osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Fabio, se una riflessione vien fuori da questo topic è che gli strumenti adatti li abbiamo tutti. E' il cielo che ci manca sempre di più...
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
In effetti fino ai primi anni '90, da casa riuscivo a percepire M51 al binocolo TENTO БПЦ2 7x50...
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
È perché fino ai primi anni '90 sulla terra c'erano 2 miliardi di persone in meno di oggi, cioè all'incirca 1/4 in meno degli attuali abitanti.
Se idealmente riuscissi ad eliminare 1/4 dei tuoi vicini di casa, con annessi agi e suppellettili inutili, ivi compresa la quantità e qualità d'illuminazione che fa tanto scenografia e sensazione di sicurezza, ritroveresti altrettanto idealmente quella condizione di cielo oggi oramai così rara.
Se idealmente riuscissi ad eliminare 1/4 dei tuoi vicini di casa, con annessi agi e suppellettili inutili, ivi compresa la quantità e qualità d'illuminazione che fa tanto scenografia e sensazione di sicurezza, ritroveresti altrettanto idealmente quella condizione di cielo oggi oramai così rara.
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Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Hai ragione...
Fabrizio Ferrario
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- Ivano Dal Prete
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Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Finalmente qualcuno riesce a osservare, complimenti e interessante report! Purtroppo il profondo cielo per me e' roba da due volte l'anno, quando vado in Vermont e se riesco a fare un salto all'osservatorio del Monte Baldo in estate quando sono da mia madre.
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").
Dante Alighieri, Questio de aqua et terra
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Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Caro Ivano, purtroppo osservazioni così in un anno ormai le conto sulle dita di una mano monca.
se penso a com'era il cielo e cosa riuscivo a osservare solo 10 anni fa...... E parliamo solo di 10 anni, non 100.
Purtroppo le prospettive in tal senso dalle mie parti non sono incoraggianti e temo andrà sempre peggio circa l'IL e questa non è una mia pessimistica posizione personale ma frutto di molte cose imparate in una conferenza sul tema presso l'osservatorio della mia città.
se penso a com'era il cielo e cosa riuscivo a osservare solo 10 anni fa...... E parliamo solo di 10 anni, non 100.
Purtroppo le prospettive in tal senso dalle mie parti non sono incoraggianti e temo andrà sempre peggio circa l'IL e questa non è una mia pessimistica posizione personale ma frutto di molte cose imparate in una conferenza sul tema presso l'osservatorio della mia città.
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Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Si baratta cieli superbi con buoni strumenti, questo potrebbe essere un inutile annuncio che farei volentieri ed ancor più volentieri terrei fede all'annuncio.
Non 10 anni fa, ma solo 30 anni fa, da ANDRATE ( TO), con i suoi soli 850m di altezza e ben affacciato sulla pianura padana nord-occidentale, si vedevano benissimo molti ammassi aperti compatti, ad occhio nudo, che spiccavano imperiosi da un cielo nerissimo.
Non 10 anni fa, ma solo 30 anni fa, da ANDRATE ( TO), con i suoi soli 850m di altezza e ben affacciato sulla pianura padana nord-occidentale, si vedevano benissimo molti ammassi aperti compatti, ad occhio nudo, che spiccavano imperiosi da un cielo nerissimo.
Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Piero, stessa cosa da me a Sovere (bergamasco), baita circa 600 m di quota costone verso sud-ovest, nel 1984 (anno della prima luce del Barile) si superava agevolmente la mag 6,5 mentre ora si arriva a stento a 6 e solo nelle giornate di föhn.
- Ivano Dal Prete
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Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
E' un cattivo affare, lascia perdere
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Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Nel 1998 da casa mia col 114 vedevo distintamente M13 appena appena granuloso.
Adesso col 450mm, una chiazza indistinta appena visibile.
Al fumaiolo circa 10 anni fa era sqm 21.3, l'ultima volta ad ottobre 21.05.
Mentre il mio solito posto in collina da lustri, non supera neanche più 20.8.
Adesso col 450mm, una chiazza indistinta appena visibile.
Al fumaiolo circa 10 anni fa era sqm 21.3, l'ultima volta ad ottobre 21.05.
Mentre il mio solito posto in collina da lustri, non supera neanche più 20.8.
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Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Ciao Piero, sono veramente molto contento per te.
