Venere 2020
Re: Venere 2020
Ecco il mio venere di ieri.
Fase 48%.
Il collare nord mi è parso meno netto, diverso nella forma nei tre filtri.
Ombreggiatura al terminatore.
A sud, con filtri diversi ho visto cose diverse:
con il filtro azzurro ho visto una vasta zona scura, a nord del collare sud;
con il filtro rosso ho visto una banda orizzontale poco intensa;
con il filtro verde ho visto una banda orizzontale più spessa.
Solo con il filtro verde ho notato la calotta nord molto luminosa, valutata 1, e una zona equatoriale vicino al bordo, valutata anch'essa 1.
Fase 48%.
Il collare nord mi è parso meno netto, diverso nella forma nei tre filtri.
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con il filtro rosso ho visto una banda orizzontale poco intensa;
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Re: Venere 2020
Tanto per capirci, quello di cui parli e' questo? Molto intrigante.Vdellavecchia ha scritto: ↑25/03/2020, 7:38 Sono riuscito a ricostruire la vicenda, almeno in parte. E' Manos Kardasis (C14) ad aver lanciato l'alert in un report del 21 marzo scorso su ALPO J. (v. allegato, dove c'è anche un'altra ripresa con un C11 del giorno 16). A giudicare dalla fase, che è abbastanza integra, la sua immagine non dovrebbe aver subito un processing pesante, è vero anche che nello stesso giorno le riprese di validi imager nostrani (Sedrani, Olivetti) non mostrano nulla e che la sua ripresa non ha una dinamica eccezionale. Però il fatto di aver ripreso una struttura a 5 giorni di distanza potrebbe essere consistente con il periodo di rotazione delle nubi a bassa quota! Se è così, dovrebbe ricomparire domani.
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").
Dante Alighieri, Questio de aqua et terra
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Re: Venere 2020
Sì Ivano è quella.
Re: Venere 2020
no, non è quello, è una struttura che è visibile soprattutto nell'IR, sembra sia quasi-stazionaria e quindi abbia un periodo di rotazione compatibile con il ritorno nelle immagini CCD. Vincenzo è stato bravo a evidenziarla, mi era sfuggita, non guardo spesso l'ALPO-J, pieno di spazzatura com'è.Ivano Dal Prete ha scritto: ↑25/03/2020, 3:16Se ti riferisci a questo, per me non ha minimamente l'aria di un artefatto. Tra l'altro ce l'hanno tutte le immagini di quel giorno.
Per chi è interessato qui c'è una descrizione interessante. E' comunque un dettaglio difficile da riprendere, anche se mi sovviene che nel lontano 1996 o 1997 un astrofilo italiano riprese un "bulge" sopra il lembo di Venere usando un filtro rosso scuro, c'era la foto su un vecchio numero di Astronomia UAI.
Kapp, sei riuscito a osservare ? io ieri ho visto un seeing orrendo e ho dato forfait.
Re: Venere 2020
Raf, per brevi tratti la figura si ricomponeva e risultava leggibile.
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Re: Venere 2020
Sempre molto interessanti i tuoi link, purtroppo non ho tempo in questi giorni di leggere piu' che gli abstract e dare un'occhiata alle immagini, ma sono grato di quest'occasione per studiare Venere che negli ultimi 25 anni avevo sempre un po' snobbato.Raf584 ha scritto: ↑25/03/2020, 10:47Per chi è interessato qui c'è una descrizione interessante. E' comunque un dettaglio difficile da riprendere, anche se mi sovviene che nel lontano 1996 o 1997 un astrofilo italiano riprese un "bulge" sopra il lembo di Venere usando un filtro rosso scuro, c'era la foto su un vecchio numero di Astronomia UAI.Ivano Dal Prete ha scritto: ↑25/03/2020, 3:16Se ti riferisci a questo, per me non ha minimamente l'aria di un artefatto. Tra l'altro ce l'hanno tutte le immagini di quel giorno.
