L'evento del 30 di ottobre: le mie considerazioni 04-11-2010

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piergiovanni
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L'evento del 30 di ottobre: le mie considerazioni 04-11-2010

Messaggio da piergiovanni »

Anticipo che , condizioni meteorologiche a parte, l’evento è andato bene, abbiamo contato circa una settantina di partecipanti , alcuni arrivati già al mattino presto. Vi sono stati degli appassionati che arrivavano dalla Toscana, dalla Liguria, dal Trentino, dall’Emilia.

Mi è parsa una buona affluenza, soprattutto, per essere la prima esperienza del genere e seppur le condizioni non presagissero un cielo sereno nel tardo pomeriggio. Lo scopo della giornata che era di mostrare la maggior parte degli strumenti disponibili sul mercato è stato realizzato, ringrazio Auriga per aver messo a disposizione vari prodotti Kowa, Celestron, Sky-Watcher , Vortex Optics Italia che ha portato una serie di binocoli dal prezzo molto interessante ed un valido spottingscope e Lucchini Foto Ottica di Domodossola che ci ha letteralmente sommerso di binocoli,(Zeiss,Leica,Minox, Canon, Swarovski) depliants, cataloghi ed altro e che si è “fidato” a prestarci, per il nostro evento, decine di binocoli molto costosi seppur i suoi tecnici, per un imprevisto, siano dovuti rimanere in negozio.


Un ringraziamento va anche a Luca e Deborah, Corrado e Mara che mi hanno aiutato ad organizzare l’evento e che insieme a Federico hanno seguito i vari partecipanti. Luca e Corrado, inoltre, si sono sobbarcati un imprevisto viaggio verso Domodossola, la sera prima, per andare a ritirare gli strumenti messi a disposizione da Lucchini.

Mi ha fatto piacere rivedere gli amici valtellinesi: Fabio Zugnoni ed il suo Kowa Higlander ed Enrico Rossi. Ugo Lazzara ed i suoi vari binocoli ed altri ancora, che ora, per,onore di brevità, non citerò. Grazie anche allo zio Lalo che, come al solito, ha fornito un ottimo pranzo ed al quale chiedo personalmente scusa per un paio di persone che si sono “imbucate” senza pagare il pranzo godendo del caos generale e per un personaggio che ha sfruttato la sua pazienza, il suo piazzale ed il caldo del suo camino, senza pranzare riuscendo anche a non contribuire alla quota richiesta per la partecipazione. Per fortuna questi personaggi si sono rivelati delle vere mosche bianche dato che tutti gli altri partecipanti mi sono parsi molto onesti , simpatici ed anche molto accorti nell’usare gli strumenti , che, infatti, non hanno subito danni, graffi od altro . Inoltre, grazie al loro contributo siamo riusciti anche a coprire la maggior parte delle spese proferite per organizzare questo evento. La sensazione era quella di osservare fra amici, persone conosciute da sempre, anche virtualmente grazie a Binomania e che non avevo ancora potuto incontrare di persona .


Passo ora ad esporre qualche impressione sui binocoli presenti Premetto che non ho avuto molto tempo per osservare, ma in linea generale, posso dare alcune impressioni fugaci. In primis ho apprezzato l nuovo spottingscope, di casa Vortex : Il Razor HD 20-60x85, disponibile a circa la metà del prezzo dei vari Top di gamma, questo telescopio terrestre è fornito di serie con buon oculare zoom ha mostrato delle immagini di poco dissimili al centro del campo, rispetto a due BIG da 2500 euro, ha anche peso abbastanza contenuto ed è disponibile con vari accessori per il digiscoping. Pregevole, in proporzione alla sua configurazione ottica ed al suo prezzo d'acquisto, anche il nuovo binocolo con prismi a tetto, di medio diametro, il Kaibab 15x56 HD dotato di ottiche XD. L’ho portato a casa ed ho già iniziato a testarlo.


Abbiamo anche avuto il piacere di provare in anteprima europea il nuovissimo Kowa Tele Photo Lens un 500mm, molto, molto nitido e leggero, allego una foto con relativo crop ottenuta, scattando con poca attenzione, su cavalletto traballante con Canon 5D MARK II. Anche in questo caso mi riprometto di scrivere una recensione approfondita. Pare vi sia anche un mostruoso 800mm.





