Guida alla scelta del cannocchiale da osservazione – spotting scope

INTRODUZIONE

L’articolo e il video di oggi sono dedicati ai neofiti dell’osservazione. Ho deciso di presentare una breve guida riguardante  il cannocchiale da osservazione, noto anche come spotting scope o telescopio terrestre, e in alcuni contesti come “il lungo”. Esploreremo le peculiarità di questo strumento ottico, analizzando l’importanza di osservare la natura attraverso di esso e fornendo consigli pratici su come sceglierlo, catturare immagini e esaminare i suoi pregi e difetti. Senza ulteriori indugi, iniziamo subito dopo una breve sigla, e se volete, leggete anche l’articolo.

 

DEFINIZIONE DI CANNOCCHIALE DA OSSERVAZIONE

Il cannocchiale da osservazione è uno strumento ottico progettato specificamente per osservare da breve a lunga distanza. Rispetto al cannocchiale da tiro, è ottimizzato per fornire visioni dettagliate e offre la possibilità di catturare immagini se collegato a una macchina fotografica o a uno smartphone. Progettato per un utilizzo naturalistico, deve coniugare robustezza, leggerezza e impermeabilizzazione. Trova ampio impiego tra gli appassionati di birdwatching, gli amanti della natura, le forze dell’ordine, i professionisti della sorveglianza e i cacciatori e tiratori sportivi.

 

EVITARE GLI ANNUNCI TROPPO ENTUSIASTICI

Quando si tratta di acquistare un cannocchiale da osservazione, è essenziale evitare di farsi ingannare da annunci entusiastici online che potrebbero proporre telescopi a prezzi allettanti ma di scarsa qualità ottica. Sottolineo l’importanza di considerare che, in materia di strumenti ottici, un investimento maggiore si traduce spesso in prestazioni migliori. Naturalmente, la scelta deve rientrare nel vostro budget massimo, ma affronteremo questo aspetto più avanti.

COME LEGGERE LE SIGLE PRESENTI SUI CANNOCCHIALI DA OSSERVAZIONE

Esaminiamo ora come leggere le sigle, ad esempio “23-70×95”. “23-70x” indica l’ingrandimento variabile del telescopio, regolabile da 23x a 70x per adattarsi alle esigenze dell’osservazione. Il numero successivo, “95”, rappresenta il diametro dell’obiettivo in millimetri, determinando la quantità di luce che il telescopio può catturare. La scelta dello spotting scope si basa su due fattori principali: il diametro e la composizione degli obiettivi.

SOSTIENI BINOMANIA!

Se apprezzi le  recensioni, i video e gli articoli, puoi sostenere Binomania con una donazione tramite PayPal.
I fondi saranno utilizzati per pagare le spese di rinnovo del sito, del forum e le spese vive per la creazione delle video recensioni.
Grazie!

 

OBIETTIVI ACROMATICI, ED E APOCROMATICI

Per comprendere appieno quest’ultimo aspetto, è cruciale conoscere le differenze tra i tre principali tipi di ottiche disponibili sul mercato: ottiche acromatiche, ottiche ED (Extra Low Dispersion) e ottiche apocromatiche. Ognuna di queste offre vantaggi specifici in termini di qualità dell’immagine, e la scelta dipende dalle vostre esigenze e dal budget a disposizione.

Le ottiche acromatiche, spesso denominate HD quando ottimizzate con vetri di qualità e trattamenti anti-riflesso pregevoli, rappresentano una scelta più economica nel panorama delle ottiche per gli spotting scope. La caratteristica principale di un obiettivo acromatico è la correzione cromatica ottenuta attraverso la combinazione di diverse lenti. Tuttavia, anche se offre una correzione cromatica discreta, possono ancora manifestarsi aberrazioni cromatiche, specialmente ad ingrandimenti elevati o in condizioni di illuminazione sfavorevoli. Queste aberrazioni si manifestano sotto forma di aloni colorati, come verde, violetto, giallo o blu, intorno agli oggetti osservati, spesso con una tonalità virata verso il violetto.

FIG.1 – Un primo piano su un obiettivo apocromatico con monocristallo di fluorite, prodotto da KOWA

Le ottiche ED (Extra Low Dispersion), d’altra parte, sono progettate per ridurre al minimo le aberrazioni cromatiche, garantendo immagini più nitide e prive di colori frastagliati. Rappresentano un ottimo compromesso tra qualità e prezzo per coloro che cercano prestazioni superiori rispetto alle ottiche acromatiche, senza dover investire nell’alto costo di un telescopio apocromatico.