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Re: Venere 2020
E' un pianeta che snobbano tutti a meno che non sia l'unico ben osservabile in un dato momento.
Ricordiamoci di proseguire con le stime di fase, ne occorrono ancora almeno fino a metà aprile per poter ricavare l'entità dell'anomalia di fase.
Ricordiamoci di proseguire con le stime di fase, ne occorrono ancora almeno fino a metà aprile per poter ricavare l'entità dell'anomalia di fase.
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Re: Venere 2020
Nuovo giorno, nuova Venere, sempre diversa a seconda di come la guardi. I collari sono sempre li', anche se ultimamente quello S lo vedo un po' piu' rettilineo (quello N sempre curvo ad abbracciare il polo, abbastanza chiaramente direi).
Star della serata una chiazza brillante nell'emisfero S simile a quella che avevo gia' visto qualche settimana fa (ho azzardato lo "0" nella scala delle intensita'), e una specie di "V" che circoscrive una regione brillante dell'equatore, forse non incompatibile con la mia osservazione del 22. La struttura a bande dell'atmosfera era specialmente "pulita" nell'emisfero N, evidente anche in quello S ma un po' piu' caotico.Trattandosi di Venere, invoco come sempre le attenuanti generiche.
Disegno eseguito con filtro 80A, che funzionava particolarmente bene con il cielo velato di questo pomeriggio. Stime di intensita' a di fase allegate. Piu' 46 che 48% con filtri 80a, 23A, 15 e 58, ma non in luce integrale.
Star della serata una chiazza brillante nell'emisfero S simile a quella che avevo gia' visto qualche settimana fa (ho azzardato lo "0" nella scala delle intensita'), e una specie di "V" che circoscrive una regione brillante dell'equatore, forse non incompatibile con la mia osservazione del 22. La struttura a bande dell'atmosfera era specialmente "pulita" nell'emisfero N, evidente anche in quello S ma un po' piu' caotico.Trattandosi di Venere, invoco come sempre le attenuanti generiche.
Disegno eseguito con filtro 80A, che funzionava particolarmente bene con il cielo velato di questo pomeriggio. Stime di intensita' a di fase allegate. Piu' 46 che 48% con filtri 80a, 23A, 15 e 58, ma non in luce integrale.
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Re: Venere 2020
Tutto molto interessante. Con i miei rifrattori non riesco a vedere un gran che...
Osservo il cielo con: Carl Zeiss Jena Reisenfernrohr E 60/850, Carl Zeiss Jena "Kometensucher" C138/1140, C 110/750, C 80/500 e C 50/540, Zeiss AS80/1200, Zeiss AS135/1750, Losmandy G11, ed una quantità di oculari - soprattutto "vintage" Meade, Vixen, Zeiss, Clavé. Osservo la terra con: Carl Zeiss Jena Jenoptem 10x50 e 8x30 e Asiola 63/420.
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia.
William Shakespeare, da “Amleto” [atto I, scena IV]
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Re: Venere 2020
Ho provato a cercare sull'ALPO-J qualche corrispondenza col tuo disegno, ma non è facile. C'è una cosa che mi lascia perplesso di molti disegni di Venere, non solo i tuoi, ed è la curvatura di dettagli come questi che non ritrovo né nelle immagini CCD né nei disegni di Gray, mi aspetterei che fossero curvi nell'altro senso, verso l'equatore, o almeno diretti verso il lembo. Non so, c'è da rifletterci su.Ivano Dal Prete ha scritto: ↑27/03/2020, 2:05Nuovo giorno, nuova Venere, sempre diversa a seconda di come la guardi. I collari sono sempre li', anche se ultimamente quello S lo vedo un po' piu' rettilineo (quello N sempre curvo ad abbracciare il polo, abbastanza chiaramente direi).
Usando filtri più scuri li vedi lo stesso ?
Re: Venere 2020
Scusa Ivano, nel tuo post di oggi delle 2:05 hai osservato usando filtri diversi 'ma non in luce integrale ', cosa intendi esattamente, forse una ulteriore filtrazione?