Fra i vari binocoli ho apprezzato il Leica Ultravid 8x32 Hd, lo Swarovision SLC HD 10X42, ho di nuovo verificato lil mio scarso interesse verso la serie Canon 15x50Is e 18X50Is, nel mero uso naturalistico, mentre è sempre un piacere osservare nel Canon 10x42 IS.

Molto interessante il nuovo Kowa Genesis 8x33 Xd che dovrebbe inviarmi in prova Auriga nei prossimi giorni ed i sistemi Digiscoping Kowa e Swarovski che avevo già avuto modo di testare e che a breve saranno l’oggetto di una nuova recensione. Molto ben fatta la montatura a parallellogramma in legno di un appassionato che denota passione e maestria.
Ancora una volta, seppur brevemente, ho potuto godere del Kowa Higlander che ho comparato con il mio esemplare di Docter Aspectem ed ammetto che mi è davvero difficile stabilire un vero vincitore, anche se, basandomi sul prezzo di acquisto, sulla mia percezione di nitidezza e resa dei colori e fruibilità del campo di vista dovrei dare lo scettro al nuovo Docter ED.
Ne saprete di più nella recensione del Docter che sto terminando. Pare ci siano già altri due acquirenti qui in Italia, siamo quindi a 5 esemplari di Docter Aspectemen ED...non male, direi. Purtroppo, per i vari partecipanti ,le condizioni meteorologiche non erano adatte a verificare la reale resa di questi due grandi strumenti, che ritengo, attualmente, i migliori binocoli per osservazione terrestre a lunga distanza, con il Kowa che strizza un occhio al cielo, grazie ai prismi a 45°. Se paragono ciò che ho potuto vedere sabato con quello che che mi mostra il Docter nelle giornate favorevoli, direi che i partecipanti non hanno ancora totalmente idea di che prestazioni esso possa dare...peccato. Il 23-41x100 ora definito “Nexus” si è dimostrato come al solito un acquisto ideale se giudicato in base al rapporto prezzo-prestazioni, valido nel suo compito primario, ossia quello di spazzolare il cielo a bassi ingrandimenti per osservare le galassie più luminose , gli ammassi stellari e qualche nebulosa e discreto nell'osservazione terrestre.




Ovviamente se si deve giudicare la sua qualità ottica, senza badare al prezzo di acquisto è ovvio che non possa essere definito un eccellente binocolo soprattutto quando si cerca di utilizzarlo ad ingrandimenti superiori ai 40X ove si evince un notevole residuo cromatico ed una nitidezza inferiore agli attuali punti di riferimento. Imparagonabile,quindi , la sua resa a 40X contro i due re: l’Higlander ed il Aspectem ED, che costano , giustamente, molto, molto di più e che sono ovviamente anche ben costruiti, con una ottima meccanica ed una valida impermeabilizzazione, anche in questo caso, il loro prezzo potrebbe, per molti non essere confacente, ma la loro resa ottica è ineccepibile. Ho rivisto con piacere anche attraverso il Sard 8x42, di Paolo Monti restaurato da Luca e nel suo modello di Miyauchi da 100mm, che purtroppo non ho apprezzato particolarmente nella osservazione terrestre a causa del residuo cromatico , che, ai medesimi ingrandimenti, mi è parso superiore al Nexus (binocolo di produzione cinese) V’è anche da dire a difesa di questo prodotto giapponese che esso fu progettato anni or sono e che attualmente, se l'azienda fosse ancora in attività, sarebbe senz'altro stato dotato delle nuove ottiche Ed che sono attualmente proposte sul mercato e magari della possibilità di fare uso di oculari astronomici. Anche in questo caso, è molto difficile fare una comparazione, a causa della sua età, seppur a livello “meramente ottico” devo ammettere che, personalmente non mi abbia particolarmente soddisfatto. Purtroppo le impressioni sono mutabili nel tempo e ciò che poteva essere ottimo anni or sono ora può apparire come discreto o sufficiente. Per tale motivo mi sento di confermare, personalmente, che meccanica a parte, il 23-41x100 sia preferibile per un uso a 360° anche grazie alla utilissima possibilità di usare oculari astronomici e filtri specifici. L'importante e non attendersi troppe pretese da uno strumento da 100mm che costa come un binocolo per uso naturalistico di media gamma da 40mm di diametro. Spero che questo incontro sia servito a fugare molti dubbi, dato che , purtroppo, il web è pieno di recensioni, test ed impressioni di persone che danno il loro giudizio su uno strumento senza aver potuto compararlo con altri, arrivando talvolta a stravolgere ed ha osannare ciò che in realtà è solo un buon binocolo, ma nulla di più. Un conto è dare un giudizio in proporzione al prezzo di acquisto, un conto è dare un giudizio globale sulla resa ottica, per tale motivo si deve fare attenzione a definire, eccellenti, nitidissimi, degli strumenti, che tralasciando il favorevole rapporto-prezzo-prestazioni, risultano, otticamente, soltanto mediocri.


