Binomania il primo portale dedicato agli amanti del binocolo a cura di Piergiovanni Salimbeni
visitate Astrotest.it: il nostro sito di recensioni di telescopi ed accessori testi di reflex ed obiettivi test di binocoli testi di cannocchiali e cenni di digiscoping test di accessori per il mondo outdoor test di visori notturni test di treppiedi, montature, teste ed altri prodotti prova i tuoi prodotti preferiti dai migliori negozianti iniziative e workshops leggi i nostri articoli e gli editoriali Partecipa al forum ritorna alla pagina iniziale -home page Lo staff di binomania Scrivici e iscriviti alla  newsletter i link scelti da binomania


Meopta MEOSTAR B1 8x32

di Piergiovanni Salimbeni

(6 luglio 2010)


Il Meopta MEOSTAR B1 8x32 con la sua borsa in dotazione: pregevole la cintura dotata di sagomature antiscivolo che consentono anche una ottima traspirazione della pelle

 

Caratteristiche tecniche

ingrandimento 8x
diametro lenti 32mm
estrazione pupillare 15.5mm
campo visivo m/1000 138/1000
campo visivo in gradi 7.9
Distanza minima di messa a fuoco 1.8
Compensazione diottrica +-3
Colori Verde militare -nero
Dimensioni  
Peso gr. 598 gr
Waterproof si
   

 

 Premessa

Tra appassionati quando si discute di binocoli, si sentono spesso citare i soliti marchi, tuttavia vi è anche, chi poco conosciuto in Italia, trae frutto da una esperienza pari a quasi ottanta anni. La nascita della Meopta, infatti, trova radici nel lontano 1933, allorquando fu fondata l'azienda OPTIKOTECHNA in Prerov nella Repubblica Ceca. In un primo tempo l'attività primaria era volta alla costruzione di lenti e di condensatori , solo successivamente fu iniziata la progettazione e la produzione di binocoli e di cannocchiali per uso militare.

Dopo la Guerra Mondiale OPTIKOTECHNA si trasformò nella Meopta, nel 1971 la sua produzione primaria era ancora legata al settore militare, che era pari a circa il 75% del fatturato annuale. Gli amanti dei binocoli d'altri tempi, ricorderanno ancora alcuni dei loro binocoli dotati di prismi di Porro come il  Triedr 6x30 del 1962, il 10x50 dello stesso anno con 63 gradi di campo apparente oppure il binocolo compatto 4x20 dal peso di soli 200gr.



A causa della privatizzazione, avvenuta negli anni 90, Meopta iniziò ad espandersi sempre di più,tanto che, ai nostri giorni, i suoi stabilimenti si estendono per oltre 135.000 metri quadrati e pare che vi siano impiegati circa 2500 dipendenti, tutti divisi fra la produzione di binocoli e di cannocchiali per uso civile e quella di ottiche e strumentazioni per uso militare e medico, insomma, non proprio ciò che si può definire "azienda familiare"!

 

Prime impressioni

A livello estetico il Meopta MEOSTAR B1 8x32 è davvero molto accattivante: ho testato la versione di colore verde militare che pare anche ottimale per le osservazioni naturalistiche, pur essendo compatto e leggero, meno di 600gr, dona immediatamente una sensazione di robustezza. Molto bellla e funzionale mi è anche parsa la protezione in gomma esterna che è dotata di una zigrinatura antiscivolo, oltre a ciò, l'incavo fra i prismi a tetto e la sede degli oculari è perfetta per inserire le dita, aumentando cosi il già ottimo grip.

 

 

 
Spaccato del binocolo Meopta. Foto, cortesia 'Meopta - optika, s.r.o.

 

Meccanica e Costruzione


Il Meopta MEOSTAR B1 8x32 fa uso di una struttura con ponte centrale dotato di messa a fuoco interna. L'apertura-chiusura del binocolo avviene, ovviamente, tramite una cerniera centrale.. La esperienza di questa azienda nel settore militare si evince particolamente dalla costruzione di questo strumento che è davvero pregevole: lo scafo in lega di alluminio unisce la resistenza ad una buona leggerezza, lo scafo interno è dotato di vari diaframmi per la prevenire l'infiltrazione delle luci parassite e per aumentare il contrasto generale dell'immagine, il riempimento in azoto ostacola, inoltre, la formazione di muffe.

