IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

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GIANNI MERLINI
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IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

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IL MACHETE
QUATTRO MODELLI A CONFRONTO
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I QUATTRO MACHETE

Il machete o macete è un pesante e lungo coltello ad un taglio di origine latino-americana usato per la pulizia del sottobosco ed in agricoltura, specie per recidere la canna da zucchero. La lama è lunga dai 32 ai 60 centimetri, cui segue una impugnatura quasi cilindrica di circa cm 13. Due sono le forme principali della punta: a)” rovesciata” e b)“tondetta”. In tutti e due i tipi il filo del tagliente nell’ultimo terzo della lama è curvo, e forma il cosiddetto “petto”, ma mentre nella punta rovesciata la costola si presenta quasi rettilinea e quindi forma col filo un angolo acuto, così da poter usare l’attrezzo come arma “da punta e da taglio”, nella punta tondetta costola e tagliente presentano un profilo pressoché simmetrico, risultando questo tipo di utensile adatto solo al taglio, in considerazione della scarsa o nulla acutezza della punta. La costola ed il tagliente di questo ultimo tipo sono quasi paralleli per i tre quarti della lunghezza per poi allargarsi a forma di goccia, riunendosi quindi nella punta, un poco rialzata rispetto alla mezzeria.
Per i medesimi scopi, disboscamento e taglio del sottobosco, in Italia viene usato un diverso tipo di utensile: la roncola, che, se fornita di una cresta o penna tagliente sul dorso, si chiama pennato.
Innumerevoli sono le varianti locali delle roncole e dei pennati, che differiscono da località a località per forma e dimensioni, seguendo una tradizione secolare, destinata però a spengersi in breve tempo per la scomparsa quasi totale dei fabbri, che di padre in figlio, si passavano l’arte dei ferri taglienti. Si pensi che nella sola Toscana sono note ben sedici forme di roncole e pennati, che salgono a trentaquattro se si considerano i territori confinanti.
Allora a cosa si deve la diffusione abbastanza ampia di un utensile d’oltre oceano? Due posssono essere i motivi. L’esercito americano, sino almeno dal 1939, era munito di tali strumenti, che con la seconda guerra mondiale vennero portati anche in Italia, dove, nel dopoguerra alcuni fabbricanti di ferri taglienti, a Maniago ed a Scarperia, cominciarono a produrne delle copie assai fedeli. Da notare che nei cataloghi delle ditte di Scarperia non se ne trova traccia fino agli anni sessanta. In secondo luogo il machete ha incontrato una discreta diffusione fra i cacciatori ed in genere fra chi pratica sport al’aria aperta, perché di minore ingombro rispetto alla roncola. Di minore ingombro, è vero, ma di maggiore lunghezza. Per questo nell’uso outdoor si affermano, sin dagli anni ’80 del secolo scorso, modelli di machete più corti e un poco più leggeri, magari con spessore della lama maggiorato rispetto ai modelli grandi, per garantire uguale robustezza e potenza di colpo.
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LEGITIMUS DELLA COLLINS & CO –ESERCITO USA 1940
Il machete più vecchio della mia collezione è proprio uno di quelli dell’esercito americano, lasciato in Italia alla fine della guerra; purtroppo il fodero originale è andato perduto, e nonostante gli anni e l’uso, ha ancora un discreto aspetto. Sul tallone della lama troviamo incise a pressa le seguenti iscrizioni: “disegno di una corona a cinque punte stondate”, sotto “LEGITIMUS”, sotto “COLLINS & CO”, sotto “MADE IN USA”, sotto” N° 128”, e sotto infine “1940”.
La corona è il logo della ditta costruttrice, Collins & Co, il n° 128 era il modello in dotazione all’epoca (1940) all’esercito USA. L’utensile ha una lunghezza di cm 49,5 in totale, di cui cm 12 di manico e cm 37,5 di lama; la costruzione è full tang ( il codolo segue cioè la sagoma dell’impugnatura ed è tutto visibile fra le guance), ed il manico è realizzato con due guance semicilindriche di spesso corno bovino nero, unite al codolo a mezzo di 4 ribattini di ottone; all’estremità (calcagno) il manico forma un “becco” per favorire una solida presa. Sempre nel calcagno è realizzato un foro passante per mettere il lacciolo di cuoio. La lama priva di pianelle, presenta al tallone uno spessore di mm 4,35, e si assottiglia progressivamente verso la punta, raggiungendo ai tre quarti lo spessore di mm 2,62; la punta è tondetta. Il peso del machete è di gr 718. Dalle seppur lievi tracce di ruggine presumo che l’acciaio usato sia al carbonio (non inox)
