Storia dei Coltelli Survivor e Customizzare un coltello
Inviato: 17/08/2015, 10:29
Chi non ricorda il film Rambo del 1982, romanzo scritto nel 1968 da David Morrel e stupendamente interpretato da Sylvester Stallone sia nei sequel del 1985 che nel 1988 e l'ultimo nel 2008. Il personaggio di Rambo nel libro non aveva un coltello e muore, invece il personaggio del film con la modifica della sceneggiatura da parte dello stesso Stallone utilizza un coltello di sopravvivenza di grandi dimensioni che ha contribuito a far diventare famoso il film e diverrà un Cult tra gli appassionati divenendo il Coltello "Survivor" per eccellenza. I primi due modelli in particolare quello utilizzato nel 1982 e nel 1985 furono commissionati da Stallone a due grandi maestri coltellinai e cioè Jimmy Lile (coltellinaio a tempo pieno dal 1970 ed era diventato uno dei più rispettati al mondo e ha gestito un negozio di coltelli in Arkansas fino alla sua morte nel 1991), e Gil Hibben (altrettanto famoso coltellinaio del Kentucky e attualmente ancora vivo), anche il terzo modello fu commissionato a Gil Hibben ma era solo una rivisitazione del classico coltello da rissa Western ispirato alla forma del noto Bowie, nome che proviene dal suo ideatore James (Jim) Bowie "pioniere, esploratore, soldato, eroe nazionale Texano", divenuto famoso per per la Battaglia di Alamo dove venne ucciso, ma anche a seguito della rissa, passata alla storia come la Sandbar Fight, che vide Bowie uscire malconcio vincitore dagli assalti di uomini armati di coltello e stocco nei pressi di Natchez (Mississippi) nel 1827, dopo questa rissa lo stesso Bowie commissionò ad un armaiolo la realizzazione di un coltello su suo preciso disegno, codificando il modello del Bowie Knife vero e proprio. Nel quarto film Rambo del 2008 si vedono come i tempi e gli usi sono cambiati prediligendo un simil Machete.
Grazie alla grande pubblicità del film Rambo la BUCK (famosissima produttrice di coltelli) di Hoyt Buck poi Al Buck, Chuck Buck, CJ Buck fondarono la società a San diego nel 1902 e nel 1981 con l'intenzione di produrre e sviluppare coltelli a sostegno delle forze speciali statunitensi si avventurarono nella progettazione di questo particolare Survivor. Così nel 1984 fu sviluppato tramite la Qual-A-Tec situata in Indiana e con i Team US Navy Seals, il glorioso (e ricercatissimo dai collezionisti) modello BUCK 184 "Buckmaster ", chiaramente ispirato alle gesta di Rambo. Questa azienda mi è particolarmente a me cara perchè da giovane il primo coltellino chiudibile che ho avuto era proprio un BUCK Ranger 112.. chissà dove sarà finito.. Comunque questo coltello Survivor era più corto dei modelli del film con una lama di 190mm, era anch'esso con manico cavo ma in acciaio come la lama, fu studiato espressamente per un uso marittimo "completamente in acciaio forgiato 425 resistente all'acqua di mare e alla corrosione in generale" mantenendo la lama molto affilata nel tempo, è un acciaio simile all'attuale acciaio Krupp 4116 Stainless Blade, veramente molto resistente". Nel progetto del BUCK fu pensato di poter aggiungere avvitandoli alla guardia dei rampini e la possibilità di legare nell'apposita fessura situata di fianco al pomo svitabile una corda, “l'impugnatura e completamente stagna”, la BUCK per questo uso da scalata con corda (eccetto per i primi modelli per i Seals) non dava garanzie di utilizzo, mentre poteva essere utilizzato all'occorrenza anche come sistema di ancoraggio di piccole imbarcazioni o gommoni a delle rocce o un albero. Interessante il fodero rigido in plastica con molla interna con blocco del coltello, sistema più sicuro dei foderi dei modelli Rambo in semplice pelle, il fodero del BUCK aveva la possibilità di aggiungere con tasche in cordura esterne per riporre alcuni oggetti come la pietra per affilare la lama ecc). Si differenzia anche la parte superiore