Venere 2020
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Re: Venere 2020
Ah, ecco! Che 'gnurant Qual e' il riferimento, the big Y? In che lunghezze d'onda, UV [edit: OK ho visto che e' UV]? E per strati inferiori? Daniele Gasparri anni stava provando a cavare un periodo di rotazione nel rosso o infrarosso, ne e' venuto fuori niente?
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Re: Venere 2020
Funziona esattamente come per Giove, il sistema II è basato su un periodo convenzionale di rotazione. Non so nulla di Gasparri, ha smesso molti anni fa di collaborare con la defunta sezione pianeti.
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Re: Venere 2020
Oggi sono uscito ad osservare verso le 2:30pm locali, con un seeing cosi' Fantozziano che mi sono messo a fare lavori nel backyard sperando che nel frattempo migliorasse. In effetti, un'oretta dopo era almeno stimabile (tra IV e V, direi). Il disegno che allego e' pure una ciofeca, eseguito in luce verde W58 che rimane il miglior compromesso, almeno in queste condizioni.
Nonstante tutto, notevole l'ampia zona brillante tra il lembo e il centro del disco illuminato, che si presentava come due lobi separati da un tratto di banda scura all'equatore verso il lembo (piu' esteso il lobo S). Risaltava particolarmente con il filtro giallo w15, mentre con il w58 era meglio visibile la banda. Forse era solo piu' denso e smorzava un po' la luminosita' eccessiva dei lobi brillanti. Niente di tutto cio' era visibile con il W80, che invece mostrava (o faceva intuire) le solite tenui bande e chiaroscuri che ho disegnato in queste settimane.
Verso la fine dell'osservazione il seeing e' diventato un po' meno peggio, il che ha permesso di confermare i dettagli riportati nei disegni che altrimenti sarebbero stati molto piu' schematici. L'ora in pratica e' quella di fine osservazione, e devo dire che forse la maschera delle intensita' (fatta per ultima) e' piu' accurata del disegno vero e proprio.
Ah, una cosa che si notava e' la concavita' del terminatore, gia' visibilmente piu' pronunciata rispetto a ieri. Non ho fatto stime di intensita' o di fase, ma ho preso qualche appunto sull'effetto di diversi filtri (riporto dal modulo):
"w80A: delicate, low contrast details.
w58: great compromise for bad seeing: less turbulence, collars, good overall contrast
w15: bright regions
w38: good for dark shadings at the terminator, not much else"
Nonstante tutto, notevole l'ampia zona brillante tra il lembo e il centro del disco illuminato, che si presentava come due lobi separati da un tratto di banda scura all'equatore verso il lembo (piu' esteso il lobo S). Risaltava particolarmente con il filtro giallo w15, mentre con il w58 era meglio visibile la banda. Forse era solo piu' denso e smorzava un po' la luminosita' eccessiva dei lobi brillanti. Niente di tutto cio' era visibile con il W80, che invece mostrava (o faceva intuire) le solite tenui bande e chiaroscuri che ho disegnato in queste settimane.
Verso la fine dell'osservazione il seeing e' diventato un po' meno peggio, il che ha permesso di confermare i dettagli riportati nei disegni che altrimenti sarebbero stati molto piu' schematici. L'ora in pratica e' quella di fine osservazione, e devo dire che forse la maschera delle intensita' (fatta per ultima) e' piu' accurata del disegno vero e proprio.
Ah, una cosa che si notava e' la concavita' del terminatore, gia' visibilmente piu' pronunciata rispetto a ieri. Non ho fatto stime di intensita' o di fase, ma ho preso qualche appunto sull'effetto di diversi filtri (riporto dal modulo):
"w80A: delicate, low contrast details.
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Re: Venere 2020
Dal manuale online di WinJupos: "System II of Venus has a retrograde rotation of -85.7142857°/d [cioè pari a 4.2 g]and refers to the upper atmosphere visible in UV light. System I, on the other hand, is bound to the solid surface of Venus. Zero meridians of both Systems coincide at J2000 [all'equinozio del 2000] ".Ivano Dal Prete ha scritto: ↑22/03/2020, 15:34 Ah, ecco! Che 'gnurant Qual e' il riferimento, the big Y? In che lunghezze d'onda, UV [edit: OK ho visto che e' UV]?
Peraltro il periodo di rotazione delle nubi superiori non è costante, e misurazioni recenti della sonda Venus Express hanno trovato valori del 5% inferiori. A me meno che WinJupos non si sia aggiornato, questo potrebbe portare a rendere imprecisa la derotazione con Venere, che infatti a me non dà risultati convicenti.
Qui da me il tempo resterà nuvoloso fino al week end, fortuna che ci sono le vostre osservazioni da leggere nel frattempo.
Re: Venere 2020
Secondo me la derotazione non serve, ho fatto qualche conto sia sulla carta sia sulle immagini di Luciano nell'altro forum e in un'ora le nubi ruotano per meno di un secondo d'arco apparente, su un filmato di pochi minuti è uno spostamento irrilevante. Niente di paragonabile a Giove dove lo spostamento dei dettagli si nota da un minuto all'altro.
