Piana di Dubino
Inviato: 07/11/2012, 15:07
Ciao, la piana di Dubino è semplicemente il fondovalle della valtellina, anzi della bassa valtellina. Sono prati attraversati dal fiume adda. E' una zona piuttosto industrializzata e urbanizzata ma è situata in una posizione evidentemente favorevole. Me ne sto accorgendo in questi giorni. Si trova a ridosso del Pian di Spagna, zona umida abbastanza famosa, ma è anche alla confluenza tra le valli di Chiavenna (nord-sud) e Valtellina (ovest-est). I prati sono frequentati essenzialmente da uccelli di passo, ardeidi e rapaci. Proprio su questi ultimi mi vorrei soffermare. A maggio di quest'anno ho potuto osservare per una settimana in modo quasi continuativo una coppia di Falchi cuculo. Come ho scritto in un altro topic uno dei due poteva alla lontana essere scambiato per un lodolaio ma il grigio scuro uniforme di uno dei due e altre caratteristiche che ho già indicato mi hanno aiutato nell'identificazione. Negli stessi prati posso osservare tutto l'anno gheppi e poiane che danno la caccia alle arvicole. Da questi prati ho avvistato una volta anche il falco pellegrino e a settembre una coppia di bianconi in spirito santo. Nel periodo primaverile ho potuto anche osservare varie volte falchi pecchiaioli. Ma nulla mi avrebbe fatto presagire ciò che è accaduto oggi.
Ero come al solito in pausa pranzo con il cane su questi prati e come di consueto sbinocolavo sul versante retico sopra l'abitato di Dubino in cerca di Cervi e caprioli e magari cinghiali che da poco hanno ricolonizzato il versante. Quando il mio occhio viene attirato da un grosso uccello scuro che scivola lungo il versante sfiorando i rami degli alberi. Punto il binocolo e inquadro un rapace enorme, troppo per essere una poiana infatti è un aquila reale. La seguo con il binocolo mentre scivola in modo rettilineo tagliando il monte da est a ovest. E' vicinissima alle cime degli arbusti e alle rocce ma soprattutto è proprio sopra al paese, a 50-70 mt in line d'aria dalle case. Poi entra nello sporco e la perdo di vista. Dopo non molto la vedo sopra la mia testa, ha preso quota e inizia ad alzarsi e scopro che in cielo è già presente una compagna. Sono due adulti e restano sopra la mia testa per una mezz'ora buona. Nella stessa inquadratura noto anche due poiane ma non interagiscono. Invece le poiane iniziano una scaramuccia aerea con un gheppio. Una scena dell'altro mondo, una battaglia aerea che sembra una danza e mi fanno ricredere sulle doti aeree delle poiane. Intanto tra cielo e il monte in una esplosione di colori le aquile continuano a volteggiare senza mai perdere la posizione quando dalla cime del monte esplode una nuvola nera di centinaia di gracchi alpini che invece che "mobbingzare" le aquile pensa bene di allontanarsi chiassosamente.
Ecco, in 3/4 d'ora un susseguirsi continuo di emozioni.
Tutto qui
Ero come al solito in pausa pranzo con il cane su questi prati e come di consueto sbinocolavo sul versante retico sopra l'abitato di Dubino in cerca di Cervi e caprioli e magari cinghiali che da poco hanno ricolonizzato il versante. Quando il mio occhio viene attirato da un grosso uccello scuro che scivola lungo il versante sfiorando i rami degli alberi. Punto il binocolo e inquadro un rapace enorme, troppo per essere una poiana infatti è un aquila reale. La seguo con il binocolo mentre scivola in modo rettilineo tagliando il monte da est a ovest. E' vicinissima alle cime degli arbusti e alle rocce ma soprattutto è proprio sopra al paese, a 50-70 mt in line d'aria dalle case. Poi entra nello sporco e la perdo di vista. Dopo non molto la vedo sopra la mia testa, ha preso quota e inizia ad alzarsi e scopro che in cielo è già presente una compagna. Sono due adulti e restano sopra la mia testa per una mezz'ora buona. Nella stessa inquadratura noto anche due poiane ma non interagiscono. Invece le poiane iniziano una scaramuccia aerea con un gheppio. Una scena dell'altro mondo, una battaglia aerea che sembra una danza e mi fanno ricredere sulle doti aeree delle poiane. Intanto tra cielo e il monte in una esplosione di colori le aquile continuano a volteggiare senza mai perdere la posizione quando dalla cime del monte esplode una nuvola nera di centinaia di gracchi alpini che invece che "mobbingzare" le aquile pensa bene di allontanarsi chiassosamente.
Ecco, in 3/4 d'ora un susseguirsi continuo di emozioni.
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