Er Più
Inviato: 02/07/2015, 17:34
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Il porta obiettivi di un buon microscopio ha almeno cinque sedi, predisposte per altrettanti obiettivi.
Nel corso degli anni, tanti obiettivi sono passati per le mie mani ed i migliori venivano testati da me e da vari miei amici microscopisti, di cui ben conoscevo l’abilità nel rappresentare il nostro micro mondo che così tanto ci affascina.
Alla fine di ogni prova, trattenevo gli obiettivi che avevano avuto le migliori prestazioni e li montavo in un porta obiettivi, che io ho sempre chiamato scherzosamente “Er Più”.
Il tempo passava, le prove continuavano ed ogni volta mettevano in evidenza obiettivi particolarmente prestanti che, se migliori di quelli già presenti su Er Più, li andavano a sostituire.
Come in una giostra di cavalieri, nel revolver vi erano cinque sedi da riempire: il 10x da usare per i soggetti più grandi o come semplice puntatore, il 25x per le visioni di insieme e poi i grossi calibri, gli obiettivi che fanno la differenza, il 40x, il 63x ed il classico 100x.
Va precisato che non sempre il valore della apertura numerica era determinante, alle volte le tolleranze costruttive possono falsare le legittime aspettative.
Altra precisazione, ma c’era da aspettarselo, tutti gli obiettivi vincitori lavorano in immersione oleosa. Del resto, chiunque abbia provato almeno una volta l’immersione in olio, non può che convenire che l’immagine ottenuta non ha uguali con quelle “a secco”.
Continuamente aggiornato con gli obiettivi che nei test risultavano i migliori, ecco come si presenta Er Più ad oggi, nel luglio del 2015.
10x
E’ l’obiettivo meno potente e viene utilizzato come cercatore, per immagini ambientate o, semplicemente, per i soggetti più grandi.
Il migliore 10x è risultato un modesto LOMO che, grazie alla correzione Plan APO, alla immersione in olio e con una a.n. di 0,50, riesce a fornire immagini di una luminosità impressionante, per cui trova il suo campo di elezione nella fluoroscopia. Data la grande apertura numerica, accetta qualsiasi tipo di oculare e qualsiasi livello di ingrandimento, senza perdita di risoluzione. Unica pecca la lente frontale incassata e concava, micidiale da tenere pulita !
25x
Probabilmente sarà sostituito a breve, ma nonostante i suoi problemi, resiste imperterrito ad obiettivi ben più blasonati e recenti. Ottimo per soggetti di dimensioni notevoli o per immagini ambientate, è un vecchio modello della Leitz, ancora in 170 millimetri, ma lo schema ottico basato su lenti alla fluorite è ottimo, tanto che l’obiettivo viene utilizzato anche in fluorescenza. Naturalmente è anche lui ad immersione ed accetta vari liquidi: acqua, glicerina e olio. L’apertura numerica di 0,60 non è eccezionale e risente certamente dell’età e della non specificità del mezzo di immersione.
40x
Un obiettivo veramente super, un 40x con apertura numerica di 1,30 con lenti dalle dimensioni più che generose e dalla grande luminosità. Anche questo è un Leitz, anche questo alla fluorite ed adatto ad essere utilizzato anche in fluorescenza, naturalmente è da usarsi solo in immersione omogenea, altrimenti che lo prendete a fare ?
Probabilmente, quando negli anni 90 veniva acquistato dai Centri di Ricerca e dalle Università, era uno degli obiettivi più costosi in commercio. La sua “morte” è abbinato ad un ottimo oculare compensato da 15 o 20x o nella riproduzione fotografica di particolari.
63x
Un obiettivo dalle prestazioni intermedie fra i due attori principali, quando serve un buon ingrandimento abbinato ad una buona luminosità. Di nuovo il migliore per me è ancora una fluorite della Leitz, con una apertura numerica di 1,30 se abbinato ad un oculare 15x compensato ha la stessa risoluzione di un classico 100x, ma con quasi il doppio della luminosità. Anche per questo valgono le stesse prescrizioni: immersione omogenea ed è utilizzabile anche nei microscopi a fluorescenza.
