Sono confuso
Inviato: 21/06/2019, 2:45
Un caro saluto a tutti.
Questa sera, ho fatto un po' di osservazione con il mio rifrattore 120/ 900 ed sw.
Premetto che il seeng è stato scarso ma non sidastroso ( e quando mai qualcosa di meglio.....).
Nella sua banalità, la serata mi ha riservato un qualcosa di interessante dal punto di vista osservativo e non solo, mi ha fatto un po' riflettere su qualche questione tecnica.
Iniziamo con l'osservazione.
Visione in torretta binoculare Tecnosky. ( oculari Planetary ED )
Giove sufficiente a 125X, scarso a 200X. Ho osservato tranquillamente ai bassi ingrandimenti appena citati ed il satellire Io è già piuttosto vicino al pianeta, visione abbastanza nidida, sulle bande principali, la nord nettamente frastagliata e la sud un po' più regolare ma meno evidente anche discretamente osservabile.
Il disco planetario è di un colore bianco avorio, molto luminoso anche a 200X con la solita atmosfera poco contrastata, il seeng non promette miglioramenti e l'osservazione è il solito minimo sindacale.
Di interessante c'è come già detto, Io che ormai è prossimo ad entrare in transito sulla superficie del gigante e aspetto il satellite che presto si "affogherà" sul pianeta; invece una bella sorpresa: Io entra in transito per combinazione sulla banda equatoriale Nord che, più scura mi lascia vedere un bel puntino bianco che sorvola la banda scura. Il fenomeno per me è stato una bella novità, la mia prima volta nella vita. Osservo ancora per un quarto d'ora circa e il satellite scompare quando, poco più in alto della banda si mimetizza con il bianco di Giove.
Mi sposto per osservare alcune doppie e poi, dopo un po' ripunto Giove, è l'una meno un quarto circa e osservo la grande (piccola) macchia, il seeng peggiora ulteriormente con alcuni momenti più decenti e allora provo a fare alcune prove sullo strumento. Il rifrattore ha, come ben sapete, un tappo con la parte centrale di 50mm asportabile e allora ho provato, sempre in torretta ad osservare Giove con un rifrattore 50mm F. 18.
Qui resto basito, l'immagine a 200X in torretta è buia ma la GMR è ancora ben percepibile, le bande perdono alcuni particolari più fini ma ad es. la frastagliatura della nord rimane netta anche se buia.
I particolari generali più fini ovviamente scompaiono ma l'immagine nel complesso è piacevole anche se ancora un po' mossa dal seeng scarso.
Passo a Saturno ormai ben visibile e provo sempre con il tappo da 50mm, sorpresa anche qui: la Divisione di Cassini è visibile anche se occore un pochino d'impegno, ripeto: visibile anche se ci vuole un po' di sforzo....non una impresa al limite per intenderci, la banda equatoriale anche lei non netta come a tutta apertura ma ben intuibile in un'immagine ovviamente scura.
Questa serata osservativa mi ha lasciato dei dubbi: la GMR ( che per altro è anche più piccola che nel passato prossimo) dovrebbe essere percepibile a partire da 60/70mm sbaglio? Forse la complicità della torretta ha permesso di poter abbassare i mm dell'obiettivo..? Questo non posso saperlo ma di certo la Divisione di Cassini ancora visibile a 50mm mi ha davvero stupito....anche qui forse è questione di torretta bino..? Sia la macchia rossa che la div. di Cassini le ho osservate a circa 200X...
Davvero stupito per tutto ciò.
Però inizio a convincermi che un fattore fondamentale è il rapporto d'apertur;, è vero il diametro, è vero che la lavorazione deve essere buona, è vero che le lenti ed sono importanti ma è anche vero che ad es. il mio tele ( che è f 7,5) se portato ad f 9 tende a darmi un'immagine più calibrata nella luminosità che di conseguenza i particolari si staccano più dalla superficie del pianeta ( quando il seeng scarso).
Se l'apertura esageratamente ridotta a 50mm rimane solo un punto di riflessione è anche vero che con una diaframmatura da 9/ 10 cm potrei raggiongere un equilibrio tra i particolari e la luce del resto del pianeta.
A tutta apertura su Giove ( e non con un seeng buono - ottimo) è una palla luminosissima che tende ad affogare i suoi delicati particolari poco contrastati forse proprio perchè è un f 7.5.....l'ottica comunque è davvero bella e non oso pensare che cosa avrebbe potuto combinare lo stesso strumento ED aperto a f 10....