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TONERINI 1971
Il secondo machete è stato realizzato dalla ormai purtroppo estinta ditta Tonerini di Scarperia, ove l’ho acquistato nel1971, ed è una copia assai fedele di quello americano. Lunghezza totale cm 49,5 di cui cm 37 di lama e cm 12,5 di manico; come il precedente è Full-Tang ed il manico è realizzato con due guance semicilindriche di legno, piallate ai lati, e fissate al codolo con 3 ribattini di ottone. Il calcagno non presenta la sporgenza a becco, ed anche qui troviamo il foro passante per il laccio di sicurezza. La lama, priva di marchi o iscrizioni, presenta due pianelle che arrivano ai tre quarti della lunghezza a partire dal tallone, quasi inesistente; lo spessore della lama è pressoché uniforme da mm3,35 al tallone a 3,21 al termine delle pianelle. Il peso è di gr 619. Il fodero, in cuoio riprende la forma del machete e contiene interamente la lama, lasciando scoperto il manico. Il peso dell’utensile col fodero è di gr 779. L’acciaio è al carbonio e risente abbastanza della ruggine, anche per l’uso stressante cui è spesso sottoposto il mio machete, usato assai sovente per uso agricolo.
Come si ricava dai dati e dalle dimensioni, e ben si vede dalle foto, l’aspetto e la sostanza dei due utensili sono identici. In tutti e due la finitura è inesistente, a riprova della destinazione militare ed agricola.
Passo ora a descrivere due piccoli machete, il primo, spagnolo, ha la forma che ricorda molto quella dei fratelli maggiori, il secondo, italiano, ha linee più da coltello a lama fissa, in particolare il “Bowie”.
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MUELA 1980
Proprio per una questione di portabilità nelle mie uscite sui torrenti di montagna, intorno al 1980 mi decisi ad acquistare il machete piccolo della ditta MUELA, attirato anche dalla finitura impeccabile e dalle linee aggraziate ed eleganti. La Muela è una fabbrica spagnola ben conosciuta a livello internazionale per una abbondante produzione di ferri taglienti con elevato rapporto qualità-prezzo, ponendosi in una fascia medio bassa di costo, e medio alta di qualità.
Le linee di questo utensile sono in piccolo quelle del machete classico a punta tondetta, anche se rispetto ai precedenti la punta è ben più acuminata; La lunghezza totale è di cm 34,5, di cui cm 13 di manico e cm 21,5 di lama; costruzione a Full-Tang con manico formato da due guance in multistrato di legno (iroko o mogano) ben resistente all’umidità, fermate sul codolo con tre viti passanti (maschio-femmina) di ottone a testa piana, incassate nel legno. Nel manico si trova il consueto foro passante per il lacciolo di sicurezza; all’altezza del tallone la parte inferiore dell’impugnatura presenta una mezza guardia, sporgente in avanti, mentre il codolo piega verso il basso in una leggera curva per stabilizzare la presa. Fra la guardia e il codolo, il manico si presenta dritto nel lato della costola, convesso nel lato inferiore. La lama, in acciaio 440 inox, ha in costola uno spessore di ben mm 5,50, che si assottiglia a mm 5,32 a 3 centimetri dalla punta; sono presenti sia il tallone che le pianelle; l’angolo fra la costola e le pianelle è leggermente arrotondato. . Il dorso quasi rettilineo per i due terzi si alza a formare una curva per scendere poi verso la punta rialzata: in questo tratto è presente un deciso controfilo non affilato. Al di sopra del tallone il tagliente è finemente seghettato per cm 3, poi prosegue liscio con taglio a V sino alla punta, preceduta da una ampia curva; la sezione della lama è rettangolare con cuneo. La lama non presenta alcuna incisione, mentre nel manico è incastonato un cerchietto smaltato con fondo verde all’interno del quale due lettere dorate M sovrapposte sovrastano la testa stilizzata di un cervo, rappresentante il logo della Muela.