Per fortuna a questo evento v’erano la maggior parte dei TOP DI GAMMA; ottiche che rappresentano la massima tecnologia attualmente dispoinibile sul mercato civile e che deriva da decenni di esperienza e progettazione . Seppur il tempo fosse inclemente molti hanno finalmente potuto verificare “su campo” la vera differenza che sussiste fra un binocolo eccellente ed uno strumento economico. Ricordo ancora la frase di un partecipante che si è avvicinato a me, dicendomi:” ora capisco..cosa intendeva..quando parlava di immagine nitida e cristallina..” Ovviamente sono consapevole che sia difficile, in cosi poco tempo, riuscire a cogliere le differenze fra i migliori binocoli presenti sul mercato, perché cosi come è facile percepire senza particolari difficoltà le differenze fra un binocolo da 200 euro ed uno da 2000 ,ci vuole un po’ di tempo, tecnica ed esperienza per carpire le sottili differenze che sussistono, ad esempio fra uno Zeiss FL o uno Swarovksi SLC HD. Oltre a ciò v’è da dire che analizzare un binocolo è molto più difficile che analizzare un telescopio guardando le stelle, dove ce la si cava quasi sempre con uno star test e con la verifica delle abberazioni geometriche e cromatiche e della precisione meccanica.


Con i binocoli ci si deve scontrare in primis con la conformazione del proprio viso, imparare a regolare alla perfezione le diottrie, la distanza interpupillare e la messa a fuoco. Questa asserzione pare strana ma vi posso assicurare che circa il 40% dei partecipanti ai miei workshop si accosta al binocolo senza porre alcuna regolazione. Inoltre, le prove effettuate devo essere molteplici, nitidezza, resa ai bordi, effetto palla rotolante , fluidità della messa a fuoco, impuntamenti nel rientro, profondità di campo, uso crepuscolare uso con la foschia, resa dei colori , tridimensionalità,etc etc..tutte prove che impiegano un tester per giorni e giorni e che quasi sempre si evidenziano soltanto facendo delle comparazioni strette Ho visto anche qualche partecipante all'evento di sabato scorso, che per la timidezza di “toccare lo strumento, ha preferito usarlo cosi come era stato regolato dal precedente osservatore ed in tal modo si è perso la possibilità di cogliere la reale qualità ottica di tutti gli strumenti che, oltretutto ,era già in parte inficiata dalle condizioni meteorologiche. Mi si permetta un’ultima considerazione personale e quindi opinabile Personalmente ritengo che un binocolo eccellente sia soddisfacente in ogni prova a cui lo si sottopone e che un binocolo mediocre abbia sempre bisogno di artifizi (leggi diaframmature,filtri, etc .,etc.,) o di considerazioni soggettive per essere considerato valido Non capisco, per tale motivo, come mai, soprattutto fra astrofili, parlando di telescopi vi sia l’ovvia differenza fra telescopio acromatico per il neofita ed il telescopio apocromatico , il punto di arrivo per l’appassionato, mentre nei binocoli ci si accontenti di quelli di media qualità , magari dando loro un valore che in realtà non possiedono. Ribadisco che cosi come nell’uso terrestre v'è bisogno di una perfetta apocromaticità per ambire ad una visione “perfetta” anche in astronomia sussistono le medesime pretese dato che un binocolo che mostrerà un airone bianco od una croce con un alone “violaceo” mostrerà anche il pianeta Giove immerso “nel blu” una luna inficiata da residuo cromatico, non solo ai bordi, ma anche intorno ai dettagli più luminosi e che le varie colorazioni delle stelle osservate non saranno mai quelle reali.