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Re: Venere 2020
Grazie della dritta, io sto cercando di tener duro con le osservazioni (che ho dovuto lasciar perdere per anni) ma non ho modo di leggere e tenermi aggiornato. Com'era facilmente prevedibile, il telelavoro con figlio a casa da scuola, corsi da trasferire online, piani di studio da riconfigurare e studenti che mandano 100 emails al giorno perche' vogliono il 6 politico e' molto peggio di prima.Vdellavecchia ha scritto: ↑23/03/2020, 7:48 Dal manuale online di WinJupos: "System II of Venus has a retrograde rotation of -85.7142857°/d [cioè pari a 4.2 g]and refers to the upper atmosphere visible in UV light. System I, on the other hand, is bound to the solid surface of Venus. Zero meridians of both Systems coincide at J2000 [all'equinozio del 2000] ".
Comunque ho trovato quest'articolo recente, di cui ho letto finora solo il "Plain language summary" con contributi dell'inossidabile Sanchez-Lavega e "images from amateur astronomers" (fondamentali, a quel che capisco, per colmare gli enormi gaps fra una sonda e l'altra).
Peralta, J., Iwagami, N., Sánchez‐Lavega, A., Lee, Y. J., Hueso, R., Narita, M., et al. ( 2019). Morphology and dynamics of Venus's middle clouds with Akatsuki/IR1. Geophysical Research Letters, 46, 2399– 2407. https://doi.org/10.1029/2018GL081670
Plain Language Summary
The atmosphere Venus is surprisingly fast with velocities 60 times faster than the solid globe of Venus. This atmospheric phenomenon is called superrotation and its mechanisms are yet unexplained for the scientists. The Japanese space mission Akatsuki from the Japan Aerospace Exploration Agency arrived at Venus in December 2015 to try to unveil this mystery. Among its instruments, the camera IR1 was prepared to observe the middle clouds of Venus (50–55 km over the surface), which are the most unknown and hardest to observe since they normally exhibit very low contrast in the images. Thanks to the images from the camera IR1, we have observed with high spatial resolution the middle clouds of Venus along the first year of observations of Akatsuki, discovering that they exhibit higher contrasts than expected and a wide variety of cloud patterns unrelated to what we observe at the top of the clouds (70 km above the surface). Finally, the motions of the middle clouds obtained through the combination of images from Akatsuki, amateur observers and the past mission Venus Express, have allowed to reconstruct a composite of the winds of Venus along 10 years, unveiling that the superrotation may be subject to long‐term variabilities unreported before
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Re: Venere 2020
Sì, è da anni che fanno uso di immagini amatoriali per colmare i buchi tra una missione e l'altra. Per questo papiro
https://iopscience.iop.org/article/10.3 ... /1/L7/meta
hanno usato anche immagini UAI (di Olivetti, Gasparri e mie) che infatti sono citate nei ringraziamenti. Vorrei segnalare comunque anche i reports scritti da Albino Carbognani quand'era coordinatore UAI, veramente ben fatti e ricchi di dati, non ho visto niente di nemmeno lontanamente paragonabile né dall'ALPO né dalla BAA.
https://iopscience.iop.org/article/10.3 ... /1/L7/meta
hanno usato anche immagini UAI (di Olivetti, Gasparri e mie) che infatti sono citate nei ringraziamenti. Vorrei segnalare comunque anche i reports scritti da Albino Carbognani quand'era coordinatore UAI, veramente ben fatti e ricchi di dati, non ho visto niente di nemmeno lontanamente paragonabile né dall'ALPO né dalla BAA.
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Re: Venere 2020
Gasparri ha tentato la carriera da divulgatore, adesso sta facendo un dottorato in astronomia all'ESO. Incurante delle coronarie di noi poveri mortali, continua a postare sulla sua pagina Facebook foto della Via Lattea che fa ombra.
Dall'articolo che hai linkato, interessanti considerazioni sulla variabilita' dell'aspetto telescopico di Venere:
"During the April–June period [2015], the morphology of the upper cloud showed an irregular and chaotic texture with a well-developed equatorial dark belt (afternoon hemisphere), whereas during October–December the dynamical regime was dominated by planetary-scale waves (Y-horizontal, C-reversed, and ψ-horizontal features) formed by long streaks, and banding suggesting more stable conditions."
Non ho ben capito in quali condizioni ci troveremmo attualmente, forse un mix o una fase di transizione? Mi pare si vedano sia "chaotic texture" che "banding", ultimamente forse anche un accenno di banda equatoriale (in visuale e con pessimo seeing, quindi forse non vuol dire niente).
E per essere sicuro: in visione telescopica un pianeta 'normale' dovrebbe ruotare da dx verso sx (lato "p" a sx). La rotazione di Venere e' retrograda, pero' quella dell'atmosfera e' contro-retrograda, per cui il lato "p" dovrebbe essere come per tutti gli altri pianeti, giusto?
Adesso basta, torno a lavorare.