Al telefono noi due parliamo spesso delle condizioni del cielo e di quanto l'inquinamento luminoso sia peggiorato negli ultimi anni. Avevo notato anche un certo tuo sconforto che stava sfociando in un minimalismo , sin troppo minimalista per te
Per questo motivo spero tanto che quella bella serata abbia rinvigorito in te la passione per il deep sky!
Piergiovanni
Al telefono noi due parliamo spesso delle condizioni del cielo e di quanto l'inquinamento luminoso sia peggiorato negli ultimi anni. Avevo notato anche un certo tuo sconforto che stava sfociando in un minimalismo , sin troppo minimalista per te
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Piergiovanni
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1
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Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
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Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
ciao pier, grazie
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Ho pensato di postare in questa discussione, anziché aprirne un'altra, perché avantieri (23.1.20) ho bissato l'esperienza di Piero sotto un cielo degno di nota (sqm 21.69 allo zenith), buio e trasparente come non vedevo da tempo.
Il mio obiettivo principale era la testa di cavallo che ho tentato con tutte le accoppiate oculari (20-13 e 9 mm) filtri (uhc-DGM/NPB e h-beta-OPTOLONG) a mia disposizione.
La Fiamma (ngc 2024) era visibile con tutti gli oculari, meglio senza filtri, anche se non così netta e stagliata come ricordavo di averla vista in una delle mie prime osservazioni con l'APM 100.
Identica esperienza per l'Elmo di Thor (ngc 2359) sempre visibile a qualunque ingrandimento, con e senza filtri, e con un flebile accenno alle corna con i 20mm+uhc (il ricordo della mia prima osservazione di qualche anno fa è di un immagine più completa e definita, se non sbaglio con i 20mm in dotazione che giovedì non avevo con me perché sostituiti dagli ES 68º di pari focale)
Quanto alla testa di Cavallo, dopo tutti i tentativi, quello che sono sicuro di aver visto, con la conferma di un amico visualista presente, è il filamento più luminoso della ic434 con i 20mm+uhc, osservazione davvero al limite perché appena percettibile.
Dell'ombra scura della testa non saprei dire perché al di là della suggestione di qualche istante, sicuramente era necessaria una condizione osservativa leggermente migliore che forse è stata impedita dal passaggio di nuvole nelle 2 ore in cui Orione sarebbe stato più alto nel cielo, od anche dal fatto che il sito scelto per la serata non schermava le luci dei borghi a valle né quelle di paesi/impianti lontani, al contrario di altro sito poco istante che è più umido ma completamente circondato da monti e dove sono avvenute le osservazioni precedenti da me citate.
La Testa di Strega (ic2118) ho trovato essere una nebulosa "presente" anche senza filtri, perché passandoci sopra si nota una certa nebulosità della zona con diminuzione delle stelle visibili. I contorni invece non sono netti e si confondono col fondo cielo; tuttavia con i soliti 20mm+uhc ho colto l'ansa della parte superiore della nebulosa, quella verso beta eri che entrava nel campo dell'oculare.
Poi, per non farla troppo lunga, si vedeva bene la Gabbiano (ic2177) con un accenno della adiacente rcw2, spettacolare la Rosetta (ngc2238) quasi fotografica nei 20mm+uhc soprattutto nella parte superiore verso 13 mon, e con mia grande sorpresa ho osservato anche la parte più luminosa della Fleming Star nebula (ic 405), per intenderci quella con all'interno la stella AE aur.
Questi oggetti mi hanno appagato davvero tanto, e messo in secondo piano le altre osservazioni, sia pur piacevoli, fatte nel resto della serata.
Il mio obiettivo principale era la testa di cavallo che ho tentato con tutte le accoppiate oculari (20-13 e 9 mm) filtri (uhc-DGM/NPB e h-beta-OPTOLONG) a mia disposizione.
La Fiamma (ngc 2024) era visibile con tutti gli oculari, meglio senza filtri, anche se non così netta e stagliata come ricordavo di averla vista in una delle mie prime osservazioni con l'APM 100.
Identica esperienza per l'Elmo di Thor (ngc 2359) sempre visibile a qualunque ingrandimento, con e senza filtri, e con un flebile accenno alle corna con i 20mm+uhc (il ricordo della mia prima osservazione di qualche anno fa è di un immagine più completa e definita, se non sbaglio con i 20mm in dotazione che giovedì non avevo con me perché sostituiti dagli ES 68º di pari focale)
Quanto alla testa di Cavallo, dopo tutti i tentativi, quello che sono sicuro di aver visto, con la conferma di un amico visualista presente, è il filamento più luminoso della ic434 con i 20mm+uhc, osservazione davvero al limite perché appena percettibile.
