in piccola parte perchè è comunque a focale medio lunga ).
Sono sicuro che le prossime osservazioni mi regaleranno ben altre visioni perchè il mio sito osservativo ( una bella terrazza di 60 mq) mi offre molto spesso un buon/ ottimo seeng......
Un diametro da 100 fino a 150mm sarebbe un ottimo compromesso per il problema turbolenza (127 credo sia ideale), il potere risolutivo strumentale si adatterebbe spesso con quello risolutivo del seengche genralmente si attesta su 1/2 secondi ...( e quando si ha un potwre 1 un buon rifrattore 127 darebbe il massimo per chi osserva.
Ma perchè non fanno dei rifrattori ED a fuoco un po' più lungo..? F9/ f10..sarebbero meravigliosi per Sole, Luna,pianeti e stelle doppie.....E' un vero peccato.
A presto,
Mariano.

P.S. So che il discorso diametro,il confronto con vari tipi di strumenti (specchi,lenti ecc), è un argomento antico che suscita non poche discussioni più o meno accese quindi queste mie considerazioni sono solo personali e non vanno prese come una regola.... :mrgreen: :mrgreen: :thumbup:
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Andrea75
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Andrea75 »

Ciao Mariano, grazie di aver condiviso la tua esperienza! Se è come ci racconti, di sicuro si tratta solo di riprendere un po' di pratica; il background non ti manca e per come la vedo io (sempre restando sull'osservazione planetaria e, of course, se lo desideri e ti appassiona) potrebbe aiutarti, come ha aiutato me, il passo ulteriore di una certa sistematicità osservativa. Per il resto sono considerazioni che derivano dalla tua esperienza, e in quanto tali sempre utili.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da -SPECOLA-> »

Andrea75 ha scritto:Fabrizio, per "originali" intendi i resoconti delle osservazioni storiche di chi secoli fa ha scoperto quei dettagli, vero?
Sì. :thumbup:
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Acronauta »

Mariano Curti ha scritto:Dopo un po' di tempo, decisi di acquistare il rifrattore acro della Vixen 90/1300 e devo dire che le immagini buone di Giove erano molto più frequenti
eh, bella forza, il 90/1300 era uno dei migliori strumenti mai prodotti da Vixen, ci credo che ti faceva vedere un bel Giove. Vedrai che con un po' di perseveranza riuscirai a sfruttare adeguatamente anche il tuo attuale strumento.
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Andrea75
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Andrea75 »

... Già, per come ne ho sentito parlare quel rifrattore ha del mitico... :o
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da -SPECOLA-> »

Bellissimo strumento il leggendario VIXEN 90L!!! :o
Complici le performances dei 90/1300 che ho avuto la fortuna di usare, prima di acquistare il KONUS RIGEL 80/1200, alla -SPECOLA-> facemmo un pensierino sul VIXEN CUSTOM 90M (3308) 90/1000, per riuscire ad avere un rifrattore da 90 mm, risparmiando un po' rispetto al 90/1300; i soldi in cassa non sono mai stati molti. :oops:
La montatura equatoriale e la cella dell'obiettivo registrabile, unitamente al prezzo "chiavi in mano", però alla fine fecero virare la scelta, concretizzando l'acquisto del RIGEL, a discapito del VIXEN da 90 mm.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Mariano Curti »

Ciao a tutti,
ieri sera ho dedicato un altro paio d'ore a Giove con il rifra acro 4 pollici. Complice un buon seeng ma non ottimo, ho avuto una visione planetaria nettamente migliore della volta precedente. A parte le due grandi bande ( frastagliatissime e con tre o quattro macchioline scure ) ho osservato nettamente una banda meridionale vicino al polo e una un po' più effimera a nord un po' sopra alla fascia principale. Il pianeta era disegnato (tipica immagine a rifrazione ), e ho fatto in tempo ad osservare ( credo Io) il satellite che entrava in occultazione dietro a Giove.
Tornando alla banda sud, ho osservato un ovale ( color arancio ) che ha transitato dall'inizio osservazione 22,30 circa (già era un po' oltre metà pianeta) fino a circa le ore 0,40 quando è entrato dietro al pianeta. Ho consultato sul pc le effemeridi che non hanno parlato di GMR quindi: possibile che ci sia stato un errore oppure era uno degli ovali presenti nell'atmosfera gioviana ? Per essere un ovale era, considerata la scala della visione, abbastanza grande ma non proprio esteso come la grande macchia. (non so se qualcuno di voi ha osservato Giove a cavallo tra il 5 e il 6 maggio). L'osservazione è stata fatta a 110 X circa ma buona anche a 180X. Il nord e il sud li ho condiderati così come li vedevo al tele quindi vanno calcolati al contrario.
Dopo Giove, considerato il seeng buono, ho puntato la Luna e lì devo dire ho avuto una visione splendida sul cratere Copernico ( e su tutta la superficie lunare ). All' interno di questo cratere, ho osservato, oltre ai tre picchi centrali, una miriade di piccoli promontori nella zona meridionale che si estendevano in tutta la parte bassa fino al centro nord nella parte sinistra mentre il resto nord man mano diveniva liscio )...era davvero tanto tempo che non osservavo tutti questi particolari. Visione lunare sublime. ( visione come già detto diretta al tele. quindi rovesciata.)
Questa zona interna rugolosissima di Copernico pensavo fosse alla portata di strumenti più grandi ma evidentemente mi sbagliavo....
Alla prossima,
:wave:
Mariano.
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Harry »