Per questi motivi, il Kowa Higlander e il Docter Aspectem Ed, mostreranno in maniera egregia , in proporzione all'ingrandimento utilizzato, sia un dettaglio terrestre che una stella od un pianeta; se poi il Docter non possiede i prismi a 45° tale caratteristica non deve essere vista come un difetto ma come una qualità dato che è un binocolo terrestre deve essere “dritto” come la storia ci ha insegnato. Nella osservazione astronomica , il Docter Aspectemen, non fornirà una qualità ottica inferiore al Kowa che possiede prismi a 45°, ma risulterà soltanto più scomodo. Se invece, lo ripeto, un binocolo è poco nitido o mostra della abb.cromatica tale difetto si vedrà anche di notte. Anzi a volte è più facile “accettare “un bordo lente inferiore nell'uso terrestre che nelle osservazioni astronomiche. Del resto anche un eccellente rifrattore apocromatico, darà delle stupende visioni del panorama terrestre.

Quando comprai il classico rifrattore acromatico a corta focale di 150mm, potei appurare che come rapporto prezzo-prestazioni la sua resa era buona, ma che analizzandone solo l'ottica senza badare al prezzo, si trattava ovviamente di una ottica insufficiente, scarsa costruzione, scarsa nitidezza, varie aberrazioni etc,etc, Tuttavia l'osservazione degli ammassi stellari a basso ingrandimenti era soddisfacente, sempre in base al prezzo d'acquisto, ma se l'avessi potuto comparare con un performante rifrattore da 150mm aprocromatico, non avrei,senza dubbio, potuto asserire che l'acromatico era simile al costoso concorrente e se avessi detto che la sua resa a 150X ,osservando la luna era incredibile e che le immagini erano "nitidissime" ,avrei fuorviato il neofita alla ricerca di un valido strumento. Infatti, Corrado, è solito usare, oltre ai suoi binocoli dei validi strumenti astronomici che gli consentono di avvistare gli animali anche a decine di km di distanza e purtroppo anche questi..costano..

Per tale motivo ritengo che si debba fare molta attenzione a giudicare i propri strumenti e a suddividere la mera passione per il proprio binocolo dalla realtà dei fatti. Soprattutto , nel caso in cui, non si possa compararlo con altri strumenti, magari di maggior pregio, si dovrà limitare l'utilizzo di aggettivi come “nitidissimo, contrastatissimo, etc .,etc.,” perchè possono forviare il neofita nella scelta e nella sua voglia di comprendere la realtà dei fatti. Concludo scrivendo che le varie recensioni dei binocoli, comprese quelle presenti su Binomania.it devono sempre essere lette come mera informazione e non come verità assoluta, dato che sussistono sempre delle caratteristiche soggettive che ci faranno apprezzare maggiormente la tonalità fornita da un binocolo, piuttosto che la sua ergonomia, la sua meccanica,, etc etc.

L'ideale sarebbe quindi sempre provarli, insomma, più pratica e meno grammatica. Le comparative servono proprio a questo ed io spero di riuscire a farvi compiere altre comparative, soprattutto con condizioni meteo migliori, di giorno, al crepuscolo e perché no, anche di notte..osservando il cielo. Un caro ringraziamento ancora a tutti i partecipanti ed un arrivederci al prossimo evento!



Colgo l'occasione per rispondere alla moglie di Ugo Lazzara: Alessandra. Personalmente , seppur noi "uomini" amiamo molto le "cose" tecniche e pratiche, il vero motivo per cui mi sono accostato alla osservazione è l'amore per la natura ed il sentore di qualcosa di immenso che mi circonda e che mi rende impotente ogni qualvolta cerco di avvicinarmi ad esso attraverso vari strumenti, siano essi, binocoli, telescopi o microscopi. Spesso ci perdiamo nella quotidianeità della vita, consentendo a problemi futili di assilarci , quando mi fermo, osservo il cielo o il profilo delle Alpi o un insetto, so che la frenesia della vita è irrisoria e inutile, noi siamo solo una breve scintilla che lascia scarse tracce in questo mondo, in questo universo. Spesso ci sentiamo unici e pensiamo unicamente a soddisfare le nostre esigenze. "Osservando" posso per magia non solo raggiungere posti o universi lontani ma comprendere che noi dovremmo ragionare maggiormente come "specie" e meno come singolo soggetto, del resto, visti dall'alto siamo piccoli...come formiche.

Per questo osservo, per ricordarmi che sono solo un granello nella sabbia che permea l'universo.

Il resto è tutto contorno, compreso i "tecnicismi" che spesso possono apparire strani a chi non condivide la nostra stessa passione.

Buone osservazioni a tutti.

Piergiovanni
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Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
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