Le ottiche apocromatiche  rappresentano la soluzione di punta nel mondo delle ottiche per spotting scope. Queste ottiche sono progettate per eliminare completamente le aberrazioni cromatiche, garantendo immagini straordinariamente nitide e fedeli ai colori, rendendole ideali anche per l’uso fotografico. Tuttavia, il loro costo solitamente più elevato le rende una scelta per chi cerca l’apice della qualità e della fedeltà cromatica.

ATTENZIONE ANCHE AL TRATTAMENTO ANTI-RIFLESSO

I telescopi ED e apocromatici di solito sono dotati di rivestimenti ottici multi-strato su tutte le superfici delle lenti. Questa tecnologia avanzata minimizza le riflessioni indesiderate e ottimizza la trasmissione della luce, contribuendo significativamente al contrasto e alla nitidezza delle immagini. Inoltre, il trattamento anti-riflesso è fondamentale per evitare dispersioni o riflessioni indesiderate all’interno dell’obiettivo. Nei telescopi più economici e acromatici, i trattamenti ottici possono variare, con alcuni modelli offrendo trattamenti multi-strato solo su alcune superfici delle lenti e altri adottando trattamenti monostrato più semplici. Al momento di valutare un telescopio terrestre, è consigliabile cercare modelli con trattamenti multi-strato su tutte le superfici ottiche disponibili per garantire la migliore esperienza visiva possibile. L’efficace gestione della luce e dei riflessi è fondamentale per ottenere immagini più chiare e dettagliate con uno spotting scope. Il trattamento anti-riflesso svolge un ruolo cruciale in questo processo, massimizzando la trasmissione della luce e minimizzando interferenze indesiderate durante l’osservazione.

FIG.2 – Una immagine ottenuta attraverso uno spotting scope Kowa di alta qualità

QUALE DIAMETRO PREDILIGERE?

Un altro aspetto determinante è il diametro dell’obiettivo del telescopio da osservazione. E’ importante comprendere che all’aumentare del diametro dell’obiettivo, il telescopio sarà in grado di raccogliere più luce, consentendo la visualizzazione di dettagli più nitidi e facilitando la fotografia con tempi di posa più brevi e minor rumore del sensore. Tuttavia, va considerato che telescopi di dimensioni maggiori tendono a essere più pesanti, ingombranti e possono essere soggetti alla turbolenza atmosferica diurna, che può influire sulla nitidezza delle immagini, simile all’effetto osservato sull’asfalto caldo quando guardate il panorama in fondo alla strada.

FIG.6 – Lo Zeiss HARPIA 95 è tra i piu’ grandi spotting scope presenti sul mercato

Un ottimo compromesso tra portabilità e prestazioni è rappresentato da telescopi da 50-65 mm. D’altra parte, i telescopi con obiettivi da 90-99 mm di diametro sono ideali per osservazioni a lunga distanza, durante il crepuscolo e anche per l’osservazione astronomica e la fotografia. Comprendete quindi che la scelta del telescopio dipenderà da voi e dalle vostre preferenze specifiche, simile a scegliere la “cilindrata” in un paragone motociclistico. Tuttavia, resta un dato di fatto: se possibile, optate per il telescopio con l’obiettivo migliore che vi potete permettere.

FIG.4 – Il piccolissimo KOWA TSN-501

CAMPO DI VISTA GRANDANGOLARE? SI’, GRAZIE!

Un altro aspetto cruciale nella scelta di uno spotting scope è il suo campo di vista, che si riferisce all’ampiezza della scena visibile attraverso lo strumento. Un campo di vista più ampio consente di catturare una porzione più estesa del paesaggio senza dover costantemente spostare lo strumento, risultando particolarmente utile in situazioni dinamiche, come l’osservazione di uccelli in volo o di animali in movimento.

 

OCULARI SPECIFICI O PER ASTRONOMIA?

Gli spotting scope di solito sono equipaggiati con oculari zoom che consentono di variare l’ingrandimento a seconda delle esigenze di osservazione. Mentre alcuni modelli permettono l’utilizzo di oculari specifici o addirittura astronomici, è generalmente consigliabile, per questioni di ingombro e impermeabilizzazione, optare per un oculare zoom  specifico di alta qualità.

