Quella “strana cosa” chiamata…educazione.

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Da bambino ero un entusiasta genuino: mi appassionavo di un argomento in modo intenso e sino  a quando non avevo approfondito bene la materia, non mi ritenevo contento.  Non esisteva internet ( forse, per fortuna) c’erano varie associazioni di appassionati, ci s’iscriveva e si andava a partecipare alle riunioni periodiche, badando a mantenere un atteggiamento rispettoso nei confronti “dei veci”.

Per chi non aveva la possibilità di iscriversi a un’associazione esisteva anche uno strano oggetto, ormai visto come un reperto del paleolitico, chiamato: ”tessera della biblioteca”.

I trogloditi ,con questo piccolo pezzo di carta fra le mani, si recavano in un luogo semi-buio, silenzioso e polveroso a chiedere “In prestito” un altro strano oggetto squadrato chiamato “libro”.

Nel libro c’erano nozioni che andavano lette e non leggiucchiate saltando di riga in riga e sempre nel libro si poteva iniziare a imparare, magari nel silenzio della propria stanza o nel salone della biblioteca.

Prima c’era la teoria, molta teoria e dopo la pratica.

 L’incontro con un esperto del settore prediletto era sempre visto con timore e rispetto e raramente lo sobillavamo di richieste scontate e banali che potevano essere semplicemente scovate nelle prime pagine dei libri di nostro gradimento.

In questo periodo il modus operandi di molti giovani appassionati è cambiato. Forse vittima dei social ,dove è normale leggiucchiare qua e là, senza approfondire alcunché, e dove è abbastanza scontato porsi e presentarsi con toni spesso maleducati.

Raramente i giovani neofiti leggono, preferiscono contattare “tramite Facebook” chi pare essere un esperto di settore. Disturbano spesso anche i professionisti e si stizziscono se questi assurdi personaggi che hanno una Partita Iva e vivono, ad esempio di fotografia, esigono soldi per la lettura di un portfolio.

Pochi giorni fa ho letto un lungo messaggio di una fotogiornalista che ormai stanca della continua maleducazione di chi la tediava, anche a mezzanotte, per avere consigli su consigli ha deciso di rispondere… a tono.

Questa signora ha studiato, ha fatto gavetta e ora merita il rispetto di tutti e il rispetto, spesso significa: presentarsi cordialmente, rivolgersi con educazione  soprattutto evitare di fare domande stupide.

Anche io, talvolta, ricevo tramite la posta elettronica, delle domande banali che potrebbero trovare risposta semplicemente leggendo “Il glossario” di Binomania o utilizzando il comando “cerca” sul sito web.

Anche sul forum stanno accadendo queste spiacevoli situazioni: ultimamente noto dei comportamenti maleducati e pretenziosi da parte di alcuni nuovi iscritti che- grazie all’anonimato- pubblicano richieste alquanto assurde per poi offendere l’ESPERTODITURNOSEMPREDISPONIBILE, tacciandolo di superbia, e scarsa disponibilità.

Esemplificando posso informare i lettori che qualche giorno fa si è iscritto il classico “anonimo”. Ha iniziato a porre domande abbastanza prive di senso logico, mostrando nel contempo, di non aver letto neppure il glossario e men che meno di aver leggiucchiato le  oltre quattrocento recensioni gratuite disponibili sul sito.

Alcuni “bravi ragazzi” del forum hanno speso tanto tempo utile a rispondere di cose già dette, fornendo addirittura, collegamenti ipertestuale ad articoli, a discussioni  e a prodotti in vendita.
Insomma la classica …pappa pronta.

Molto probabilmente questo “signore” non pago di tale gentilezza, dopo aver ricevuto gentilmente da qualcuno il consiglio di attenersi alle regole del forum, soprattutto quella di andare a cercare se vi fossero argomenti simili, ha deciso di scrivere al sottoscritto per lamentare il bieco atteggiamento di questo gruppo di ciniche persone che compongono il forum di Binomania.

 

“Con la presente si richiede cancellazione profilo dal forum. 

Di recente ho subito dileggio e scherno oltre che un richiamo pretestuoso e in malafede. 

In particolare tale “X” mi ha richiamato per l’uso del quote quando altri utenti nella stessa discussione ne hanno fatto uso ben più intensivo. Ciò testimonia l’assoluta pretestuosità del messaggio inviato. Oltremodo imbarazzante scrivere che il forum non è un help desk : evidentemente a qualcuno sfugge il concetto nativo di forum. Si consiglia di visionare il forum XXX  che rappresenta uno spazio assai più evoluto del vostro “forum”. 

 Ho capito che non si tratta di un forum ma di un circolo privato autoreferenziale che non tollera la dialettica ed il confronto e che si compiace di se stesso autocelebrandosi attraverso il saccente bacchettone di turno. 

 

Cari amici, meglio non rispondere…che dite?