Quando il campo oscuro è generato non da un complesso ottico, ma da una semplice ostruzione lungo il percorso luminoso, il famoso dischetto auto costruito o quello del CdF, ben difficilmente si riesce ad ottenere la copertura anche con gli obiettivi forti, dalla luminosità molto elevata.
Per quanto si tenti, si trova molto presto il limite oltre il quale non si ha più l'illuminazione: in genere se riuscite ad utilizzare l'obiettivo da 40x con 0,65 di apertura numerica, siete stati fin troppo bravi.
E notate anche che il limite non è dato tanto dall'ingrandimento, ma dalla apertura numerica, è quello il vero limite: 0,50/0,60, molto difficile andare oltre.
Per proseguire, avete solo due strade disponibili: o diminuite l'apertura numerica utilizzando obiettivi dotati di diaframma, chiudendolo ai minimi valori, oppure vi comperate un vero
condensatore per il Campo Oscuro.
Se guardate, sulla lente del
condensatore CO, è sempre scritta una coppia di numeri: rappresentano il valore minimo e massimo di apertura numerica che sono in grado di illuminare correttamente, ad esempio, se trovate scritto 0,50-0,75 sapete già che quel
condensatore sarà perfetto per ottiche con quel limite di apertura numerica (anche un po' meno, abbassando il
condensatore).
Facciamo alcune prove con un
condensatore per CO in grado di operare alle massime aperture, il
Tiyoda cardioide con apertura da 1,23 a 1,46. Come vedete siamo ai massimi livelli di apertura, gli obiettivi che noi utilizziamo raramente superano l'apertura di 1,35, quasi mai quella di 1,40.
Il sistema a cardioide è composto da specchi che, combinati in una forma che ricorda vagamente il cuore stilizzato, formano l'anello luminoso della giusta apertura ed esente da aberrazioni cromatiche, tanto da poter essere utilizzato anche in fluoroscopia ed in luce ultravioletta.
- Condensatore a cardioide per CO, marca Tiyoda, a.n. 1,23-1,46
Le prove sono fatte con il mio disastrato vetrino di Kemp, lo scopo è quello di vedere il livello di definizione, quindi le foto sono singole e ne viene riportato solo un particolare. Nessuna elaborazione, solo una calo del contrasto, già fin troppo elevato.
Il
condensatore, per mantenere la luminosità promessa, opera sempre e solo in immersione omogenea.
Primo esempio, un obiettivo Zeiss 40x 0,80 di a.n., ad immersione, diato n. 5 (Surirella gemma)
- Surirella gemma (particolare) con Zeiss 40x/0,80 in CO.
Secondo esempio, Obiettivo LOMO APO 60x 1,00 di a.n., diato. n. 6 (Pleurosigma)
- Pleurosigma (crop) con LOMO APO 60x/1,00 in CO.
Terminiamo con il terzo esempio, obiettivo Zeiss NeoFluar 100x 1,30 di a.n., diato. n.8 (Amphipleura)
- Amphipleura (crop) con Zeiss NeoFluar 100x/1,30 in CO.
Una ultima osservazione, un
condensatore di questo tipo costa piuttosto caro se lo cercate, ma su eBay, spesso e volentieri, ve ne sono che sfuggono alla attenzione dei più e si possono acquistare per pochissimi Euro.