Apexel BinoClamp Pro – Il supporto per i binocoli che stavamo aspettando

SOMMARIO

PREMESSA


Su Binomania vi propongo quasi sempre recensioni pratiche di binocoli e di strumenti digitali, e solo raramente di accessori che ne facilitano l’uso. Proprio per questo motivo vi propongo con piacere un adattatore universale della ditta Apexel: si tratta del BinoClamp Pro, che attualmente costa circa 45 euro — per la precisione 44,95 — e si può acquistare facilmente tramite PayPal sul loro shop on-line. Ho avuto modo di provare questo adattatore sia confrontandolo con i modelli più classici che possiedo, sia  avvalendomi anche del sistema rapido di aggancio alla tracolla o alla fibbia della cintura previsto dall’adattatore.

Dove acquistarlo?

Amazon IT: https://amzn.to/4jMz8zt 

Codice sconto del 15% per i lettori di binomania BKY4KH6L / binomania

 

STORIA


L’azienda Apexel è nata nel 2011 dalla volontà del fondatore di creare degli obiettivi in grado di migliorare le prestazioni degli smartphone. Grazie a un team dedicato, ha quindi realizzato delle lenti aggiuntive, a partire da un obiettivo macro, in grado di potenziare significativamente le capacità fotografiche dei dispositivi mobili. Attualmente Apexel produce obiettivi aggiuntivi per smartphone, inclusi sistemi per microscopia, teleobiettivi e altri accessori.
Apexel commercializza anche una gamma di binocoli, con fasce di prezzo differenti, dotati sia di prismi di Porro che di prismi a tetto. Parallelamente, ha sviluppato una serie di accessori per sfruttare al meglio questi strumenti ottici, tra cui un adattatore universale per digiscoping — che spero di poter provare in futuro — e il sistema BinoClamp Pro.

FIG.1 – Lo Zeiss Victory SF 8×42 montato sul treppiede grazie all’adattatore Apexel BinoClamp Pro

CARATTERISTICHE TECNICHE


Il BinoClamp Pro è composto da due componenti principali entrambi costruiti artigianalmente con lega di alluminio . Il primo è una semi-culla  ottimizzata con un sistema di fissaggio tramite una fascia molto resistente che consente di montare binocoli con un diametro massimo di circa 50 mm (dipende un po’ dalla forma del binocolo). Il sistema di chiusura si stringe saldamente sul tubo ottico del binocolo e può reggere fino a 3 kg. Nella parte inferiore della culla è presente una fibra zigrinata specifica che impedisce lo scivolamento del tubo ottico, migliorandone al contempo la stabilità.
Inoltre, è possibile usufruire di un doppio sistema di aggancio: sia tramite l’attacco Arca Swiss dedicato, sia attraverso una filettatura da 1/4 che permette il collegamento con una comune piastra fotografica, ad esempio con passo Manfrotto.

FIG.2 – Nella parte inferiore della basetta, troviamo la classica filettatura da 1/4

Il secondo componente fornito da Apexel, che aumenta ulteriormente la versatilità del sistema, è un morsetto con sgancio rapido per piastre da 38 mm, che può essere fissata all’imbracatura toracica del vostro zaino oppure montata direttamente sulla cintura dei vostri pantaloni.  Il morsetto si fissa tramite due pomelli che bloccano in modo sicuro il sistema.

FIG.3 – L’altro componente serve per fissare il binocolo agli spallacci dello zaino o alla cintura


Questo sistema, come anticipato durante l’unboxing, l’ho già avuto modo di provare nel settore fotografico: spesso e volentieri, infatti, lo utilizzo per fissare la mia mirrorless Micro Quattro Terzi. È senz’altro un sistema funzionale, ma mai avrei pensato che qualcuno progettasse una soluzione simile per l’utilizzo con un binocolo. Il bloccaggio del morsetto avviene tramite due piccole manopole che fissano la componente piu’ piccola dietro la fibbia, e non richiede l’uso di attrezzi. La culla a cui è fissato il binocolo si aggancia, sgancia rapidamente, grazie a una leva di bloccaggio posizionata sul morsetto.

FIG.4 – Il pulsante di sgancio rapido del binocolo

Come avrete capito, questo adattatore svolge due funzioni principali rispetto a un classico supporto di montaggio: non solo consente di agganciare rapidamente una grande varietà di binocoli — anche quelli privi di filettatura centrale — ma permette anche di trasportare il binocolo fissandolo allo zaino o alla cintura dei pantaloni, evitando così l’uso della tracolla e scaricando il peso dal collo.
Si tratta quindi di un adattatore poliedrico, che non può essere direttamente comparato con altri strumenti più specifici (anche se ovviamente l’ho fatto), proprio perché si presta a diversi tipi di utilizzo. Volendo, ad esempio, potreste agganciare una piastra da 38 mm  alla vostra mirrorless e sfruttare uno dei componenti del BinoClamp anche per il trasporto della fotocamera reflex o mirrorless. Ho provato a usare le piastre della mie teste Arca Swiss ma per un paio di mm non sono stato in grado di inserirle nel morsetto.

