Microfossili e figli

Fotografie, filmati e descrizioni del micromondo animato e inanimato

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Guido Gherlenda
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Microfossili e figli

Messaggio da Guido Gherlenda »

Mio figlio mi ha portato con un campione di argilla raccolto in un campo appena arato nei pressi di Volterra, la percentuale di limo è molto alta e necessitava di un’accurata pulizia per poter osservare eventuali fossili.
La procedura da me seguita per la pulizia non credo possa interessare ai più, eventualmente, se richiesto aggiungerò la parte relativa.

Con la pulizia da un Kg. di partenza si arriva a meno di un etto di materiale pulito, in compenso questa parte ha una percentuale molto alta di fossili.

Con una serie di setacci ho diviso in più grossa di 2mm. tra 2 e 0.6mm, tra 0.6 e 0.35mm e tra 0.35 e 0.20 e infine quella minore di 0.20, nelle prime due parti ho trovato principalmente conchiglie, la più interessante e ricca di foraminiferi è quella tra 0.6 e 0.35.
Granulometria volterra3x.jpg
In questa immagine si nota la buona pulizia che si riesce a ottenere con metodi molto semplici e veloci.

A questo punto ci resta la parte più laboriosa: raccogliere con la punta di uno stuzzicadenti umido i soggetti interessanti, qui entra in gioco Laura, la mia figlia più giovane, per fortuna ha trovato interessante questa fase e, grazie alla mano ferma ed una vista ancora “nuova”, in mezz’oretta ha selezionato un buon numero di soggetti, di tanto in tanto un grido di soddisfazione: “un corallo”, “un foraminifero enorme” e al massimo della gioia “una cosa piena di denti”, peccato che si sia rivelato essere il legamento di una conchiglia.
Il microscopio idoneo è uno stereo con pochi ingrandimenti, non avendolo mi sono adattato ad usare il mio biologico con un’ottica da 3x.
Laura2.jpg
Per l’osservazione e cernita è molto comoda una vaschetta più ampia del solito, ottimi i coperchi delle scatoline in plastica rettangolari, le capsule petri hanno il difetto dei bordi alti e di essere difficilmente bloccate da un tavolino standard.
vetrino.JPG
Una buona parte dei fossili sono frammenti non facilmente identificabili, ne restano comunque migliaia, in particolare quelli meno fragili: foraminiferi, ostracodi e piccolissime conchiglie, non potendo ingrandire meno di 37.5x (3x1.25 il minimo dell’optovar) le foto rappresentano solo i più piccoli, ci sono dei foraminiferi che superano abbondantemente i due millimetri.

Gasteropodi-corallo.jpg
La conchiglia di un piccolo gasteropode e, credo, un corallo.
Ostracodi.jpg
Due ostracodi, nella seconda si vedono bene le due valve.
Foraminiferix4.jpg
La parte preponderante è composta da foramiferi di svariate dimensioni e tutti ben conservati.


Laura mi ha chiesto come sono fatti all’interno i foraminiferi, non avendone la più pallida idea ho pensato di sezionarli, è molto semplice: ho preparato un vetrino in plexiglass con una serie di nicchie al’interno delle quali ho messo i foraminiferi poi coperti con una goccia di plexiglass sciolto in acetone, una volta essiccato basta levigare con carta da carrozziere bagnata grana 1200 sino a raggiungere la pronfondità desiderata.
Foraminifero-sez.jpg
Nonostante la tecnica sia rudimentale i risultati sono discreti.

L’illuminazione è primitiva e da un solo lato, per fare le cose per bene sarebbe utile avere almeno due luci contrapposte oppure uno steromicroscopio con illuminazione anulare, l’ottica non è la più indicata ma perlomeno dimostra che con una spesa pari ad una pizza si può iniziare.

E’ un settore della microscopia molto avvincente, si parte da un campione insignificante e si arriva alla scoperta di un mondo nascosto sotto i nostri piedi e, cosa per me più importante, sono finalmente riuscito a condividere un hobby con i miei figli.
Guido Gherlenda
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andreacos
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Re: Microfossili e figli

Messaggio da andreacos »

Complimenti Guido, per me questo campo è molto avvincente!
Ottima l'argilla per recuperare foraminiferi et similia; a me d'inverno piace andare a Caorle e a volte campiono a 50 cm circa sopra la linea di marea sul bagnasciuga...dove c'è quella striscia biancastra ricca di 'microframmenti': una volta asciugata la sabbia si può partire in caccia.

Ecco, fino ad ora sono abbastanza impazzito a recuperare cose interessanti perchè c'è più fuffa che altro ma il sistema di filtrare il materiale non l'ho mai usato perchè, fino ad ora, non sono riuscito a trovare il materiale per fare i setacci: tu dove lo trovi?

Ecco: lo stuzzicadente bagnato...

Questro tronco in cristalleria... a volte quando tento di catturare qualcosa, invariabilmente mi schizza via alla velocità della luce tanto che pensavo di acquistare degli aghi per agopuntura per tentare di operare più agilmente

E poi le foto che hai scattato, veramente belle...

Mi è piaciuto molto leggere il tuo articolo e ho visto che hai un fanale per fare episcopia (ritengo): di che potenza è?

Grazie
"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende a essere quella veritiera" William di Ockham - 1280/1324
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Guido Gherlenda
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Re: Microfossili e figli

Messaggio da Guido Gherlenda »

L'alternativa più tecnica allo stuzzicadenti umido è un ago scaldato e immerso nella cera, la patina che resta appiccicata è sufficiente per aderire ai fossili e ammortizza il contatto impedendo che il soggetto schizzi via.