Dall'articolo che hai linkato, interessanti considerazioni sulla variabilita' dell'aspetto telescopico di Venere:
"During the April–June period [2015], the morphology of the upper cloud showed an irregular and chaotic texture with a well-developed equatorial dark belt (afternoon hemisphere), whereas during October–December the dynamical regime was dominated by planetary-scale waves (Y-horizontal, C-reversed, and ψ-horizontal features) formed by long streaks, and banding suggesting more stable conditions."
Non ho ben capito in quali condizioni ci troveremmo attualmente, forse un mix o una fase di transizione? Mi pare si vedano sia "chaotic texture" che "banding", ultimamente forse anche un accenno di banda equatoriale (in visuale e con pessimo seeing, quindi forse non vuol dire niente).
E per essere sicuro: in visione telescopica un pianeta 'normale' dovrebbe ruotare da dx verso sx (lato "p" a sx). La rotazione di Venere e' retrograda, pero' quella dell'atmosfera e' contro-retrograda, per cui il lato "p" dovrebbe essere come per tutti gli altri pianeti, giusto?
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Re: Venere 2020
La rotazione dell'atmosfera è retrograda, da sx a dx nella visione telescopica.
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Re: Venere 2020
OK, quindi retrograda in assoluto, non rispetto alla superficie.
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Re: Venere 2020
Su fb un appassionato fa notare che in una ripresa di Venere del 16 marzo scorso, in IR, compare una estesa struttura latitudinale, che è stata ripresa da più di un imager (vedere ad esempio su Alpo Japan http://alpo-j.sakura.ne.jp/indexE.htm l immagine di Naryzhniy, DK 16") il che sfavorisce l'ipotesi di artefatto.
Raf, secondo te può essere una reale feature atmosferica?
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Re: Venere 2020
ah, chi può dirlo ? potrebbe essere un artefatto perché nell'immagine di Naryzhniy ha un aspetto un po' troppo geometrico, però è noto che nell'atmosfera superiore di Venere si sviluppano delle mega onde atmosferiche di cui ho letto ad esempio qui e qui, chissà che non abbiano catturato proprio una di quelle strutture ?
se fosse così ragione di più per darci dentro coi filtri IR, io devo ancora inaugurare il mio ProPlanet...
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Re: Venere 2020
Se ti riferisci a questo, per me non ha minimamente l'aria di un artefatto. Tra l'altro ce l'hanno tutte le immagini di quel giorno. Immagini CCD ne ho fatte poche, pero' ne ho analizzate un sacco. Impressionante come l'onda latitudinale nel secondo link che hai postato sia totalmente invisibile in UV.Raf584 ha scritto: ↑24/03/2020, 22:41 potrebbe essere un artefatto perché nell'immagine di Naryzhniy ha un aspetto un po' troppo geometrico, però è noto che nell'atmosfera superiore di Venere si sviluppano delle mega onde atmosferiche di cui ho letto ad esempio qui e qui, chissà che non abbiano catturato proprio una di quelle strutture ?
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Re: Venere 2020
Osservazione di stasera, finita dopo il tramonto. Le previsioni davano seein buono nel primo pomeriggio, ma avevo lezione (virtuale). Anche cosi' il seeing e' stato migliore del solito, anche se e' peggiorato in fretta, ma ho potuto usare 335x anziche' i soliti 220x. La fase mi e' sembrata piu' o meno la stessa, circa 48% con filtri 80A, 23A, 58 e 15, ma piu' un 46% con il 38A. Cuspide N sempre in evidenza, nettamente piu' della S che si nota appena.
Disegno con filtro verde W58. Non e' venuto male, ma l'ho fotografato con lampada da tavolo e ha perso un sacco di sfumature. Ho avuto forse le migliori vedute della calotta e collare S che mi siano capitate finora; devo dire che mi sono apparsi molto piu' simili alle immagini digitali delle mie osservazioni precedenti fatte con seeing peggiori. Vale a dire, collare piu' rettilineo e non doppio come l'ho ritratto spesso. Forse davvero uno sdoppiamento dovuto alla turbolenza? La sezione dove il collare si collega al terminatore curvando verso S pero' l'ho vista abbastanza chiaramente, le darei almeo un c o anche un b.
Per il resto, aspetto a bande che ancora non riesco a rendere in modo soddisfacente. Tutte quelle segnate nel disegno avevano contrasto estremamente tenue, a parte i collari.
Disegno con filtro verde W58. Non e' venuto male, ma l'ho fotografato con lampada da tavolo e ha perso un sacco di sfumature. Ho avuto forse le migliori vedute della calotta e collare S che mi siano capitate finora; devo dire che mi sono apparsi molto piu' simili alle immagini digitali delle mie osservazioni precedenti fatte con seeing peggiori. Vale a dire, collare piu' rettilineo e non doppio come l'ho ritratto spesso. Forse davvero uno sdoppiamento dovuto alla turbolenza? La sezione dove il collare si collega al terminatore curvando verso S pero' l'ho vista abbastanza chiaramente, le darei almeo un c o anche un b.
Per il resto, aspetto a bande che ancora non riesco a rendere in modo soddisfacente. Tutte quelle segnate nel disegno avevano contrasto estremamente tenue, a parte i collari.
