Swarovski vintage

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michele zilli
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Swarovski vintage

Messaggio da michele zilli »

Ho da poco acquistato un vecchio Habicht 8x30 ed avrei qualche domanda da sottoporre:
1) Età: Il binocolo presenta uno stato di usura avanzato, porta la scritta "Habitch" in corsivo, ha la sigla "DV" e non ha la lettera "N".
Leggendo altri interventi sul forum ha appreso che tali dettagli corrispondono ad un binocolo della prima produzione (scritta in corsivo antecedente a quelli con le scritte dentro alle forme geometriche), con trattamento a 2 strati (DV), con angolo "wide" (quelli con la scritta "N" avevano un campo più ristretto). La Sig. Sara della Swarovski mi ha gentilmente detto che dovrebbe essere stato prodotto nei primi anni 50'. Il mio dubbio concerne il numero di matricola (10370) che è il più basso che io abbia visto in giro e che mi ha stuzzicato all'acquisto. Credo di aver visto da qualche parte un Habicht 6x con matr. 16xxx che veniva datato anteriore al mio. Forse ricordo male o forse chi ha datato il 6x si è sbagliato. Sta di fatto che l'ho acquistato per il gusto di possedere uno dei primi (magari primissimi, chissà) Habicht 8x30. Qualcuno saprebbe darmi qualche informazione? Ho preso una cantonata?
2) Resa ottica: l'immagine si presenta con contrasto basso, nitidezza decorosa (vabbè tutte valutazioni soggettive e di cui non so se tra i tester esperti ci sia una concorde classificazione degli aggettivi da usare), magnifica tridimensionalità con evidente stacco tra loro anche dei piani molto lontani. Nell'insieme l'immagine appare in qualche modo "velata". Le lenti frontali presentano segni di una pulizia troppo energica che ha segnato lo strato viola (credo sia quello più superficiale) e sotto si vede uno strato azzurro. In che maniera può incidere tale danno? Magari è per quello che il contrasto è basso? Od è normale per prodotti di quel periodo? E' possibile che la velatura sia dovuta a sporco/ossidazione interna e che quindi valga la pena di sottoporlo ad una pulizia?
3) Resa del colore: l'immagine vira evidentemente al giallo. Sapevo che alcuni binocoli hanno questo problema dovuto al non omogeneo assorbimento degli strati antiriflesso ma credevo che Swarovski (come Leitz e Kern) ne soffrissero meno. Sicuramente a quei tempi il marchio era molto giovane e probabilmente un po' indietro rispetto rispetto a Leitz, ma mi rimane il dubbio che l'ingiallimento potrebbe essere successivo, magari dovuto alla degenerazione di qualche lubrificante (come mi pare accada per il "Kurz") o forse di qualche collante come accadde per alcuni obiettivi fotografici (i Takumar della Pentax). Sicuramente i collezionisti avranno svariati modelli dello stesso periodo... hanno anche loro la caratteristica resa gialla del mio?
Un grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere tutto!

mike
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Gio Cartti
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Re: Swarovski vintage

Messaggio da Gio Cartti »

Buon giorno,in prima cosa metti delle foto, qualcuno e qui gli esperti non mancano ti risponderà :thumbup:
osservo con: Swarovski,Nikon,Vortex,Kowa,Pentax, Noctovist Hawke,Vixen.Steiner,Swift, ZeissJena,Bushnell,Carl Zeiss,Hensold Wetzlar,Eschenbach,Komz,Tasco,Minolta
Marco Ghirardi

Re: Swarovski vintage

Messaggio da Marco Ghirardi »