FIG.5 – La base è compatibile con il passo “Arca Swiss”

COME HO SVOLTO IL TEST PRATICO SUL CAMPO 


Per testare questo adattatore ho utilizzato un treppiede in carbonio  Sirui R-K203L capacità di carico 35KG), di cui trovate la recensione su Binomania, abbinato a una testa a sfera sempre della Sirui, modello K-40X  ( capacità di carico 35KG)

 Si tratta di un supporto decisamente stabile, che utilizzo spesso anche per l’osservazione con telescopi. Ho optato per un treppiede più robusto del solito, rispetto a quello che uso normalmente con binocoli da 40–50 mm, perché volevo escludere totalmente eventuali vibrazioni imputabili al treppiede stesso e non all’adattatore.
Dato che il Binoclamp Pro dispone già di un passo dedicato Arca Swiss, non è stato necessario utilizzare la piastra inclusa nella testa a sfera.

Per montare correttamente il binocolo, è necessario — secondo la mia esperienza acquisita durante queste ore di utilizzo — tenere la fibbia di serraggio sul lato sinistro, molto bassa verso la culla, fa passare la cinghia lungo il tubo ottico e fissare con forza. Se tutto è allineato e serrato correttamente, i tempi di smorzamento dopo il classico colpetto risultano praticamente irrilevanti per le osservazioni visuali anche a 15x.

FIG.6 – La base zigrinata aumenta il grip del binocolo


Rimane solo un lievissimo gioco sull’asse orizzontale, che dipende dal pulsante di blocco: quello che, una volta sbloccato, consente di far ruotare l’adattatore di 360 gradi in orizzontale. Per questo motivo è utile acquisire un po’ di esperienza nell’uso con il digiscoping: poiché se l’adattatore non è fissato direttamente all’oculare, non dovrete premere con scarsa attenzione lo smartphone sull’oculare del binocolo  per evitare che l’adattatore si sposti lievemente.
In un binocolo con un campo reale di 8°, come lo Zeiss SF, lo spostamento si traduce in circa 0,3°. Ho provato due esemplari dell’adattatore, e presentano entrambi lo stesso gioco, quindi si tratta di una caratteristica progettuale  data forse dal gioco previsto per la leva di bloccaggio dell’asse orizzontale e non di un difetto isolato.

Detto ciò, è uno strumento davvero versatile. Ritengo che, tra quelli attualmente disponibili, sia tra i più polivalenti sul mercato. Non è pesantissimo circa 170 grammi: è leggero, molto compatto e soprattutto consente di trasportare il binocolo fissandolo alla tracolla dello zaino o alla fibbia dei pantaloni, senza dover per forza ricorrere alla custodia o alla classica tracolla. La culla e la cinghia sono così leggeri che si possono tranquillamente tenere montanti anche se si gestirà per molto tempo il binocolo a mano libera.

FIG.7 – Lo Zeiss SFL 8×50 è stato retto alla perfezione con questo sistema


Tra le varie modalità di trasporto, ho preferito quella tramite il fissaggio sugli spallacci dello zaino, perché risulta più immediata e pratica. Inoltre, il binocolo rimane ben visibile e accessibile: portandolo lateralmente, all’altezza dei fianchi dove c’è la cintura, si rischia invece di graffiarlo accidentalmente durante l’uso sul campo.

A un primo sguardo, potrebbe sembrare che la fascia che stringe il tubo ottico del binocolo non sia in grado di reggerne il peso durante il trasporto in questo modo. In realtà, posso confermare — dopo diverse ore di utilizzo in escursioni outdoor, trekking e risalite — che non ho mai riscontrato problemi. Naturalmente è importante fissare il sistema con attenzione e cura.

Iscriviti alla Newsletter


Tra i binocoli a mia disposizione, sono riuscito a fissare senza problemi modelli con obiettivi da 32 mm fino a 50 mm, nello specifico lo Zeiss  Victory SF e l’SFL 8×50 attualmente in prova. Ho anche testato il montaggio dello Zeiss Conquest HDX 15×56: sebbene fosse sostenuto, il tubo ottico era più grande della semi-culla, e quindi non veniva avvolto completamente. Direi quindi che il prodotto è compatibile, in tutta tranquillità, con la maggior parte dei binocoli naturalistici utilizzati per birdwatching, caccia o escursioni, rientranti nella fascia di diametro tra i 32 mm e i 50 mm.

