Birdwatching con il visore termico Zeiss DTI 4/50 – Palude di Ganna, in compagnia del fotografo naturalista Roberto Glaviano

PREMESSA

Un paio di settimane fa, mi sono recato con l’amico e fotografo naturalista Roberto Glaviano presso il nuovo punto osservativo della Palude di Ganna, situata in provincia di Varese. Questa area, nota per la sua ricca biodiversità, offre opportunità uniche per l’osservazione dell’avifauna. Per questa occasione speciale, ho deciso di portare con me, oltre al binocolo Zeiss Victory SF 8×42, anche il visore termico ZEISS DTI 4/50, con l’intento di esplorare e verificare la presenza di avifauna anche in ambienti più difficili come i canneti.

 

FIG.1 – Il panorama che si puo’ ammirare da una delle finestrelle della nuova schermatura

La palude di Ganna: Un paradiso per l’avifauna

La Palude di Ganna ( e la Torbiera), situata in provincia di Varese, è una delle perle naturali della Lombardia, caratterizzata da un ecosistema umido e ricco di biodiversità. Questo habitat palustre si estende su una superficie di circa 100 ettari ed è un importante rifugio per una vasta gamma di specie di uccelli. La palude è particolarmente rinomata per la presenza di specie di uccelli acquatici e semi-acquatici, come l’airone cenerino, l’airone bianco, lo svasso maggiore e le folaghe. Durante la stagione migratoria, la Palude di Ganna diventa un punto di sosta cruciale per numerosi uccelli migratori, offrendo loro cibo e riparo. Inoltre, il canneto fitto e le zone umide offrono un habitat ideale per la nidificazione e l’allevamento dei giovani, contribuendo alla conservazione delle specie locali e migratorie. La ricchezza di habitat diversificati, dalle acque stagnanti alle aree di vegetazione densa, rende la Palude di Ganna un luogo di grande interesse per gli appassionati di birdwatching e per i ricercatori dell’avifauna.

FIG.2 – Lo specchio d’acqua nei pressi della ex- torbiera di Ganna

La preparazione: binocolo e visore termico

Il binocolo Zeiss Victory SF è stato il compagno ideale per le osservazioni tradizionali, grazie alla sua eccellente luminosità e chiarezza d’immagine. Tuttavia, per analizzare le aree più fitte e meno accessibili del canneto, dove la visibilità diretta può essere limitata, ho ritenuto utile aggiungere il visore termico DTI 4/50 alla mia attrezzatura. Questo dispositivo, con il suo obiettivo da 50 mm e la capacità di rilevare il calore, prometteva di offrire una visione alternativa e complementare alle tradizionali tecniche di osservazione.

FIG.3 – I due strumenti pronti per le osservazioni

L’utilizzo del visore termico nel birdwatching: Un approccio innovativo

Durante l’esplorazione dei canneti, il visore termico ha dimostrato di essere uno strumento estremamente prezioso. Le varie palette termiche disponibili nel DTI 4/50 hanno permesso di visualizzare e differenziare le tracce di calore anche di giorno, rendendo possibile individuare la presenza di avifauna anche quando gli uccelli erano nascosti tra la vegetazione densa. Tra le palette disponibili, la mia preferita si è rivelata essere quella che offriva il miglior contrasto e la maggior chiarezza per rilevare i segnali di calore nel contesto diurno.

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FIG.4 – A sinistra, alta qualità dell’immagine anche di giorno, ripresa a destra: un airone cenerino a oltre 250 metri di distanza che ci era sfuggito nella vegetazione con l’osservazione classica con il binocolo

Palette colore Zeiss per esplorare il canneto.

Il visore termico ZEISS DTI 4/50 offre una selezione di palette colore estremamente funzionali, ciascuna progettata per ottimizzare la visibilità delle variazioni di calore in diverse condizioni ambientali. Tra le opzioni disponibili ci sono: White Hot (Bianco Caldo), che mostra le aree fredde in nero e quelle calde in bianco; Black Hot (Nero Caldo), con aree fredde in bianco e calde in nero; Red Hot (Rosso Caldo), dove le aree fredde sono visualizzate in nero e quelle calde in bianco, con le zone più calde rappresentate da tonalità che variano dal giallo al bianco; Rainbow (Arcobaleno), che utilizza una gamma di colori dal nero al blu per le aree fredde e dal giallo al bianco per quelle calde; Green HUE (Verde), utile per visualizzare dettagli anche con bassa luminosità del display; RED HUE (Rosso), che migliora l’adattamento della pupilla al buio; DARK HUE (Scuro), che sfrutta colori a bassa luminescenza; e infine NIGHT-EYE (Occhio Notturno), che visualizza le aree fredde in tonalità scure e quelle calde in giallo. Durante l’osservazione diurno all’interno del canneto della Palude di Ganna, ho trovato che la palette Red Hot fosse particolarmente utile. Questa scelta mi ha permesso di identificare con maggiore chiarezza le tracce di calore tra la vegetazione densa, facilitando l’individuazione dei soggetti nascosti in mezzo al canneto.

FIG.5 – Roberto Glaviano osserva con lo Zeiss Victory Sf, la piacevolezza della visione con un binocolo di alta qualità rimane sempre impagabile, ma i risultati di ricerca spesso si ottengono con il visore termico

Fotografia naturalistica  e visore termico

Roberto Glaviano, fotografo naturalista di lungo corso, ha trovato estremamente utile l’uso del visore termico ZEISS DTI 4/50 per il suo lavoro di ricerca e studio dell’avifauna. Questo strumento innovativo gli ha permesso di identificare con precisione i luoghi migliori dove posizionarsi per catturare immagini straordinarie della fauna selvatica con la sua attrezzatura Canon. L’abilità di rilevare la presenza di uccelli nascosti nel fitto canneto ha ottimizzato le sue sessioni fotografiche, migliorando significativamente le sue opportunità di scattare foto di alta qualità in ambienti complessi.

FIG.6 – Roberto mentre fotografa l’avi-fauna locale

I vantaggi e le limitazioni 

Il visore termico ha offerto diversi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali: ha consentito di scoprire la presenza di uccelli e altri animali senza disturbare l’ambiente circostante e ha permesso di effettuare osservazioni anche in condizioni di visibilità ridotta. Tuttavia, è importante notare che, sebbene il termico sia estremamente utile per rilevare tracce di calore, la sua capacità di fornire dettagli visivi sui comportamenti e le caratteristiche precise degli uccelli può essere limitata rispetto ai binocoli  di alta qualità come lo Zeiss Victory SF.

 

FIG.7 – Ormai porto con me il visore termico anche nelle sessioni naturalistiche diurne dove lo trovo impagabile per alcune sue caratteristiche

Conclusioni: Una nuova prospettiva per il birdwatcher

In conclusione, l’uso del visore termico ZEISS DTI 4/50 si dimostra a ogni uscita un’aggiunta preziosa alla mia attrezzatura per l’osservazione dell’avifauna, offrendo nuove opportunità per esplorare e comprendere la vita selvatica nei canneti. La combinazione di binocolo e visore termico ha arricchito ancora una volta,  la mia esperienza pratica sul campo, dimostrando che l’innovazione tecnologica può davvero migliorare il modo in cui osserviamo e comprendiamo la natura.