Marte 2020

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Andrea75
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Re: Marte 2020

Messaggio da Andrea75 »

... Rileggendo l'ultimo intervento di Specola temo di averlo frainteso: Fabrizio, ti riferivi proprio al bordo del disco che appare "ispessito", vero? Comunque sia anche quella è causa della diffrazione: ed è il limite del 60 mm, temo non ci si possa far molto.
Detto ciò, ecco un'altra miniatura marziana di stasera (carpe diem...): solito rifrattore, solita barlow, solita QHY, solito portatile del 2009.
Immagine raddrizzata, 9 novembre 2020, 17.44 T.U.
09_11_2020_17_44TU.jpg
09_11_2020_17_44TU.jpg (3.15 KiB) Visto 8940 volte
Più o meno sembra confermare l'osservazione visuale dell'altra sera: naturalmente il poco che si vede è nettamente più contrastato... Ormai la calotta sud è ridotta al lumicino, ma ci sono ancora nebbie al lembo.
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Re: Marte 2020

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ciao Andrea75,

sì, mi riferivo all'ispessimento del bordo del disco.
Tolto quello, le tue immagini sono perfettamente allineate a ciò che si vede all'oculare, che comunque confermo avere un maggiore contrasto in visuale, rispetto che in "foto".

Molto realistica anche l'ultima immagine che hai postato; non molti anni fa, riprese del genere, con i mezzi di allora, sarebbero state considerate "FANTASCIENZA"!
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Re: Marte 2020

Messaggio da Zacpi »

Marte 'sfornato ' ieri sera dal mio RC8', dalle 21:00, più o meno; serata iniziata tranquillamente, in seguito ventosa, con un seeing agitato come sempre.
Noto anche questa volta che al variare degli ingrandimenti l'immagine non peggiora, sembra essere sempre stabile con gli stessi particolari visti a 180x , 235x e 325x; a 405x emergono i limiti dello strumento, la visione non ci guadagna.
Noto anche che su Giove e Luna è sempre difficile andare oltre i 180x.
È comunque difficoltoso percepire esattamente la posizione del pianeta, cioè la zona osservata, ed anche riportare i numerosi contorni frastagliati delle aree oscure; sembrano di un colore blu verdastro.
Ben visibile la calotta polare sud molto brillante; la zona nord pare uniforme, senza particolari.
Verso le 22:00 il seeing peggiora con l'alzarsi del vento.
IMG_20201110_083918_hdr_kindlephoto-301324739.jpg
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Re: Marte 2020

Messaggio da Andrea75 »

Difatti, è sempre impressionante la "fame" di ingrandimenti quando si osserva Marte. Il fatto che tu veda la calotta sud ancora molto brillante testimonia che, evidentemente, i miei modesti 60 mm iniziano a mostrare la corda... per il resto confermo che anch'io, in visuale, al netto della differenza di diametro e quindi di prestazioni, ho avuto la stessa difficoltà nel definire con chiarezza i "confini" dei mari. Sembrano netti e relativamente definiti, ma quando poi vai a disegnare non è così...
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Ho un po' di arretrati marziani da smaltire, dopo aver sistemato la piattaforma equatoriale che mi ha fatto un po' tribolare. Era semplicemente una vite allentata, adesso va di nuovo benissimo. Confermo le vostre impressioni visuali, ia tonalita' delle macchie di albedo nell'emisfero sud per me e' assolutamente sul verde, incredibile si tratti di un'illusione ottica. A parte alcune strutture molto contrastate nei pressi dell'equatore (Syrtis Maior, Sinus Sabeus/Meridiani Sinus, Margaritifer/Aurorae Sinus) il resto e' piuttosto evanescente, difficile da fissare con precisione. Da questo punto di vista le immagini digitali sono fuorvianti.

