Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS128

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piergiovanni
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Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS128

Messaggio da piergiovanni »

Da qualche mese sono venuto in possesso dell’ennesimo Celestron Celestar 8 in ottime condizioni, questa volta dotato di un tubo ottico serie “Ultima”. Si è rivelato un acquisto dettato più dalla nostalgia (è stato, forse, il mio primo telescopio definibile come serio) e dall'essere ritornato nella casa e nel giardino dove lo utilizzai assiduamente quando ero ragazzo, che da mera esigenza.
La mia idea era di utilizzarlo rapidamente nelle serate in cui non avessi avuto voglia di piazzare fuori il treppiede Berlebach, la NeQ6 e il Takahashi FS128.
Di fatto, come rapidità d’installazione è fenomenale: devo solo sollevarlo, portarlo fuori sul terrazzo, accendere i motori alimentati da una piletta da 9V, togliere i tappi e.. osservare.
Purtroppo c’è un problemino: la turbolenza interna è sempre un dilemma, meno di estate, ovviamente, ma ora inizia a farsi sentire. Per tale motivo sono sempre costretto ad aspettare un’oretta prima di utilizzarlo.
Inoltre nelle serate dal seeing mediocre le immagini sono sempre molto tremolanti.
Ieri sera ho quindi deciso di fare l’ennesima prova…alla scoperta dell’acqua calda.
Ho portato fuori sia il C8 sia il Takahashi FS128 che sono entrambi parcheggiati nel mio studiolo.
Il Taka era montato su un’altazimutale AYO AOK SWISS, il C8 sulla sua forcella dedicata.
Appena tolto i tappi, le immagini del rifrattore erano già godibili: ho usato subito un oculare da 6 mm pari a circa 170X nel C8 ho usato un ortoscopico da 12 mm per arrivare ai medesimi ingrandimenti ma alla fine son dovuto scendere a circa 100x per osservare qualcosa senza affaticare la vista.
Il C8 mostrava la superficie lunare con maggiore turbolenza focale, non si vedevano alcune rime e dettagli già visibili nel rifrattore apocromatico.
Dopo cena ho completato la piccola comparativa con una luna ormai bassa e con i telescopi già fuori da un’ora e mezza.
Le immagini fornite dal C8 erano leggermente migliorate ma quelle del Taka erano ancor più nitide e contrastate tanto da consentirmi di usare- a tratti- un oculare da 4 mm con molta soddisfazione, seppur la turbolenza fosse media.
Se non fosse per la “cerimonia” che attuo ogni volta che ripongo il Taka FS128, per non rovinare l’ottica alla fluorite lo definirei il miglior grab and go che ho.
In realtà rimpiango un po’ di aver venduto lo Sky-Watcher 120 ED e il Vixen 100 ED F/9 degli anni 90. Pagati entrambi poco, maneggevoli, rapidi da ambientare e senza l’ansia di usarli spesso o di lasciarli la notte sul bancone visto il –tutto sommato basso – prezzo di acquisto.
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Kappotto
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Kappotto »

Comparativa interessante e che mi sento di condividere.
Io sono sempre dell'idea che, nel limite delle proprie possibilità organizzative, il telescopio debba stare sempre fuori dalla propria abitazione. Proprio l'impossibilità di tenere il taka fisso fuori, per valore, fragilità e ingombro dello strumento, mi ha spinto a cambiare e tornare ai tanto bistrattati catadiottrici.
Certo, la calma e la perfezione dell'immagine del taka me le sogno, ma con il cat acclimatato i dettagli che vedevo nel c9 ( su giove) erano di più, i dettagli nell'8" molto simili.
Per nostalgia delle lenti ho preso due rifrattori agli antipodi: un royal astro 77/910 e un acromatico 150/750. Probabilmente il taka riassumeva bene i tre strumenti in un unico (i due rifra e il cat 8") ma ad un prezzo e una preoccupazione superiore :D
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Angelo Cutolo

Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Angelo Cutolo »

La cosa era abbastanza scontata, i boiler come gli SCT sono un miracolo di leggerezza, portatilità e compattezza (con l'8" su tutti e per distacco), ma è tutto tranne che un grab and go. ;)
Kappotto ha scritto:Per nostalgia delle lenti ho preso due rifrattori agli antipodi: un royal astro 77/910 e un acromatico 150/750.
A proposito di nostalgia, io in questi giorni sto rimettendo (letteralmente) insieme un Milo 76/1400 mm (SYW model AE-72), finalmente a breve potrò fare la "famigerata" comparativa fianco a fianco (abbastanza probante visto il diametro molto simile) tra un 76 acro "lungo" e un 80ino apo "corto". :mrgreen:
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piergiovanni
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da piergiovanni »