La messa a fuoco centrale è ottima! Questo binocolo si avvale, come anticipato, di una messa a fuoco interna, impermeabilizzata con un sistema ad do microregolazione diottrica integrato. L'azienda non dichiara il grado JIS di resistenza all'acqua. ma avverte che la sua temperatura di utilizzo è compresa fra i -45° ed i +55° .I movimenti della manopola sovra-dimensionata sono fluidi e precisi e non ho notato giochi o tensioni. Gli oculari si avvalgono di un sistema di conchiglie che si estraggono tramite rotazione laterale e che consentono l'utilizzo e la regolazione anche ai portatori di occhiali. La regolazione diottrica è pari a +-3 diottri, un valore allineato con molti altri 8x32mm a tetto.

 

Ottica

Il Meopta MEOSTAR B1 8x32 fa uso di due obiettivi da 32mm dotati di un sistema ottico a quadrupletto che, date le loro prestazioni definirei a bassa dispersione. Nello spaccato, qui sopra presentato si può notare anche una lente, posta anteriormente al prisma che presumo funga da lente spianatore di campo. Le immagini fornite sono nitide e ben paragonabili a binocoli TOP DI GAMMA delle altre marche, la tonalità fornita è leggermente calda. Ottima ma non eccellente la incisione ed il contrasto fra zone chiare e scure fornita al centro del campo.

Trattamento antiriflesso

Non mi è dato modo di sapere quale tipo di trattamento antiriflesso sia utilizzato, presumo si avvalgano di un trattamento alla fluorite. E' ovviamente un sistema multi-strato antiriflesso, stratificato su ogni superficie ottica, si chiama MEOBRITE 550 e la casa tiene a precisare che esso è in grado di fornire il 99.8% di luminosità effettiva. Posso solo confermare che, nell'uso pratico, le immagini sono realmente luminose, fra le migliori nel settore dei 32mm di diametro.


Compatto e ben progettato: primo piano sullo scafo ottico, da notare il "grip" per una impugnatura ottimale

Obiettivi

Il Meopta MEOSTAR B1 8x32 utilizza una coppia di oculari dotati di schema a 4 elementi, la estrazione pupillare è pari 15.5mm.

 

Prismi

Il binocolo fa uso di un sistema di prismi a tetto SCHIMDT (penta-prisma, un sistema poco convenzionale) in grado di consentire una ottima trasmissione della luce, in effetti, nell'uso pratico non ho notato nessuna vignettatura , neppure ai bordi estremi del campo ed osservando il cielo diurno.

Curvatura di campo

Grazie alle lente che funge da spianatore di campo. l'immagine è quasi perfettamente piatta, direi, ottima sino all'80- 85% del campo, un valore molto buono che unito ai quasi 64 gradi di campo apparente fornisce una immersione nella scena piacevole e molto riposante.

Distorsione angolare

E' presenta una distorsione a cuscinetto che risulta ottimale per la buona riuscita del panning , soprattutto quello relativo alla osservazione del paesaggio a medio-lunga distanza.

In questi binocoli dal grande campo, se il binocolo non presentasse tale abberazione geometrica (calcolata ad hoc in fase progettuale) presumo che si noterebbe un effetto palla rotolante (1)- RBE (Rolling Ball Effect) molto evidente, rispetto ai binocoli che inquadrano una porzione di campo inferiore.

 



Primo piano sugli oculari dotati di schema a quattro lenti

 

Cut-off dei prismi

Nessun cut-off. La pupilla è perfettamente sferica ed illuminata.
 


Aberrazione cromatica

Il Meopta MEOSTAR B1 8x32 ha dimostrato di contenere perfettamente l'abberrazione cromatica, nella maggior parte delle osservazioni, quando compare, essa si evidenzia, maggiormente ai bordi del campo ed in maniera lieve al centro, All'atto pratico, quindi, il binocolo "va in crisi" soltanto in presenza di condizioni di illuminazione molto critiche, come il riflesso del sole sulla superficie dell'acqua, sul profilo di volatili bianchissimi in giornate assolate (garzetta, airone bianco, etc) oppure ammirando il volo dei rapaci in controluce. Direi che la correzione cromatica è fra le migliori in questa fascia di prezzo e formato.