Comincio con la versione a colori del disegno del 5 novembre, che avevo fatto quasi subito ma ho dovuto correggere con la tavoletta grafica il colore della zona chiara in Aram, non avevo la matita giusta. Non avrei neppure il verde giusto veramente, riesco a rendere una tonalita' che gli assomiglia abbastanza disegnando prima a matita, e ripassando con le matite colorate. Questa tecnica tende a smorzare i colori "sparati" e le differenze tonali eccessive. Allego anche una scheda digitale, niente di che ma le sto facendo piu' che altro a titolo di confronto con il visuale. La macchiolina in Aram appariva giallastra, in effetti e' ben visibile nel canale rosso e verde, non nel blu.

Notate che il video e' stato ripreso circa 50 minuti dopo il disegno.
Allegati
20201105_0300_dalp_color.JPG
20201105_0349_dalp_form.png
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Proseguo con un'osservazione dell'8 novembre, ma gia' 9 novembre ut. Siamo in piena estate di San Martino, Indian Summer da queste parti, alta pressione e bel tempo stabile.

Seeing buono ma non come mi aspettavo, continua ad esserci una fastidiosa turbolenza ad alta frequenza che rende poco proficui gli alti ingrandimenti. Il disegno a sx eseguito con filtro 23A, piu' 80A per le aree tratteggiate lungo il lembo. Sigeus Portus (il "gomito di Sabeus Sinus) e' probabilmente il dettaglio piu' scuro del disco.Poi ho ne ho eseguito un altro colori, sempre al telescopio, andando direttamente con le matite colorate. Lo allego come esempio di come NON fare. Quei verdi sparati non ci stanno proprio.

Aggiungo la solita scheda eseguita in fretta alla fine dell'osservazione, immagine sempre sottocampionata ma interessante che Aram stavolta sia brillante anche nel blu. Probilmente foschia mattutina che stazionava ancora sulla regione, mischiata a polvere in sospensione che poi rimane. Mah :think:
Allegati
IMG_4289.JPG
20201109_0259_dalp_form.png
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Re: Marte 2020

Messaggio da Andrea75 »

Report sempre all'altezza della tua fama, Ivano. Posso confermarti il "trucco" grafico di fare un fondo grigio, il più uniforme possibile, e poi andarci su leggero con il colore: avevo imparato un po' queste cose qualche anno fa, quando dovetti eseguire alcune tavole illustrative per una importante pubblicazione organologica (è stato interessante riprodurre antiche attrezzature di artigiani ottocenteschi, compreso un impressionante laminatoio per lastre di stagno con ruote di manovra del diametro di due metri... :shock: ).
Qua, stasera, l'unico grigio che si vede è quello del cielo, inesorabilmente velato...
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Ivano Dal Prete
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Infine, osservazione di ieri sera con l'ormai solita routine: schizzo b/n a 350x con rosso w23a + azzurro w80a (zone a tratteggio lungo il bordo), poi disegno a colori in luce integrale a 440x, infine ripresa veloce. Piu' o meno il contrario di quello che si fa in genere, ammesso che un'occhiata nell'oculare la si dia ancora :P Il disegno verrebbe molto meglio con la tavoletta grafica ma non la posso usare al telescopio.

Stavolta ho dato di nuovo il fondo uniforme grigio, ma solo sull'emisfero S non nei deseri ocra settentrionali altrimenti troppo smorti. Regione di Edom brillante con filtro 23A, un po' anche in luce integrale nei momenti migliori. Ben visible lo sbuffo chiaro sul lato p della calotta, evidente nel blu anche nell'immagine digitale. Immagino una piccola nube prodotta dalla calotta che continua a sublimare, non credo sia un qualche residuo di ghiaccio.

Immagine digitale sempre sottocampionata, ma il seeing era discreto e ho potuto utilizzare circa 7000 immagini sulle 8000 di un filmato di 4 minuti. Niente derotazioni e pasticci vari, ho tenuto l'elaborazione leggera ma mi e' venuto un doppio bordo presso il lembo p. Quello che corre lungo il lembo N all'interno del limb brightening tra Syrtis Marior e Meridiani Sinus invece dovrebbe essere reale (perlomeno, si vede anche all'oculare), si tratta del lungo sistema di canali noto come Astusapes-Deuteronilus-Protonilus nella nomenclatura classica.