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Re: Venere 2020
"luce integrale" vuol dire senza filtri, corrisponde al segno "/" nella casella "light" delle stime di fase.
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Re: Venere 2020
Anch'io non mi ci raccapezzo. Ultimamente, e nei momenti di seeing migliore, vedo il collare S parallelo all'equatore piuttosto che curvo come qualche settimana fa, ma il collare N piega ancora attorno al polo. Ho spesso l'impressione di vedere come due sistemi distinti, uno con bande rivolte verso l'esterno, un altro in cui corrono nell'altro senso. Di solito il primo mi sembra piu' consistente, e finisco per disegnare quello.Raf584 ha scritto: ↑27/03/2020, 14:28 Ho provato a cercare sull'ALPO-J qualche corrispondenza col tuo disegno, ma non è facile. C'è una cosa che mi lascia perplesso di molti disegni di Venere, non solo i tuoi, ed è la curvatura di dettagli come questi che non ritrovo né nelle immagini CCD né nei disegni di Gray, mi aspetterei che fossero curvi nell'altro senso, verso l'equatore, o almeno diretti verso il lembo. Non so, c'è da rifletterci su.
Usando filtri più scuri li vedi lo stesso ?
Non e' assolutamente un'impressione di quest'anno, tant'e' che 10 anni fa avevo fatto un esperimento e provato a disegnarli entrambi, il risultato e' l'immagine che allego. Se vedi i miei disegni dell'1, 8, e 9 marzo ho riportato anche delle bande che corrono parallele al lembo, specialmente una nell'emisfero N che sembra corrispondere abbastanza con una tua immagine del 4 marzo (vedi qualche pagina piu' su).
Con un filtro piu' scuro tipo il w38 sparisce tutto, a parte collari e ombreggiature al terminatore. Stando almeno all'osservazione del 9 marzo, quelle deboli bande che si possono percepire tendono ad essere parallele al lembo. Non me la sento pero' di scartare tutto il resto, e' troppo evidente che "c'e' qualcosa" a parte i collari, specialmente in luce azzurra e verde.
Forse le tecniche e i criteri che funzionano per Marte, Giove, e Saturno non sono direttamente applicabili a Venere.
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Re: Venere 2020
Sono andato a vedermi qualche dozzina dei miei disegni e schizzi di Venere, l'unica cosa che mi sento di dire è che calotte e collari sono dettagli stabili e con tutta probabilità non illusori. Bande sul disco io ne ho sempre disegnate poche, ma potrebbe essere un limite del mio sistema visivo o degli strumenti che ho usato, e quelle poche hanno sempre un andamento secondo i paralleli, non ne mai viste di arcuate se non i collari che a un certo punto sembrano curvarsi a seguire il lembo in direzione del centro della fase. Le immagini CCD mi hanno sempre più o meno confermato questo aspetto anche se non ho la pretesa di trovare a tutti i costi una corrispondenza.
I disegni di Gray sono sbalorditivi ma nemmeno quelli corrispondono alle riprese CCD, anzi per come la vedo io sono sempre un po' troppo uguali tra loro, come se a un certo punto il sistema visivo, in mancanza di dettagli a contrasto elevato come quelli degli altri pianeti, tendesse ad autogenerare un pattern di strutture che a un certo punto diventano "stabili" nel cervello dell'osservatore perché mancano dettagli più contrastati che possano rompere lo schema. E' il motivo per cui tendo a usare filtri scuri, che fanno sopravvivere solo quei dettagli che hanno un contrasto apprezzabile. Ma potrei anche sbagliarmi.
Oggi a vado a rivedermi il volume di Scientia Astronomica dove ci sono gli esperimenti con i palloni per simulare l'aspetto di Venere al telescopio.
