Vixen Ultima ZCF 8×56 e 9×63

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Come astrofilo ho sempre apprezzato i binocoli “crepuscolari”. Il Vixen Ultima 8×56 e 9×63 sono una delle varie espressioni nel campo dei binocoli dotati di prismi di Porro.Nel corso degli ultimi anni ne ho posseduti un paio di esemplari, passo quindi ora ad esporre le mie impressioni.

Vixen Ultima 9x63
I due binocoli Vixen Ultima ZCF insieme al più astronomico Vixen Ark 20×80

 

Meccanica e costruzione

Lo scafo ottico è rivestito di un materiale di simil- pelle nera, delicata, ma molto elegante, Lo schema è quello di un classico binocolo con prismi di porro, dotati di un carrello centrale, per la focalizzazione, che prevede anche una ghiera di regolazione delle diottrie sull’oculare destro.
Il binocolo 9×63 è decisamente sbilanciato, di fatto, le prime volta si dovrà porre attenzione a trovarne il perfetto feeling, soprattutto nell’uso a mano libera. Per le osservazioni astronomiche è presente una ghiera filettata che consente il fissaggio sui comuni treppiedi fotografici. Questi binocoli non sono impermeabilizzati, Ovviamente, con un po’ di attenzione è possibile usarli anche in presenza di una lievissima pioggerella, si dovrà prestare molta attenzione alla loro manutenzione. Non sono, infatti, binocoli adatti ad un intenso utilizzo Outdoor.

Producent Vixen Vixen
Modello Ultima 8×56 ZCF Ultima 9×63 ZCF
Diametro della lente in mm 56 63
Ingrandimento [x] 8 9
Campo reale [gradi] 6,1 5,4
Campo lineare di vista [m / m] 107/1000 95/1000
Pupilla d’uscita [mm] 7 7
Pupilla d’uscita [mm] 18 21
Min. messa a fuoco dist. [M] 5 9
Crepuscolare 21,2 23,81
Luminosità 49 49
Prismi Bak4/Porro BaK-4/Porro
Dimensioni [mm] 200×197 230×185
Peso [g] 1000 1050
Impermeabilizzazione no No
Raccordo per il treppiede
Sistema di focalizzazione centrale centrale
Distributore italiano Alpinhunting.com Alpinhunting.com
Vixen Ultima 9x63
Un primo piano sul Vixen Ultima ZCF 9×63

Lenti
Obiettivi
Gli obiettivi da 56 mm e ancor di più quelli da 63 mm si sono dimostrato molto luminosi, ovviamente in proporzione alle dimensioni del sistema di prismi di Porro. Non sono , infatti, i primi della classe, tuttavia, se si analizzano le loro prestazioni con il prezzo di acquisto, è possibile evidenziare i lati positivi. Le ottiche sono acromatiche e potrei definire a “bassa dispersione” dato che il contenimento dell’aberrazione cromatica è elevato. La nitidezza è molto buona, soprattutto al centro del campo

Oculari
Uno schema crepuscolare raramente consente di ottenere campi elevati di vista, soprattutto quando i costruttori devono raggiungere un compromesso fra i costi e gli ingombri. Con dei campi apparenti prossimi ai 50°, gli oculari dei Vixen Ultima 8×56 e 9×63 non posso definirsi certamente grandangolari.  Pregevole, tuttavia, il trattamento anti-riflesso e discreta l’estrazione pupillare. Ai portatori di occhiali è consentito l’uso abbassando le conchiglie in gomma in dotazione

Prismi.
Questi binocoli sono equipaggiati con prismi di Porro composti da vetro Bak-4. Nella versione 9×63 analizzata era presente un cut-off sul prisma di sinistra che è migliorato dopo un’attenta collimazione da parte del noto riparatore-restauratore Luca Mazzoleni.
I prismi non sono sovra-dimensionati , si nota, infatti, un po’ di vignettatura, soprattutto nel formato 9×63, osservando il cielo diurno.

