PREMESSA
Oggi vorrei rispondere a una delle domande più frequenti che mi vengono poste: è meglio scegliere un binocolo 8×42 o un 10×42?
Grazie alla preziosa collaborazione di Giuliano Monti di Tecnosky, ho avuto l’opportunità di testare a fondo entrambi i modelli della serie IBIS TOTH ED v3 nelle scorse settimane. Se avete già visto la mia videorecensione dedicata al formato 8×42, conoscerete già le sue prestazioni, tuttavia, oggi mi concentrerò nel descrivere le principali differenze tra i due formati, analizzando vantaggi e svantaggi di ciascuno.
L’obiettivo è fornirvi informazioni utili per aiutarvi a scegliere il modello più adatto alle vostre esigenze, che siate appassionati di birdwatching, osservazione naturalistica o semplicemente alla ricerca del binocolo perfetto.
Quindi, senza ulteriori indugi, approfondiamo i dettagli tecnici e pratici che distinguono l’8×42 dal 10×42, per capire quale si adatta meglio alle vostre esigenze.
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DIFFERENZE TRA IBIS TOTH 8×42 e IBIS TOTH 10×42
Passiamo ora ad analizzare nel dettaglio ciò che ho potuto osservare utilizzando i due formati dell’IBIS TOTH. Posso confermare che entrambi i modelli condividono diverse caratteristiche tecniche, incluso l’utilizzo degli stessi obiettivi ED. Tuttavia, vi sono alcune differenze chiave che influenzano l’esperienza d’uso.
Per cominciare, il prezzo: l’IBIS TOTH 8×42 ha un costo di 279 euro, mentre il 10×42 è leggermente più costoso, a 289 euro. Entrambi i modelli adottano prismi a tetto e obiettivi ED trattati con un rivestimento Fully Multi Coated , assicurando una qualità d’immagine eccellente con colori fedeli e nitidi in proporzione alla fascia di acquisto.
A livello di progettazione ottica, entrambi i binocoli presentano 4 gruppi e 5 elementi per l’oculare, e 3 gruppi e 4 elementi per l’obiettivo, garantendo ottime prestazioni sia riguardo la nitidezza che nella riduzione delle aberrazioni cromatiche.
In termini di dimensioni, i due modelli sono identici (142x53x127 mm), ma il 10×42 pesa leggermente di più, con un peso di 745 grammi rispetto ai 725 grammi dell’8×42. Questa differenza, sebbene minima, non compromette il comfort durante l’uso sul campo.
Le principali differenze emergono invece dal campo visivo e dalla pupilla d’uscita. L’8×42 vanta un campo visivo più ampio di 8,1° (122 metri a 1000 metri), rendendolo ideale per l’osservazione di uccelli in movimento o in ambienti fitti come boschi. Al contrario, il 10×42 ha un campo visivo di 6,5° (105 metri a 1000 metri), più adatto per l’osservazione di soggetti a media e lunga distanza.
Un altro aspetto cruciale è la pupilla d’uscita: l’8×42 ha un valore di 5,25 mm, rispetto ai 4,2 mm del 10×42, rendendolo più luminoso e confortevole in condizioni di luce scarsa, come al crepuscolo. Anche l’estrazione pupillare è maggiore nell’8×42, con 19 mm rispetto ai 16 mm del 10×42, il che lo rende più comodo per chi porta gli occhiali.
Per quanto riguarda la qualità dell’immagine, non ho rilevato differenze significative tra i due modelli in termini di aberrazione cromatica, nitidezza o contrasto. Anche la resa ai bordi è molto simile tra le due versioni. Per chi si chiedesse se l’immagine del 10×42 sia peggiore rispetto all’8×42, posso affermare con sicurezza che non è così: si tratta semplicemente di una percezione differente dell’ambiente che ci circonda.
Proseguendo, vi illustrerò le differenze più generiche tra un binocolo 8x e un 10x, che vi aiuteranno nella scelta. È importante sottolineare che ciò che scriverò va considerato nel contesto di due binocoli della stessa serie, con la stessa qualità ottica e caratteristiche. Ad esempio, un 10×42 di alta qualità potrebbe offrire un campo visivo più ampio rispetto a un 8×42 economico, quindi la qualità costruttiva è sempre un fattore determinante.
DIFFERENZE GENERICHE TRA 8×42 e 10×42
Vibrazioni a mano libera: meglio l’8x del 10x
Uno dei principali vantaggi del binocolo 8x rispetto al 10x è la facilità d’uso a mano libera. L’ingrandimento inferiore dell’8x riduce notevolmente le vibrazioni naturali, rendendo l’immagine più stabile. Con un 10x, ogni minimo movimento della mano viene amplificato, il che può rendere l’osservazione meno confortevole e più affaticante durante lunghe sessioni, soprattutto dopo escursioni faticose o quando si è particolarmente stanchi. Un conto è risalire in cima a una montagna e inquadrare rapidamente con un 8x da stanchi, un altro è farlo con un 10x. Per chi non ha una mano ferma o non utilizza supporti come un treppiede, soprattutto in zone difficili da raggiungere, l’8x è la scelta migliore.
