Riassunto serata osservativa a Brinzio Venerdi 1 Marzo 2019

Osservazioni del Sole e del Sistema Solare, del cielo profondo, di comete e quant'altro sopra le nostre teste
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piero
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Re: Riassunto serata osservativa a Brinzio Venerdi 1 Marzo 2019

Messaggio da piero »

ti piacciono gli 84° dei 40x, eh? 8-)
epperò anche lì ci sarebbero da dire cose circa il ruolo spesso sottovalutato dell'ingrandimento, piuttosto trascurato da Bishop nel suo postulato della potenza binoculare ma ben analizzato in un' articolo di S&T di molti anni fa (2002) a firma di Alan Adler, poi ripreso più di recente da W.Ferreri su Le Stelle di marzo 2017, che ben possono spiegare la tua esperienza rispetto al miya 100 mm.
Per chi appassionato di astronomia al binocolo le ritengo letture importanti; provate a cercarle.
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-SPECOLA->
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Re: Riassunto serata osservativa a Brinzio Venerdi 1 Marzo 2019

Messaggio da -SPECOLA-> »

http://astrolink.mclink.it/news/backyard/pabin.html

Dunque un binocolo 7x50 secondo Bishop avrebbe prestazioni leggermente inferiori a quelle di un piccolo 10 x 40.
La magitudine limite di un obiettivo da 50 mm però è maggiore di quella di un binocolo da 40 mm.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Angelo Cutolo

Re: Riassunto serata osservativa a Brinzio Venerdi 1 Marzo 2019

Messaggio da Angelo Cutolo »

Fatto salvo che ci vorrebbe sempre il giusto ingrandimento per il giusto target, essenzialmente il plus è la P.U. di 2 mm ovvero un diametro che fa lavorare l'occhio (mediamente) nelle SUE migliori condizioni possibili (aberrazioni, acuità, ecc), inoltre questo permette un certo scurimento del fondo cielo rispetto a pupille maggiori, inoltre 40x sono (secondo me) quel giusto mix di risoluzione e contrasto per la maggior parte dei messier e un certo numero di NGC.
Va anche detto che il cielo sotto cui l'ho provato è veramente buono ma molto men che perfetto rispetto ad un vero cielo buio come può esserlo quello del sempione per esempio, quindi questi 2 mm di pupilla hanno dato il massimo per quel cielo; sotto il cielo (veramente nero) del sempione detta P.U. sarebbe stata limitante rispetto a una ben piu grande (ho osservato con P.U di 6.5 mm con somma soddisfazione), poi giusto come ciliegina finale, 84° son 2,2° di campo reale a 40x, verrebbe da dire estic.... :whistle:

Tanto per dire, sotto cieli men che perfetti da ottime soddisfazioni il mio 30x80 (P.U. di 2,6 mm) che non può nemmeno essere confrontato col docter.
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-SPECOLA->
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Re: Riassunto serata osservativa a Brinzio Venerdi 1 Marzo 2019

Messaggio da -SPECOLA-> »

Da un caso reale.

Premesso che sul cielo la magnitudine limite dei due strumenti conferma ciò che ci si aspetterebbe da tali aperture.

Secondo Bishop:
16x50=800
30x25=750
32x25=800

Cometa Iwamoto visibile nel binocolo TECHNO 16x50, ma invisibile in un binomonocolo 30x25.

Sarà per via dell'apertura inferiore o perché anziché 30x, per pareggiare i conti secondo Bishop, servono 32x?

Insomma, la mia esperienza è diversa da quella di Bishop perché mancano 25 mm di apertura, perché mancano 2x, per tutte e due queste cose o per altro?
Fabrizio Ferrario
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piero
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Re: Riassunto serata osservativa a Brinzio Venerdi 1 Marzo 2019

Messaggio da piero »

è tutto sintetizzato qui http://www.astronomianews.it/index.php? ... le&num=164 (compreso il succo dell' articolo di Adler)
il pdf costa 2 euro: può valerne la pena per molte riflessioni

qui l'articolo di Adler gratuito https://www.thefreelibrary.com/Some+tho ... a097058068

poi io penso che le cose non siano così assolute (vedi l'esperienza di Fabrizio per esempio) e vadano applicate con buon senso e discernimento nelle diverse occasioni: certamente alcuni aggiustamenti del ragionamento si devono fare a seconda se si parla di oggetti luminosi come un ammasso globulare oppure oggetti estesi a bassa magnitudine superficiale come M33 (forse la Iwamoto?) ove l'apertura credo possa avere un ruolo preminente
in effetti anche in altri articoli di Adler, per esempio sull'utilizzo degli zoom sul deep sky, veniva fuori quanto diceva Angelo e cioè che ogni oggetto ha il suo ingrandimento più adatto (certamente commisurato all'apertura dello strumento)
il merito di Bishop è aver creato una formula rapida e facile per tutti che può dare un'idea generale sulle possibilità dello strumento ma con "l'errore" di aver dato il medesimo peso a ingrandimento e apertura, mentre la giusta "correzione" di Adler sottolinea come nella maggior parte dei casi l'ingrandimento può avere un peso maggiore dell'apertura; il tutto poi va però sottomesso alla qualità della lente, ed ecco qui l'esperienza di Angelo: maggior ingrandimento e qualità hanno vinto sull'apertura
resta comunque il fatto, purtroppo, che il miglior strumento rimane la qualità del cielo, ormai sempre peggio
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Kappotto
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Re: Riassunto serata osservativa a Brinzio Venerdi 1 Marzo 2019

Messaggio da Kappotto »

Bella serata in compagnia di buoni amici.

La horizon mi ha molto colpito, come anche gli oculari ultra flat field. Penso che alla prossima fiera mi farò un bel set... :mrgreen:
kappellate Astronomiche!
Dobson 20”, CPC11,102m
e una marea di ocularacci...
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Re: Riassunto serata osservativa a Brinzio Venerdi 1 Marzo 2019

Messaggio da Giovanni Bruno »

SPECOLA, cosa intendi per -BINOMONOCOLO 30x25-? in relazione al confronto con il binocolo TECNO 16x50.

BINO vuol dire guardare con due occhi, come in torretta binoculare.

MONOCOLO vuol dire osservare con un solo occhio, tipo uno spotting scope, oppure un telescopio, senza torretta binoculare.

Mettere a confronto i due obbiettivi di un binocolo 16x50 da 50mm di diametro, con un mono-obbiettivo di soli 25mm di diametro è del tutto improponibile, in modo particolare su un oggetto diffuso come una cometa. :thumbup: :wave:
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Re: Riassunto serata osservativa a Brinzio Venerdi 1 Marzo 2019

Messaggio da -SPECOLA-> »

Mi riferivo ad uno strumento binoculare costituito da due monocoli 30x25.
Fabrizio Ferrario
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