Un giorno al poligono con il CELESTRON ULTIMA 80 – Pregi e difetti

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PREMESSA


Continua la mia ricerca personale dei telescopi da osservazione più convenienti per coadiuvare le attività sportive presso i campi da tiro. Questa volta ho avuto il piacere di usare il Celestron ULTIMA 20-60×80 nella versione “SMART” che è stato gentilmente fornito da Celestron Italia. . Il video, questa volta, non sarà una classica recensione ma un vero e proprio reportage per portarvi “con me” in questa nuova passione! Spero sia di vostro gradimento.

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DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE

Modello

Celestron ULTIMA 80

Ingrandimento

20-60 x

Obiettivi (mm)

80

Lunghezza focale

 480

 

105 m a 20x

Campo lineare in gradi

2° a 20x, 1° a 60x

Distanza minima di messa a fuoco (m)

N.D

Estrazione pupillare mm

18 mm a 20X

Lunghezza Focale dell’oculare zoom

8 – 24 mm

Attacco filtri

no

Impermeabilizzazione

Temperatura di esercizio (°)

N.D.

Dimensioni (mm)

406

Peso (g)

1600

Garanzia

Due anni

Sito

www.celestron.it

FORMATI DISPONIBILI

La serie Celestron Ultima è disponibile in due diametri: con obiettivo da 65 mm e con obiettivo da 80 mm e in due schemi, dritto “con prisma di Porro” e angolato. La serie “Smart”, oggetto di questo test, inoltre, è dotata anche di un adattatore per consentire il collegamento del proprio smartphone all’oculare del telescopio.

FIG.1 – un primo piano sugli accessori in dotazione

ACCESSORI IN DOTAZIONE

All’interno della scatola in dotazione si trova una custodia da campo di colore nero che è impermeabile e anti-graffio, l’oculare zoom, un manuale per le istruzioni del primo utilizzo e l’adattatore fotografico appena citato.

ACCESSORI OPZIONALI

Celestron Italia consiglia l’utilizzo del loro treppiede fotografico che è possibile trovare sul sito ufficiale. https://www.celestron.it/prodotto/astronomia/accessori-astronomia/accessori-fotografici/treppiede-fotografico/

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

 

Il telescopio da osservazione Celestron Ultima 80 è composto da uno scafo metallico, presumo sia alluminio, è protetto da una verniciatura satinata con un elegante colore verde-grigio che si accosta alla spessa gommatura nera nei pressi della messa a fuoco e del prisma.  Ricordo che in dotazione è presente una ottima borsa da campo che evita graffi e in parte protegge anche dai piccoli urti e che vale, senz’altro i soldi che costa, soprattutto perché è in omaggio!

FIG.2 – Il piedino ospita la filettatura per il collegamento ai treppiedi fotografi, in questo caso, un pregiato CARTONI Made in Italy

Interessante il piccolo cercatore integrato, una soluzione, che facilita i rapidi puntamenti e che raramente altre aziende utilizzano negli spotting scope recenti. La mia bilancia elettronica ha stimato un peso inferiore a quanto dichiarato, circa 1470 grammi senza tappi e copri-obiettivo ma con l’oculare zoom. Non è certamente leggero come un piccolo telescopio da 65 mm di diametro ma si trasporta agevolmente. Il paraluce non è estraibile, mentre nella parte inferiore del tubo ottico è presente un piedino- privo di collare – ruotabile con una filettatura da 31. 8mm. Come avrete già compreso è un prodotto spartano e senza fronzoli non necessari che svolge il suo reale compito: mostrare dettagli lontani, invisibili a occhio nudo.

Modello

Peso

Dimensioni ( chiuso)

Celestron ULTIMA 80

1600

406 mm

 

Il sistema di messa a fuoco è affidato a una manopola molto lunga che si può gestire anche con due dita. La rotazione non è fluidissima e si deve applicare una lieve forza ma è senz’altro soddisfacente in proporzione al prezzo di acquisto. A 20X ho riscontrato una distanza minima di messa a fuoco pari a 9 metri. Per passare all’infinito si deve ruotare la manopola in senso orario di circa 4 giri e mezzo. Anche a 60X la messa a fuoco minima è alquanto simile.

FIG.3 – Il tubo ottico è dotato di vernice satinata, riflette abbastanza bene la luce, di fatto si è scaldata pochissimo anche sotto il sole

Modello

Distanza minima di messa a fuoco rilevata

Senso di rotazione

Raggiungimento dell’infinito dalla distanza minima

Celestron Ultima 80

9 metri

anti-orario

Oltre quattro giri di manopola

 OTTICA

 Obiettivo

Dato il prezzo di acquisto, il Celestron ULTIMA 80 non è stato dotato di ottiche ED (nel catalogo americano, in realtà è presente il modello che è composto da ottiche a bassa dispersione, ma Celestron Italia ha notato che il modello acromatico è tra i più venduti nella nostra nazione).  Le immagini sono nitide e contrastate anche a 40X, la tonalità dei colori è leggermente calda.

