Tra Maggio e Giugno 2014, durante il nostro viaggio di nozze in Spagna, io e mia moglie ci siamo recati in Estremadura per poter respirare natura a pieni polmoni.
Per chi non lo sapesse l’Estremadura è un vero paradiso per gli amanti del birdwatching in generale e dei rapaci in particolare; questa regione, situata al confine con il Portogallo, è caratterizzata da una bassa densità di popolazione umana, un elevato numero di animali da allevamento allo stato semi-brado e da immensi spazi di pianura alberata di origine antropica (la dehesa) in cui i rapaci (soprattutto i grandi avvoltoi) trovano da cibarsi.
Giorno 1 – 28 maggio 2014
Il viaggio da Madrid al piccolo villaggio di Torrejon el Rubio, posto al confine del Parco Nazionale di Monfragüe, è stato percorso in autostrada (A5 Madrid – Badajoz) con un’auto presa a noleggio nella capitale spagnola.
Durante il viaggio abbiamo contato decine di AIRONI GUARDABUOI, un’AQUILA MINORE in fase chiara, decine di GRIFONI, molte CICOGNE BIANCHE, un AVVOLTOIO MONACO e moltissimi NIBBI BRUNI.
Per il pernottamento abbiamo prenotato una stanza presso la casa rural (così sono chiamati gli agriturismi in Spagna) “Casa Babel” (consigliatissima!), dove siamo stati accolti da José, esperto birder e ottima guida, che ci ha fornito consigli preziosi per osservare le specie presenti nel parco.
Una volta pranzato, siamo subito partiti per il Parco Nazionale di Monfragüe, distante una decina di minuti di auto da Torrejon.
La prima tappa è stata il mirador “Salto del Gitano”, situato a pochi chilometri dall’inizio del parco, dove siamo rimasti rapiti dallo spettacolo che si stava svolgendo sopra le nostre teste: decine e decine di GRIFONI in volo in termica a bassa quota sorvolavano le rupi rocciose dove erano situati i loro nidi e i loro pulli, ormai ben cresciuti.
Scrutando con il binocolo la parete rocciosa posta di fronte a noi abbiamo individuato ben 2 nidi di CICOGNA NERA con prole e un nido di FALCO PELLEGRINO con 2 pulli ormai prossimi all’involo.
Oltre agli onnipresenti grifoni abbiamo avvistato un AVVOLTOIO MONACO, un CAPOVACCAIO, e molti NIBBI BRUNI. Sulle rocce ha fatto spesso la sua comparsa il PASSERO SOLITARIO.
Felici degli avvistamenti appena avuti, ma non ancora paghi di emozioni, ci siamo recati al mirador “Portilla del Tiétar”, l’ultimo prima di uscire dai confini del parco, situato a circa 20 minuti d’auto dal Salto del Gitano, dove è abbastanza comune vedere l’Aquila imperiale spagnola. Proprio lungo la strada abbiamo incontrato un piccolo gruppo di birder inglesi intenti ad osservare; gentilmente mi hanno proposto di osservare nel loro spotting scope ed eccola, un’AQUILA IMPERIALE SPAGNOLA!
Giunto di fronte alla parete rocciosa della Portilla del Tiétar, abbiamo osservato ancora diversi nidi di GRIFONE e udito l’insistente richiamo dei loro piccoli.
All’improvviso si è materializzato in volo un secondo esemplare di AQUILA IMPERIALE, il quale è stato raggiunto dal primo individuo di aquila (quello osservato con il cannocchiale) che si era messo a vocalizzare insistentemente. I due si sono messi a volare insieme finché un esemplare si è messo ad eseguire un volo a festoni e a compiere manovre aggressive nei confronti di un grosso grifone di passaggio.
Hanno fatto la loro comparsa anche un bel CAPOVACCAIO e diversi NIBBI BRUNI.
Alcuni birder mi informano che tra le rocce è presente anche un nido di gufo reale occupato, purtroppo, non conoscendone neanche loro la posizione, non siamo riusciti a individuarlo.
Al ritorno verso Torrejon ci siamo fermati al Castillo di Monfragüe, posizionato su un’altura di fronte al Passo del Gitano, dal quale si gode di una vista mozzafiato sulla dehesa e sul fiume Tago.
Giorno 2 – 29 maggio 2014
Il mattino decidiamo di tornare al Salto de Gitano e osserviamo alcuni GRIFONI e CICOGNE NERE portare nuovo materiale ai rispettivi nidi. Si fanno vedere anche avvoltoi monaci, falcHI pellegrinI, AIRONI CENERINI lungo il fiume Tago, uno ZIGOLO MUCIATTO, Capovaccai, BIANCONI, GHEPPIO, PASSERO SOLITARIO e CORVI IMPERIALI. Inaspettato è stato l’incontro con due pulli di PERNICE ROSSA.