L’utilizzo di un telescopio impermeabilizzato sotto la pioggia con un oculare astronomico non idrorepellente potrebbe compromettere l’integrità dello strumento, riducendone le prestazioni complessive. La scelta di un buon oculare zoom offre versatilità e praticità in diverse situazioni di osservazione.

FIG.5 – Da sinistra: Kowa TE-11 WZ II, Baader Zoom MARK IV e BAADER Zoom MARK III, gli ultimi due sono specificatamente prodotti per l’uso astronomico ma ove possibile non disdegnano di essere usati con i cannocchiali da osservazione

MESSA A FUOCO DEMOLTIPLICATA O A COLLARE?

La messa a fuoco è un aspetto cruciale negli spotting scope, i progettisti prediligono due sistemi: la messa a fuoco demoltiplicata e la messa a fuoco singola a collare, simile a quella degli obiettivi fotografici. La messa a fuoco demoltiplicata, con un sistema di ingranaggi, consente regolazioni precise, ideali per situazioni dove la precisione è fondamentale, come nel digiscoping. D’altra parte, la messa a fuoco singola a collare semplifica l’operazione, offrendo una regolazione più rapida. La scelta tra questi due metodi dipende dalle preferenze personali dell’osservatore.

 

PRISMI: BAK-4 o BK-7?

Per quanto riguarda i prismi, è consigliabile optare per quelli composti da vetro Bak-4 invece di Bk-7, soprattutto nei telescopi più economici, poiché sia gli ED che gli apocromatici utilizzano ottimi prismi in vetro BAK-4.

TELESCOPIO IMPERMEABILIZZATO?

L’impermeabilizzazione degli spotting scope è un aspetto cruciale per garantire prestazioni ottimali in diverse condizioni atmosferiche. Questa caratteristica conferisce resistenza contro pioggia, nebbia e umidità, proteggendo le delicate componenti interne e prevenendo la formazione di condensa sulle lenti. Un telescopio impermeabilizzato, magari con un rivestimento ottico idrorepellente, mantiene ottime prestazioni sotto la pioggia, garantendo un’esperienza di osservazione più affidabile e prolungata nel tempo.

ESTRAZIONE PUPILLARE

Nella scelta di uno spotting scope, è importante considerare anche l’uso di occhiali da vista e assicurarsi che l’estrazione pupillare sia almeno superiore ai 14 mm.

 

FOTOGRAFARE A LUNGA DISTANZA: IL DIGISCOPING

Parlando di spotting scope, il digiscoping è un’appassionante pratica che unisce la tecnologia degli spotting scope all’innovazione fotografica. Consente di catturare immagini straordinarie collegando una fotocamera mirrorless e uno smartphone all’oculare dello spotting scope. Questa pratica offre un vantaggio significativo rispetto alla fotografia classica con teleobiettivo, consentendo di avvicinarsi ai soggetti senza dover trasportare un equipaggiamento fotografico più ingombrante.

FIG.6 – Un cannocchiale da osservazione di alta qualità e una ottima mirrorless sono un perfetto connubio per sfruttare al meglio la tecnica del digiscoping

COSA ACQUISTARE IN BASE AL BUDGET

La scelta di quanto spendere per uno spotting scope dipende dalle priorità e preferenze individuali. Per un equilibrio tra diametro e qualità ottica, uno spotting scope ED da 65 mm potrebbe essere un’opzione valida, con un prezzo medio tra i 600 e i 700 euro. Per prestazioni superiori, uno spotting scope ED da 80-85 di fascia media mm potrebbe essere preso in considerazione, con costi che vanno dai 1200 ai 1500 euro ma un TOP DI GAMMA potrebbe costare anche 2000-2500 euro e oltre.

.Per chi cerca il massimo delle prestazioni senza limiti di budget, gli spotting scope di fascia alta sopra gli 85 mm di diametro, che possono superare i 4000 euro, oculari compresi, sono un’opzione adatta agli appassionati Piu esigenti.

Su Binomania potete trovare decine di recensioni di articoli riguardanti i cannocchiali da osservazione, grazie a questo link.

 

FIG.7 – Due cannocchiali da osservazione di alta qualità con un diametro molto differente: Kowa TSN PROMINAR 502 e Zeiss Harpia 95