Ciao Michele.
In premessa non ho mai provato uno Swaro Vintage, ma posseggo la maggior parte delle ottiche da te citate (anni Cinquanta). Ti rispondo anche su altro,per brevità, insertanto le tue frasi.
michele zilli ha scritto:Leggendo altri interventi sul forum ha appreso che tali dettagli corrispondono ad un binocolo della prima produzione (scritta in corsivo antecedente a quelli con le scritte dentro alle forme geometriche), con trattamento a 2 strati (DV)
Dubito fortemente che si tratti di un doppio strato di coating. In quel periodo si trovano solo difatti dei monostrati. La differenza di colore che noti può essere data dal coating sia unita dalla timbrica cromatica dell'impasto del cristallo ottico stesso, sia alla parziale perdita di alcuni elementi del coating stesso, in pratica un "decadimento" dello strato.
michele zilli ha scritto:2) Resa ottica: l'immagine si presenta con contrasto basso, nitidezza decorosa (vabbè tutte valutazioni soggettive e di cui non so se tra i tester esperti ci sia una concorde classificazione degli aggettivi da usare), magnifica tridimensionalità con evidente stacco tra loro anche dei piani molto lontani. Nell'insieme l'immagine appare in qualche modo "velata". Le lenti frontali presentano segni di una pulizia troppo energica che ha segnato lo strato viola (credo sia quello più superficiale) e sotto si vede uno strato azzurro. In che maniera può incidere tale danno? Magari è per quello che il contrasto è basso? Od è normale per prodotti di quel periodo? E' possibile che la velatura sia dovuta a sporco/ossidazione interna e che quindi valga la pena di sottoporlo ad una pulizia?
Il basso contrasto non penso che sia dovuto (solo) al tipo di coating, ma sia soprattutto riconducibile a diversi altri fattori, in primis la qualità dei materiali utilizzati e anche e soprattutto all'opacizzazione dei prismi dovuta a residui di condensa ormai secca. Una velatura diffusa sulle superfici dei prismi toglie molto in termini di prestazione sul contrasto dell'immagine ma intacca solo relativamente (poco) la nitidezza. In merito alle rigature frontali, poco incidono in visione. In prodotti di pari periodo, in merito a contrasto e risolvenza, ti assicuro che sono stati prodotti dei binocoli che ancora oggi rivaleggiano perfettamente (e molte volte superano) con il massimo livello degli attuali, un nome su tutti, Leitz.
In queste ottiche di pari periodo al tuo Swaro, chiaramente se perfettamente ripulite, hai un contrasto pari, in molti casi superiore a molti strombazzati super ED/HD/UD ecc. di oggi, con una aberrazione cromatica difatti pari a zero. Dei Veri apocromatici.

michele zilli ha scritto:3) Resa del colore: l'immagine vira evidentemente al giallo. Sapevo che alcuni binocoli hanno questo problema dovuto al non omogeneo assorbimento degli strati antiriflesso ma credevo che Swarovski (come Leitz e Kern) ne soffrissero meno. Sicuramente a quei tempi il marchio era molto giovane e probabilmente un po' indietro rispetto rispetto a Leitz, ma mi rimane il dubbio che l'ingiallimento potrebbe essere successivo, magari dovuto alla degenerazione di qualche lubrificante (come mi pare accada per il "Kurz") o forse di qualche collante come accadde per alcuni obiettivi fotografici (i Takumar della Pentax). Sicuramente i collezionisti avranno svariati modelli dello stesso periodo... hanno anche loro la caratteristica resa gialla del mio?
Un grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere tutto!