Mariano Curti
Questa sera, ho fatto un po' di osservazione con il mio rifrattore 120/ 900 ed sw.
Premetto che il seeng è stato scarso ma non sidastroso ( e quando mai qualcosa di meglio.....).
Nella sua banalità, la serata mi ha riservato un qualcosa di interessante dal punto di vista osservativo e non solo, mi ha fatto un po' riflettere su qualche questione tecnica.
Iniziamo con l'osservazione.
Visione in torretta binoculare Tecnosky. ( oculari Planetary ED )
Giove sufficiente a 125X, scarso a 200X. Ho osservato tranquillamente ai bassi ingrandimenti appena citati ed il satellire Io è già piuttosto vicino al pianeta, visione abbastanza nidida, sulle bande principali, la nord nettamente frastagliata e la sud un po' più regolare ma meno evidente anche discretamente osservabile.
Il disco planetario è di un colore bianco avorio, molto luminoso anche a 200X con la solita atmosfera poco contrastata, il seeng non promette miglioramenti e l'osservazione è il solito minimo sindacale.
Di interessante c'è come già detto, Io che ormai è prossimo ad entrare in transito sulla superficie del gigante e aspetto il satellite che presto si "affogherà" sul pianeta; invece una bella sorpresa: Io entra in transito per combinazione sulla banda equatoriale Nord che, più scura mi lascia vedere un bel puntino bianco che sorvola la banda scura. Il fenomeno per me è stato una bella novità, la mia prima volta nella vita. Osservo ancora per un quarto d'ora circa e il satellite scompare quando, poco più in alto della banda si mimetizza con il bianco di Giove.
Mi sposto per osservare alcune doppie e poi, dopo un po' ripunto Giove, è l'una meno un quarto circa e osservo la grande (piccola) macchia, il seeng peggiora ulteriormente con alcuni momenti più decenti e allora provo a fare alcune prove sullo strumento. Il rifrattore ha, come ben sapete, un tappo con la parte centrale di 50mm asportabile e allora ho provato, sempre in torretta ad osservare Giove con un rifrattore 50mm F. 18.
Qui resto basito, l'immagine a 200X in torretta è buia ma la GMR è ancora ben percepibile, le bande perdono alcuni particolari più fini ma ad es. la frastagliatura della nord rimane netta anche se buia.
I particolari generali più fini ovviamente scompaiono ma l'immagine nel complesso è piacevole anche se ancora un po' mossa dal seeng scarso.
Passo a Saturno ormai ben visibile e provo sempre con il tappo da 50mm, sorpresa anche qui: la Divisione di Cassini è visibile anche se occore un pochino d'impegno, ripeto: visibile anche se ci vuole un po' di sforzo....non una impresa al limite per intenderci, la banda equatoriale anche lei non netta come a tutta apertura ma ben intuibile in un'immagine ovviamente scura.
Questa serata osservativa mi ha lasciato dei dubbi: la GMR ( che per altro è anche più piccola che nel passato prossimo) dovrebbe essere percepibile a partire da 60/70mm sbaglio? Forse la complicità della torretta ha permesso di poter abbassare i mm dell'obiettivo..? Questo non posso saperlo ma di certo la Divisione di Cassini ancora visibile a 50mm mi ha davvero stupito....anche qui forse è questione di torretta bino..? Sia la macchia rossa che la div. di Cassini le ho osservate a circa 200X...
Davvero stupito per tutto ciò.
Però inizio a convincermi che un fattore fondamentale è il rapporto d'apertur;, è vero il diametro, è vero che la lavorazione deve essere buona, è vero che le lenti ed sono importanti ma è anche vero che ad es. il mio tele ( che è f 7,5) se portato ad f 9 tende a darmi un'immagine più calibrata nella luminosità che di conseguenza i particolari si staccano più dalla superficie del pianeta ( quando il seeng scarso).
Se l'apertura esageratamente ridotta a 50mm rimane solo un punto di riflessione è anche vero che con una diaframmatura da 9/ 10 cm potrei raggiongere un equilibrio tra i particolari e la luce del resto del pianeta.
A tutta apertura su Giove ( e non con un seeng buono - ottimo) è una palla luminosissima che tende ad affogare i suoi delicati particolari poco contrastati forse proprio perchè è un f 7.5.....l'ottica comunque è davvero bella e non oso pensare che cosa avrebbe potuto combinare lo stesso strumento ED aperto a f 10....
Mariano Curti