Ciao Angelo, a me questa prova interessa particolarmente.
Sono curioso di leggerla!
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stevedet

Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da stevedet »

Io è da quando mi sono riavvicinato all'astronomia visuale che sono attratto dal rifrattorone 150/750. Poi, non so perché, ma quando si arriva al dunque compro sempre un dobson. Quando cominciai, 11 anni fa, lo avevo già ordinato e poi feci marcia indietro in favore di un lightbridge da 10". Due anni fa ero di nuovo tentato e poi invece ho preso un Gso da 12". Adesso ho messo in vendita il Gso e chissà che sia la volta buona... :lol: Il fatto è che non mi piace avere tanti tele a casa. Uno mi basta.
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Acronauta »

Ogni tanto anche scoprire l'acqua calda ha il suo fascino... :D Però darei al C8 un'altra possibilità, da quello che scrivi non era in condizioni ottimali... del resto i tubi chiusi sono un disastro, con SC e Maksutov ho chiuso da un pezzo.
stevedet

Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da stevedet »

Sono d'accordo con Raf e stavo per scrivere la stessa cosa. Che il rifrattore soffra molto meno problemi di acclimatamento rispetto ad un catadiottrico è cosa strarisaputa e se il confronto aveva questo fine, sarebbe davvero la scoperta dell'acqua calda! ;)
Se invece il confronto dovesse servire a mettere alla frusta entrambe le ottiche in condizioni ottimali, sia di acclimatamento che di oggetto osservato, potrebbe essere un confronto molto più interessante, considerata anche la sensibilità osservativa del tester. :thumbup:
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Acronauta »

Sono d'accordo, poi nell'osservazione della Luna, che ha tanto contrasto di suo, il C8 dovrebbe cavarsela bene se è ben acclimatato.
stevedet ha scritto:Io è da quando mi sono riavvicinato all'astronomia visuale che sono attratto dal rifrattorone 150/750. Poi, non so perché, ma quando si arriva al dunque compro sempre un dobson.
non capisco, però, sono due strumenti diversi, non dovrebbero "competere". Personalmente li vedo abbastanza complementari.
stevedet

Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da stevedet »

Raf, non voglio sporcare il topic, parlando di un altro strumento. Dico solo brevemente (se ho afferrato la tua obiezione) che per fare rich field ho già un binocolone angolato da 100mm e quello è un punto fisso. Il 150/750 mi ha sempre attratto per avere uno strumento "facile" con cui risolvere qualche oggetto deep, sdoppiare qualche coppia stretta, dare un'occhiata ravvicinata ai pianeti senza grandi pretese (150-200x max). Il tutto in alt-azimutale. Poi, dopo aver letto la tua ottima e "maledetta" ;) recensione, la curiosità è aumentata ancora.
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Giovanni Bruno »

Essendo i RUMAK INTES MICRO appartenenti alla famiglia dei CATADIOTTRICI, bisognerebbe provarli per farsi un'idea delle loro particolarità.

Certo devono essere perfettamente acclimatati, ma poi danno delle belle soddisfazioni e sono capaci di reggere ingrandimenti assurdi, se il seeing collabora.

Ho avuto in passato il metafisico M715 ed ho tuttora un M500 da 127/12700mm ad f10 e l'M615 da 152/2250mm ad f 15.

Entrambi leggerissimi e compatti, con il plus della maniglia di serie che ne moltiplica la trasportabilità e la facilità e sicurezza del MONTA-SMONTA.

Del tutto inaspettatamente l'M500 uguaglia perfettamente il mio 120ED in alta risoluzione, mentre l'M615 va decisamente oltre.

Anzi, in terrestre, su un bersaglio tecnicissimo a 4Km di distanza, l'M500 supera di un pelo, ma supera, il 120ED se il seeing è davvero buono.

Infatti il rifrattore digerisce molto bene anche un seeing medio, mentre anche un RUMAK ad f15 performa al massimo con un seeing molto buono, tipico di quello terrestre, poco prima del tramonto e magari con una brezza di vento da NORD, che pettina la residua turbolenza termica. :thumbup: :wave:
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Dob »

Quando si usano riflettori bisognerebbe che l'attenzione e la cura usata per la collimazione, si usasse anche per l'adattamento termico di specchi e tubo: anzi, a mio parere, la questione delle termiche è più importante della collimazione.

Come minimo, ma proprio come minimo, bisognerebbe tenere gli strumenti in un garage non riscaldato; poi, per velocizzare l'adattamento termico, bisognerebbe usare dei sistemi di ventilazione; infine bisognerebbe tener d'occhio (specie se si vuole fare hi-res seria) la temperatura esterna e come essa varia ...