della lama dai modelli Rambo, infatti si caratterizza da un doppio seghetto uno fine in punta e uno molto spesso di 7mm più adatto per tagliare o squartare fusoliere. Attualmente è ancora considerato il coltello Survivor a manico cavo più robusto in circolazione nonostante sia un Push-tang anch'esso, il manico è bloccato alla lama da un grosso dado in acciaio, bellissimo il modello completamente satinato che metto in foto. Altro coltello che ha fato la storia dei Survivor a manico cavo è il "Jungle King I" splendido coltello della AITOR "cuchilleria del Norte, S.A. Ermua Vizcaya fondata nel 1939". La Aitor è attualmente fornitore di attrezzatura da taglio per gli eserciti ONU e UNESCO. Il Jungle King I apparve alla fine degli anni 80, mi ricordo che appena lo vidi alla mia coltelleria di fiducia ci sbavai sopra e mi si illuminarono gli occhi, era il primo vero coltello Survivor a manico cavo senza fronzoli, altamente accessoriato non solo nel manico ma la stessa custodia rigida ha diverse funzioni per diversi utilizzi oltre avere un secondo scompartimento tipo piccolo cassetto per stivare altri accessori, si vedeva subito che era stato studiato proprio per l'utilizzo per cui aveva preso il nome... la Giungla! Il coltello è ben bilanciato e ha una lama di 250mm con un bel design slanciato, lo spessore della lama è di 5mm e finalmente dalla parte opposta vi è un bel seghetto fatto appositamente per segare i rami. Il coltello è stato costruito in acciaio 440C è un INOX molto buono con ottime caratteristiche di taglio, non resistente come potrebbero essere i carboniosi in acciaio SK-5 High Carbon, però più che adatto per il legno e all'occorrenza il filo della lama è possibile ripristinarlo in meno di 1 minuto. Tra manico e fodero c'è veramente di tutto, (bussola, pinzette, cerotti, fiammiferi, ami, filo, spillette, bisturi, aghi, matita, corde in Nylon, lacci emostatici che usati con la custodia diventa una fionda, specchietto, porta pillole, lama multi funzione Skinner, tronchesino, seghetto a filo, e tutto può essere utilizzato in varie maniere, l'acciaio del manico è antimagnetico per la perfetta funzionalità della bussola interna. Che dire fino a qualche anno fa era ancora considerato il vero coltello da Survivor da campeggio, da portarsi dietro ovunque.. L'attacco tra manico e lama in questo caso è differente dai modelli precedenti descritti essendoci una brugola in acciaio laterale esternamente invece del solito dado interno. L'EVOLUZIONE DELLA SPECIE SURVIVOR
Sono passati molti anni e le necessità di portarsi un coltello in campeggio o per trakking si sono differenziate, attualmente i coltelli Survivor a manico cavo non sono più considerati come tali, e addirittura da molti vengono considerati anacronistici se non visti male... nonostante ciò ci sono ancora un paio di aziende che li producono attualmente in più di un modello come la Cold Stell con il suo Bushman Bowie Blade in acciaio carbonioso SK5, dove il manico cavo è studiato più per inserivi un bastone lungo e trasformarlo in lancia, oppure un bastone corto e utilizzarlo tipo machete, ma all'occorrenza con un bel tappo diviene un Survivor classico a tutti gli effetti. La Cold Steel mitica azienda Californiana di cui è fondatore e presidente il famosissimo Lynn C. Thompson esperto di Arti Marziali miste, cacciatore estremo e grande pistolero tanto che è stato il primo al mondo a cacciare i Big Five (Elefante, Bufalo, Rinoceronte, Ippopotamo e il Leone, ma non sono mancati anche un Coccodrillo e altre grandi specie) con un revolver 44 Magnum... fa fare e importa i suoi modelli dal Giappone, dalla Cina e dal Sud Africa, in un video su Youtube tenta la caccia anche di un bufalo con una lancia Cold Steel: https://www.youtube.com/watch?v=FKI1xmtf5Ck ...be... gli è andata bene