FIG.4 – Un primo piano sull’obiettivo acromatico da 80 mm da diametro

Oculare

L’oculare zoom fornito in dotazione è un valore aggiunto, ma ovviamente non fornisce delle prestazioni al TOP della Gamma. Come tutta la concorrenza, in tale fascia, di prezzo presenta un campo apparente a 20X di soli 2 gradi, ossia 40° di campo apparente. La situazione migliora aumentando gli ingrandimenti sino a raggiungere i 60° di campo apparente a 60X.  Nell’uso al poligono ho preferito quasi sempre sfruttare gli ingrandimenti medi, sia per la turbolenza sia per beneficiare della nitidezza dell’ottica.

L’oculare si innesta nella filettatura in senso orario, mentre la regolazione dell’intervallo di ingrandimento avviene ruotando la ghiera zigrinata in senso antiorario. La corsa è decisamente breve e si passa in maniera fluida dai 20x ai 60x in poco piu’ di ¼ di rotazione. Esistono soltanto i riferimenti visivi  dei 20x 30x 40x 50x e 60x, ma nulla vieta di fermarmi nel mezzo.
Il paraluce di gomma è morbido e si può abbassare per i portatori di occhiali. Non è estraibile in rotazione. L’oculare è piccolo ma confortevole. Il diametro della lente di campo è di 22.50 mm mentre quello del barilotto è di circa 45.70 mm.  Come anticipato non è possibile utilizzare oculari astronomici per via della baionetta dedicata.

FIG.5 – IL telescopio Celestron Ultima 80 installato sulla testa Cartoni Focus 10

Trattamenti anti-riflesso

Celestron per contenere il prezzo di acquisto ha utilizzato un semplice trattamento multi-coated che non è “fully”, ossia non è stato applicato su tutte le superficie, ma solo su quelle  più essenziali.

Prisma

Come tutti gli spotting scope angolati, anche nel Celestron ULTIMA 80 dovrebbe essere stato utilizzato un classico prisma di Schimdt + un prisma romboide. La pupilla di uscita è e sferica, ho trovato il miglior contenimento della luce ai bordi della pupilla a medi ingrandimenti, che sono, poi, secondo me, i migliori da utilizzare con l’oculare zoom in dotazione.

ABERRAZIONI CROMATICHE 

Aberrazione cromatica al centro del campo

Non ha un elemento ED, tuttavia sino a 30X l’aberrazione cromatica è quasi invisibile inizia a percepirsi solto su oggetti-soggetti molto contrastati. Analizzando, ad esempio, il foro di un proiettile su sfondo bianco o i distanziatori sferici sui fili elettrici, compare un po’ di spettro residuo violetto sopra i 30x

Cromatismo laterale

Presente, ma soprattutto a medio alti ingrandimenti, aumenta in maniera proporzionale allontanandosi dal centro del campo

ABERRAZIONI GEOMETRICHE

Curvatura di campo

Avendo un piccolo campo di vista a bassi ingrandimenti le immagini sono decisamente corretto sino al bordo, si percepisce solo un minimo degrado ma bisogna andarlo a cercare. Anche a 60X la resa ai bordi è ottimale


Distorsione angolare

Si  nota un po’ di distorsione angolare a cuscinetto

Altre aberrazioni nell’uso astronomico

Uno dei pregi di utilizzare un oculare zoom con uno schema ottico semplice è la buona correzione della coma e dell’astigmatismo. Per tale motivo, devo confermare che a 20X l’immagine ai bordi del campo è perfetta come al centro, degrada lievemente a 60X ma in maniera irrisoria.

Campo di massima nitidezza (CN)

Campo ancora utilizzabile (CU)

Campo inutilizzabile (CI)

Puntiformità stellare inficiata da

85%

15%

5%

Coma

 

TEST CON USAF CHART A 35 METRI

La USAF chart ha mostrato che anche “a questi prezzi” è possibile sfruttare totalmente i 60X senza che intervengano fattori limitanti. L’unica differenza rispetto a un 20-60×80 dal quadruplo del prezzo è data dalla presenza di residuo cromatico nelle zone di netto contrasto della USAF CHART e ovviamente il nero è violetto scuro. Per il resto i risultati sono ottimi e già fano presagire dei bei risultati anche al poligono.

FIG.6 – Il risultato con la USAF CHART deriva da tre osservazioni nel corso della giornata. la prestazione è identica a molti 20-60×85 dal prezzo superiore se si eccettua quanto poc’anzi scritto

 

RIFLESSI, IMMAGINI FANTASMA

Non è un telescopio da osservazione dotato di molti elementi ottici, quindi ci sono pochi passaggi aria-vetro, questo significa anche maggior luminosità a parità di trattamento anti-riflesso a un costo inferiore. Inoltre, anche le immagini fantasma e  riflessi indesiderati sono abbastanza contenuti, avrei preferito un paraluce retrattile per le giornate molto luminose ma è sempre possibile costruirne uno o comprarne uno come quello visibile in questa immagine.