I disegni di Gray sono sbalorditivi ma nemmeno quelli corrispondono alle riprese CCD, anzi per come la vedo io sono sempre un po' troppo uguali tra loro, come se a un certo punto il sistema visivo, in mancanza di dettagli a contrasto elevato come quelli degli altri pianeti, tendesse ad autogenerare un pattern di strutture che a un certo punto diventano "stabili" nel cervello dell'osservatore perché mancano dettagli più contrastati che possano rompere lo schema. E' il motivo per cui tendo a usare filtri scuri, che fanno sopravvivere solo quei dettagli che hanno un contrasto apprezzabile. Ma potrei anche sbagliarmi.
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Re: Venere 2020
ribadisco il mio punto di vista: i dettagli di Venere, pure se reali, sono così indeterminati e così poco contrastati che ognuno può vederci quello che vuole........ bande arcuate, bande diritte, spot isolate, collari alle cuspidi, e via dicendo............ Percival Lowell su Venere ci vedeva anche i canali come su Marte, ma forse questo è un caso limite..... ...... io cerco in qualche modo di dare una forma ai sottili chiaroscuri che vedo sul pianeta, ma la cosa mi riesce estremamente difficile e qualche volta temo di essere inconsciamente influenzato da altri disegni e immagini viste in precedenza; tuttavia in una osservazione di qualche giorno fa ho visto qualcosa di simile a due bande disposte nel senso dei paralleli, che invece di incurvarsi dal basso verso l'alto (visione telescopica) si incurvavano verso l'equatore fino a ricongiungersi tra di loro........ ma potrebbe essere una casualità.
i disegni di Gray, pur tenendo conto del buon diametro del telescopio di cui dispone, mi sembrano TROPPO particolareggiati......... ma anche questa è solo una mia opinione.
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Massimo - Montecatini Terme (Pistoia)
batterista e chitarrista di un gruppo rock, gli piace l'astronomia e osserva con: rifrattore acromatico 124/1200, Coronado PST, binocolo Pentax 10x50
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Re: Venere 2020
A volte striature e chiaroscuri sulla superficie di Venere, risultano essere tanto evidenti, da riuscire a "saltare all'occhio" anche inesperto.
Si tratta però di dettagli e particolari che per quanto mi riguarda non riescono a dire nulla, se non che la superficie del manto nuvoloso che avvolge il pianeta, è tutto fuorché uniforme, mancando del tutto di ripetibilità.
Ogni osservatore in quelle informazioni può vederci qualsiasi cosa, ovvero tutto e il contrario di tutto.
Cosa provata anche dando uno sguardo agli schizzi, i disegni, le incisioni, gli acquerelli e le mappe dei grandi osservatori del passato (questa è una sorta di recente riassunto. Anche se la discussione è incentrata su tutt'altro, le figure sono ugualmente piuttosto eloquenti).
Gli unici particolari sicuramente reali e in grado di essere documentati in modo ripetibile, per me sono e restano le "polar spots of Venus", scoperte dall'astronomo bavarese Franz von Paula Gruithuisen nel 1813:
http://adsabs.harvard.edu/full/1995JBAA..105..144B
Si tratta però di dettagli e particolari che per quanto mi riguarda non riescono a dire nulla, se non che la superficie del manto nuvoloso che avvolge il pianeta, è tutto fuorché uniforme, mancando del tutto di ripetibilità.
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Cosa provata anche dando uno sguardo agli schizzi, i disegni, le incisioni, gli acquerelli e le mappe dei grandi osservatori del passato (questa è una sorta di recente riassunto. Anche se la discussione è incentrata su tutt'altro, le figure sono ugualmente piuttosto eloquenti).