L'altra azienda invece ha riproposto una copia del modello creato dal famoso coltellaio del Sud Africa Chris Reeve (Christopher Stanley Reeve ) entrato nel 2015 nella Blade Magazine Hall of Fame come uno dei migliori designer e progettisti di coltelli, Chris ha collaborato nella progettazione insieme ad altri famosi maestri coltellinai del calibro di Larsen e Harsey per il modello GERBER "LHR" a mio avviso il più bel coltello come design in circolazione, molto simile al modello "Green Berret" dello stesso Reeve. Le copie dei modelli Survivor di Chris sono stati riproposti dall'azienda Americana Schrade riproponendo la serie Extreme Survival, tipo il modello SCHF2 "Spear Point" ma forgiati con materiale diverso da quello utilizzato da Chris e cioè l'acciaio in carbonio 1077 molto più economico dell'acciaio A2 originale, ma sempre di ottimo livello. La caratteristica di questi coltelli e che come per il Bushman Bowie Blade della Cold steel, il manico cavo è un tutt'uno con la lama, non ci sono ne viti ne bulloni di fissaggio all'interno o all'esterno del manico cavo, però gli accessori che ci aspetteremmo da un Survivor dentro il manico non ci sono..., bensì si trovano delle comode punte per cacciaviti intercambiabili, ma all'occorrenza basta levarle e sostituire il tutto.
I primi due modelli restano comunque nell'immaginario collettivo i veri coltelli Survivor, e sono basati sul design di quelli utilizzati dagli aviatori nella seconda guerra mondiale e cioè i leggendari CAMILLUS NY WW2, la società Camillus Cutlery Company è stata uno dei più antichi produttori di coltelli negli Stati Uniti e le sue radici risalgono dal 1876 e nonostante abbia prodotto milioni di coltelli l'azienda è fallita nel 2007, i modelli NY WW2 sono molto simili come forma e manico rivestito in cuoio agli attuali USMC KA-BAR (Una delle più famose ditte di produzione di coltelli Americane alla ribalta già dal tempo del Vietnam, il cui nome nasce dallo slang: quando sei con le spalle al muro e un Orso ti attacca.. KILL A BEAR!=KA-BAR).
L’idea era che se l’aereo cadeva, il pilota aveva con se oltre il coltello un piccolo kit di sopravvivenza in un taschino con amo da pesca, aghi, filo, fiammiferi, i Camillus non avevano il manico cavo e la parte finale dell'impugnatura era pensata più per piantare dei chiodi. Il coltello di Rambo era abbastanza più grande di quello utilizzato dagli aviatori ma fondamentalmente aveva lo stesso scopo in maniera più moderna con l'aggiunta di una bussola dentro il manico e altri piccoli accessori situati anche nella fodera come la pietra per affilare, inoltre la guardia del coltello di Rambo 1 e 2 aveva da un lato una punta a vite e una punta a stella per uso da cacciavite, nel pomolo del Rambo 2 vi è uno spaccavetri piuttosto pronunciato. Proprio questa caratteristica di avere un coltello con manico cavo e dentro alcuni attrezzi utili accese la fantasia degli spettatori e grazie all'utilizzo che Rambo ne fece divenne in assoluto considerato il miglior coltello da Survivor in assoluto. Va detto che l'originale del film sia il primo che il secondo erano costruiti con un acciaio denominato D2 molto resistente e furono prodotti in sole 100 copie in tutto il mondo, mentre i modelli successivi per i collezionisti (che vogliono un coltello FIGO! Tanto nel bosco non ci vado mai!), sono in acciaio INOX 420J2, un acciaio un po morbido che perde facilmente il filo della lama, tra i due tipi di acciaio D2 e 420J2 c'è una grande differenza di resistenza e flessibilità, avendo posseduto tanti anni fa il modello nero del film Rambo 2, posso assicurare che nonostante questa caratteristica progettuale è un coltello robusto che si comporta bene per piccoli lavoretti nonostante l'ingombro, il doppio seghetto superiore spesso 5,5mm è praticamente inutile sui rami e il suo utilizzo è espressamente quello di poter tagliare il filo spinato, di sicuro la presenza scenica ha il suo effetto, non