Nelle vicinanze del nido, i giovani falchi pellegrini sono impegnati ad esercitare le ali ed assalgono con veemenza i genitori ogniqualvolta che questi ultimi portano una preda al nido. E’ stato spettacolare osservare con quanta aggressività e agilità i piccoli falchi aggrediscano i grandi avvoltoi che si avvicinano troppo al nido, per poi subire a loro volta mobbing da parte di piccoli uccelli anch’essi nidificanti tra le rocce.
Abbiamo individuato anche un nido occupato di avvoltoio monaco, enorme, posto in cima ad un albero isolato a poca distanza dal fiume.
Giunti alla Portilla del Tiétar abbiamo assistito al mobbing di una coraggiosa GHIANDAIA ai danni di un’AQUILA IMPERIALE appollaiata in cima alla parete rocciosa. Abbiamo anche individuato un possibile nido di aquila imperiale in cima ad un grande albero, supposizione corroborata dal fatto che l’aquila si è posata per ben due volte nello stesso punto nel giro di alcuni minuti e, nella seconda occasione, vi ha portato qualcosa tra gli artigli (forse una lucertola).
Abbiamo osservato anche un’AQUILA MINORE in fase chiara in volo basso sopra il fiume, una RONDINE ROSSICCIA, una AVERLA CAPIROSSA, una miriade di CAPPELLACCE, CICOGNE NERE e innumerevoli GRIFONI.
La sera, abbiamo visitato il piccolo paesino di Torrejon el Rubio osservando gli innumerevoli nidi di CICOGNA BIANCA e il continuo via vai di BALESTRUCCI dai loro nidi ammassati sotto i tetti delle case.
Giorno 3 – 30 maggio 2014
In questa giornata abbiamo deciso di visitare le città di Trujillo e Cacéres e le steppe che si estendono tra i due centri abitati.
Trujillo è una piccola cittadina ricca di storia (è il luogo di nascita dei conquistadores Francisco Pizarro, Francisco de Orellana e Hernando de Alarcon) e di vita: appena arrivati, siamo stati subito assaliti dal fragore del bill clattering delle CICOGNE BIANCHE al nido; i loro nidi sono su ogni tetto e in ognuno vi è una nidiata! Nel cielo sfrecciano veloci i RONDONI, mentre numerose TACCOLE riempiono l’aria con i loro richiami.
In cielo si vedono spesso volare GRIFONI e CAPOVACCAI, mentre le AQUILE MINORI cercano cibo a bassa quota.
Sempre a Trujillo merita una visita sicuramente anche la Plaza de Toro, con la sua famosa colonia di GRILLAI, sempre intenti a cacciare insetti.
Lungo il tragitto verso Cacéres abbiamo fatto una piccola deviazione per cercare avifauna tra le vaste pianure. Lungo la strada, all’interno di cassette nido appositamente montate sui pali del telefono, abbiamo osservato molti esemplari di GHIANDAIA MARINA, di GRILLAI e di CIVETTA; tra le specie osservate vi sono state anche: AVERLA CAPIROSSA, AVERLA MERIDIONALE, NIBBI REALI, CAPPELLACCE, GAZZE ALIAZZURRE, POIANA, BIANCONE e NIBBI BRUNI.
In questa breve parentesi extremeña abbiamo osservato molte specie interessanti, tuttavia sentivo la mancanza di una specie in particolare, piuttosto rara da avvistare, l’aquila di Bonelli. Dato che nel corso del viaggio ci saremmo diretti in Andalusia, mi sono informato su alcuni posti in cui sarebbe stato possibile avvistarla. Mai informazione fu più precisa, dopo circa un’ora di attesa eccole, non una ma ben tre AQUILE DI BONELLI si sono mostrate in volo, due adulti e un juv.
Se siete amanti della natura selvaggia e dei rapaci, l’Estremadura potrebbe essere la vostra Mecca!
Nato a Varese nel 1986. E’appassionato di rapaci sin da bambino, quando con il suo primo binocolo guardava le poiane sulle colline dietro casa.
Nel tempo libero studia i rapaci con il fedele binocolo e con l’indispensabile spotting scopes. Fa parte del Team- Astor.
Tra le sue attività naturalistiche rientrano anche l’osservazione di rettili e anfibi, degli ungulati, degli insetti e dei macro-invertebrati acquatici.