Per le immagini uso Firecapture per riprendere, Autostakkert per sommare e i wavelets di Astrosurface per l'elaborazione.
Allegati
20201110_0155-0234ut_dalp.JPG
20201110_0308_dalp_form.png
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Re: Marte 2020

Messaggio da Andrea75 »

Ivano Dal Prete ha scritto: 10/11/2020, 18:39 Stavolta ho dato di nuovo il fondo uniforme grigio, ma solo sull'emisfero S non nei deseri ocra settentrionali altrimenti troppo smorti.
Intendevo esattamente questo: il grigio smorza i toni che non devono essere troppo accesi.
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Re: Marte 2020

Messaggio da Zacpi »

Da questi ultimi report allora si conferma la tonalità verde-bluastra delle macchie di albedo dai contorni frastagliati nell'emisfero sud del pianeta, che ho osservato piu ' volte ma che non corrispondevano mai con il colore delle riprese digitali pubblicate finora da diversi osservatori. In effetti di solito i riflettori o i catadiottrici sul planetario non hanno colori falsati da cromatismi, probabilmente i colori dei sensori in questo caso sembrano poco realistici.
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Zacpi ha scritto: 10/11/2020, 22:01 Da questi ultimi report allora si conferma la tonalità verde-bluastra delle macchie di albedo dai contorni frastagliati nell'emisfero sud del pianeta, che ho osservato piu ' volte ma che non corrispondevano mai con il colore delle riprese digitali pubblicate finora da diversi osservatori. In effetti di solito i riflettori o i catadiottrici sul planetario non hanno colori falsati da cromatismi, probabilmente i colori dei sensori in questo caso sembrano poco realistici.
In realta' probabilmente e' il contrario. Questo colore verdastro e' considerato un'illusione ottica, sono i deserti ocra in questa stagione a diventare piu' brillanti, il cervello senza altri riferimenti capisce il contrario e "vede" piu' scure le macchie di albedo. Gia' che c'e' le colora anche di verde.
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Re: Marte 2020

Messaggio da Zacpi »

In relazione a questo discorso allego una foto comparativa che mette a confronto le osservazioni fatte da Eugene Antoniadi nell' opposizione del 1894 e le foto inviate dal telescopio Hubble, tratte da Nuovo Orione n.220 del settembre 2010, molto significative delle differenze cromatiche tra le osservazioni e le fotografie riguardanti la stessa zona del pianeta.
Erano presenti i famosi canali, quando anche Antoniadi era convinto della loro esistenza, ma in seguito fu proprio lui a smentirli attribuendoli a illusioni ottico-interpretative.
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Re: Marte 2020

Messaggio da -SPECOLA-> »

Personalmente io di verde non vedo nulla su Marte (la questione è diversa utilizzando dei rifrattori CROMATICI).
Riguardo alle mappe di Antoniadi, sono veramente colorate, però penso che ciò sia dovuto al fatto che come per la presenza dei famosi canali, della cui esistenza a quel tempo Antoniadi era convinto, altrettanto fosse convinto della presenza su Marte di vegetazione che seguiva i ritmi stagionali.
In poche parole, il fenomeno sarebbe da attribuire proprio ad illusioni ottico-interpretative.
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

-SPECOLA-> ha scritto: 11/11/2020, 9:32 Personalmente io di verde non vedo nulla su Marte (la questione è diversa utilizzando dei rifrattori CROMATICI).
Riguardo alle mappe di Antoniadi, sono veramente colorate, però penso che ciò sia dovuto al fatto che come per la presenza dei famosi canali, della cui esistenza a quel tempo Antoniadi era convinto, altrettanto fosse convinto della presenza su Marte di vegetazione che seguiva i ritmi stagionali.
In poche parole, il fenomeno sarebbe da attribuire proprio ad illusioni ottico-interpretative.
Io pero' uso un newton. Inoltre non mi aspettavo affatto di percepire queste tonalita', fino ad agosto il colore delle macchie di albedo era il solito marrone scuro; poi non ho osservato per piu' di un mese, e quando ho rimesso l'occhio all'oculare le ho viste verdi con mia grande sorpresa. Penso che il diametro dello strumento e raccolta luce contino piu' del cromatismo in questo caso.
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Re: Marte 2020