essendo FULL-TANG (cioè lama e manico un pezzo unico) ma Push-tang , dato che il manico è fissato alla lama da un semplice bullone interno al manico ed essendo fatto il manico di questo coltello in alluminio c'è il rischio che si possa spezzare in lavori maggiormente prestanti (a me non è mai capitato ma non ci ho certo spezzato dei grossi rami), però può accadere e per questo per gli appassionati (compreso me) non è considerato un coltello proprio adatto per il campeggio.. diciamo che con la sua forma simil-Bowie "Clip point ricurva" e la lama lunga 254mm, un peso abbondante di mezzo kg, è un coltello adatto esclusivamente a chi deve fare Rambo.Grazie alla grande pubblicità del film Rambo la BUCK (famosissima produttrice di coltelli) di Hoyt Buck poi Al Buck, Chuck Buck, CJ Buck fondarono la società a San diego nel 1902 e nel 1981 con l'intenzione di produrre e sviluppare coltelli a sostegno delle forze speciali statunitensi si avventurarono nella progettazione di questo particolare Survivor. Così nel 1984 fu sviluppato tramite la Qual-A-Tec situata in Indiana e con i Team US Navy Seals, il glorioso (e ricercatissimo dai collezionisti) modello BUCK 184 "Buckmaster ", chiaramente ispirato alle gesta di Rambo. Questa azienda mi è particolarmente a me cara perchè da giovane il primo coltellino chiudibile che ho avuto era proprio un BUCK Ranger 112.. chissà dove sarà finito.. Comunque questo coltello Survivor era più corto dei modelli del film con una lama di 190mm, era anch'esso con manico cavo ma in acciaio come la lama, fu studiato espressamente per un uso marittimo "completamente in acciaio forgiato 425 resistente all'acqua di mare e alla corrosione in generale" mantenendo la lama molto affilata nel tempo, è un acciaio simile all'attuale acciaio Krupp 4116 Stainless Blade, veramente molto resistente". Nel progetto del BUCK fu pensato di poter aggiungere avvitandoli alla guardia dei rampini e la possibilità di legare nell'apposita fessura situata di fianco al pomo svitabile una corda, “l'impugnatura e completamente stagna”, la BUCK per questo uso da scalata con corda (eccetto per i primi modelli per i Seals) non dava garanzie di utilizzo, mentre poteva essere utilizzato all'occorrenza anche come sistema di ancoraggio di piccole imbarcazioni o gommoni a delle rocce o un albero. Interessante il fodero rigido in plastica con molla interna con blocco del coltello, sistema più sicuro dei foderi dei modelli Rambo in semplice pelle, il fodero del BUCK aveva la possibilità di aggiungere con tasche in cordura esterne per riporre alcuni oggetti come la pietra per affilare la lama ecc). Si differenzia anche la parte superiore della lama dai modelli Rambo, infatti si caratterizza da un doppio seghetto uno fine in punta e uno molto spesso di 7mm più adatto per tagliare o squartare fusoliere. Attualmente è ancora considerato il coltello Survivor a manico cavo più robusto in circolazione nonostante sia un Push-tang anch'esso, il manico è bloccato alla lama da un grosso dado in acciaio, bellissimo il modello completamente satinato che metto in foto. Altro coltello che ha fato la storia dei Survivor a manico cavo è il "Jungle King I" splendido coltello della AITOR "cuchilleria del Norte, S.A. Ermua Vizcaya fondata nel 1939". La Aitor è attualmente fornitore di attrezzatura da taglio per gli eserciti ONU e UNESCO. Il Jungle King I apparve alla fine degli anni 80, mi ricordo che appena lo vidi alla mia coltelleria di fiducia ci sbavai sopra e mi si illuminarono gli occhi, era il primo vero coltello Survivor a manico cavo senza fronzoli, altamente accessoriato non solo nel manico ma la stessa custodia rigida ha diverse funzioni per diversi utilizzi oltre avere un secondo scompartimento tipo piccolo cassetto per stivare altri accessori, si vedeva subito che era stato studiato proprio per l'utilizzo per cui aveva preso il nome... la