Campo visivo più ampio nell’8x
Un altro vantaggio dell’8x rispetto al 10x è il campo visivo più ampio. Con un binocolo 8x si può osservare una porzione maggiore di panorama, un aspetto utile soprattutto per seguire soggetti in movimento, come rapaci in volo o quando si esplorano habitat densi, come i boschi. Un campo visivo maggiore permette di individuare più facilmente e rapidamente i soggetti, soprattutto quando si muovono velocemente. Questo può fare la differenza nel birdwatching, consentendo di compiere avvistamenti che altrimenti sarebbero persi.
Pupilla d’uscita più comoda nell’8x
La pupilla d’uscita, ovvero la dimensione del fascio di luce che arriva all’occhio, è un altro fattore a favore dell’8x. Un 8×42 ha una pupilla d’uscita di 5,25 mm, rispetto ai 4,2 mm del 10×42. Una pupilla più grande è generalmente più comoda, specialmente per chi porta li occhiali o non può allineare perfettamente l’occhio con l’oculare, come avviene durante la navigazione o mentre si osserva da una jeep in movimento. In queste situazioni, l’8x è meno affaticante e più confortevole, soprattutto durante lunghe sessioni di osservazione.
Peso: differenza minima
I binocoli 10x tendono generalmente a pesare di più rispetto agli 8x, a causa dell’uso di oculari differenti. Tuttavia, la differenza di peso tra i due modelli è così ridotta che non influisce in modo significativo sull’esperienza pratica. Entrambi risultano maneggevoli e confortevoli durante lunghe sessioni di birdwatching, soprattutto se confrontati con binocoli dotati di obiettivi da 50 mm.
Migliori prestazioni al crepuscolo con l’8x
L’ingrandimento inferiore dell’8x offre maggiore luminosità in condizioni di scarsa luce, come al crepuscolo o all’alba. La pupilla d’uscita più ampia (5,25 mm nell’8x rispetto ai 4,2 mm del 10x) permette di raccogliere più luce, offrendo immagini più luminose in ambienti poco illuminati, a patto che la pupilla dell’osservatore riesca a dilatarsi al massimo. Questo rende l’8x ideale per osservazioni in condizioni critiche, come in foreste ombrose o all’alba.
Maggiore profondità di campo dell’8x
Il binocolo 8×42 offre una maggiore profondità di campo rispetto al 10×42. Questo, unito al suo campo visivo più ampio, permette di mantenere a fuoco una porzione più ampia di panorama e di seguire meglio i volatili in rapido movimento. La profondità di campo è inversamente proporzionale all’ingrandimento, quindi con un 8x avrai tutto a fuoco fino da 64 metri, mentre con un 10x la messa a fuoco avverrà oltre i 40 metri.
Campo apparente migliore nel 10x
Anche se l’8×42 offre un campo reale maggiore rispetto al 10×42, quest’ultimo ha un campo apparente superiore, grazie al maggiore ingrandimento. Ciò offre un’esperienza di osservazione più coinvolgente, particolarmente utile quando si vuole focalizzare sui dettagli a distanza.
Il 10x è ideale per osservazioni in campo aperto
Il 10×42 è perfetto per le osservazioni in spazi aperti, come praterie, colline o coste. Il maggiore ingrandimento consente di individuare facilmente soggetti lontani, rendendolo ideale per monitorare la fauna in habitat vasti e aperti. In questo contesto, il 10x offre un’esperienza di osservazione più dettagliata e soddisfacente.
Campo apparente migliore nel 10x
Un binocolo 8×42 offre un campo reale maggiore rispetto al 10×42, consentendo di osservare una porzione più ampia di panorama. Tuttavia, il 10×42 ha un campo apparente superiore grazie al suo maggiore ingrandimento.
Questo comporta un’esperienza di osservazione più coinvolgente, in particolare quando si vogliono focalizzare dettagli difficili a medio lunga distanza. Anche se la visione della scena inquadrata linearmente è inferiore, l’immagine appare più grande e coinvolgente.
Maggiore ingrandimento
Il principale vantaggio del binocolo 10×42 è il suo maggiore ingrandimento. Con un fattore di ingrandimento di 10x, consente di osservare oggetti e dettagli a distanza con una facilità superiore rispetto all’8×42.
Questo è particolarmente utile durante l’osservazione degli uccelli, poiché permette di avvicinarsi a specie lontane senza compromettere la qualità dell’immagine.
Il maggiore ingrandimento facilita anche l’osservazione di particolari che potrebbero sfuggire a un binocolo con ingrandimento inferiore.
Quando si osservano soggetti o oggetti a media o lunga distanza, come rapaci in volo o uccelli marini da coste lontane, il 10×42 offre un chiaro vantaggio. Permette di vedere in dettaglio a grande distanza, un aspetto cruciale in habitat aperti come praterie, colline o zone costiere.
È importante notare che la differenza tra un 10x e un 8x non è così marcata come quella che si riscontrerebbe con binocoli a ingrandimento più elevato, come un 15x, progettato per osservazioni più distanti.
Per molti birdwatcher, l’aumento di ingrandimento di soli 2x potrebbe non giustificare la riduzione di stabilità e luminosità rispetto all’8x, specialmente in condizioni di luce non ottimale.
In generale, consiglio il 10×42 come unico acquisto se si desidera viaggiare leggeri e a mano libera; altrimenti, suggerisco una combinazione di 8×42 o anche 7×42 insieme a uno spotting scope per un’esperienza di osservazione più completa.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.