La messa a fuoco centrale con pomello sovra-dimensionato si è rilevata particolarmente precisa.

Osservazione pratica.

Gli appassionati di natura , fanno spesso uso di un binocolo di 40-44mm per l'osservazione dell'avi-fauna, questo perchè si cerca sempre una buona luminosità al crepuscolo, per tale motivo, spesso ci si chiede se una scelta ottimale possa riguardare l'acquisto di un binocolo di 30mm. Posso solo confermare, che nell'utilizzo pratico, un 32mm a ragione d'essere per vari motivi, in primis, per la sua compattezza, poi per il maggior campo fornito ed anche per il contenimento dell'abberazione cromatica che spesso è più evidente nei binocoli più luminosi. Ovviamente la loro resa crepuscolare è inferiore, fattore da considerare per chi ama osservare gli animali dopo il tramonto.

Durante il mese di utilizzo del Meopta ho apprezzato moltissimo la sua meccanica, la messa a fuoco è affidabile e come evidenziato l'ergonomia e fra le migliori, anche il sistema a quattro lento è foriero di un grande campo piatto quasi sino ai bordi estremi. Amando anche l'osservazione del paesaggio, apprezzo la sua tonalità calda, che da una marcia in più in caso di foschia, gli etologi professionisti e pignoli, forse, dovrebbero testarlo anticipatamente per verificare se tale resa ottica potrebbe fuorviarli nell'analisi del piumaggio e dei colori delle specie osservate. Ottima la minima distanza di messa a fuoco , pari ad 1.8 metri.

Ritengo il Meopta MEOSTAR B1 8x32 una valida alternativa ad altri binocoli, spero di aver delineato in modo soddisfacente le sue peculiarità. Ringrazio Bignami per avermi fornito l'esemplare oggetto di questo test.

 

 

Note a piè pagina

(1)Per meglio ricordare ai lettori la storia della distorsione angolare riporto parte di un'altra recensione, ove era esposta, in breve.

"Nel 1940  tutti i binocoli erano progettati per realizzare immagini prive di distorsione , successivamente in casa Zeiss si decise di applicare un minimo di distorsione angolare ai binocoli anche se la parte conservatrice dei progettisti,  Heinrich Erfle, Albert Konig e Otto Eppenstein erano assolutamente contrari.
Nel 1945 grazie a Hermann Slevogt e Sonnefeld fu proposto un valido compromesso, ciò comportava la possibilità di creare binocoli con un piccola quantità di distorsione angolare che potesse eliminare in parte l’ effetto palla rotolante. Successivamente, grazie a Kohler, si applicò a tutti i prodotti ottici terrestri Zeiss quello che si definisce “cerchio di condizione”, ossia un valido compromesso fra contenimento della distorsione e l’effetto appena citato.  Tale parametro, che sarà analizzato in un seguente e specifico articolo, è stato per anni un punto di riferimento per tutti i progettisti di ottica terrestre."


Disclaimer*
Tutte le impressioni relative agli strumenti citati in questo sito derivano da opinioni strettamente personali degli autori e nascono dalla analisi dello specifico esemplare testato, che non può rappresentare la totalità dei prodotti presenti sul mercato. Le Aziende collaborano inviando i propri binocoli in prova senza alcuna costrizione o vincolo commerciale da parte degli autori. Piergiovanni Salimbeni e i suoi collaboratori non son vincolati da rapporti di lavoro, nè come dipendenti nè come consulenti, con le aziende di settore.
Binomania.it non fornisce ai lettori delle informazioni aggiornate con cadenza regolare, per tale motivo non si può considerare un giornale o una rivista periodica, come previsto ai sensi della legge 62/2001.
Binomania.it è un progetto di Piergiovanni Salimbeni - ©Tutti i Diritti Riservati. E' proibita la riproduzione, la copia del testo e delle immagini senza l'autorizzazione dell'autore.
Questo sito è dedicato alla memoria di mio padre- Antonio Salimbeni - 22/02/1950 - 27/11/2009

english versione by google translate france versione by google translate german version by google translate spain version by google translate japan version by google translate