Porro e tetto : ingrandimento e profondità di campo

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alessio
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Re: Porro e tetto : ingrandimento e profondità di campo

Messaggio da alessio »

Quindi descrivendo in lettere questa equazione:
(interasse y espresso in mm DIVISO interasse z sempre espresso in mm) MOLTIPLICATO l'ingrandimento del binocolo e MOLTIPLICATO il numero simbolico 200(...ma perché proprio 200...) otteniamo un risultato espresso in metri pari all'ipotetica?? :think: :think: :doh:

boh....puo' anche essere.....continuo io ad incartarmi ancora di piu'.......un po' come quando alle medie ti davano il problema da risolvere ed anche il risultato che doveva tornare e tu fai di tutto per arrivarci in qualsiasi modo....spesso fuori logiche e regole.....
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
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-SPECOLA->
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Re: Porro e tetto : ingrandimento e profondità di campo

Messaggio da -SPECOLA-> »

C'e anche chi nel computo prende in considerazione anche l'ingrandimento e il tipo di oculari:

"Binocoli prismatici.
I binocoli più diffusi, quelli che comunemente
si vedono in giro, sono i cosiddetti prismatici, il cui nome deriva
dalla presenza di prismi introdotti lungo il cammino ottico con lo
scopo di raddrizzare l’immagine, di rendere il tubo più compatto e
di migliorare la correzione dell’aberrazione sferica residua dell’o-
biettivo.
I prismatici, che d’ora in avanti chiameremo semplicemente bino-
coli, perché sono i più classici e i più diffusi, hanno come obiettivo
un doppietto acromatico ad elementi incollati quasi sempre con
lente positiva anteriore (di vetro crown) rivolta verso l’oggetto da
osservare ed una negativa (di vetro flint) posteriore. Nei tipi più
comuni seguono due prismi di Porro che, oltre a raddrizzare l’im-
magine, aumentano l’effetto di tridimensionalità con i panorami
terrestri, poiché gli obiettivi vengono a trovarsi tra loro ad una
distanza maggiore degli oculari (circa 13 cm contro 6,5 cm).
L’effetto di tridimensionalità non dipende solo dalla distanza tra i
due obiettivi, ma soprattutto dall’ingrandimento. Un binocolo “clas-
sico” 10x50 presenta un aumento del fattore di tridimensionalità di
circa 20 volte rispetto alla vista umana, perché ingrandisce 10 volte
e gli obiettivi fra di loro sono 2 volte più distanti degli occhi. Infine
seguono gli oculari, composti normalmente da tre lenti, secondo
uno schema ottico noto come Kellner".


Rif. Walter Ferreri
Manuale dell’astrofilo
Consigli pratici
per osservare il cielo
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
abramo giusto
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Re: Porro e tetto : ingrandimento e profondità di campo

Messaggio da abramo giusto »

Fabrizio
Nel tuo ultimo post evidenza il mio riassunto .. specialmente nella parte finale.
Esempio pratico e che un Porto che costa poco non avrà mai la tridimensionalità di un Amici che costa tanto..
Quello che dico in sostanza e che 2 binocoli con la stessa qualità e stesse caratteristiche ma di tipologia diversa, il Porro fino ad una certa distanza avrà più tridimensionalità poi andrà scemando..
Francamente con le formule non vado troppo d'accordo ..es. il fattore crepuscolare.. personalmente rimango fermamente convinto che la qualità, il progetto ottico e i fattori ambientali di quel momento fanno la differenza. ..
Alessio cosa ne pensi del nuovo schema della Leica quello che usa solo nei binocoli con telemetro ?? Io non l'ho mai provato sono curioso ..
Abramo
Hensoldt dialyt..qualcuno!! Hans Hensoldt jagd e nox..Minox family bd 10x44 br,bd 8-14x40 br ed, Scope MD62 ED..Sard 7x50.. Nedelta 7x50..Switf Audubon...Polifemo Celestron C5
http://www.centrometeolombardo.com/cont ... e=Stazioni
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-SPECOLA->
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Re: Porro e tetto : ingrandimento e profondità di campo

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ciao Abramo, ok.
Grazie per la spiegazione.
Chiaramente ogni confronto vale soltanto a parità di condizioni; questo è implicito.
I prismi Perger-Porro dei LEICA GEOVID 8×56 HD-B e 8×56 HD-R (Typ 500) conferiscono un design compatto al binocolo, tuttavia anch'essi non possono che assecondare le formule matematico-ottiche, che sono alla base del fenomeno.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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alessio
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Re: Porro e tetto : ingrandimento e profondità di campo

Messaggio da alessio »

Ciao Abramo,mi dispiace ma non ho mai provato, tantomeno visto per armerie il nuovo progetto Leica con prismi perger...conosco pero' un signore che stà componendo piano il set-up Leica composto da Cannocchiale per carabina,torretta balistica dedicata,binocolo sopra citato e complessa app di calcolo per smartphone....che voci di corridoio affermano funzioni davvero...sti crucchi da quando hanno imparato ad usare anche la tecnologia elettronica non li ferma piu' nessuno... :shifty: :shifty: :shifty:
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