GUIDA AI RAPACI DIURNI D’EUROPA, NORD AFRICA E MEDIO ORIENTE

Spinto da un amico e da grande curiosità, ho deciso di acquistare un buon libro che parlasse dei rapaci e il consiglio che mi è stato dato fu: GUIDA AI RAPACI DIURNI D’EUROPA, NORD AFRICA E MEDIO ORIENTE

Tale libro, ha avuto la sua prima edizione in lingua originale nel 1984 e la prima traduzione italiana nel 1192.
Non essendo più in produzione sono riuscito ad accaparrarmi un’edizione del 1996 praticamente intonsa da una bancarella di un mercato romano, attraverso un sito di compravendita online: potenza della tecnologia!

Sebbene si tratti di un libro datato mi è stato descritto come fondamentale, completo e ricco di spunti e non appena arrivato ho compreso il motivo.

Leggendo e anche solamente sfogliandolo, ci si rende conto che l’approccio è rigoroso e scientifico (come traspare dall’ottima bibliografia).

Il libro può essere sfruttato in molti modi, ma sicuramente diventerà uno strumento di lavoro per i più appassionati e in ogni caso un riferimento preziosismo per chiunque si incuriosisca relativamente ai rapaci e alla loro vita.
A completamento di quanto scritto sopra posso anche dire che essendo grande come un foglio formato A5, non è difficile trovare uno spazio in uno zaino, anche se personalmente non amo rovinare molto i libri con acqua, fango e spiegazzandolo molto :D

Passiamo al libro e innanzitutto diciamo che si suddivide in queste parti:

1- PARTE GENERALE

    2- DESCRIZIONE DELLA SPECIE
    3 – IDENTIFICAZIONE
    4 – ANNESI

Un plauso all’indice, davvero funzionale.
Passo, ora, brevemente alla descrizione dei vari capitoli.

1- PARTE GENERALE

Anche nella parte generale, spesso sottostimata, si trovano ottime indicazioni sulle specie, ad esempio sulle differenze di becchi in riferimento alle abitudini alimentari dei rapaci, cenni sulla riproduzione e una digressione su caccia e pericoli vari, con tanto di dati e riferimenti. Il primo impatto già fa presagire la professionalità dell’autore.

2- DESCRIZIONE DELLA SPECIE

Siamo nel corpo della guida, dove le 46 specie sono descritte nei particolari.
La scheda si suddivide nelle seguenti sezioni:

    -Distribuzione
    -Stima degli effettivi
    -Evoluzione degli effettivi
    -Migrazioni
    -Ambiente
    -Voce
    -Riproduzione
    -Alimentazione
    -Modi di caccia

Le tabelle presenti naturalmente tengono conto del tempo in cui sono state composte, quindi per forza di cosa i dati sulla popolazione non sono aggiornati a livello europeo e temo, ahimè, che i numeri siano più lusinghieri di quelli reali.

A completamento della scheda possiamo apprezzare un carta del mediterraneo, in cui sono evidenziate le aree ove la specie è presente e in che stagioni dell’anno.
Ho trovato particolarmente simpatico il paragrafo della voce, ove sono descritti in modo abbastanza onomatopeico i versi dei rapaci, ai fini di una loro individuazione, anche se non direttamente visibili.

guida_ai_rapaci

Le foto presenti sono sia a colori che a bianco e nero, ricordando un poco i miei vecchi libri di testo.

3 – IDENTIFICAZIONE

Questo capitolo rappresenta una vera chicca, almeno per il sottoscritto.
Certe volte, vedendo un rapace, mi sono chiesto come i miei amici birdwatcher riuscissero a discernere una specie, rispetto l’altra e potessero valutare età e sesso attraverso una fugace occhiata.
Quest’arte oscura appare meno oscura grazie alle schede presenti per ogni specie.
I paragrafi comuni ad ogni scheda sono:

    -Aspetto Generale
    -Silhouette/Dimensioni
    -Colorazioni
    -Sottospecie
    -Giovani
    -Modi di volare
    -Particolarità
    -Rischi di confusione

Ma, quello che potrebbe rappresentare un prontuario veloce è la pagina con le silhouette secondo diverse angolazioni ed età del rapace.
Quest’idea è particolarmente furba e potrebbe rappresentare una miniguida, rendendo più che adeguato il costo del libro.

Come si evince da questa analisi, il libro oggetto della recensione è particolarmente utile, asciutto e scientificamente valido: è un peccato non sia più acquistabile nuovo.
Non bisogna però disperare, perché in rete si trovano molte copie, certe volte a prezzi che rappresentano una frazione minima del prezzo di copertina, che però era e rimane adeguato al contenuto di gran rilievo.

Chiudo con una frase che viene riportata nella scheda relativa all’Astore e mi sembra calzante riguardo alle loro passate persecuzioni e al presente disinteresse per l’ambiente naturale:”Punire questi predatori è aberrante e sintomatico di una mentalità gretta, che rifiuta l’esistenza e la bellezza della fauna selvatica e non comprende l’equilibrio e l’armonia della Natura.”o

ilibrio e l’armonia della natura.”