Ieri sera volevo osservare col dobbino da 15cm: dal garage (T sui 16°) lo porto fuori e lo sventolo con un ventilatore per mezzora buona, e siccome all'esterno c'erano sui 14° questo è bastato a portare il tutto in temperatura piuttosto rapidamente. Se invece avessi tenuto lo strumento all'interno della casa con i suoi 20° ci sarebbe voluto molto più tempo. Figurarsi poi se fosse stato un SC...

Tornando alla questione degli SC, premesso che non ho mai posseduto uno di questi strumenti, ma se ne possedessi uno ecco che farei..

il loro problema termico deriva dall'intubazione: quindi io rifarei il tubo e lo farei più grande perchè , molto probabilmente, le "immagini tremolanti" sono dovute gran parte al poco spazio (*) che c'è tra parete interna del tubo e fascio ottico: quindi lo farei come minimo di 25cm di diametro interni; inoltre se fosse di metallo proverei, come molti hanno fatto, a isolare la parete interna con ad es. del sughero. Infine farei tutta una serie di fori nel tubo per facilitare la fuoriuscita di aria calda dall'interno e per favorire la ventilazione che andrebbe fatta con l'uso di ventole da inserire nella culatta della cella.

In questo modo i problemi termici sarebbero risolti: resterebbe poi la qualità ottica (ma anche su questa si può far qualcosa) e l'ostruzione pronunciata....

(*) nei riflettori il fascio ottico lambisce le pareti interne del tubo mentre nei rifrattori il fascio ottico appena "esce" dall'obiettivo si allontana subito da esse.
stevedet

Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da stevedet »

Dob ha scritto:) nei riflettori il fascio ottico lambisce le pareti interne del tubo mentre nei rifrattori il fascio ottico appena "esce" dall'obiettivo si allontana subito da esse.
Già, non ci avevo mai pensato. Comunque penso che anche un rifrattore di 20cm avrebbe bisogno del suo bel tempo di acclimatamento per poter rendere a dovere, se la differenza di temperatura tra dentro e fuori è elevata.
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Giovanni Bruno »

DOB, non volendo hai descritto proprio un RUMAK INTES MICRO, con il tubo molto più grande dei comuni SCT e con i fori anteriori ventilazione.

Se metti fianco a fianco un MAK SW da 127/1540mm e il RUMAK INTES MICRO M500 da 127/1270mm,sembrano due diametri molto diversi

In ogni caso io tengo sempre gli strumenti in GARAGE, in perfetta armonia con l'esterno.
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da vincenzo »

Ciao a tutti guys.

Vincenzo il 3" che menzioni, se è il mio Royal Astro che ti vendetti, (rarissimo ancor più poiché marchiato HOC) è un 76/910 non 77/910 (questi by Eikow ;) )

Pier, Raf, da un paio di anni sono possessore di un C8 orange del 1979/80 e questo, tra tutti i miei telescopi avuti, (con unica eccezione del San Giorgio) è forse il mio preferito sulla Luna. Esso è collimatissimo e lo tengo quasi sempre all'aperto, in giardino, opportunamente protetto. Ammetto che detto da me, sconsideratamente amante delle lenti, questo stona. Ma questa è la realtà ! (almeno per la Luna lo ripeto)
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da piero »

stevedet ha scritto:Raf, non voglio sporcare il topic, parlando di un altro strumento. Dico solo brevemente (se ho afferrato la tua obiezione) che per fare rich field ho già un binocolone angolato da 100mm e quello è un punto fisso. Il 150/750 mi ha sempre attratto per avere uno strumento "facile" con cui risolvere qualche oggetto deep, sdoppiare qualche coppia stretta, dare un'occhiata ravvicinata ai pianeti senza grandi pretese (150-200x max). Il tutto in alt-azimutale. Poi, dopo aver letto la tua ottima e "maledetta" ;) recensione, la curiosità è aumentata ancora.
e una bella accoppiata così come avevo fatto io? ;)
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Giovanni Bruno »

Sempre per il mondo ALTAZIMUTALE MANUALE ed in MONO, oppure con torretta binoculare, che adoro in sommo grado, segnalo due strumenti AZ GOTO davvero eccellenti anche a mano libera.

Il ben trasportabile MEADE LX90 ACF da 8", con movimenti manuali incredibilmente liberi e progressivi.

La sua compattezza ed estrema leggerezza ne fanno un vero prendi ed osserva, lo comprai solo per la sua grande trasportabilità, ma mi accorsi presto anche dell'eccellenza ottica e dei perfetti GPS e GOTO.