Ciao Mariano!
anch'io ieri sera ho buttato un occhio su Giove,
effettivamente ho notato le bande un po' frastagliate e, nella parte sud di NeB, ho notato come dei segmentini più scuri (un paio).
In Seb ho avuto la percezione, molto poco evidente, dell'ovale che hai descritto, guardando su Stellarium (non so quanto sia affidabile sotto questo aspetto) sembrerebbe proprio la GMR in transito in quella fascia oraria.
Mariano Curti
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Mariano Curti »

Con quale strumento hai osservato Giove?
È strano che l'effemeridi di Menichelli non l'hanno riportata.. O forse ho sbagliato a leggerle. Una domanda: con il Rifrattore l'immagine si osserva capovolta o invertita ai lati..? l'ovale da me era evidente e con un colore chiaramente arancio..
A presto,
Mariano.
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Harry
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Harry »

Ho osservato con un mak etx90, piu o meno intorno a 100x.
Non ho mai avuto un rifrattore ma se non vado errando, e se utilizzi un prisma di 90 gradi dovrebbe essere lo stesso discorso dei binocoli, e quindi dovresti vedere raddrizzato sia orizzontalmente che verticalmente.
Al massimo fai qualche prova spostando il telescopio a destrasinistra/giusu, vedi che capita nell'oculare ;)
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da piergiovanni »

Ciao: era la GMR. Ieri sera ho osservato anche io sino alle 22.30
Pier
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1

Siti Web
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Antonio7
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Antonio7 »

Ciao RAGA.
La turbolenza è imprevedibile e talvolta contraria alla teoria.
Ieri sera ore 21 giove era bellissimo e molto contrastato, ore 23 giove poco contrastato e gmr che doveva essere al meridiano, nemmeno intravista.
giorno 3 ore 20 circa, ancora giorno, giove da favola con gmr ben visibile (nel senso che si vedeva non intravedeva)

per Mariano:
se usi un radrizzatore il nord e il sud corrispondono alla realtà, mentre est e ovest dipendono dal tipo di radrizzatore, te ne puoi accorgere guardando la targa di una automobile.

2 siti attendibili per la gmr:
https://translate.google.it/translate?h ... rev=search
https://translate.google.it/translate?h ... rev=search
:thumbup:
Mariano Curti
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Mariano Curti »

Grazie per le celeri risposte.!
Il colore avana arancione mi ha fatto sospettare della GMR...mi ha soddisfatto la forma evidente soprattutto il colore....e stavo in binoculare....fino a 180 X non ho notato un calo di luce su Giove da diventare inservibile.
Da me da mezzanotte in poi il seeng ha peggiorato la visione e mi ha fatto richiudere tutto.
Calcolando che la GMR era sulla banda sud allora la visione contraria risulta essere orizzontale....il terminatore lunare era a destra e non a sinistra come la visione con gli occhi sul cielo.
Grazie,
Mariano.
Mariano Curti
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Re: Un paio d'ore dedicate a Giove.

Messaggio da Mariano Curti »

Comunque devo dire: un Giove splendido ( e Luna )....e pensare che sembrava la solita nottata discreta come l'osservazione precedente....eppure non c'è stato paragone..! Per chi non vuole spendere tanto questo tubo lo raccomando vivamente, offre davvero tanto. Sono curioso di avere qualche test planetario e su doppie dal nuovo Bresser 102 / 1350...se tutto va come si deve dovrebbe essere, sarà magnifico nel suo campo.
A presto,
Mariano.
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