Spiagge ed illuminazione.

Principi di funzionamento, manutenzione, modifica e autocostruzione dei microscopi e dei loro accessori

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Guido Gherlenda
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Spiagge ed illuminazione.

Messaggio da Guido Gherlenda »

Spiagge e illuminazione.

Spesso ho osservato la sabbia di mare, molto bella per colori, ma quasi priva di tracce di organismi che non fossero conchiglie sino a quando Andrea (andreacos) mi ha regalato della sabbia raccolta lungo il bagnasciuga di Caorle, ho dovuto ricredermi: è solo una questione di luogo e metodo di raccolta.

La zona che dovremo campionare per le nostre osservazioni è quella appena raggiunta dalle onde ed evidenziata da un cambio di colore causato dall’accumularsi di piccoli frammenti di conchiglie, raccogliamo lo strato superficiale, un breve lavaggio per eliminare il sale e la modesta quantità di fanghiglia, appena asciutta è pronta per essere setacciata, questa è l’operazione che ci permetterà di avere una buona concentrazione di soggetti interessanti, eliminiamo la parte sopra il millimetro e mezzo e quella sotto i 100~150 µm, i grossi frammenti di conchiglie e la sabbia vera e propria, se cerchiamo anche conchiglie ovviamente dovremo avere anche delle maglie più larghe.
Caorle sabbia.jpg
A sinistra la sabbia come si presenta prima della vagliatura, a destra la granulometria tra 0.350mm e 1.5mm, è evidente la maggior concentrazione di soggetti interessanti.


Con la solita tecnica dello stuzzicadenti inumidito raccogliamo quanto ci interessa, questo è il risultato di mezz’oretta di lavoro:
Caorle-selezione.jpg


Questi organismi si prestano ad essere osservati con diverse tecniche di illuminazione, tutte alla portata di qualsiasi microscopio.
Caorle gasteropode epi.jpg
Conchiglia di gasteropode con semplice illuminazione episcopica, la più indicata per un’osservazione “tecnica”, con l’aggiunta di due polarizzatori ed una lamina di ritardo possiamo dare un tocco più artistico:
Caorle gasteropode pol-rit.jpg
I gusci dei foraminiferi sono molto interessanti e rinvenibili facilmente lungo le spiagge di tutti i continenti, per evidenziarne la struttura utilizzeremo vari modi di illuminazione, non otterremo solo diversi risultati estetici ma metteremo in risalto particolari non facilmente evidenziabili con le “normali” illuminazioni:
Foram1-2.jpg
La prima è un semplice campo chiaro, si notano bene i pori e le camere interne, quest’ultime sono meglio evidenziate nella seconda grazie a due polarizzatori incrociati, il fondo nero permette una maggior luminosità della parte centrale senza bruciare il fondo, impossibile da farsi con la prima tecnica.
foram3-4.jpg
Per una resa del colore reale l’illuminazione episcopica è la migliore, con luce polarizzata e aggiunta di lamine di ritardo possiamo variare il colore sia del soggetto che dello sfondo.
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Re: Spiagge ed illuminazione.

Messaggio da Guido Gherlenda »

Alcuni soggetti ripresi con le varie tecniche ora illustrate:
Caorle aculei.jpg
Spina di echinoide.

Caorle-nonId.jpg
Un altro foraminifero.

Soggetti relativamente grandi e molto tridimensionali penalizzano il microscopio biologico rispetto lo stereoscopico ma comunque può essere usato con soddisfazione utilizzando ottiche a bassi ingrandimenti e distanza di lavoro elevata, io ho un rotore con ottiche da 1.2x a 16x, più che sufficienti per coprire le necessità di questo tipo di ricerche, grazie alla notevole distanza di lavoro è facile utilizzare dei led per l’illuminazione episcopica, adattando delle torce o con un semplice fai da te.

Alcuni amici raccolgono sabbia nei luoghi delle loro vacanze, un modo simpatico per ricordarsi le più belle spiagge visitate, basta convincerli a prestarcele per pochi giorni:

Sperlonga.jpg
Questa è una selezione della sabbia di Sperlonga (LT), nelle prossime settimane posterò immagini di sabbia raccolta molto più lontano.

Il bello della microscopia è la possibilità di trovare soggetti sempre diversi senza dover spostarci molto, eventuali gite con la famiglia all’aria aperta possono servire per la raccolta di materiale senza perdere tempo, importante è conoscere il modo migliore per utilizzare quanto trovato, qualsiasi luogo può riservarci delle sorprese.
Ultima modifica di Guido Gherlenda il 08/10/2013, 18:49, modificato 1 volta in totale.
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Re: Spiagge ed illuminazione.