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Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: Venere 2020
no, su questo sono totalmente in disaccordo, e per dimostrarlo basterebbe sfogliare le migliaia di schede UAI che ho in mio possesso. I dettagli disegnabili rientrano per la stragrande maggioranza in una casistica di "tipi" standard, e gli osservatori tendono a disegnare sempre quelli, non è che ogni volta che osservano Venere ci possono vedere qualunque cosa. Può accadere che osservatori diversi si "fissino" su dettagli diversi, tendano cioé a mostrare una ripetitività nel senso che dicevo tre messaggi più sopra, questo, sì, ma anche nell'osservazione di Venere c'è un limite alla fantasia. Sulla plausibilità dei dettagli si può discutere ma questo è un argomento diverso, ed è quello che stavamo affrontando più sopra.-SPECOLA-> ha scritto: ↑28/03/2020, 15:36Ogni osservatore in quelle informazioni può vederci qualsiasi cosa, ovvero tutto e il contrario di tutto.
anche su questo non sono d'accordo. Tutti i disegni planetari, lunari e solari effettuati nel passato, diciamo fino ai primi decenni del XX secolo, risentono della mancanza di preconoscenza delle caratteristiche reali dell'oggetto osservato; in quel caso sì era lecito disegnare "qualunque" cosa. Oggi nessuno più si mette al telescopio ignorando completamente come l'oggetto osservato potrebbe apparire nell'oculare, quindi non mi sembra un paragone azzeccato.-SPECOLA-> ha scritto: ↑28/03/2020, 15:36Cosa provata anche dando uno sguardo agli schizzi, i disegni, le incisioni, gli acquerelli e le mappe dei grandi osservatori del passato
Re: Venere 2020
Ecco il mio venere di oggi, osservato con il 100ed.
I collari sono quasi spariti.
La calotta nord è molto luminosa e panciuta, tanto che sembra deviare il terminatore.
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Re: Venere 2020
@Kapp: il nord è in alto ?
Oggi pomeriggio ho osservato anch'io, non ero dell'umore ma da domani il tempo si guasterà per almeno tre giorni, la giornata era bella e mi spiaceva sprecarla. Venere molto bello nel rifrattore a 160x con filtri gialli su entrambi gli oculari, si notavano distintamente le due calotte, quella nord più estesa, come ha rilevato anche Kapp, e pure i collari anche se quello a nord visualmente non era molto definito mentre il sud era bello netto anche se la calotta era più piccola. Fase 48% con le sagome UAI.
Ho ripreso un'immagine col filtro violetto W47. Come si vede a nord il pianeta era decisamente più chiaro, sono poi presenti due bande allungate a latitudini inferiori nell'emisfero sud.
Oggi pomeriggio ho osservato anch'io, non ero dell'umore ma da domani il tempo si guasterà per almeno tre giorni, la giornata era bella e mi spiaceva sprecarla. Venere molto bello nel rifrattore a 160x con filtri gialli su entrambi gli oculari, si notavano distintamente le due calotte, quella nord più estesa, come ha rilevato anche Kapp, e pure i collari anche se quello a nord visualmente non era molto definito mentre il sud era bello netto anche se la calotta era più piccola. Fase 48% con le sagome UAI.
Ho ripreso un'immagine col filtro violetto W47. Come si vede a nord il pianeta era decisamente più chiaro, sono poi presenti due bande allungate a latitudini inferiori nell'emisfero sud.
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Re: Venere 2020
Ciao Raffaello,Raf584 ha scritto: ↑28/03/2020, 17:01 Può accadere che osservatori diversi si "fissino" su dettagli diversi, tendano cioé a mostrare una ripetitività nel senso che dicevo tre messaggi più sopra, questo, sì, ma anche nell'osservazione di Venere c'è un limite alla fantasia. Sulla plausibilità dei dettagli si può discutere ma questo è un argomento diverso, ed è quello che stavamo affrontando più sopra.
quello che hai scritto è proprio quello che intendevo esprimere con la frase "ogni osservatore in quelle informazioni può vederci qualsiasi cosa, ovvero tutto e il contrario di tutto", dato che mi riferivo proprio ai precedenti interventi.
Per capirci,
premesso che l'uno contraddice l'altro e viceversa, è più corretto il dettagio incurvato in basso, oppure quello arcuato verso l'alto?
Quale dei due è reale?
Io per esempio colgo vaghe striature a forma di Y, sempre caratterizzate da linee dritte e/o incurvate verso l'equatore e soltanto i collari li percepisco incurvati a mo' di archi polari.