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LOGO MUELA.jpg (159.97 KiB) Visto 11925 volte
LOGO MUELA
La finitura del manico, in compensato marino, è satinata, mentre la lama è lucidata a specchio. Il peso del machete è di gr 480 senza fodero, gr 614 col fodero. Quest’ultimo si presenta in una abbastanza inconsueta forma rettangolare, in cuoio di buono spessore, di colore neutro, con passante per la cintura e cinturino di chiusura fermato da un bottone automatico.
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TREKKING KNIFE FOX.jpg (88.48 KiB) Visto 11925 volte
FOX TREKKING KNIFE MOD . 685 2005
Completamente diverso nella forma è l’ultimo machete denominato TREKKING KNIFE, prodotto in Italia dalla ditta FOX di Maniago, che, come la ditta spagnola, si pone ad un ottimo rapporto qualità-prezzo; e non a caso proprio la Fox è una delle aziende più presenti ed apprezzate nel campo della coltelleria tecnica e sportiva. Le stesse linee di questo utensile ne denunciano la progettazione in un’epoca più recente degli altri. E’ bene subito rilevare come la FOX non abbia lesinato sul materiale per conferire al machete solidità, robustezza ed eleganza. Il Trekking della Fox è la versione civile di quello in dotazione all’Aviazione Leggera del nostro Esercito, e come tale è destinato fra l’altro alle squadre della Protezione Civile, come utensile di pronto impiego e dalle specifiche caratteristiche d’intervento, di soccorso. Quindi non solo le ridotte dimensioni in lunghezza, ma soprattutto un ottimo bilanciamento consentono a questo coltello-machete prestazioni ottenibili solo con un arnese di lunghezza almeno doppia. I test effettuati dalla casa costruttrice hanno confermato la capacità di taglio di una lamiera di auto. La costruzione è full tang, come tutti gli altri esemplari, anche per facilitare la sostituzione delle guance eventualmente danneggiate. La lunghezza totale è di cm 35, di cui cm 12,5 di manico e cm 22,5 di lama. Il manico presenta due guance in micarta nera multistrato, fermate da tre ribattini di ottone incassati a filo, e al calcagno il foro per il laccio di sicurezza è protetto da un tubetto di ottone, anch’esso incassato a filo nelle guance. Alla sommità del manico, alla base del tallone, troviamo una solida guardia, formata da una barra di acciaio inox 430, piegata ad “esse”, spessa mm 5, per conferire sicurezza alle operazioni di taglio. Se è comune trovare un’elsa siffatta nei “bowie”, non altrettanto lo è nel machete classico. Anche la forma della lama differisce da quelle “ordinarie” dell’utensile latino-americano, essendo realizzata a goccia, “clip point”, con un discreto “petto” nel lato del tagliente, mentre il dorso è ben angolato ad un terzo dalla punta, con un controfilo assai pronunciato, non affilato. La lama presenta un tallone di generose dimensioni e pianelle che terminano a cm 2,5 dalla punta acuminata, è realizzata in acciaio 440A, durezza Hrc 55-57, inox molto spesso utilizzato per utensili da impiegare in località umide, per la sua nota resistenza agli attacchi della ruggine. Lo spessore della lama è di mm 4,79 al tallone e mm 4,69 alla estremità delle pianelle; la larghezza al tallone è di mm 36, e nel punto più lago è di mm 56; la sezione è rettangolare con cuneo, il tagliente liscio a V, particolarmente affilato; l’angolo fra la costola e le pianelle non è arrotondato. Il calcagno presenta un “becco” rivolto verso il basso per favorire l’ergonomicità dell’impugnatura, mentre il dorso ed il “sotto” del manico sono dritti e paralleli fra loro. Il baricentro del Trekking è posto all’estremità superiore del tallone. La finitura del manico di micarta assicura una buona presa; la lama è finemente satinata e sul lato sinistro presenta l’incisione:”FOX art. 685”e sotto “Italy 440”. Il peso del Trekking è di gr 523, senza fodero, e gr 665 con fodero: quest’ultimo è realizzato in cuoio nero, spartano ma funzionale, con cinturino di fermo a bottone automatico, e passante per la cintura di cm 7. Per completezza d’informazione, fra i tanti modelli di machete prodotti dalla Fox vi è il “fratello” del modello 685, fin qui esaminato: è il modello 684, anch’esso chiamato Trekking, dotato di una lama di forma simile a quella del Muela.
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Gianni Merlini