Altro strumento ben usabile a mano libera è il C11 CPC HD DELUXE, con una meccanica di scorrimeto manuale ben più fluida dei comuni CPC XLT, con dei cuscinetti di diversa concezione, (grazie PLINIO).

Solo il grande peso ed un GPS deboluccio gli sono contro, ma per meccanica, ottica e precisione del GOTO è un portento.

Non ci crederete, ma uso molto spesso il C11 CPC HD a mano libera perchè non voglio che il GOTO mi faccia dimenticare la geografia del cielo e poi perchè semplicemente mi da una grande soddisfazione farlo.

Dimenticavo, in parallelo al tubone del C11 ho messo un 102/500mm che uso come cercatore di potenza a 25x mediante un oculare con reticolo illuminato da 20mm/70°

Ottengo dunque 25x e ben 2°,8 di campo reale, sul 102/500 ho pure un RED DOT, per cui beccare qualsiasi oggetto, prima con il RED DOT + i 2°,8 del 102/500mm è poi con il C11 è davvero un gioco da ragazzino inesperto. :thumbup: :wave:
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da vincenzo »

E poi:..."il cielo stellato sopra di me..." (Kant)

Io credo che ciascuno di noi abbia, ormai da tempo, trovato il set up ideale nel rispetto dello spazio e sopratutto delle condizioni del cielo. Alla fine la cosa davvero più importante.
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da stevedet »

vincenzo ha scritto:io credo che ciascuno di noi abbia, ormai da tempo, trovato il set up ideale...
:? Onestamente, ne dubito molto. ;)
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Giovanni Bruno »

Se tutti i giorni diamo un'occhiata su ASTROSELL, vuol dire che siamo sempre alla ricerca dell'ultimo SANTO GRALL .

Ma la cosa è più che ovvia, nessuno strumento assomma in se tutte le vitrtù, ma sempre un mix tra buone caratteristiche ed altre meno allettanti.

Tutti amiamo i grandi rifrattori, sia APO che ACRO, ma molti me compreso li trovano più scomodi dei catadiottrici, anche per il più che umano 120ED.

Per converso i comodissimi catadiottrici hanno problemi di ostruzione e termostatazione e così via.

Tanto per fare un esempio, sono rimasto per anni in bilico tra un binocolone APM ED APO angolato a 45°, oppure a 90°.

A 45° per il perfettamente comodo uso in terrestre e solo discreto uso astronomico verso lo ZENIT.

La dove un 90° è indubbiamente molto più comodo per l'astronomico ed in modo particolare sulla mia AZ-IEQ45 PRO settata AZ, ma si fa seccamente inadatto per il terrestre.

Eppure la plebea SW ha a listino un diagonale a SPECCHIO, IBRIDO, settabile sia a 90° che a 45° e pure con discrete qualità ottiche ma pessima prestanza fisica, essendo un plasticone indecente.

Vi immaginate che meraviglia un binocolone da 70mm-100mm-120mm con la doppia angolazione settabile a piacere a seconda dell'altezza dell'oggetto?

Alla fine ho messo il diagonale alieno da 45°--90° sul ACRO da 120/600mm che uso come cercatorone di potenza sul lato sinistro della AZ-IEQ45 PRO. :thumbup: :wave:
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da stevedet »

Il cielo è uno solo, gli strumenti in commercio molti e la passione ogni tanto va ravvivata con un nuovo giocattolo. Io sono uno abbastanza "tranquillo" da questo punto di vista, ma capisco che chi è più appassionato di me abbia sempre voglia di sperimentare nuove ottiche.
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Kappotto »

Di solito quanto osservo poco la strumentite si fa sentire forte :lol:
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Giovanni Bruno »

:D :D :thumbup: :wave:
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da piero »

l'unica cura per la strumentite è una postazione fissa con un rifrattore da 234 mm
http://shop.tecnosky.it/Articolo.asp?Se ... 34&Score=1
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da stevedet »

"Sul deep-sky regala immagini molto luminose, al pari di un ottimo riflettore da 30cm..." In pratica come il mio dobson Gso 12".
Piero, un amante del deep come te, che avesse a disposizione una postazione fissa sotto un buon cielo, dovrebbe sognare un dobson di qualità di almeno 500mm, mica una lente di "soli" 234. :D

...e a quel punto ti tieni un rifrattore da 150mm f/5 come cercatore. :lol:
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Giovanni Bruno »

Quante volte sono salito in quella cupola!, più che il rifrattorone ACRO è impressionante la montatura, una vera macchina utensile.