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Re: Venere 2020
Sono riuscito a ricostruire la vicenda, almeno in parte. E' Manos Kardasis (C14) ad aver lanciato l'alert in un report del 21 marzo scorso su ALPO J. (v. allegato, dove c'è anche un'altra ripresa con un C11 del giorno 16). A giudicare dalla fase, che è abbastanza integra, la sua immagine non dovrebbe aver subito un processing pesante, è vero anche che nello stesso giorno le riprese di validi imager nostrani (Sedrani, Olivetti) non mostrano nulla e che la sua ripresa non ha una dinamica eccezionale. Però il fatto di aver ripreso una struttura a 5 giorni di distanza potrebbe essere consistente con il periodo di rotazione delle nubi a bassa quota! Se è così, dovrebbe ricomparire domani.
Re: Venere 2020
Ecco il mio venere di ieri.
Fase 48%.
Il collare nord mi è parso meno netto, diverso nella forma nei tre filtri.
Ombreggiatura al terminatore.
A sud, con filtri diversi ho visto cose diverse:
con il filtro azzurro ho visto una vasta zona scura, a nord del collare sud;
con il filtro rosso ho visto una banda orizzontale poco intensa;
con il filtro verde ho visto una banda orizzontale più spessa.
Solo con il filtro verde ho notato la calotta nord molto luminosa, valutata 1, e una zona equatoriale vicino al bordo, valutata anch'essa 1.
Fase 48%.
Il collare nord mi è parso meno netto, diverso nella forma nei tre filtri.
Ombreggiatura al terminatore.
A sud, con filtri diversi ho visto cose diverse:
con il filtro azzurro ho visto una vasta zona scura, a nord del collare sud;
con il filtro rosso ho visto una banda orizzontale poco intensa;
con il filtro verde ho visto una banda orizzontale più spessa.
Solo con il filtro verde ho notato la calotta nord molto luminosa, valutata 1, e una zona equatoriale vicino al bordo, valutata anch'essa 1.
kappellate Astronomiche!
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Re: Venere 2020
Tanto per capirci, quello di cui parli e' questo? Molto intrigante.Vdellavecchia ha scritto: ↑25/03/2020, 7:38 Sono riuscito a ricostruire la vicenda, almeno in parte. E' Manos Kardasis (C14) ad aver lanciato l'alert in un report del 21 marzo scorso su ALPO J. (v. allegato, dove c'è anche un'altra ripresa con un C11 del giorno 16). A giudicare dalla fase, che è abbastanza integra, la sua immagine non dovrebbe aver subito un processing pesante, è vero anche che nello stesso giorno le riprese di validi imager nostrani (Sedrani, Olivetti) non mostrano nulla e che la sua ripresa non ha una dinamica eccezionale. Però il fatto di aver ripreso una struttura a 5 giorni di distanza potrebbe essere consistente con il periodo di rotazione delle nubi a bassa quota! Se è così, dovrebbe ricomparire domani.
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Re: Venere 2020
Sì Ivano è quella.
Re: Venere 2020
no, non è quello, è una struttura che è visibile soprattutto nell'IR, sembra sia quasi-stazionaria e quindi abbia un periodo di rotazione compatibile con il ritorno nelle immagini CCD. Vincenzo è stato bravo a evidenziarla, mi era sfuggita, non guardo spesso l'ALPO-J, pieno di spazzatura com'è.Ivano Dal Prete ha scritto: ↑25/03/2020, 3:16Se ti riferisci a questo, per me non ha minimamente l'aria di un artefatto. Tra l'altro ce l'hanno tutte le immagini di quel giorno.
Per chi è interessato qui c'è una descrizione interessante. E' comunque un dettaglio difficile da riprendere, anche se mi sovviene che nel lontano 1996 o 1997 un astrofilo italiano riprese un "bulge" sopra il lembo di Venere usando un filtro rosso scuro, c'era la foto su un vecchio numero di Astronomia UAI.
Kapp, sei riuscito a osservare ? io ieri ho visto un seeing orrendo e ho dato forfait.
Re: Venere 2020
Raf, per brevi tratti la figura si ricomponeva e risultava leggibile.
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Re: Venere 2020
Sempre molto interessanti i tuoi link, purtroppo non ho tempo in questi giorni di leggere piu' che gli abstract e dare un'occhiata alle immagini, ma sono grato di quest'occasione per studiare Venere che negli ultimi 25 anni avevo sempre un po' snobbato.Raf584 ha scritto: ↑25/03/2020, 10:47Per chi è interessato qui c'è una descrizione interessante. E' comunque un dettaglio difficile da riprendere, anche se mi sovviene che nel lontano 1996 o 1997 un astrofilo italiano riprese un "bulge" sopra il lembo di Venere usando un filtro rosso scuro, c'era la foto su un vecchio numero di Astronomia UAI.Ivano Dal Prete ha scritto: ↑25/03/2020, 3:16Se ti riferisci a questo, per me non ha minimamente l'aria di un artefatto. Tra l'altro ce l'hanno tutte le immagini di quel giorno.
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Re: Venere 2020
E' un pianeta che snobbano tutti a meno che non sia l'unico ben osservabile in un dato momento.