Messaggio da Guido Gherlenda »

ma come fai a renderli così scintillanti? Li lavi con il (*)etril?
Lavo sempre la sabbia per eliminare eventuali tracce di limo, il materiale vagliato lo rilavo in acqua distillata per eliminare l'opacizzazione dovuta al calcare, per l'illuminazione uso due led contrapposti dotati di polarizzatore e un terzo è inserito nell'optovar, con questo sistema puoi controllare alla perfezione i riflessi che, in mancanza dei filtri, tendono ad essere troppo forti.
Guido Gherlenda
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Re: Spiagge ed illuminazione.

Messaggio da Guido Gherlenda »

Ho sottratto a mio fratello Mario che, con la moglie Betty, colleziona sabbia proveniente da diverse parti del mondo, tutte conservate in belle bottigliette di vetro facevano bella mostra in una vetrina, garanzia verbale di restituzione negli stessi contenitori senza modifica visibile del livello.

Non provengono tutte da spiaggie e sicuramente non sono state raccolte con l'intento di osservarle al microscopio, in alcuni casi troppo lontane dal bagnasciuga, ad ogni modo sempre belle ed interessanti.

Iniziamo dalla Sardegna, spiaggia presso Vignola, grana molto grossa e, causa la lontananza dal mare, priva di organismi.
Sardegna_Vignola_MareLR.jpg
Tenerife, questa è stata la sabbia più difficile da fotografare, l'alta percentuale di mica provoca moltissimi riflessi difficilmente eliminabili anche con polarizzazione.
1.2 tenerife.jpg
Egitto, El Cuseir sul Mar Rosso, ricchissima di organismi di svariati generi, a destra la sabbia originale e a destra una raccolta degli organismi presenti.
Egitto-El_Cuseir_LR.jpg
Scendiamo verso il sud dell'Africa: Namibia, Swakomund sulla costa ma evidentemente in zona non appropriata.
Namibia-Swakomund LR.jpg
Ancora Namibia, Bay Sharm, questa volta è andata bene: ci sono quasi più gusci di organismi che parte minerale.
Namibia-Bay_Sharm_nat-LR.jpg
Ci trasferiamo negli U.S.A, nella Monument Valley, zona sicuramente poco adatta al ritrovamento di microfossili ma molto interessante per colore.
USA-Monument_Valley-LR.jpg
Poco lontano nel White Sand Park troviamo una sabbia perfettamente bianca, tanto da rendere difficile fotografarla, composta esclusivamente da gesso.
USA-White Sand ParkLR.jpg
La carrellata è stata molto superficiale ma ha il solo scopo di illustrare le grandi diversità che la sabbia può offrire, più avanti cercherò di illustrare ssingolarmente gli organismi trovati.
Ottica nikon 1.2x ed illuminazione episcopica con due led contrapposti, polarizzatore sulla sorgente luminosa e a monte dell'ottica.
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Re: Spiagge ed illuminazione.

Messaggio da Guido Gherlenda »

Per l'osservazione della sabbia di mare la preparazione è molto semplice:
metti il tutto in un recipiente grande 4-5 volte il volume della sabbia, lo tieni sotto un debole getto d'acqua sino a quando questa sarà pulita, la forza del getto lo regoli in modo che faccia fuoriscire solo le parti più sottili, quelle con granulometria molto fine tipo argilla, distenti il tutto al sole ad asciugare, in mancanza nel forno a 60-70 °C, una volta asciutta la osservi con l'ingrandimento più debole e illuminandola dall'alto, ti renderai conto delle dimensioni dei soggetti in modo da scegliere dei vagli opportuni, in maniera molto più semplice fai un primo passaggio con maglie grosse (misura scolapasta) per eliminare i frammenti maggiori, quello che resta lo fai passare attraverso un passino da cucina, modelli da 1€ per capirci (quelli in nylon sono i migliori per uniformità di dimensioni dei fori) in quello che vi resta dentro c'è la maggior parte dei soggetti interessanti, eventualmente da' un'occhiata a queste discussione: viewtopic.php?f=84&t=4167 e viewtopic.php?f=86&t=4132 sono relative all'argilla ma ci sono molti punti in comune.

Tieni presente che l'unica operazione indispensabile con la sabbia di mare è un lavaggio con acqua, per eliminare il sale, la sua presenza è responsabile dell'opacità dei soggetti e delle incrostazioni che spesso occludono i fori dei foraminiferi.
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Re: Spiagge ed illuminazione.

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Aggiorno la serie aggiungendo delle immagini di sabbia raccolta a Dubai, in un momento di pausa durante un viaggio di lavoro, raccolta a casaccio e di fretta non molto vicino al bagnasciuga, quindi con pochissime traccie di organismi. Ha una grana molto uniforme e un bel colore, i grani sono molto arrotondati, sembra fatta apposta per fare clessidre.
Dubai_2013_gen_1.2xLR.jpg
Nikon 1.2x plan
Dubai_2013_gen_6.3xblr.jpg
Zeiss Neofluar 6.3x
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