PROVA AL POLIGONO

Come sempre ho effettuato la prova presso il Campo da Tiro LA MONTAGNOLA dove è possibile sparare con canna rigata sino a 200 metri. La giornata era abbastanza calda, oltre 22 gradi dopo le 11 del mattino con un vento di circa 14 kmh che mi  ha più che altro fatto tribolare con il calibro 223 con munizione da 55 grani.

FIG.7 – Per il tiro sportivo al poligono utilizzo una TIKKA T3X TAC A1 in calibro 223, il cannocchiale è un BURRIS di alta fascia per il tiro a lunga distanza, si tratta del XTR PRO 5.5-30×56 SCR2

Le mie impressioni personali ormai la conoscete. Un telescopio economico va bene sino a 50 metri, uno di medio costo sino a 200-300 metri, poi ci vogliono i Top di Gamma per arrivare sino a 500 metri…e in questo caso ci sono anche altri evidenti fattori negativi come la turbolenza, il vento, la presenza di rocce, valli, etc, etc. Dopo i 500 metri meglio affidarsi ad altri sistemi.

Devo confermare che il Celestron 80 Ultima si è rilevato ottimale per l’uso al poligono sino a 200 metri e sono convinto che in alcune circostanze ottimali possa essere sfruttato anche nei campi da tiro sino a 300 metri. Quando intendo” ottimale” intendo che le immagini dei fori sono ben visibili, senza fatica e senza alcun artificio.  La sua distanza minima di messa a fuoco ne consente anche l’uso per il tiro con la pistola, con l’arco e con l’aria compressa dove spesso si colpiscono bersagli a 10 metri di distanza.  

FIG-8 – Jenny osserva i risultati ottenuti a 100, 200 metri con il Celestron Ultima 80


Rispetto ad altri prodotti in tale fascia di prezzo ho riscontrato una buona nitidezza anche oltre i 40X, del resto anche la prova con la USAF CHART mi aveva fatto presagire che il potere risolutivo era totalmente sfruttabile. Ricordo ai lettori, infatti che il potere risolutivo di uno strumento è già percepibile a un ingrandimento pari a 2/3 dell’obiettivo e in tal caso a 53X il Celestron lo mostra tutto. Ingrandimenti maggiori servono unicamente a ingrandire l’immagine e a facilitarne la visione ma per un occhio ben allenato spesso non è necessario. 
Un plauso anche al piccolo adattatore fotografico, disponibile di serie che ha concesso di compiere qualche ripresa video ai bersagli con i nostri smartphone. Del resto, si potrà usare anche per altri tipi di attività

FIG.9 – Il Celestron Ultima 80 mi è parso perfetto per i campo da tiro sino a 200-300 metri

 

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Prezzo di acquisto
  • Oculare zoom in dotazione
  • Aberrazione cromatica molto ben contenuta sino a 30-35x
  • Borsa da campo e adattatore fotografico forniti di serie
  • La nitidezza si mantiene più che soddisfacente anche ad alti ingrandimenti
  • Nitido e contrastato a medio-bassi ingrandimenti
  • Distanza di messa a fuoco minima adatta anche per il tiro ad aria compressa e il tiro con l’arco


Difetti

  • Il campo di vista a bassi ingrandimenti non è grandangolare
  • Avrei preferito una gommatura al vostro della semplice verniciatura, ma la custodia da campo in omaggio è perfetta per non graffiare il telescopio
FIG.10 – Marco Isabella durante il test del Celestron Ultima

IN SINTESI

Tra le varie soluzioni economiche per gli appassionati di tiro, ritengo che il Celestron Ultima 80 sia una valida soluzione: è robusto,  con un oculare zoom fornito di serie e con la presenza di una custodia da campo e di un adattatore per smartphone, Con una cifra inferiore ai 350 euro è possibile avere un kit pronto all’uso che necessita soltanto di un treppiede fotografico anche se è possibile sfruttarlo sopra i sacchi da tiro. Il range di ingrandimento è quasi totalmente sfruttabile, se si sa rinunciare a un campo stretto tra i 20 e i 35X. La nitidezza e il contrasto sono ottimali per il settore in cui è stato testato. Ritengo sia perfetto  per valutare i  tiri entro un range di 200-300 metri

PREZZO E GARANZIA


Il prezzo ufficiale del Celestron ULTIMA 80 è di 329 euro comprensivo di due anni di garanzia

RINGRAZIAMENTI

Io ringrazio Celestron Italia per aver fornito il telescopio oggetto di questo test

DOVE ACQUISTARLO

E’ possibile acquistarlo direttamente sul sito ufficiale di Celestron Italia usando questo link https://shop.auriga.it/17-ottica

Sul sito è sempre visibile la lista dei rivenditori autorizzati qui in  Italia e presso il vostro rivenditore di fiducia

Mappa Rivenditori Autorizzati Celestron Italia

 

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici.  Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale  Celestron Italia.