Messaggio da Zacpi »

Poi direi che sia Antoniadi che Schiaparelli osservavano con i migliori strumenti dell'epoca, posti in cupola negli osservatori; quello di Schiaparelli era un rifrattore da 220 mm con una focale di 3150 mm, penso paragonabile ad un apocromatico, mentre Antoniadi osservava da Parigi con uno strumento da ben 830mm. sempre a lungo fuoco ed esente da cromatismo, per cui sarebbe difficile ipotizzare grossi errori di stima dei colori osservati.
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Re: Marte 2020

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ Ivano Dal Prete

Ciao,
preciso che il mio intervento aveva unicamente lo scopo di riportare quella che è la mia esperienza, circostanziandola, NON di certo di negare quello che altri osservatori vedono.
Come ho già scritto altre volte in questo forum, personalmente la mia visione planetaria non è molto "colorata". :oops:

Di sicuro a ciò che la tua vista riesce a cogliere, oltre alla tua grande esperienza come osservatore planetario, contribuirà certamente anche il diametro del tuo strumento e la conseguente capacità di raccogliere luce.

Ho specificato l'eccezione dello strumento CROMATICO, solo perchè in effetti è soltanto con uno strumento simile, che finora mi è capitato di cogliere tonalità di colore verde, osservando Marte.
Io possiedo sia rifrattori (max Ø 6"), che riflettori newtoniani (max Ø 4.5") e catadiottrici SC (max Ø 8") e quel colore non l'ho mai visto sulla superficie marziana, per la mia vista sempre caratterizzata esclusicvamente da tonalità di bianco, arancione, ocra e marrone scuro.
Idem non mi è mai capitato anche quelle volte (poche) che ho potuto usare telescopi altrui, di diametro maggiore (max 330 mm).

@ Zacpi

Ciao,
non credo che i telescopi utilizzati da Schiaparelli e Antoniadi fossero esenti da cromatismo.
Il punto però secondo me è un altro, ovvero ciò che ho scritto.
A quei tempi era viva la convinzione che i canali marziani esistessero davvero, in quanto utilizzati dagli abitanti di Marte per portare acqua alle zone aride del pianeta e come noto qui sulla Terra, dove c'è acqua cresce la vegetazione, che di solito è verde seguendo i ritmi stagionali.
Ecco, secondo me tutte queste cose creavano delle aspettative, che poi infatti avevano riscontro nelle mappe dell'epoca, solcate dai tratteggi delle ramificazione dei canali e dove a seconda delle stagioni, comparivano i colori della vegetazione.
Ad un certo punto i canali scomparvero e nessuno più li vide; la stessa sorte che immagino toccò anche a certe tonalità di colore.

Qualcuno ne sa qualcosa di più?
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Alcune considerazioni:

1. Se uno non "vede verde", vuol dire che vede bene si tratta di un'illusione ottica
2. Il colore verde era associato ad una specifica stagione marziana, vale a dire la tarda primavera/inizio estate australe (non sono sicuro per l'emisfero nord). Arrivava assieme alla cosiddetta "onda di oscuramente". Di solito anche per me Marte e' bianco, ocra, o marrone. Non averlo visto puo' voler dire semplicemente che non lo si e' mai beccato in questa stagione.
3. l'onda di oscuramento continuo' ad essere osservata e discussa ben dopo l'era dei canali. Qui un articolo di Carl Sagan del '67 :) https://www.sciencedirect.com/science/a ... 3367901171. E un altro recento sul blog di Scientific American: https://blogs.scientificamerican.com/li ... darkening/
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Zacpi ha scritto: 11/11/2020, 16:02 Antoniadi osservava da Parigi con uno strumento da ben 830mm. sempre a lungo fuoco ed esente da cromatismo, per cui sarebbe difficile ipotizzare grossi errori di stima dei colori osservati.
Uh? L'aberrazione cromatica aumenta con il cubo del diametro, che un rifrattorone del genere possa essere esente da cromatismo non credo proprio. Nel 25cm f/13con cui ho osservato per alcuni anni si notava eccome, quando il seeing non era buono gli preferivo quasi il mio newton. Con seeing buono era tutta un'altra storia, cromatismo o meno.