Però non posso fare a meno di considerare che il mio C11 CPC HD DELUXE, ha già una sua pregevole montatura AZ GOTO incorporata e si accontenterebbe non di una cupoletta , ma di una ........CUPOLICCHIA...... di meno di 2 metri di diametro e ne mostrerebbe di cose sotto lo stesso buon cielo.

Una cupoletta, per piccolissima che sia, stravolge in positivo l'usabilità e la produttività di un telescopio :thumbup: :wave:
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da daisuke »

Che bel tread!
Ormai ho poco tempo per scrivere, ma questo mi ha divertito non poco, non posso esimermi dal partecipare.

Prima di tutto, confesso di avere anche io una "tipologia" di strumento sulla quale oscillo da sempre. Per me però si tratta del Newtoniano. Sono "nato" con il classicissimo 114/900, poi ho avuto un 200/1000, che mi ha dato gran soddisfazione. Cambiato con un SC pari diametro (LX90), strumento che all'epoca non capii (per termiche e in parte collimazione, che avevo "paura" di fare).

Beh, da allora ho sempre "rigirato periodicamente" intorno al newton, arrivando con convinzione a diametri maggiori, ma sempre in qualche modo rimpiangendo il famigerato 8".
Per questo, forse, un po' mi riconosco in questa serie di post, ho sempre ricercato la "magia" del newton da 8".
Forse sbagliando varie volte però, perché poi mi dicevo che serviva uno strumentino leggero, ed andava a finire che cadevo sui 200 f/4, ottimizzati normalmente per fotografia. Ma io non sono un fotografo, ed alla fine non trovavo la "magia" che cercavo, finendo per rivenderli e ricominciando il ciclo (ultimo venduto, un bellissimo Vixen R200SS, ottimo sotto ogni punto di vista ma... non uno strumento da visualista. Un apo da 4" mi dava sempre più soddisfazione, posto che per andare "deep" ho a disposizione diametri comunque maggiori).

Empatia totale con Pier quindi perché, indovinate un po', mi sono appena ricomprato un newton da 8".

Tuttavia questa volta è andata diversamente dalle precedenti, ho trovato un annuncio su astrosell un po' particolare, e mi sono portato a casa uno strumento artigianale f/7. Totalmente diverso da quanto avessi precedentemente avuto, ma che mi sta letteralmente entusiasmando dopo le prime prove.
Uno specchio di qualità eccellente (Lightholder), una intubazione fatta apposta per il visuale, ostruzione minima (mi pare 0,166) e finalmente ho trovato la "magia". In visuale è pari ad un rifrattore apo, ma con una maggiore riserva di luce e di risoluzione (sono reduce pochi minuti fa da una luna mozzafiato - ovviamente complice, finalmente, un buon seeing).

Certo non è un tubetto compatto, ma quello che mi sta regalando in osservazione ripaga di gran lunga gli sforzi. Però penso di "dobsonizzarlo", essendo lungo ho bisogno di uno scalino per arrivare all'oculare partendo da una classica montatura (ora parte da una AZEQ6 in altazimutale, tripode al minimo, ma va in alto lostesso).
Sono molto entusiasta, ed ora anche io faccio parte della famiglia dei "NLT" (N magari qui non sta per Notte ma per Newton... hahaha!!!)

Però confesso ed ammetto che per me altrettanta soddisfazione dell'osservare me la da anche provare e sperimentare strumenti. Non sarà una bella cosa, ma è così...
:mrgreen:
Mi piace guardare lontano.
stevedet

Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da stevedet »

piero ha scritto: e una bella accoppiata così come avevo fatto io? ;)
Ciao Piero, leggo solo ora il tuo post che mi era sfuggito. La tua soluzione è interessante, però ti dirò che il binocolone mi piace di più libero ed indipendente sulla sua forcella. Comunque stasera ho portato fuori il mio cannone da 12" e grazie al seeing molto buono, mi sono goduto delle visioni davvero spettacolari e fitte di dettagli della Luna, tra i 200 ed i 350x Onestamente mi sono detto che anche solo per queste immagini sarei un pazzo a venderlo. Se proprio mi vorrò togliere la curiosità del SW 150 f/5 mi deciderò a prenderlo lo stesso un giorno o l'altro. :wave:
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da vincenzo »

Si si, cari, leggendovi mi sbagliavo.
Ok, ognuno ha il cuore e le circostanze che battono per qualcosa e poi, anche, non siamo mai soddisfatti.

