Nel 2006 , quando Binomania si occupava principalmente di binocoli per uso astronomico, pubblicai una breve recensione del binocolo Canon 10x42L IS WP, il Top di Gamma della nota azienda giapponese. Mesi or sono presi nuovamente contatto con Canon Italia poiché mi premeva testare , con maggiore attenzione, un altro esemplare nell’osservazione naturalistica. Per tale motivo ho deciso di scrivere, dopo due mesi di utilizzo,un nuovo articolo che spero sarà giudicato più completo e degno di interesse.
Caratteristiche tecniche dichiarate dalla Casa Madre
Ingrandimento (x) | 10x |
Diametro lenti anteriori (mm) | 42 |
Diametro pupilla in uscita (mm) | 4,2 |
Angolo di campo reale (°) | 6,5 |
Angolo di campo apparente(°) | 65 |
Campo visivo a 1000 m | 114 |
Minima distanza di messa a fuoco (m) | 2.5 |
Oculare (mm) | 16 |
Prisma | Prisma di Porro II |
Lenti (G2-G4) correzione movimento | Sì |
Regolazione degli oculari | No |
Regolazione delle lenti | No |
Stabilizzatore ottico d’immagine | Sì |
Sistema di compensazione | Sistema di compensazione a due lenti |
Lenti UD | Sì (2) |
Alimentazione – Due batterie AA | 2x batterie AA |
Rivestimento in gomma | Sì |
Resistente all’acqua | Sì (JIS livello 7) |
Rivestimento Super Spectra | Sì |
Peso senza batteria (gr) | 1030 |
Larghezza (mm) | 137 |
Altezza (mm) | 61.2 |
Profondità (mm) | 175.8 |
Prezzo ufficiale Canon Italia Giugno 2013 EURO | 1903.38 |
Costruzione meccanica e sistema di messa a fuoco
Lo scafo monoblocco del Canon 10x42L IS WP è molto robusto e rivela immediatamente la presenza di due performanti prismi di Porro II. La mia bilancia elettronica ha rilevato un peso, con cinghia e tappi pari a 1180 gr che sono distribuiti su 137 mm x 61 mm x1 75 mm.
Tutto il binocolo è protetto da una spessa gommatura nera, a livello estetico si notano , oltre al marchio della Casa Madre ed alla sigla del formato, anche un piccolo logo che rappresenta un globo terrestre sotto a cui è evidenziata la scritta “Canon Optical Design”.
Questo piccolo vezzo estetico è stato incastonato nella parte superiore del rotore di messa a fuoco. Caratteristico, per gli appassionati di fotografia, il classico anello rosso che serve per identificare gli obiettivi fotografici più performanti (Serie L-Luxury) dell’azienda giapponese. Di fatto, questo binocolo utilizza, come vedremo, degli elementi ottici a bassa dispersione (UD).
L’ergonomia potrà in un primo tempo confondere il birdwatcher esigente e nostalgico, abituato alla classica cerniera centrale o alla più recente finestra centrale, tuttavia, se si impugna il binocolo ponendo il palmo delle mani nell’ampia parte posteriore dello scafo la presa sarà sempre sicura. E’ anche utile ribadire che un binocolo pesante, rispetto ad un binocolo compatto, seppur non sia dotato di stabilizzatore consente una maggior stabilità. Per notare ciò è sufficiente utilizzare una USAF CHART o un dettaglio un po’ ostico e comparare questo 10×42 ad un piccolo 10×25.
Sotto lo scafo ottico è presente un foro filettato per consentire il collegamento a tutti i supporti presenti sul mercato (teste a sfera, teste video,etc.etc.) Un’altra interessante caratteristica, molto utile nell’uso Outdoor, è la possibilità di montare dei filtri da 52 mm di diametro.
Le conchiglie para-luce , invece, sono ampie e gommate, è possibile estrarle con una rapida rotazione. Anche in questo caso, come molti prodotti giapponesi, la forma degli oculari è maggiormente adatta ai visi orientali e questo non consente un facile utilizzo alle persone dotate di una distanza interpupillare piccola . Infatti, in certi casi, il naso dell’appassionato di turno, potrebbe toccare contro la gommatura, non consentendo l’utilizzo dei paraluce ed ostacolando la visione dell’intero campo di vista fornito. L’unica soluzione artigianale consentita consiste nella rimozione delle conchiglie originale e il fissaggio, con colla specifica, di un paraluce laterale (Rubber Eye Shield).
Per ciò che concerne la impermeabilizzazione , Canon garantisce questo binocolo con il grado JIS-7, ergo , lo strumento è sigillato contro l’incursione di acqua ad un metro di profondità per 30 minuti. Vi sono, infatti, innumerevoli O-Ring a proteggere lo strumento, oltre al classico riempimento in azoto. In questo modo, è possibile osservare in presenza di pioggia , sabbia o forte umidità ed osservare i nostri soggetti preferiti per la caccia fotografica anche sotto un acquazzone. Canon consiglia , addirittura, in caso di utilizzo in ambienti marini, di immergere per qualche minuto il binocolo in una bacinella d’acqua per poi sciacquarlo sotto l’acqua corrente. (continua..)
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana” ed è il responsabile e il proprietario di Binomania.it, che ha fondato nel 2006. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica. Dal 2021 è entrato a far parte della Patagonia PRO Team come professionista dell’outdoor. Nel tempo libero pratica fotografia di paesaggio, caccia fotografica, fototrappolaggio, digiscoping, enduro con la mountainbike. E’ disponibile per corsi ed eventi nei settori di sua competenza. Per informazioni: https://www.binomania.it/consulenza/