Il faretto ha un led da 10W, direi esagerato ma avevo quello disponibile, per avere un'illuminazione più che buona basterebbero 2 led contrapposti da 3 o 5W con un buon diffusore, il mio l'ho montato sul supporto del condensatore in modo da poterlo regolare in altezza e nel contempo è molto stabile.
Faretto1.jpg
Faretto montato.jpg
I setacci me li sono fatti con dei passini da cucina (0.6 mm) e un filtro per il latte (0.35mm) per togliere i frammenti più grandi uso una retina tipo zanzariera acquistata da un ferramenta, i più sottili si trovano da 100 a 60 micron nei colorifici ben forniti ma in questo caso sono inutili
Guido Gherlenda
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Faber
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Re: Microfossili e figli

Messaggio da Faber »

Un post molto interessante.
Ora che mi son presa un lampada direzionabile per episcopia, devo trovare un bell'obiettivo "low power" per esplorare questo bel micromondo.
Ancora grazie degli spunti che ci hai dato.

Ciao
Fabio
Fabio Bergamin

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Guido Gherlenda
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Re: Microfossili e figli

Messaggio da Guido Gherlenda »

Se ti interessano obiettivi a lunghissima distanza di lavoro i Vicker 3x arrivano a quasi 40mm, è quello che ho utilizzato per le immagini di questa discussione, non un granché ma con 20€ non si può chiedere di più, le alternative sono comunque molteplici, con bassi ingrandimenti, salvo i planapo, le ottiche si mantengono sufficientemente alte.
Guido Gherlenda
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abramo giusto
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Re: Microfossili e figli

Messaggio da abramo giusto »

Molto interessante anche per noi che non sappiamo cosa sono i microscopi...
Papà bravo il tuo allievo...
Abramo
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http://www.centrometeolombardo.com/cont ... e=Stazioni
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Guido Gherlenda
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Re: Microfossili e figli

Messaggio da Guido Gherlenda »

Grazie, la mia allieva mi da delle soddisfazioni anche in questo campo...
Guido Gherlenda
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Enotria
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Re: Microfossili e figli

Messaggio da Enotria »

Guido Gherlenda ha scritto: . . . . . .
La procedura da me seguita per la pulizia non credo possa interessare ai più, eventualmente, se richiesto aggiungerò la parte relativa.
Con la pulizia da un Kg. di partenza si arriva a meno di un etto di materiale pulito, in compenso questa parte ha una percentuale molto alta di fossili.
Un procedimento che riduce il volume da trattare ad 1/10 dell'originale merita sempre di essere descritto, specie se poi, come tutte le cose che fai tu, funziona bene ed ha poche perdite di materiale.

. . . . . .
Il microscopio idoneo è uno stereo con pochi ingrandimenti, non avendolo mi sono adattato ad usare il mio biologico con un’ottica da 3x.
:twisted: Mi sono adattato ?
Ma sentilo che coraggio che ha ! In verità ha costretto la sua povera figlia, carne della sua carne, a lavorare in condizioni inumane con un microscopio che inverte ogni suo singolo movimento e tutto perché lui non ha voglia di prendere un misero stereo da quattro soldi.
:twisted:

. . . . . .
E’ un settore della microscopia molto avvincente, si parte da un campione insignificante e si arriva alla scoperta di un mondo nascosto sotto i nostri piedi e, cosa per me più importante, sono finalmente riuscito a condividere un hobby con i miei figli.
Verissimo, sono tecniche semplici che si prestano ad essere svolte assieme ai figli e che danno dei risultati per loro sorprendenti, specie quando realizzano che il terreno che loro stessi hanno calpestato, altro non era che il fondo del mare ! :o


:wave:
Andrea

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:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

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Re: Microfossili e figli

Messaggio da Guido Gherlenda »

Mi stai facendo venire dei rimorsi, ho sempre pensato di essere un padre amoroso.

Per la procedura lasciami un paio di giorni, potrebbe essere l'occasione per pulire quella che mi è rimasta di Cefalonia, ha una alta percentuale di limo sottilissimo e anche i soggetti sono piccoli (diatomee) e leggeri, è l'occasione per verificare la bontà del metodo (o rimediarci una brutta figura), nel caso di questa discussione c'era si molto limo ma i fossili hanno una buona dimensione.
Guido Gherlenda
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ipparcos
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Re: Microfossili e figli

Messaggio da ipparcos »

Complimenti Guido! Il tuo topic è molto affascinante e stimolante.
Attendo anche io la tua descrizione per la pulizia dell'argilla...

Apro e chiudo una parentesi offtopic.... in italia è severamente vietato andar per fossili, perchè sono di proprietà dello Stato (il quale ha talune volte leggi assurde e inutili). Per chi è appassionato di fossili, la loro variante microscopica può essere un'ottima alternativa... perchè almeno quella non è vietata!
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Guido Gherlenda
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Re: Microfossili e figli

Messaggio da Guido Gherlenda »

Il divieto di raccolta di fossili non è assoluto, per certo non vengno tollerate le ricerche con attrezzi, mentre se passeggiando si raccolgono conchiglie di scarso interesse di norma non ci sono problemi. Spesso è conveniente cercarli nelle cave di marmo o argilla autorizzate, in questo caso è possibile utilizzare qualsiasi attrezzo, fermo restando che i ritrovamenti di un certo interesse devono essere comunicati ed eventualmente consegnati alla forestale.

Spesso è possibile richiedere permessi, in questo sito ci sono molte informazioni: http://www.terranea.it/personali/leggi/naz01.htm
Guido Gherlenda
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