Ma questo è anche bello !
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Giovanni Bruno »

DAISUKE, avendo avuto il metafisico MAK-NEWTON INTES MICRO MN76 ad f6 e campo spianato da progetto mediante il menisco, comprendo perfettamente il tuo entusismo per il tuo nuovo NEWTON da 200mm ad f7 e bassissima ostruzione.

Ricordo che la ORION UK ha a catologo dei NEWTON anche di alto rapporto focale e con correzione ottica a richiesta, pagando il dovuto. :thumbup: :thumbup:
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da daisuke »

I mak newton Intes non li ho mai provati e mi piacerebbe.

Confermo che anche la Orion (inglese) fa strumenti a focale lunga, per un po' ho coccolato l'idea, anche perché i loro specchi sono sicuramente ottimi.
In passato ho avuto il 12" f/4 e me lo sono goduto parecchio (una volta "dobsonizzato"). Il 12" è uno "sweet spot", secondo me, tra prstazioni e diametro. Lo chiamano "il piccolo dei grandi" (riferito al diametro), e il motivo c'è.

Tuttavia l'esemplare da 8" che mi sono accaparrato è di una fascia ancora superiore. Gli Orion UK hanno ottimi specchi lavorati a lambda e RMS alti, tuttavia non sono i migliori in quanto a lucidatura. Volevo provare uno specchio di fascia molto alta, questo Newton che ho ora monta un primario Lightholder (che se la contende con Zambuto, per dire...) e quello che ho visto stavolta in alta risoluzione è stato davvero superlativo. Ho avuto bisogno di passare dai pentax XW agli ortoscopici Takahashi per evidenziare il microdettaglio lunare che mi stava offrendo!
In passato varie volte ho letto che un Newtoniano ben fatto dovrebbe avere la stessa resa di un rifrattore di fascia alta, e finalmente l'ho visto con i miei occhi!

Quindi voto pieno per gli OOUK, ma secondo me il mio attuale è ancora superiore. Vero difetto?
Mi ha fatto tornare la voglia di uno specchione più grande ma di qualità simile... :oops: :D :mrgreen:
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Angelo Cutolo

Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Angelo Cutolo »

E' vero un newton "lungo" è quasi indistinguibile da un rifrattore apo paridiametro, io ho un 200 mm f/8,25 con ostruzione pari al 15% con specchio sferico, essendo un "vecio" (metà anni '50) ha un focheggiatore da 23,2 mm quindi al massimo sono riuscito a spingerlo a 275x (adattandogli un abbe da 6 mm), ma in serate di ottimo seeing penso che possa dare di piu.
Goditelo il duo newton lungo. ;)
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daisuke
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da daisuke »

Grazie Angelo, cercherò pian piano di spremerlo più che posso!
Più volte leggendo del tuo Newton (è il "famoso obice", vero?) m'è venuta l'acquolina, io credo che noi astrofili andiamo un po' a mode, ed attualmente la "moda" dell'imaging ha virato verso certe tipologie di strumenti (fotografici) a scapito di altre (visuali). Questo specchio ha una resa sorprendente, e mi sta emozionando parecchio.
Certo, devo ancora affinare la parte logistica, senza accorgimenti l'oculare mi va troppo in alto, ma ho in mente un paio di strategie.

Posso chiederti tu dove monti il tuo 8"? In equatoriale o hai una soluzione altazimutale? Per la posizione oculare come ti regoli?

Grazie,
Massimo.
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stevedet

Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da stevedet »

daisuke ha scritto:Confermo che anche la Orion (inglese) fa strumenti a focale lunga, per un po' ho coccolato l'idea, anche perché i loro specchi sono sicuramente ottimi.
In passato ho avuto il 12" f/4 e me lo sono goduto parecchio (una volta "dobsonizzato"). Il 12" è uno "sweet spot", secondo me, tra prstazioni e diametro. Lo chiamano "il piccolo dei grandi" (riferito al diametro), e il motivo c'è.
Tuttavia l'esemplare da 8" che mi sono accaparrato è di una fascia ancora superiore.
Il diametro fa tanto. Io ho un normalissimo dobson GSO 12" f/5 e devo dire che le sue prestazioni sul planetario sono notevoli. Ovviamente occorre trovare una serata di buon seeing, perchè più si sale col diametro e più il tele si fa sensibile. Proprio recentemente me ne è capitata una ottima in cui riuscivo a "sorvolare" la Luna con una pulizia ed una percezione di dettagli davvero notevole tra i 250 ed i 375x.
Devo dire che nell'osservazione planetaria ho riscontrato un sensibile vantaggio da quando ho girato la ventola in aspirazione chiudendo contemporaneamente la culatta del tele, così da riuscire a rimuovere l'aria sulla superficie dello specchio ed alimentando la ventola (da 12v) a soli 6v durante tutta l'osservazione.
Ti consiglio di provare a fare altrettanto sul tuo Newton.
Angelo Cutolo

Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Angelo Cutolo »

daisuke ha scritto:Posso chiederti tu dove monti il tuo 8"? In equatoriale o hai una soluzione altazimutale? Per la posizione oculare come ti regoli?
Il mio è in equatoriale, è un telescopio completo della sua montatura ► download/file.php?id=11463&mode=view
Relativamente alla posizione dell'oculare, lo regolo girando opportunamente il tubo nei suoi anelli (sul tubo stesso sono ricavati dei "binari" che s'innestano negli anelli e servono allo scopo), ed in ogni caso dal cielo milanese osservo perlopiù Luna e pianeti (non sono un doppiofilo, ho osservato solo le piu "classiche), quindi come inclinazione sono sempre abbastanza "basso" e con oculare "comodo".
Ecco una cosa che trovo di una comodità impagabile è proprio la possibilità di ruotare il tubo nei suoi anelli per trovare la posizione migliore dell'oculare, visto che il tuo 200/1400 è anche lui un catafalco non in differente, se lo dovessi mettere in equatoriale (cosa che ti consiglio per il planetario) prevedi questa possibilità, ti risparmierai molte contorsioni.
daisuke ha scritto:...io credo che noi astrofili andiamo un po' a mode...
Questo è possibile, ma per quanto mi riguarda, la maggior parte dei miei strumenti non l'ho scelta, me li sono ritrovati, il Barile (dobson 410/1830), l'Obice (newton 200/1650), il 60ino (acro 60/700) ed il recente Milo (acro 76/1400) sono il risultato di "donazioni" (a parte il Barile, gli altri sono veri e propri restauri), l'unico strumento (a parte i binocoli) che ho veramente scelto per la sua capacità di "all purpose" è il Nano (apo 80/480).
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da daisuke »

Grazie Angelo.
La rotazione negli anelli l'ho sentita varie volte, ma tutte le volte nella mia esperienza mi faceva perdere l'allineamento polare. Però lo facevo con il 12", forse con questo si può riuscire. Io non ho le "guide", devo valutare come fare (magari mettendo un ulteriore anello, scollegato, in modo che faccia da battuta).

Per ora sto cercando di fare una base "dobson" in legno (ho varie idee, ma la mia scarsa manualità limita di parecchio le mie opzioni...), con la quale ovviamente inseguire i pianeti sarà più faticoso, ma nell'eventualità ho anche una piattaforma equatoriale che potrei mettere in campo.

L'altra idea "malsana" che mi è venuta, invece è la seguente: io ho una Orion AZEQ6 (con cui mi trovo benissimo!), e il newton in altazimutale è sempre comodissimo... SE non va troppo in alto! (il mio ad esempio ha il fulcro molto più verso il primario rispetto al tuo, il che va bene per la "dobsonizzazione" ma meno per la montatura "classica").
Se riuscissi a fare un basamento/falso-tripode molto basso, in modo da avere il fulcro sui 70/80 cm da terra, avrei una sorta di "dobson goto gratis"... e la posizione oculare sarebbe sempre perfetta (nella dobsonizzazione, l'oculare è inclinato di una 40ina di gradi dalla posizione orizzontale, così guardando in basso ci si può sedere ed è comodo, guardando in alto si alza la posizione dello sgabellino sempre più, fino a finire in piedi di fianco al tubo vicino allo zenit).

Insomma, ci sto riflettendo (altrimenti che specchio sarebbe... :oops: ) e mi sto divertendo anche su questo...

@stevedet: grazie del suggerimento, l'avevo preso in seria consideraizione, l'estrazione dello strato limite è sempre fondamentale per gli specchi! La ventola c'è già, la culatta è già ben chiusa, basta che cambi il verso di rotazione. Ma per farlo devo smontarlo, è già "fine tuned", e volevo giocarci un po' così per conoscerlo meglio prima di procedere a -anche solo parziali- modifiche. Ma verrà senz'altro fatto prima o poi!!! :thumbup:
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da stevedet »

daisuke ha scritto:@stevedet: grazie del suggerimento, l'avevo preso in seria consideraizione, l'estrazione dello strato limite è sempre fondamentale per gli specchi! La ventola c'è già, la culatta è già ben chiusa, basta che cambi il verso di rotazione. Ma per farlo devo smontarlo, è già "fine tuned", e volevo giocarci un po' così per conoscerlo meglio prima di procedere a -anche solo parziali- modifiche. Ma verrà senz'altro fatto prima o poi!!!
Si, fai bene a procedere così. Anch'io prima di fare la modifica l'ho usato per un annetto buono così com'era. Ho atteso l'occasione di dare una lavata al primario. Inoltre può anche essere che con uno specchio da 8" il vantaggio di girare la ventola sia minore. Comunque il bello dell'ottica Newton è proprio la sua disarmante semplicità, che favorisce la possibilità di fare piccoli miglioramenti anche da noi. :wave:
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Dob »