100x
Ultimo obiettivo montato su Er Più, il 100x alla fluorite della Leitz ostenta una apertura di “solo” 1,32 ma la sua resa sul colore, l’acuto contrasto e la sua ottima risoluzione, me lo hanno fatto preferire a diversi altri che, pur vantando una apertura di 1,40, erano ben più difficili da utilizzare.
Fondamentale la sua estrema pulizia nell’immagine, sempre senza macchie e con una perfetta resa del colore anche ai massimi ingrandimenti permessi dall’Ottica. Data l’apertura, è perfetto se abbinato a buoni oculari da 12,5x ben compensati.
Come si vede la mia scelta ha privilegiato la facilità di utilizzo, infatti tutti gli obiettivi ad alto ingrandimento sono delle fluoriti e non degli apocromatici.
Altra cosa strana è l’assenza del produttore forse più noto di obiettivi, la Zeiss. Il motivo, almeno per quanto mi riguarda, risiede nella maggior variabilità riscontrata negli obiettivi che si trovano sul mercato dell’usato e che risente fortemente della piaga delaminazione, un difetto che purtroppo colpisce con frequenza gli obiettivi di questo marchio.
Considerate comunque che gli obiettivi scelti per Er Più dipendono da una scelta esclusivamente personale e limitata agli obiettivi che ho avuto. Nulla esclude che sul mercato dell’usato vi siano tanti altri ottimi obiettivi, magari di altre marche, magari molto migliori di quelli che ho individuato.
Sono proprio quelli che io continuo a cercare per migliorare sempre di più il mio rotore: Er Più.
Capisco benissimo che un articolo sugli obiettivi non è completo senza delle immagini che mettano in mostra le loro prestazioni, ma del resto è nota a tutti la mia scarsa abilità nella fotografia di qualità.
Per questo motivo, per non castrare le prestazioni di pur validi obiettivi, ho pregato il nostro buon Guido di prendersi carico della parte iconografica. Gherlenda svolgerà quindi i test “su strada” di Er Più, continuando così nel migliore dei modi questa discussione.
Il porta obiettivi di un buon microscopio ha almeno cinque sedi, predisposte per altrettanti obiettivi.
Nel corso degli anni, tanti obiettivi sono passati per le mie mani ed i migliori venivano testati da me e da vari miei amici microscopisti, di cui ben conoscevo l’abilità nel rappresentare il nostro micro mondo che così tanto ci affascina.
Alla fine di ogni prova, trattenevo gli obiettivi che avevano avuto le migliori prestazioni e li montavo in un porta obiettivi, che io ho sempre chiamato scherzosamente “Er Più”.
Il tempo passava, le prove continuavano ed ogni volta mettevano in evidenza obiettivi particolarmente prestanti che, se migliori di quelli già presenti su Er Più, li andavano a sostituire.
Come in una giostra di cavalieri, nel revolver vi erano cinque sedi da riempire: il 10x da usare per i soggetti più grandi o come semplice puntatore, il 25x per le visioni di insieme e poi i grossi calibri, gli obiettivi che fanno la differenza, il 40x, il 63x ed il classico 100x.
Va precisato che non sempre il valore della apertura numerica era determinante, alle volte le tolleranze costruttive possono falsare le legittime aspettative.
Altra precisazione, ma c’era da aspettarselo, tutti gli obiettivi vincitori lavorano in immersione oleosa. Del resto, chiunque abbia provato almeno una volta l’immersione in olio, non può che convenire che l’immagine ottenuta non ha uguali con quelle “a secco”.
Continuamente aggiornato con gli obiettivi che nei test risultavano i migliori, ecco come si presenta Er Più ad oggi, nel luglio del 2015.
10x
E’ l’obiettivo meno potente e viene utilizzato come cercatore, per immagini ambientate o, semplicemente, per i soggetti più grandi.
Il migliore 10x è risultato un modesto LOMO che, grazie alla correzione Plan APO, alla immersione in olio e con una a.n. di 0,50, riesce a fornire immagini di una luminosità impressionante, per cui trova il suo campo di elezione nella fluoroscopia. Data la grande apertura numerica, accetta qualsiasi tipo di oculare e qualsiasi livello di ingrandimento, senza perdita di risoluzione. Unica pecca la lente frontale incassata e concava, micidiale da tenere pulita !