Giungla! Il coltello è ben bilanciato e ha una lama di 250mm con un bel design slanciato, lo spessore della lama è di 5mm e finalmente dalla parte opposta vi è un bel seghetto fatto appositamente per segare i rami. Il coltello è stato costruito in acciaio 440C è un INOX molto buono con ottime caratteristiche di taglio, non resistente come potrebbero essere i carboniosi in acciaio SK-5 High Carbon, però più che adatto per il legno e all'occorrenza il filo della lama è possibile ripristinarlo in meno di 1 minuto. Tra manico e fodero c'è veramente di tutto, (bussola, pinzette, cerotti, fiammiferi, ami, filo, spillette, bisturi, aghi, matita, corde in Nylon, lacci emostatici che usati con la custodia diventa una fionda, specchietto, porta pillole, lama multi funzione Skinner, tronchesino, seghetto a filo, e tutto può essere utilizzato in varie maniere, l'acciaio del manico è antimagnetico per la perfetta funzionalità della bussola interna. Che dire fino a qualche anno fa era ancora considerato il vero coltello da Survivor da campeggio, da portarsi dietro ovunque.. L'attacco tra manico e lama in questo caso è differente dai modelli precedenti descritti essendoci una brugola in acciaio laterale esternamente invece del solito dado interno. L'EVOLUZIONE DELLA SPECIE SURVIVOR
Sono passati molti anni e le necessità di portarsi un coltello in campeggio o per trakking si sono differenziate, attualmente i coltelli Survivor a manico cavo non sono più considerati come tali, e addirittura da molti vengono considerati anacronistici se non visti male... nonostante ciò ci sono ancora un paio di aziende che li producono attualmente in più di un modello come la Cold Stell con il suo Bushman Bowie Blade in acciaio carbonioso SK5, dove il manico cavo è studiato più per inserivi un bastone lungo e trasformarlo in lancia, oppure un bastone corto e utilizzarlo tipo machete, ma all'occorrenza con un bel tappo diviene un Survivor classico a tutti gli effetti. La Cold Steel mitica azienda Californiana di cui è fondatore e presidente il famosissimo Lynn C. Thompson esperto di Arti Marziali miste, cacciatore estremo e grande pistolero tanto che è stato il primo al mondo a cacciare i Big Five (Elefante, Bufalo, Rinoceronte, Ippopotamo e il Leone, ma non sono mancati anche un Coccodrillo e altre grandi specie) con un revolver 44 Magnum... fa fare e importa i suoi modelli dal Giappone, dalla Cina e dal Sud Africa, in un video su Youtube tenta la caccia anche di un bufalo con una lancia Cold Steel: https://www.youtube.com/watch?v=FKI1xmtf5Ck ...be... gli è andata bene
L'altra azienda invece ha riproposto una copia del modello creato dal famoso coltellaio del Sud Africa Chris Reeve (Christopher Stanley Reeve ) entrato nel 2015 nella Blade Magazine Hall of Fame come uno dei migliori designer e progettisti di coltelli, Chris ha collaborato nella progettazione insieme ad altri famosi maestri coltellinai del calibro di Larsen e Harsey per il modello GERBER "LHR" a mio avviso il più bel coltello come design in circolazione, molto simile al modello "Green Berret" dello stesso Reeve. Le copie dei modelli Survivor di Chris sono stati riproposti dall'azienda Americana Schrade riproponendo la serie Extreme Survival, tipo il modello SCHF2 "Spear Point" ma forgiati con materiale diverso da quello utilizzato da Chris e cioè l'acciaio in carbonio 1077 molto più economico dell'acciaio A2 originale, ma sempre di ottimo livello. La caratteristica di questi coltelli e che come per il Bushman Bowie Blade della Cold steel, il manico cavo è un tutt'uno con la lama, non ci sono ne viti ne bulloni di fissaggio all'interno o all'esterno del manico cavo, però gli accessori che ci aspetteremmo da un Survivor dentro il manico non ci sono..., bensì si trovano delle comode punte per cacciaviti intercambiabili, ma all'occorrenza basta levarle e sostituire il tutto.