Di ottiche civili gialle, per marchi di alto livello tipo appunto Leitz, Huet, BBT Krauss e qualcun altra tipo San Giorgio, Kern ecc., in quel periodo, nulla segnalare. Anzi. Alcune sono davvero molto bianche: Leitz e Kern soprattutto, ma anche alcuni modelli Huet e BBT. Il bianco assoluto tipo marmo di Carrara, l'ho visto nel San Giorgio Mega. In ottiche che virano al "caldo" pui parlare al massimo di un timbrica leggermente ambrata, certamente non gialla. Immagine dai colori più caldi come un tempo era caratteristica degli obiettivi fotografici: Anni ottanta: Nikon tinte fredde, Canon e Pentax tinte più calde, come puro esempio.
Mentre Swaro, su i primi trattamenti della casa, viravano molto al giallo (famosi i Transmax). Se ci metti anche l'invecchiamento del trattamento stesso, potrebbe forse aver ancor più accentuato tale aspetto.
michele zilli ha scritto:Sicuramente a quei tempi il marchio era molto giovane e probabilmente un po' indietro rispetto rispetto a Leitz, ma mi rimane il dubbio che l'ingiallimento potrebbe essere successivo, magari dovuto alla degenerazione di qualche lubrificante (come mi pare accada per il "Kurz") o forse di qualche collante come accadde per alcuni obiettivi fotografici (i Takumar della Pentax).
Certamente. Swaro in quei primi anni aveva una sola esperienza di riflesso in campo ottico binoculare. La produzione del CAG 6x30, difatti mi sembra su comanda Zeiss per le forze armate tedesche impegnate nell'Afrika Korps durante la WWII.
Sulla degenerazione di lubrificanti non ho notizie su questo progetto. Invece per gli obiettivi fotografici d'epoca, fra cui molti Pentax, utilizzavano, in alcuni progetti, nell'impasto ottico dei materiali radioattivi (principalmente uranio e torio). Il decadimento, soprattutto del torio, portava ad un ingiallimento della lente con ripercussioni di pari timbrica nella trasmissione luminosa. Dato poco piacevole; in decadimento queste lenti emettono raggi X, penetranti chiaramente.
Allegati
swaro habicht 8x30 3.jpg
abramo giusto
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Re: Swarovski vintage

Messaggio da abramo giusto »

Io uno Swaro come il tuo lo usato di notte una quindicina di anni fa' !!
Roba da pazzi ma non credevo di avere in mano un 30mm era luminosissimo..
Abramo
Hensoldt dialyt..qualcuno!! Hans Hensoldt jagd e nox..Minox family bd 10x44 br,bd 8-14x40 br ed, Scope MD62 ED..Sard 7x50.. Nedelta 7x50..Switf Audubon...Polifemo Celestron C5
http://www.centrometeolombardo.com/cont ... e=Stazioni
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michele zilli
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Re: Swarovski vintage

Messaggio da michele zilli »

beh, innanzi tutto vi ringrazio per le velocissime risposte

nel frattempo sono andato a rintracciare alcuni dei documenti da cui avevo a suo tempo attinto
questo è il link di una entusiastica recensione dell'8x30

http://www.tmfilmpro.com/alleseiten/rev ... 01961.html

credo che Marco la conosca già visto che ha postato un'immagine che mi sembra proprio uguale ad una di quelle pubblicate. Il tipo di scritta è proprio la stessa del mio (effettivamente sarebbe meglio che io mettessi qualche foto... adesso mi organizzo).

@Marco: quindi tu ritieni infondata la questione del "Doppelvergütung" (DV)? effettivamente anche a me il multistrato mi risulta l'abbia usato per prima Zeiss Jena solo decenni dopo. O forse potremmo ipotizzare che il famoso T3* stava per tre strati in quanto i due strati erano già stati utilizzati?

in merito alle date di produzione, avevo trovato questo briefing:

http://www.houseofoutdoor.com/documente ... T-TIME.pdf

ma anche qui ci sono elementi non concordi, infatti sul depliant del '52 compare la scritta in corsivo e già il DV ed in seguito, parlando della trasmissione della luce viene presentato un modello del '49 con le scritte dentro ai prismi e senza DV. Ma, allora, quale viene prima? il modello con la scritta in corsivo o quella con i prismi? tra l'altro, accidenti, il modello del '49 non riporta (visibile) la matricola.