Ricordiamoci di proseguire con le stime di fase, ne occorrono ancora almeno fino a metà aprile per poter ricavare l'entità dell'anomalia di fase.
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Re: Venere 2020
Nuovo giorno, nuova Venere, sempre diversa a seconda di come la guardi. I collari sono sempre li', anche se ultimamente quello S lo vedo un po' piu' rettilineo (quello N sempre curvo ad abbracciare il polo, abbastanza chiaramente direi).
Star della serata una chiazza brillante nell'emisfero S simile a quella che avevo gia' visto qualche settimana fa (ho azzardato lo "0" nella scala delle intensita'), e una specie di "V" che circoscrive una regione brillante dell'equatore, forse non incompatibile con la mia osservazione del 22. La struttura a bande dell'atmosfera era specialmente "pulita" nell'emisfero N, evidente anche in quello S ma un po' piu' caotico.Trattandosi di Venere, invoco come sempre le attenuanti generiche.
Disegno eseguito con filtro 80A, che funzionava particolarmente bene con il cielo velato di questo pomeriggio. Stime di intensita' a di fase allegate. Piu' 46 che 48% con filtri 80a, 23A, 15 e 58, ma non in luce integrale.
Star della serata una chiazza brillante nell'emisfero S simile a quella che avevo gia' visto qualche settimana fa (ho azzardato lo "0" nella scala delle intensita'), e una specie di "V" che circoscrive una regione brillante dell'equatore, forse non incompatibile con la mia osservazione del 22. La struttura a bande dell'atmosfera era specialmente "pulita" nell'emisfero N, evidente anche in quello S ma un po' piu' caotico.Trattandosi di Venere, invoco come sempre le attenuanti generiche.
Disegno eseguito con filtro 80A, che funzionava particolarmente bene con il cielo velato di questo pomeriggio. Stime di intensita' a di fase allegate. Piu' 46 che 48% con filtri 80a, 23A, 15 e 58, ma non in luce integrale.
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Re: Venere 2020
Tutto molto interessante. Con i miei rifrattori non riesco a vedere un gran che...
Osservo il cielo con: Carl Zeiss Jena Reisenfernrohr E 60/850, Carl Zeiss Jena "Kometensucher" C138/1140, C 110/750, C 80/500 e C 50/540, Zeiss AS80/1200, Zeiss AS135/1750, Losmandy G11, ed una quantità di oculari - soprattutto "vintage" Meade, Vixen, Zeiss, Clavé. Osservo la terra con: Carl Zeiss Jena Jenoptem 10x50 e 8x30 e Asiola 63/420.
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia.
William Shakespeare, da “Amleto” [atto I, scena IV]
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William Shakespeare, da “Amleto” [atto I, scena IV]
Re: Venere 2020
Ho provato a cercare sull'ALPO-J qualche corrispondenza col tuo disegno, ma non è facile. C'è una cosa che mi lascia perplesso di molti disegni di Venere, non solo i tuoi, ed è la curvatura di dettagli come questi che non ritrovo né nelle immagini CCD né nei disegni di Gray, mi aspetterei che fossero curvi nell'altro senso, verso l'equatore, o almeno diretti verso il lembo. Non so, c'è da rifletterci su.Ivano Dal Prete ha scritto: ↑27/03/2020, 2:05Nuovo giorno, nuova Venere, sempre diversa a seconda di come la guardi. I collari sono sempre li', anche se ultimamente quello S lo vedo un po' piu' rettilineo (quello N sempre curvo ad abbracciare il polo, abbastanza chiaramente direi).
Usando filtri più scuri li vedi lo stesso ?
Re: Venere 2020
Scusa Ivano, nel tuo post di oggi delle 2:05 hai osservato usando filtri diversi 'ma non in luce integrale ', cosa intendi esattamente, forse una ulteriore filtrazione?
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Re: Venere 2020
"luce integrale" vuol dire senza filtri, corrisponde al segno "/" nella casella "light" delle stime di fase.
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").
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Re: Venere 2020
Anch'io non mi ci raccapezzo. Ultimamente, e nei momenti di seeing migliore, vedo il collare S parallelo all'equatore piuttosto che curvo come qualche settimana fa, ma il collare N piega ancora attorno al polo. Ho spesso l'impressione di vedere come due sistemi distinti, uno con bande rivolte verso l'esterno, un altro in cui corrono nell'altro senso. Di solito il primo mi sembra piu' consistente, e finisco per disegnare quello.Raf584 ha scritto: ↑27/03/2020, 14:28 Ho provato a cercare sull'ALPO-J qualche corrispondenza col tuo disegno, ma non è facile. C'è una cosa che mi lascia perplesso di molti disegni di Venere, non solo i tuoi, ed è la curvatura di dettagli come questi che non ritrovo né nelle immagini CCD né nei disegni di Gray, mi aspetterei che fossero curvi nell'altro senso, verso l'equatore, o almeno diretti verso il lembo. Non so, c'è da rifletterci su.
Usando filtri più scuri li vedi lo stesso ?