Trattamenti
E’ presente un classico trattamento multi-strato antiriflesso su tutti gli elementi.

Aberrazioni
Aberrazione cromatica
Come ho anticipato, in entrambi i binocoli il contenimento di questa aberrazione è pregevole, non raggiunge i valori dei nuovi Vixen Ultima 7×50 CF (tripletto) o dei fuori produzione Vixen Ultima ED, tuttavia, anche un birdwatcher esigente potrebbe apprezzarne la resa

Curvatura di campo.

Non sono binocolo dotati di campo piatto, si nota un deciso blurring (sfocatura) delle immagini già a partire dal 75%-80% del campo di vista.

Distorsione angolare
E’ presente un minimo di distorsione angolare a cuscinetto

In dotazione

Vixen Ultima 9x63
Il binocolo Vixen Ultima ZCF 8×56 comparato al Vixen BT 25-75×125.

La dotazione prevede una borsa di pelle e due cinturini per sostenere i binocoli

I due binocoli sul campo. Breve sintesi.

 

Vixen Ultima ZCF 8×56

Bell’oggettino, se la resa ai bordi fosse migliore sarebbe davvero perfetto, solo 800 grammi, luminoso, contrastato, penalizzato, ovviamente nel diurno a causa della sua grossa pupilla di uscita, di ben 7 mm, che è adeguata per l’utilizzo sotto cieli veramente scuri. Mi pare un buon compromesso anche  per il birdwatching, o nell’osservazione terrestre in scarse condizioni di visibilità, ove ho apprezzato l’incisione delle immagini al centro del campo e la resa dei colori.
Ovviamente non si può utilizzare in condizione meteorologiche pessime, dove è meglio avvalersi di un robusto binocolo water-proof.

Questo formato si può ancora utilizzare a mani libere  senza l’ausilio del cavalletto fotografico dato che il suo peso è inferiore al chilogrammo. La prima volta che osservai un paio di aerei con questo binocolo rimasi affascinato dal contrasto al centro del Campo.

Vixen Ultima ZCF 9×63

Binocolo atipico: davvero leggero per avere degli obiettivi di 63 mm.Anche al centro del campo possiede un contrasto buono ed una puntiformità stellare discreta.  Ovviamente , nel mero uso astronomico, la sua  resa ai bordi del campo è inferiore  al Fujinon 10×70, giacchè non fa uso di lenti asferiche.

E’ molto piacevole da utilizzare, anche a mano libera, navigando tra un campo stellare ad un altro, senza la minima difficoltà e quando si osserva sotto un buon cielo, le sorprese non mancano mai.

Ho ammirato più volte, sotto un terso cielo di montagna la Nebulosa di Orione, estendersi per circa un grado nonché  decine di galassie nell’Orsa Maggiore e nel Leone, Ovviamente con 9  ingrandimenti si apprezza più che altro la vista d’insieme.

Ritengo possa essere il complemento ideale al telescopio per chi non ha un alto budget a disposizione.. I suoi scarsi
ingrandimenti non concedono di discernere al meglio i crateri lunari, è però possibile osservare i satelliti Medicei intorno al pianeta Giove e le fasi di Venere. In ogni modo per un uso preciso è certamente più godibile se utilizzato con un cavalletto fotografico.

Nell’uso naturalistico è una valida opzione ai blasonati binocoli con prismi a tetto di alta qualità e luminosità,per l’osservazione di ungulati.

E i difetti?

Nell’uso astronomico, come ho già accennato, si percepisce la curvatura di campo già a partire da circa il 75%-80% del campo fornito.
Oltre a ciò, anche per le osservazioni terrestri il campo reale risolta molto piccolo.

In sintesi.

Vixen è un noto marchio astronomico, il formato 8×56 e 9×63 ben si prestano, agli amanti di questa azienda giapponese che vogliono affiancare al loro telescopio anche un interessante, luminoso e leggero binocolo con prismi di Porro , per spazzolare il cielo alla ricerca degli oggetti più interessanti da osservare.

Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata nel Giugno del 2007.Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici.
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