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piergiovanni
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, letto tutto d'un fiato. Questo , per me che sono un neofita del settore, è un mondo nuovo, tutto da scoprire..Grazie Gianni.

Pier
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GIANNI MERLINI
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da GIANNI MERLINI »

Grazie!
Gianni Merlini

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rigel
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da rigel »

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piergiovanni
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, si forse ci vorrebbe un bel glossario con la terminologia specifica..Che ne dici Gianni?
Pier
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Born to... Zeiss
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da Born to... Zeiss »

Molto interessante, come sempre!
Grazie Gianni :thumbup:
Claudio Todesco

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corax
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da corax »

Ottimo, Gianni: hai detto tutto quello che serve per poter fare una scelta. Mi piace il Fox trekking, però io preferisco l'altro modello, il 684, con la punta più classica, senza smentatura e non da coltello "bowie".
Nelle nostre boscaglie, è preferibile un machete più corto di quelli normali, con lama da 25-26 cm e più spessa dei canonici 3 mm: non per niente da noi era ed è così popolare la roncola per i lavori forestali.
Infatti io, che non sono raffinato come Gianni, ne uso un paio, a seconda delle esigenze, da me ricavati da strumenti precedenti (roncola, per l'appunto, e coltellone da macellaio!), come potete vedere nella foto allegata, e fanno un'ottimo lavoro, fino a quando...non si stanca il braccio!
Ah, proprio per questo consiglio di usare strumenti non più pesanti di o,5 kg. ;)
Buona giornata a tutti,
Alessandro.
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piergiovanni
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da piergiovanni »

ergo, in definitiva che modello mi consiglieresti da tenere nello zaino da montagna e da tirare fuori all'uopo quando devo pulire la boscaglia?
Pier
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da corax »

Pier, se non vuoi rischiare troppi euro, prima di acquistare strumenti relativamente costosi (ma ottimi) come questi:
http://www.coltelleriazoppi.com/outdoor ... i-trekking
http://www.maxblade.it/ka-bar-cutlass-m ... rd=machete
prova con quest'altro e, se ti piace, fai un po' d'esperienza di campagna:
http://www.maxblade.it/linder-machete-c ... rd=machete
Come con i binocoli, per migliorare si è sempre a tempo!
Ci farai sapere la tua scelta, intanto ti saluto, ciao,
Alessandro.
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da piergiovanni »

Grazie ancora per i consigli..Scusate se rompo le scatole, non esisterebbe anche qualcosa di pieghevole?Viaggio molto leggero e non vorrei occupare molto spazio con il macete che sarebbe solo una eventualità, piuttosto che l'oggetto principale delle mie uscite..
Pier
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da GIANNI MERLINI »

Macchè raffinato, caro Alessandro, sono solo un passionista, come dicono in vernacolo, cioè un appassionato dilettante. Complimenti comunque per quel bel Mannarese che ti sei fatto, molto simile, come forma a quello in uso nella ExProvincia del Frignàno. Più tardi, sono stato tutto il giorno fuori casa con moglie, darò un' ochiata ai coltelli che hai indicato e ti dirò il mio parere. A Pier sconsiglierei un serramanico per l'uso pesante che, a quanto ho capito, vorrebbe farne. Vedremo....
A dopo, tanti salutoni a tutti! :wave:
Gianni Merlini

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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da GIANNI MERLINI »

Alessandro, non sei certo "andato di scartina" con i primi due!! ma anche il terzo è un bel gioiellino, della Linder, che non è poi l'ultima arrivata nel mondo della coltelleria sportiva.
(andare di scartina significa, a briscola, mettere una briscola di poco valore, non andare di scartina invece mettere in tavola una asso o un tre).
Ciao
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da corax »

Oh, meno male che stavolta sei d'accordo con me, Gianni! E poi, diglielo tu a Pier, che hai più carisma, che non può pretendere di avere un "vero" machete, per quanto "mini", a ...serramanico. :naughty:
Grazie per i complimenti ai miei prodotti dell' "autosufficienza strumentale": certo, non sono belli come quelli "veri", però mi fanno la stessa funzione e pure con più...affetto! :)
Ciao e buona notte,
Alessandro.
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da piergiovanni »