Non e' assolutamente un'impressione di quest'anno, tant'e' che 10 anni fa avevo fatto un esperimento e provato a disegnarli entrambi, il risultato e' l'immagine che allego. Se vedi i miei disegni dell'1, 8, e 9 marzo ho riportato anche delle bande che corrono parallele al lembo, specialmente una nell'emisfero N che sembra corrispondere abbastanza con una tua immagine del 4 marzo (vedi qualche pagina piu' su).
Con un filtro piu' scuro tipo il w38 sparisce tutto, a parte collari e ombreggiature al terminatore. Stando almeno all'osservazione del 9 marzo, quelle deboli bande che si possono percepire tendono ad essere parallele al lembo. Non me la sento pero' di scartare tutto il resto, e' troppo evidente che "c'e' qualcosa" a parte i collari, specialmente in luce azzurra e verde.
Forse le tecniche e i criteri che funzionano per Marte, Giove, e Saturno non sono direttamente applicabili a Venere.
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Re: Venere 2020
Sono andato a vedermi qualche dozzina dei miei disegni e schizzi di Venere, l'unica cosa che mi sento di dire è che calotte e collari sono dettagli stabili e con tutta probabilità non illusori. Bande sul disco io ne ho sempre disegnate poche, ma potrebbe essere un limite del mio sistema visivo o degli strumenti che ho usato, e quelle poche hanno sempre un andamento secondo i paralleli, non ne mai viste di arcuate se non i collari che a un certo punto sembrano curvarsi a seguire il lembo in direzione del centro della fase. Le immagini CCD mi hanno sempre più o meno confermato questo aspetto anche se non ho la pretesa di trovare a tutti i costi una corrispondenza.
I disegni di Gray sono sbalorditivi ma nemmeno quelli corrispondono alle riprese CCD, anzi per come la vedo io sono sempre un po' troppo uguali tra loro, come se a un certo punto il sistema visivo, in mancanza di dettagli a contrasto elevato come quelli degli altri pianeti, tendesse ad autogenerare un pattern di strutture che a un certo punto diventano "stabili" nel cervello dell'osservatore perché mancano dettagli più contrastati che possano rompere lo schema. E' il motivo per cui tendo a usare filtri scuri, che fanno sopravvivere solo quei dettagli che hanno un contrasto apprezzabile. Ma potrei anche sbagliarmi.
Oggi a vado a rivedermi il volume di Scientia Astronomica dove ci sono gli esperimenti con i palloni per simulare l'aspetto di Venere al telescopio.
I disegni di Gray sono sbalorditivi ma nemmeno quelli corrispondono alle riprese CCD, anzi per come la vedo io sono sempre un po' troppo uguali tra loro, come se a un certo punto il sistema visivo, in mancanza di dettagli a contrasto elevato come quelli degli altri pianeti, tendesse ad autogenerare un pattern di strutture che a un certo punto diventano "stabili" nel cervello dell'osservatore perché mancano dettagli più contrastati che possano rompere lo schema. E' il motivo per cui tendo a usare filtri scuri, che fanno sopravvivere solo quei dettagli che hanno un contrasto apprezzabile. Ma potrei anche sbagliarmi.
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Re: Venere 2020
ribadisco il mio punto di vista: i dettagli di Venere, pure se reali, sono così indeterminati e così poco contrastati che ognuno può vederci quello che vuole........ bande arcuate, bande diritte, spot isolate, collari alle cuspidi, e via dicendo............ Percival Lowell su Venere ci vedeva anche i canali come su Marte, ma forse questo è un caso limite..... ...... io cerco in qualche modo di dare una forma ai sottili chiaroscuri che vedo sul pianeta, ma la cosa mi riesce estremamente difficile e qualche volta temo di essere inconsciamente influenzato da altri disegni e immagini viste in precedenza; tuttavia in una osservazione di qualche giorno fa ho visto qualcosa di simile a due bande disposte nel senso dei paralleli, che invece di incurvarsi dal basso verso l'alto (visione telescopica) si incurvavano verso l'equatore fino a ricongiungersi tra di loro........ ma potrebbe essere una casualità.
i disegni di Gray, pur tenendo conto del buon diametro del telescopio di cui dispone, mi sembrano TROPPO particolareggiati......... ma anche questa è solo una mia opinione.
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Massimo - Montecatini Terme (Pistoia)
batterista e chitarrista di un gruppo rock, gli piace l'astronomia e osserva con: rifrattore acromatico 124/1200, Coronado PST, binocolo Pentax 10x50
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Re: Venere 2020
A volte striature e chiaroscuri sulla superficie di Venere, risultano essere tanto evidenti, da riuscire a "saltare all'occhio" anche inesperto.
Si tratta però di dettagli e particolari che per quanto mi riguarda non riescono a dire nulla, se non che la superficie del manto nuvoloso che avvolge il pianeta, è tutto fuorché uniforme, mancando del tutto di ripetibilità.
Ogni osservatore in quelle informazioni può vederci qualsiasi cosa, ovvero tutto e il contrario di tutto.
Cosa provata anche dando uno sguardo agli schizzi, i disegni, le incisioni, gli acquerelli e le mappe dei grandi osservatori del passato (questa è una sorta di recente riassunto. Anche se la discussione è incentrata su tutt'altro, le figure sono ugualmente piuttosto eloquenti).