Per quanto riguarda la resa ottica l'analisi di Marco trova perfetto riscontro con quello che io vedo.
Ma, quindi, sempre in considerazione di quanto riportato da Marco ed Abramo in merito a quelle che dovrebbero essere le aspettative ottiche dello strumento, ritenete che con una bella pulizia si dovrebbe ottenere un consistente miglioramento, se non, addirittura la qualità originale? Se si, è possibile farsela da soli? l'idea di pulire i prismi mi affascina... ma non vorrei combinare guai.
mike
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michele zilli
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Re: Swarovski vintage

Messaggio da michele zilli »

@Marco

dimenticavo:
a suo tempo ho avuto modo di misurare con un intensimetro militare le emissioni radioattive dell'obiettivo Pentax incriminato (si tratta del 1,4/50 seconda versione con sette lenti e lo possiedo ancora) e ti posso rassicurare in quanto sono estremamente basse.
Tra l'altro pare che qualcuno abbia provato a trattare gli obiettivi ingialliti con raggi ultravioletti (od, avendo pazienza, con esposizione al sole) ottenendo una netta diminuzione dell'ingiallimento.
Quasi quasi ci provo con il binocolo... :think:
mike
Marco Ghirardi

Re: Swarovski vintage

Messaggio da Marco Ghirardi »

michele zilli ha scritto:ritenete che con una bella pulizia si dovrebbe ottenere un consistente miglioramento, se non, addirittura la qualità originale? Se si, è possibile farsela da soli? l'idea di pulire i prismi mi affascina... ma non vorrei combinare guai.
Certamente. In quanto a procedere da soli, se non si è esperti poi nel riottenere anche una corretta collimazione è fortemente sconsigliabile...
Marco Ghirardi

Re: Swarovski vintage

Messaggio da Marco Ghirardi »

michele zilli ha scritto:dimenticavo:
a suo tempo ho avuto modo di misurare con un intensimetro militare le emissioni radioattive dell'obiettivo Pentax incriminato (si tratta del 1,4/50 seconda versione con sette lenti e lo possiedo ancora) e ti posso rassicurare in quanto sono estremamente basse.
Tra l'altro pare che qualcuno abbia provato a trattare gli obiettivi ingialliti con raggi ultravioletti (od, avendo pazienza, con esposizione al sole) ottenendo una netta diminuzione dell'ingiallimento.
Quasi quasi ci provo con il binocolo...
Vero che l'emissione è bassa, ma anche vero che un'emissione bassa su un piano pellicola e cosa ben diversa che direttamente agli occhi...
Certo, non succede niente se l'utilizzo è comunque saltuario, ma se l'osservazione con un ottica che presenti una tale problema (e non è , immagino, il caso del tuo Habicht) fosse protratta per ore e quasi ogni giorno, beh... non è certo comunque consigliabile.
DIDODA
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Re: Swarovski vintage

Messaggio da DIDODA »

Anni fa ho avuto modo in montagna di guardarci e non mi è rimasto un buon ricordo per quella dominante simile ai binocoli sovietici; a quel tempo gironzolavo a piedi per le alpi con il mio Busch Sollux 8x30 che poco dopo come uno scemo ho dato via per sostituirlo con un Leica 10x25.......bè lasciamo perdere, gioventù spensierata ormai passata :pray:
Hensoldt-Zeiss 8x30 M, Hensoldt 8x56 Dialyt, Bausch&Lomb M16 7x50, San Giorgio 8x30, 6x30, Officine Galileo 8x30, 6x30, Huet 8x30, Carl Zeiss Jena 8x30 MdI, Kern 8x30, 6x30, 6x24, Aeritalia 8x30, beh S.F.14Z.Gi 10x50, S R P I 12x40 "starlight", AFSA 6x30, Hensoldt 6x30 Vilaba Roma, i miei migliori e tanti altri.
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michele zilli
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Re: Swarovski vintage

Messaggio da michele zilli »

non mi rimane che trovare un buon tecnico che lo pulisca per bene
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