Sì, sono d'accordo, però io parlo dell'accesso ad informazioni che possono essere colte da tutti indistintamente, in maniera ripetibile.Raf584 ha scritto: ↑28/03/2020, 17:01 anche su questo non sono d'accordo. Tutti i disegni planetari, lunari e solari effettuati nel passato, diciamo fino ai primi decenni del XX secolo, risentono della mancanza di preconoscenza delle caratteristiche reali dell'oggetto osservato; in quel caso sì era lecito disegnare "qualunque" cosa. Oggi nessuno più si mette al telescopio ignorando completamente come l'oggetto osservato potrebbe apparire nell'oculare, quindi non mi sembra un paragone azzeccato.
Premesso il sottostante, dando uno sguardo agli schizzi, ai disegni, alle incisioni, agli acquerelli e alle mappe dei grandi osservatori del passato, al massimo cambia la forma ma non la sostanza.
Per esempio, anche se nel passato vennero facilmente scambiate per ben altro (pianeta Vulcano compreso), sul Sole le macchie c'erano prima e ci sono ancora. (Tra l'altro per Vulcano, era la matematica a suggerirne a Le Verrier l'esistenza).
Francesco Fontana individuò su Marte quella che chiamò PILULA e che oggi si chiama Syrtis Major.
Le principali formazioni sul gassoso disco di Giove sono tali fin dal XVII secolo.
Fin da Galileo è noto che Saturno non appare sempre sferico.
Su Venere invece di informazioni altrettanto ripetibili, tolte le fasi, io personalmente non ho contezza.
A questo mi riferivo.
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Re: Venere 2020
Questa discussione è interessante, sia per le cosiderazioni, sia soprattutto per il corredo di schizzi, disegni e fotografie.
Per quanto mi riguarda, le riprese di Raffaello sono quelle che rendono maggiormente l'idea di quello che io percepisco con gli occhi all'oculare e dove, che il tutto sia reale o meno, a parte che per collari e calotte, io non riesco a dare una forma definita ai dettagli.
Per quanto mi riguarda, le riprese di Raffaello sono quelle che rendono maggiormente l'idea di quello che io percepisco con gli occhi all'oculare e dove, che il tutto sia reale o meno, a parte che per collari e calotte, io non riesco a dare una forma definita ai dettagli.
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Re: Venere 2020
Saluti a tutti!
Mi sono iscritto da poco sul forum e vorrei partecipare alla discussione postando le osservazioni che ho effettuato ieri. Mi scuso per gli eventuali errori e imprecisioni nella compilazione della scheda e per gli scarsi risultati ottenuti in ripresa, era la prima volta
Buonanotte
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Re: Venere 2020
Tuttavia le osservazioni condotte fino a Schiaparelli sono state parecchio influenzate, a quanto ho potuto vedere, dal lavoro di Bianchini e dai periodi di rotazione che circolavano fino ad allora, vale a dire 23 ore oppure 24 giorni (quest'ultimo determinato da Bianchini). Se ben ricordo, quello che si osservava erano sporadiche macchie brillanti od ombreggiature al lembo simili a quelle registrate oggi.Raf584 ha scritto: ↑28/03/2020, 17:01 Tutti i disegni planetari, lunari e solari effettuati nel passato, diciamo fino ai primi decenni del XX secolo, risentono della mancanza di preconoscenza delle caratteristiche reali dell'oggetto osservato; in quel caso sì era lecito disegnare "qualunque" cosa. Oggi nessuno più si mette al telescopio ignorando completamente come l'oggetto osservato potrebbe apparire nell'oculare, quindi non mi sembra un paragone azzeccato.
Gli studi di Bianchini conservati tra le sue carte mi sembrano riproduzioni piuttosto plausibili di quanto e' possibile osservare comunemente anche oggi con un rifrattore da 8-9cm; l'interpretazione che ha cercato di darne e' un'altra faccenda.
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").