Gli unici particolari sicuramente reali e in grado di essere documentati in modo ripetibile, per me sono e restano le "polar spots of Venus", scoperte dall'astronomo bavarese Franz von Paula Gruithuisen nel 1813:
http://adsabs.harvard.edu/full/1995JBAA..105..144B
Si tratta però di dettagli e particolari che per quanto mi riguarda non riescono a dire nulla, se non che la superficie del manto nuvoloso che avvolge il pianeta, è tutto fuorché uniforme, mancando del tutto di ripetibilità.
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Cosa provata anche dando uno sguardo agli schizzi, i disegni, le incisioni, gli acquerelli e le mappe dei grandi osservatori del passato (questa è una sorta di recente riassunto. Anche se la discussione è incentrata su tutt'altro, le figure sono ugualmente piuttosto eloquenti).
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Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: Venere 2020
no, su questo sono totalmente in disaccordo, e per dimostrarlo basterebbe sfogliare le migliaia di schede UAI che ho in mio possesso. I dettagli disegnabili rientrano per la stragrande maggioranza in una casistica di "tipi" standard, e gli osservatori tendono a disegnare sempre quelli, non è che ogni volta che osservano Venere ci possono vedere qualunque cosa. Può accadere che osservatori diversi si "fissino" su dettagli diversi, tendano cioé a mostrare una ripetitività nel senso che dicevo tre messaggi più sopra, questo, sì, ma anche nell'osservazione di Venere c'è un limite alla fantasia. Sulla plausibilità dei dettagli si può discutere ma questo è un argomento diverso, ed è quello che stavamo affrontando più sopra.-SPECOLA-> ha scritto: ↑28/03/2020, 15:36Ogni osservatore in quelle informazioni può vederci qualsiasi cosa, ovvero tutto e il contrario di tutto.
anche su questo non sono d'accordo. Tutti i disegni planetari, lunari e solari effettuati nel passato, diciamo fino ai primi decenni del XX secolo, risentono della mancanza di preconoscenza delle caratteristiche reali dell'oggetto osservato; in quel caso sì era lecito disegnare "qualunque" cosa. Oggi nessuno più si mette al telescopio ignorando completamente come l'oggetto osservato potrebbe apparire nell'oculare, quindi non mi sembra un paragone azzeccato.-SPECOLA-> ha scritto: ↑28/03/2020, 15:36Cosa provata anche dando uno sguardo agli schizzi, i disegni, le incisioni, gli acquerelli e le mappe dei grandi osservatori del passato
Re: Venere 2020
Ecco il mio venere di oggi, osservato con il 100ed.
I collari sono quasi spariti.
La calotta nord è molto luminosa e panciuta, tanto che sembra deviare il terminatore.
I collari sono quasi spariti.
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kappellate Astronomiche!
Dobson 20”, CPC11,102m
e una marea di ocularacci...
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Re: Venere 2020
@Kapp: il nord è in alto ?
Oggi pomeriggio ho osservato anch'io, non ero dell'umore ma da domani il tempo si guasterà per almeno tre giorni, la giornata era bella e mi spiaceva sprecarla. Venere molto bello nel rifrattore a 160x con filtri gialli su entrambi gli oculari, si notavano distintamente le due calotte, quella nord più estesa, come ha rilevato anche Kapp, e pure i collari anche se quello a nord visualmente non era molto definito mentre il sud era bello netto anche se la calotta era più piccola. Fase 48% con le sagome UAI.
Ho ripreso un'immagine col filtro violetto W47. Come si vede a nord il pianeta era decisamente più chiaro, sono poi presenti due bande allungate a latitudini inferiori nell'emisfero sud.
Oggi pomeriggio ho osservato anch'io, non ero dell'umore ma da domani il tempo si guasterà per almeno tre giorni, la giornata era bella e mi spiaceva sprecarla. Venere molto bello nel rifrattore a 160x con filtri gialli su entrambi gli oculari, si notavano distintamente le due calotte, quella nord più estesa, come ha rilevato anche Kapp, e pure i collari anche se quello a nord visualmente non era molto definito mentre il sud era bello netto anche se la calotta era più piccola. Fase 48% con le sagome UAI.
Ho ripreso un'immagine col filtro violetto W47. Come si vede a nord il pianeta era decisamente più chiaro, sono poi presenti due bande allungate a latitudini inferiori nell'emisfero sud.
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Re: Venere 2020
Ciao Raffaello,Raf584 ha scritto: ↑28/03/2020, 17:01 Può accadere che osservatori diversi si "fissino" su dettagli diversi, tendano cioé a mostrare una ripetitività nel senso che dicevo tre messaggi più sopra, questo, sì, ma anche nell'osservazione di Venere c'è un limite alla fantasia. Sulla plausibilità dei dettagli si può discutere ma questo è un argomento diverso, ed è quello che stavamo affrontando più sopra.
quello che hai scritto è proprio quello che intendevo esprimere con la frase "ogni osservatore in quelle informazioni può vederci qualsiasi cosa, ovvero tutto e il contrario di tutto", dato che mi riferivo proprio ai precedenti interventi.