Se riuscissi a fare un basamento/falso-tripode molto basso, in modo da avere il fulcro sui 70/80 cm da terra, avrei una sorta di "dobson goto gratis"
se ho capito bene ti ci vorrebbe un treppiede molto basso come questo:

https://image.slidesharecdn.com/howtoco ... 1466065634

Argomento affascinante quello dei newton "lunghi" (almeno f/7): tuttavia a mio parere si tende a dare troppa importanza al rapporto focale e alla conseguente bassa ostruzione che si ottiene.
Infatti bisogna considerare che :

1) al giorno d'oggi ci sono molti ottici in grado di lavorare uno specchio parabolico f/4 o f/5 ampiamente entro le tolleranze ottiche (cosa che non era vera in passato da qui la storia dei "light bucket" ). Addirittura molti di quelli commerciali sono assolutamente buoni (però resta sempre una maggiore rugosità rispetto agli artigianali fatti come si deve).

2) il discorso dell'ostruzione: essa diminuisce non solo aumentando il rapporto focale ma anche all'aumentare del diametro (a parità degli altri fattori) . Ad es. il mio 45cm nonostante sia un f/4,2 ha un'ostruzione del 20% .

Comunque, come dicevo, è un argomento interessante e a questo proposito mi sta venendo un'idea malsana che non so se andrà in porto.
Recentemente ho costruito un piccolo mini-dobson da 15cm f/4 con ottica commerciale GSO: bene, l'idea malsana sarebbe quella di costruire un 15 cm f/8 con la stessa intubazione, stesso fuocheggiatore, stessa estrazione del fuoco in modo da poter fare confronti. Ovviamente l'f/8 verrebbe con una ostruzione ridottissima del 13% che è appunto un valore affascinante della serie : chissa come si vede e chissa che differenza con l'f/4 (che ha un'ostruzione del 33%) !
mah...vediamo se la prossima estate avrò voglia di lavorare... :D
Angelo Cutolo

Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Angelo Cutolo »

Visto che hai un'AZEQ6, la quale dovrebbe avere una buona portata (20kg?), invece di cercare treppiedi o colonne particolarmente basse, potresti appesantire la "testa" (la zona del secondario), fin quando il baricentro non arriva a centro tubo, ad esempio con un anello in acciaio del peso appropriato.
stevedet

Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da stevedet »

Dob ha scritto: Recentemente ho costruito un piccolo mini-dobson da 15cm f/4 con ottica commerciale GSO: bene, l'idea malsana sarebbe quella di costruire un 15 cm f/8 con la stessa intubazione, stesso fuocheggiatore, stessa estrazione del fuoco in modo da poter fare confronti. Ovviamente l'f/8 verrebbe con una ostruzione ridottissima del 13% che è appunto un valore affascinante della serie : chissa come si vede e chissa che differenza con l'f/4 (che ha un'ostruzione del 33%) !
mah...vediamo se la prossima estate avrò voglia di lavorare... :D
Beh, esiste già questo 150 f/8 in commercio... Però vedo che l'ostruzione è del 22%.
http://shop.tecnosky.it/Articolo.asp?Se ... 50&Score=1
Giovanni Bruno
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Re: Alla scoperta dell'acqua calda: Celestron 8 vs Taka FS12

Messaggio da Giovanni Bruno »

Alle migliaia di neofiti in cerca del loro primo telescopio e con una cifra davvero risicata, ho invariabilmente consigliato proprio quel PICCOLO-GRANDE dobson da 150/1200mm ad f8, ma con scarsi risultati percentuali.

Peccato che i neofiti hanno in testa due cose precise, una montatura GOTO ed un telescopietto con cui fotografare da subito, fosse pure di carta velina, basta che costi non oltre i 300€.

Da li la solita spirale senza fine di acquisto, immediata insoddisfazione e relativa vendita, riacquisto di un nuovo complessivo e così via, finchè finalmente arriva la constatazione che per fotografare ci vogliono almeno 2.000€, mentre avrebbero avuto da subito un dignitoso visuale con 300€, con quel DOBSON da 150/1200mm ad f8. :thumbup: :wave:
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