Maestri..chiedo scusa..Va bene..sceglierò fra uno dei tre modelli..cosi lo provo sul campo..Ho visto un bel sentierino incolto da anni che aspetta solo di essere ravvivato:-)
Pier
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da Vincenzo Maielli »

Molto interessante, complimenti. Io continuo a preferire il compromesso rappresentato da un buon Bowie con lama da 25 a 30 cm, così mi porto solo uno strumento, comunque questo articolo è davvero bello.
Vincenzo Maielli

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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da GIANNI MERLINI »

Vincenzo abbi pazienza....... :whistle: :whistle: :whistle: :wave: Natale è vicino!
Gianni Merlini

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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da GIANNI MERLINI »

@ VINCENZO: spero tu sia contento!! Ed anche gli altri che hanno apprezzato l'argomento.
Saluti ed auguri a tutti! :happy-jumpeveryone:
Gianni Merlini

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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da piero »

chapeaux....come sempre......
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Mario Marassi
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da Mario Marassi »

Grazie per tutti gli interessanti articoli che ci regali sui coltelli :clap: :clap: ; speriamo che la tua musa continui ad ispirarti :violin: .
Tanti auguri anche a te di buone festività e di un anno nuovo ancora più fecondo, Mario
Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato
GIANNI MERLINI
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da GIANNI MERLINI »

Grazie! mi fate quasi arrossire... credetemi la passione è tanta, la cultura un po' meno. E prima della fine dell'anno... ho detto che Babbo Natale porterà due sorprese. L'anno prossimo ci potrebbe essere un "seguito" divertente anche per" i due Bowie". Comunque fintanto che non mi fermerete, avrete sempre qualcosa da leggere.
I MIGLIORI AUGURI A TUTTI GLI AMICI!!!!!!
Gianni Merlini

Malo malo malo ire, quam mala mala malis malis mandere.
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da Re Vega »

Leggo sempre con molto piacere queste recensioni, grazie.
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da piergiovanni »

Riapro questo post, perché penso dovrò comprare un bel macete non richiudibile.
Necessito di un buon prodotto per pulire alcuni sentieri, chiusi da anni, all'interno dell'Oasi di Brabbia, e purtroppo è un accessorio che non è in dotazione alle Guardie Ecologiche Volontarie dove presto servizio. Qualche consiglio?
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da GIANNI MERLINI »

Per la pulizia di sentieri del sottobosco, specie se abbandonati da anni, il mio consiglio è di usare una roncola, fissa o richiudibile, di "buone" dimensioni. I vantaggi di tale attrezzo, rispetto al macete, consistono nella forma stessa dell'utensile che permette il taglio di rametti e frasche soprattutto nel tratto curvo della lama. Se fosse necessario il taglio di rami più consistenti ancora meglio è l'uso del "pennato", roncola dalle generose dimensioni dotata, sulla costa, di una ulteriore lama dritta (la cosiddetta "penna"), decisamente sporgente al di sopra della costola stessa. Una caratteristica delle roncole e dei pennati è che ogni regione, e addiritura ogni ZONA presenta forme e dimensioni differenti, probabilmente perchè col tempo si sono perfezionate prima, e cristallizzate poi, sagome e dimensioni più adatte al lavoro di disboscamento di quella particolare zona. Una breve ma interessante rassegna in tale senso si potrà trovare, a pochi euro, nel libriccino "Roncole e pennati" di Monelli Nanni ,edito da Libreria Editrice Fiorentina.
Le dimensioni di una roncola o di un pennato per l'uso indicato da Pier oscillano fra i 35 ed i 40 centimetri, compreso il manico, se si tratta di un utensile non pieghevole; se invece si preferisce contenere le dimensioni e la portabilità una buona roncolina pieghevole non dovrà essere inferiore a cm 28 da aperta e cm 14 se chiusa. In questo ultimo caso è opportuno asssicurarsi che l'attrezzo abbia un OTTIMO sistema di BLOCCAGGIO DELLA LAMA, per evitare spiacevoli incidenti:in commercio se ne trova di svariati tipi, a ghiera girevole, tipo Opinel, a dente e scrocchio, tipo albacete, a dente semplice e pompa. E' indifferente il tipo di blocco, purchè se ne accerti, al momento dell'acquisto, la perfetta funzionalità e robustezza.
Normalmente gli attrezzi a lama fissa sono in genere dotati di custodie in cuoio per il trasporto; nel caso ne fossero sprovvisti consiglio di farla realizzare da un ciabattino (ammesso di trovarne uno!), o con un poco di manualità a provare col fai da te! Disposto a dare ulteriori spiegazioni e consigli al riguardo.
Per la scelta della roncola o del pennato consiglio di rivolgersi ad un consorzio agrario della zona, che sarà in grado di suggerire il modello più adatto e diffuso in zona.
Quanto alla cura dell'utensile valgono le solite raccomandazioni: asciugarlo dall'umidità dopo l'uso, pulire bene la lama dai residui vegetali, tenere sempre il taglio BEN affilato: uno strumento BEN tagliente non vi darà mai problemi, in confronto ad uno poco affilato. Per rinnovare il filo, a fine giornata, una passatina con una pietra ad acqua sarà più che sufficiente, mentre una volta all'anno una buona visita ad un arrotino di fiducia potrà rimuovere le piccole tacche dovute all'uso.
Gianni Merlini