 

PARAGONATO AD ALTRI PRODOTTI


Non è ovviamente mancato un test comparativo con altri due classici supporti: la classica staffa  disponibile online in varie forme, misure e materiali (da policarbonato all’alluminio), e il più pesante supporto universale Berlebach.
Tra i tre, se la forma del binocolo lo consente, il sistema Berlebach è quello che garantisce la maggiore solidità, nel senso che non presenta movimenti laterali evidenti. Tuttavia, tutto dipende dal diametro del binocolo e dalla forma inferiore del tubo ottico. Ad esempio, i binocoli con telemetro che spesso hanno l’elettronica integrata nella parte inferiore dei tubi ottici (Tipo Swarovski El Range) si montano con difficoltà; binocoli con design particolare, come ad esempio Canon stabilizzati, risultano impossibili da fissare. Inoltre, il supporto Berlebach è molto più pesante e ingombrante da trasportare.

La classica staffa offre una stabilità simile nella riduzione delle vibrazioni, ma in base alla profondità della filettatura  del binocolo può comunque generare lievi giochi, che fanno muovere il binocolo lateralmente (a volte si rimedia con una piccola guarnizione rotonda che funge da spessore). Ricordiamo che stiamo sempre parlando di prodotti universali, e non di supporti progettati su misura per un singolo modello di binocolo, come ad esempio l’adattatore Zeiss e quindi raramente sarà possibile avere un fissaggio perfetto come serrare una filettatura situata nella parte inferiore come nei binocoli angolati o con gli spotting scope.

FIG.8 – La cinghia di fissaggio è in grado di gestire binocoli sino a 3 kg come dichiarato


Inoltre, se non si vuole rimuovere la staffa dopo l’uso, si è costretti a trasportare il binocolo con il supporto montato, magari con la piastra della testa fotografica ancora attaccata. In entrambi i casi, quindi, si tratta di soluzioni meno pratiche rispetto a quella offerta da Apexel.

Alla fine dei conti, dovendo assegnare un punteggio considerando facilità d’uso, versatilità, rapidità di montaggio e possibilità di trasporto, ritengo che il BinoClamp Pro di Apexel sia il prodotto che offre la maggiore poliedricità.

PREGI E DIFETTI

Pregi


Tra i principali punti di forza del BinoClamp Pro, cito il prezzo d’acquisto competitivo, la qualità dei materiali utilizzati e la facilità nel montaggio dei binocoli. È possibile utilizzare strumenti con diametro fino a circa 50 mm e peso massimo di 3 kg.
Molto interessante anche la presenza di un sistema di panoramicità orizzontale integrato, nonché la possibilità, tramite il secondo accessorio incluso, di trasportare il binocolo agganciandolo allo zaino o alla fibbia dei pantaloni, contando su un sistema di aggancio/sgancio rapido davvero invidiabile.

Difetti


Tra i difetti, segnalo un lieve gioco laterale (destra/sinistra) anche con il pulsante di blocco attivato. Questo non compromette affatto l’esperienza visiva nell’osservazione classica, ma potrebbe generare qualche vibrazione in più nel caso in cui si utilizzi lo smartphone per fare digiscoping, soprattutto se non si dispone di un adattatore specifico e si è costretti ad appoggiare manualmente l’obiettivo dello smartphone all’oculare del binocolo.

FIG.9 – Un particolare sulla fibbia

CONCLUSIONI

In conclusione, ritengo che il BinoClamp Pro sia uno dei migliori adattatori universali per binocoli attualmente in commercio. È poliedrico, leggero, costruito con componenti di alta qualità, e consente non solo di fissare il binocolo al treppiede in due modalità diverse, ma anche di trasportarlo con praticità, grazie alla possibilità di agganciarlo alla fibbia dei pantaloni o allo zaino.
In realtà, questo sistema apre la strada a numerose varianti d’utilizzo che vi invito personalmente a sperimentare sul campo.

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio Alan, marketing manager di Apexel, per avermi fornito l’esemplare oggetto di questo test e per avermi lasciato completamente libero di esprimere le mie impressioni pratiche sul campo.
Ricordo ai lettori che è possibile acquistare questo accessorio direttamente sul sito ufficiale dell’azienda, con pagamento tramite PayPal, usufruendo anche della comoda opzione di pagamento in tre rate.

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio. Nel mio sito web troverete esclusivamente recensioni imparziali di prodotti ottici sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono obiettive e indipendenti, come è dovere di ogni giornalista, e non ricevo alcuna percentuale sulle vendite degli eventuali acquisti dei prodotti recensiti.

Per qualsiasi acquisto, informazione su variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Apexel, cliccando sulla immagine qui di seguito.

💬 Ti è piaciuto questo articolo? Se Binomania ti è utile, valuta una piccola donazione per supportare il progetto. Anche 1 euro fa la differenza. Grazie!

👉 Sostienici su PayPal