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Re: Venere 2020
Idem nella mia ultima osservazione. Mi piacciono molto le tue immagini di Venere con i loro contrasti morbidi, si nota che dietro c'e' un visualista.Raf584 ha scritto: ↑28/03/2020, 21:13 si notavano distintamente le due calotte, quella nord più estesa, come ha rilevato anche Kapp, e pure i collari anche se quello a nord visualmente non era molto definito mentre il sud era bello netto anche se la calotta era più piccola. Fase 48% con le sagome UAI.
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Re: Venere 2020
Io ci andrei molto cauto con il Marte di Fontana. Bella discussione.-SPECOLA-> ha scritto: ↑28/03/2020, 21:58 Francesco Fontana individuò su Marte quella che chiamò PILULA e che oggi si chiama Syrtis Major.
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Re: Venere 2020
Mi e' capitato spesso visualmente di osservare una sorta di cuneo chiaro tra due masse piu' scure, come nella tua immagine. Era ora! Pero' devi aggiungere qualche dettaglio, tipo ora, filtro/i, e da che parte si guarda
I dettagli polari che hai disegnato con il w58 sono molto simili a come li vedo io. Certo e' strana questa faccenda della "curvatura invertita" di bande e collari, che moltissimi sembrano vedere cosi'.
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Re: Venere 2020
Ciao Ivano,
hai ragione mi scuso per non aver inserito i dettagli nell'immagine. La ripresa è stata fatta con un C9, Asi 224 e filtro optolong Uv., UT 17.20 Non ho potuto utilizzare la Powermate perchè ho notato che non lasciava passare i dettagli UV. E' stata comunque una ripresa di test, è la prima volta che riprendo con quel filtro e la camera a colori aiuta poco a causa della scarsa sensibilità. Il nord comunque sia nella foto che nei disegni è rivolto verso l'alto.
Per quando riguarda i dettagli polari a "curvatura invertita" li vedo spesso così
hai ragione mi scuso per non aver inserito i dettagli nell'immagine. La ripresa è stata fatta con un C9, Asi 224 e filtro optolong Uv., UT 17.20 Non ho potuto utilizzare la Powermate perchè ho notato che non lasciava passare i dettagli UV. E' stata comunque una ripresa di test, è la prima volta che riprendo con quel filtro e la camera a colori aiuta poco a causa della scarsa sensibilità. Il nord comunque sia nella foto che nei disegni è rivolto verso l'alto.
Per quando riguarda i dettagli polari a "curvatura invertita" li vedo spesso così
Re: Venere 2020
Sono assolutamente d'accordo che i dettagli più cospicui siano le calotte e i collari, sono quelli che disegno praticamente sempre e ricordo poche circostanze in cui fossero totalmente assenti. Sui dettagli che disegnava Bianchini non so cosa dire, io non li vedo, però somigliano, a una risoluzione molto più bassa, alle ombreggiature che disegnava Schiaparelli usando un filtro arancione
Comunque quando si parla di osservazioni visuali di Venere si cammina sulle uova, questo è noto...
Schiaparelli aveva un'altissima opinione di Bianchini.Comunque quando si parla di osservazioni visuali di Venere si cammina sulle uova, questo è noto...
mah, cerco di renderle il più possibile simili all'aspetto nell'oculare senza rinunciare all'informazione che il sensore elettronico può fornire. In effetti col W47 si vede già tutto, non ci sarebbe nemmeno bisogno di ricorrere ai filtri UV.Ivano Dal Prete ha scritto: ↑29/03/2020, 13:07Mi piacciono molto le tue immagini di Venere con i loro contrasti morbidi, si nota che dietro c'e' un visualista.
Re: Venere 2020
notevole anche il disegno. Come Barlow dovresti riuscire a usare un'acromatica vulgaris, le apo con molte lenti e coating pesantissimi non vanno bene.