25x
Probabilmente sarà sostituito a breve, ma nonostante i suoi problemi, resiste imperterrito ad obiettivi ben più blasonati e recenti. Ottimo per soggetti di dimensioni notevoli o per immagini ambientate, è un vecchio modello della Leitz, ancora in 170 millimetri, ma lo schema ottico basato su lenti alla fluorite è ottimo, tanto che l’obiettivo viene utilizzato anche in fluorescenza. Naturalmente è anche lui ad immersione ed accetta vari liquidi: acqua, glicerina e olio. L’apertura numerica di 0,60 non è eccezionale e risente certamente dell’età e della non specificità del mezzo di immersione.
40x
Un obiettivo veramente super, un 40x con apertura numerica di 1,30 con lenti dalle dimensioni più che generose e dalla grande luminosità. Anche questo è un Leitz, anche questo alla fluorite ed adatto ad essere utilizzato anche in fluorescenza, naturalmente è da usarsi solo in immersione omogenea, altrimenti che lo prendete a fare ?
Probabilmente, quando negli anni 90 veniva acquistato dai Centri di Ricerca e dalle Università, era uno degli obiettivi più costosi in commercio. La sua “morte” è abbinato ad un ottimo oculare compensato da 15 o 20x o nella riproduzione fotografica di particolari.
63x
Un obiettivo dalle prestazioni intermedie fra i due attori principali, quando serve un buon ingrandimento abbinato ad una buona luminosità. Di nuovo il migliore per me è ancora una fluorite della Leitz, con una apertura numerica di 1,30 se abbinato ad un oculare 15x compensato ha la stessa risoluzione di un classico 100x, ma con quasi il doppio della luminosità. Anche per questo valgono le stesse prescrizioni: immersione omogenea ed è utilizzabile anche nei microscopi a fluorescenza.
100x
Ultimo obiettivo montato su Er Più, il 100x alla fluorite della Leitz ostenta una apertura di “solo” 1,32 ma la sua resa sul colore, l’acuto contrasto e la sua ottima risoluzione, me lo hanno fatto preferire a diversi altri che, pur vantando una apertura di 1,40, erano ben più difficili da utilizzare.
Fondamentale la sua estrema pulizia nell’immagine, sempre senza macchie e con una perfetta resa del colore anche ai massimi ingrandimenti permessi dall’Ottica. Data l’apertura, è perfetto se abbinato a buoni oculari da 12,5x ben compensati.
Come si vede la mia scelta ha privilegiato la facilità di utilizzo, infatti tutti gli obiettivi ad alto ingrandimento sono delle fluoriti e non degli apocromatici.
Altra cosa strana è l’assenza del produttore forse più noto di obiettivi, la Zeiss. Il motivo, almeno per quanto mi riguarda, risiede nella maggior variabilità riscontrata negli obiettivi che si trovano sul mercato dell’usato e che risente fortemente della piaga delaminazione, un difetto che purtroppo colpisce con frequenza gli obiettivi di questo marchio.
Considerate comunque che gli obiettivi scelti per Er Più dipendono da una scelta esclusivamente personale e limitata agli obiettivi che ho avuto. Nulla esclude che sul mercato dell’usato vi siano tanti altri ottimi obiettivi, magari di altre marche, magari molto migliori di quelli che ho individuato.
Sono proprio quelli che io continuo a cercare per migliorare sempre di più il mio rotore: Er Più.
Capisco benissimo che un articolo sugli obiettivi non è completo senza delle immagini che mettano in mostra le loro prestazioni, ma del resto è nota a tutti la mia scarsa abilità nella fotografia di qualità.
Per questo motivo, per non castrare le prestazioni di pur validi obiettivi, ho pregato il nostro buon Guido di prendersi carico della parte iconografica. Gherlenda svolgerà quindi i test “su strada” di Er Più, continuando così nel migliore dei modi questa discussione.