Per capirci,
premesso che l'uno contraddice l'altro e viceversa, è più corretto il dettagio incurvato in basso, oppure quello arcuato verso l'alto?
Quale dei due è reale?
Io per esempio colgo vaghe striature a forma di Y, sempre caratterizzate da linee dritte e/o incurvate verso l'equatore e soltanto i collari li percepisco incurvati a mo' di archi polari.
Sì, sono d'accordo, però io parlo dell'accesso ad informazioni che possono essere colte da tutti indistintamente, in maniera ripetibile.Raf584 ha scritto: ↑28/03/2020, 17:01 anche su questo non sono d'accordo. Tutti i disegni planetari, lunari e solari effettuati nel passato, diciamo fino ai primi decenni del XX secolo, risentono della mancanza di preconoscenza delle caratteristiche reali dell'oggetto osservato; in quel caso sì era lecito disegnare "qualunque" cosa. Oggi nessuno più si mette al telescopio ignorando completamente come l'oggetto osservato potrebbe apparire nell'oculare, quindi non mi sembra un paragone azzeccato.
Premesso il sottostante, dando uno sguardo agli schizzi, ai disegni, alle incisioni, agli acquerelli e alle mappe dei grandi osservatori del passato, al massimo cambia la forma ma non la sostanza.
Per esempio, anche se nel passato vennero facilmente scambiate per ben altro (pianeta Vulcano compreso), sul Sole le macchie c'erano prima e ci sono ancora. (Tra l'altro per Vulcano, era la matematica a suggerirne a Le Verrier l'esistenza).
Francesco Fontana individuò su Marte quella che chiamò PILULA e che oggi si chiama Syrtis Major.
Le principali formazioni sul gassoso disco di Giove sono tali fin dal XVII secolo.
Fin da Galileo è noto che Saturno non appare sempre sferico.
Su Venere invece di informazioni altrettanto ripetibili, tolte le fasi, io personalmente non ho contezza.
A questo mi riferivo.
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Re: Venere 2020
Questa discussione è interessante, sia per le cosiderazioni, sia soprattutto per il corredo di schizzi, disegni e fotografie.
Per quanto mi riguarda, le riprese di Raffaello sono quelle che rendono maggiormente l'idea di quello che io percepisco con gli occhi all'oculare e dove, che il tutto sia reale o meno, a parte che per collari e calotte, io non riesco a dare una forma definita ai dettagli.
Per quanto mi riguarda, le riprese di Raffaello sono quelle che rendono maggiormente l'idea di quello che io percepisco con gli occhi all'oculare e dove, che il tutto sia reale o meno, a parte che per collari e calotte, io non riesco a dare una forma definita ai dettagli.
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Re: Venere 2020
Saluti a tutti!
Mi sono iscritto da poco sul forum e vorrei partecipare alla discussione postando le osservazioni che ho effettuato ieri. Mi scuso per gli eventuali errori e imprecisioni nella compilazione della scheda e per gli scarsi risultati ottenuti in ripresa, era la prima volta
Buonanotte
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Re: Venere 2020
Tuttavia le osservazioni condotte fino a Schiaparelli sono state parecchio influenzate, a quanto ho potuto vedere, dal lavoro di Bianchini e dai periodi di rotazione che circolavano fino ad allora, vale a dire 23 ore oppure 24 giorni (quest'ultimo determinato da Bianchini). Se ben ricordo, quello che si osservava erano sporadiche macchie brillanti od ombreggiature al lembo simili a quelle registrate oggi.Raf584 ha scritto: ↑28/03/2020, 17:01 Tutti i disegni planetari, lunari e solari effettuati nel passato, diciamo fino ai primi decenni del XX secolo, risentono della mancanza di preconoscenza delle caratteristiche reali dell'oggetto osservato; in quel caso sì era lecito disegnare "qualunque" cosa. Oggi nessuno più si mette al telescopio ignorando completamente come l'oggetto osservato potrebbe apparire nell'oculare, quindi non mi sembra un paragone azzeccato.
Gli studi di Bianchini conservati tra le sue carte mi sembrano riproduzioni piuttosto plausibili di quanto e' possibile osservare comunemente anche oggi con un rifrattore da 8-9cm; l'interpretazione che ha cercato di darne e' un'altra faccenda.
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Re: Venere 2020
Idem nella mia ultima osservazione. Mi piacciono molto le tue immagini di Venere con i loro contrasti morbidi, si nota che dietro c'e' un visualista.Raf584 ha scritto: ↑28/03/2020, 21:13 si notavano distintamente le due calotte, quella nord più estesa, come ha rilevato anche Kapp, e pure i collari anche se quello a nord visualmente non era molto definito mentre il sud era bello netto anche se la calotta era più piccola. Fase 48% con le sagome UAI.
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Re: Venere 2020
Io ci andrei molto cauto con il Marte di Fontana. Bella discussione.-SPECOLA-> ha scritto: ↑28/03/2020, 21:58 Francesco Fontana individuò su Marte quella che chiamò PILULA e che oggi si chiama Syrtis Major.
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