Re: Venere 2020
Ciao Raf,
grazie per il consiglio, cercherò di procurarne una. In effetti dovrei provare ad aumentare anche un pò il tempo di ripresa, ho fatto tutto molto di fretta, la prossima volta proverò!
grazie per il consiglio, cercherò di procurarne una. In effetti dovrei provare ad aumentare anche un pò il tempo di ripresa, ho fatto tutto molto di fretta, la prossima volta proverò!
Re: Venere 2020
Raf,
se usassi il correttore della torretta binoculare tecnosky potrebbe andare?
grazie
se usassi il correttore della torretta binoculare tecnosky potrebbe andare?
grazie
Re: Venere 2020
Francamente non ho mai provato, ma perché no ? fai un tentativo, sono curioso anch'io
Re: Venere 2020
Ooooh, finalmente ti leggo anche qua, Andrea!
Questo che propongo è un disegno di venere acchiappato al volo tra le nuvole:
Questo che propongo è un disegno di venere acchiappato al volo tra le nuvole:
kappellate Astronomiche!
Dobson 20”, CPC11,102m
e una marea di ocularacci...
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Re: Venere 2020
Grazie Raf, proverò e vi dico!
Ciao Kapp, ben ritrovato
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Re: Venere 2020
osservata ieri alle 15,55 t.u. con acro 120/1000 a 200x senza filtri, seeing III-IV.
fase al 45%, entrambe le cuspidi appuntite, calotte polari non viste (e bada bene, sembrava ci fossero, e invece sparivano quando il seeing migliorava.......... ) sul disco le solite ombreggiature amorfe che ho cercato di riprodurre alla meno peggio come tre bande orizzontali (quindi nel senso dei paralleli)......... una a nord dell'equatore, una sull'equatore stesso, una a sud di esso.
fase al 45%, entrambe le cuspidi appuntite, calotte polari non viste (e bada bene, sembrava ci fossero, e invece sparivano quando il seeing migliorava.......... ) sul disco le solite ombreggiature amorfe che ho cercato di riprodurre alla meno peggio come tre bande orizzontali (quindi nel senso dei paralleli)......... una a nord dell'equatore, una sull'equatore stesso, una a sud di esso.
Massimo - Montecatini Terme (Pistoia)
batterista e chitarrista di un gruppo rock, gli piace l'astronomia e osserva con: rifrattore acromatico 124/1200, Coronado PST, binocolo Pentax 10x50
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Re: Venere 2020
Ciao Ivano,
certo, certo, sono d'accordo.
Come dicevo, però, comunque sia, anche in quel caso in pratica cambia la forma ma non la sostanza (pagina 14 di 26) e ritornando a bomba su Venere, sebbene i suoi resoconti siano datati attorno alla metà del 1600, non si può non osservare che "Fontana notò anche che il lato concavo mostrava un bordo irregolare con la luce che appariva un po' più fioca vicino al bordo, un fenomeno noto come ombreggiatura del terminatore" (pagina 13 di 26).
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: Venere 2020
Mah, di sostanza nel Marte di Fontana ne vedo poca, tra l'altro quell'anello è evidentemente una zona rialzata o ribassata vicino al bordo dell'obiettivo, il che ci sta per le tecniche di lavorazione dell'epoca.
Comunque stiamo divagando, magari si può aprire una discussione apposita per non far andare off topic questa qui.
Comunque stiamo divagando, magari si può aprire una discussione apposita per non far andare off topic questa qui.
- Ivano Dal Prete
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Re: Venere 2020
“Quanto al modo di lavorare le lenti napoletane; il vederle pulite esquisitamente non in tutto il disco, ma nella parte di mezzo, lasciando a tondo come una ciambella non bene lustra, confonde il cervello a questi artefici quà.”
Galileo letter to Castelli of 20 July 1638.
(dall'articolo di Molaro linkato da Specola)
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Re: Venere 2020
Qui da me il tempo non consente osservazioni da circa una settimana. Comunque è sempre un piacere leggervi, l'excursus storico in particolare l ho trovato interessantissimo.
Re: Venere 2020
Purtroppo (o per fortuna) siamo in primavera, però da metà settimana arriva un robusto anticiclone.