Dell'ombra scura della testa non saprei dire perché al di là della suggestione di qualche istante, sicuramente era necessaria una condizione osservativa leggermente migliore che forse è stata impedita dal passaggio di nuvole nelle 2 ore in cui Orione sarebbe stato più alto nel cielo, od anche dal fatto che il sito scelto per la serata non schermava le luci dei borghi a valle né quelle di paesi/impianti lontani, al contrario di altro sito poco istante che è più umido ma completamente circondato da monti e dove sono avvenute le osservazioni precedenti da me citate.
La Testa di Strega (ic2118) ho trovato essere una nebulosa "presente" anche senza filtri, perché passandoci sopra si nota una certa nebulosità della zona con diminuzione delle stelle visibili. I contorni invece non sono netti e si confondono col fondo cielo; tuttavia con i soliti 20mm+uhc ho colto l'ansa della parte superiore della nebulosa, quella verso beta eri che entrava nel campo dell'oculare.
Poi, per non farla troppo lunga, si vedeva bene la Gabbiano (ic2177) con un accenno della adiacente rcw2, spettacolare la Rosetta (ngc2238) quasi fotografica nei 20mm+uhc soprattutto nella parte superiore verso 13 mon, e con mia grande sorpresa ho osservato anche la parte più luminosa della Fleming Star nebula (ic 405), per intenderci quella con all'interno la stella AE aur.
Questi oggetti mi hanno appagato davvero tanto, e messo in secondo piano le altre osservazioni, sia pur piacevoli, fatte nel resto della serata.
Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Samuele, mi sembra comunque tu abbia condotto un'eccellente osservazione e il rilievo sulla testa di cavallo per quanto minimale possa apparire a me sembra già un successo
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Sono d'accordo Piero,
una di quelle serate che lasciano il segno e mettono voglia di continuare e riprovarci.
una di quelle serate che lasciano il segno e mettono voglia di continuare e riprovarci.
Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
se il tuo binocolo ti consente sui 3° di campo, avresti dovuto vedere in contemporanea anche la IC 410 che è molto più facile della 405.e con mia grande sorpresa ho osservato anche la parte più luminosa della Fleming Star nebula (ic 405),
Davvero una bella nottata osservativa!
ecco, mi piacerebbe leggere più spesso di questi report da parte dei possessori di binocoli
Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Il 20 mm ha 68º di campo apparente, quindi con la focale di 550mm del binocolo (ingrandimento 27,5x) da un campo reale di 2º28'.
Ma al di là di questo, quello che scrivi mi è stato fatto notare anche dal mio amico Davide che quella sera non ci ha raggiunto.
La verità è che l'Auriga non era nei miei programmi perché l'avevo già "scandagliata" nelle precedenti uscite e quindi non mi aspettavo nulla d'interessante in quanto, a che ricordi, non ero riuscito a distinguere quella nebulosa con il cielo più umido.
Per questo ho trascurato di andare a cercare gli altri oggetti della costellazione anche perché subito dopo sono stato distratto dal mio amico Oronzo, che con il suo dobson mi ha invitato ad osservare una galassia molto debole e bassa che stava puntando.
In ogni caso ci tengo a precisare che ho visto solo la parte interna e più luminosa della nebulosa, come evidenziato da SkySafari nella immagine sotto, non il resto a forma di sud America.
Ma al di là di questo, quello che scrivi mi è stato fatto notare anche dal mio amico Davide che quella sera non ci ha raggiunto.
La verità è che l'Auriga non era nei miei programmi perché l'avevo già "scandagliata" nelle precedenti uscite e quindi non mi aspettavo nulla d'interessante in quanto, a che ricordi, non ero riuscito a distinguere quella nebulosa con il cielo più umido.
Per questo ho trascurato di andare a cercare gli altri oggetti della costellazione anche perché subito dopo sono stato distratto dal mio amico Oronzo, che con il suo dobson mi ha invitato ad osservare una galassia molto debole e bassa che stava puntando.
In ogni caso ci tengo a precisare che ho visto solo la parte interna e più luminosa della nebulosa, come evidenziato da SkySafari nella immagine sotto, non il resto a forma di sud America.
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Re: osservazione (degna di tale nome) del 30/12/19
Report MOLTO ben fatto!
GRAZIE per averlo segnalato.
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Fabrizio Ferrario
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