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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da -SPECOLA-> »

Concordo con Gianni, anche se in realtà poi ognuno ha le proprie preferenze anche per l'uso di questi utensili (c'è chi si trova meglio con la roncola, chi con il pennato e ancora, invece, chi è per il macete "per tutta la vita").
Se comunque macete deve essere, come anticipato da Gianni, io suggerirei un modello "roncolato", tipo questo per intenderci:
http://www.evvvai.com/it/roncole/301-ma ... tAodIAUKPg
Per altro si tratta di un attrezzo da giardino decisamente economico e facile da trovare in ferramenta, consorzio agrario o negozio di articoli da giardinaggio.
Si può acquistare anche su eBay e AMAZON, tanto per sottolinearne la semplicità di reperibilità:
http://www.ebay.it/itm/MACETE-CON-MANIC ... 3f3a073393
http://www.amazon.it/MACETE-MACHETE-RON ... B00HDGD1KU

Peso, dimensioni, forma, misure e bilanciamento sono importanti, per riuscire a maneggiare bene questi utensili, per cui magari si potrebbe pensare anche ad un qualcosa di personalizzato, ovviamente tenendo presente che così facendo, il prezzo lieviterà (la qualità comunque in questo caso si eleverà decisamente); a questo proposito, nella nostra zona, io consiglierei vivamente di rivolgersi a COLLINI di Busto Arsizio:
http://www.coltelleriacollini.it/
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da piergiovanni »

Grazie per le info, a questo punto faro' dare una bella affilata alla roncola che ho casa che era ancora del mio nonno e non penserò' più' al machete. :thumbup:
Gianni, ci dobbiamo sentire per i test della coltelleria. Ho novità.
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da -SPECOLA-> »

Bene Piergiovanni, gli attrezzi di una volta poi sono "eterni".
Guarda se ha qualche simbolo sopra.
Fabrizio Ferrario
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da Piske »

Chiedo al mio coltellaio di fiducia ;)
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da NeOFiTa »

Cold Steel è il mio preferito, qua trovi alcuni Machete:
http://www.maxblade.it/index.php?route= ... %20machete

E se non ti vanno bene puoi esagerare con un Katana Machete a 2 mani sempre della Cold Steel... (qualità prezzo eccezionali) inoltre io preferirei nel bosco lame in carbonio, comunque un po di pratica ci vuole con questi attrezzi prima di incominciare a disboscare tutti i sentieri, okkio che sono coltellacci belli grossi ;)
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da NeOFiTa »

Se prendi il Kukri avrai una grande potenza di taglio ma per un uso più generico il Jungle Machete.. Ps: il 1055 è un gran bell'acciaio non lo spezzi se non a martellate dopo qualche ora su un incudine ed è molto difficile che perde la lama, quindi potrai usare questi machete anche per il battoning all'occorrenza :wave:
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da piergiovanni »

Grazie per l'apprensione :thumbup: :) ;)
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da Westley »

Bellissimo Gianni ,grande appassionato ! :thumbup:
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

Messaggio da piergiovanni »

Ogni volta che parlo con Gianni, abbasso la cornetta del telefono con dispiacere: e' un pozzo inesauribile di informazioni, aneddoti ed altro. :thumbup:
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Re: IL MACHETE. BREVE RECENSIONE DI QUATTRO MODELLI

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