Il rifrattore piu' grosso con cui ho osservato Marte e' stato un Clark da 49cm (il doppietto usato per scoprire Sirio B, adesso alla Northwestern University a Chicago), onestamente non ho fatto caso al cromatismo ero troppo impegnato a vedere le nubi quasi tridimensionali che scendevano dalla calotta verso l'equatore e una tempesta di polvere dentro le Valles Marineris che le delineava perfettamente :shock: Non sono riuscito a mettere gli occhi nel rifrattore da 1 metro di Yerkes che era circa a un'ora di macchina, ma un astrofilo locale mi ha mostrato con le mani la distanza tra il punto in cui e' a fuoco il rosso e quella in cui va a fuoco il blu, era tipo 1/2 metro.
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Re: Marte 2020

Messaggio da Zacpi »

@Ivano, io i colori li distingu o perfettamente, vale a dire che ci vedo benissimo, bisogna capire cosa si intende per illusione ottica, lo strumento dal quale osservo non ha cromatismo e finora ci ho visto Marte, saturno, Giove e Luna senza notare aloni blu o di altri colori sul disco planetario tipico delle aberrazioni cromatiche; di conseguenza il tenue colore verde che ho visto su Marte in entrambe le osservazioni fatte finora non è certo un illusione né strumentale ne oculare, non lo vedo in altri pianeti né sulla luna.
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Re: Marte 2020

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Ciao @Specola, per quanto riguarda il cromatismo, Schiaparelli affermava che lo strumento da lui utilizzato, un rifrattore da 49 cm. e focale 6,98 metri posizionato nell'osservatorio di Brera, << è favorevolmente corretto per gli oggetti rossi e meno per quelli azzurri>> (conversazione tra Schiaparelli e Barnard, astronomo americano della California, osservatorio di Lick)quindi presumo ben consapevole delle colorazioni che osservava e poi disegnava(da Nuovo Orione n.4 settembre 1992).
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Re: Marte 2020

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Come noto, l'ABERRAZIONE CROMATICA è dovuta al fatto che ogni vetro rifrange in modo diverso le diverse lunghezze d'onda che compongono la luce incidente.
Ad esempio, le lunghezze d'onda del blu vengono focalizzate prima di quelle del rosso e ciò crea una fastidiosa alonatura iridescente sull'immagine.
(Gli specchi ne sono esenti, perchè riflettono la luce e non la rifrangono).
Per ridurre tale aberrazione si usano vetri a bassa dispersione (ED) e/o combinazioni di lenti concave e convesse (le prime, infatti, sovracorreggono l'aberrazione e le ultime la sottocorregono).

Quando non erano ancora disponibili i doppietti acromatici, ottenuti accoppiando vetri di diversa dispersione, per ridurre al minimo l'aberrazione cromatica non si poteva far altro che aumentare enormemente la focale della lente (quando la lunghezza focale è uguale a 20 volte il quadrato del diametro (F = 20 × Ø²), il cromatismo non si nota, le dimensioni dello strumento però sì... (infatti se un cannocchiale di 3 cm di diametro può mantenere una focale al di sotto di 2 m, uno da 10 cm invece dovrebbe essere lungo una ventina di metri! Senza dimenticare anche, che non sarebbe neppure possibile costruire tubi tanto lunghi e stretti, in quanto inevitabilmente soggetti a flessioni tanto importanti da rendere inutilizzabile il telescopio).

Dopo l'invenzione del doppietto acromatico, costituito dai classici vetri crown e flint a diversa dispersione, il problema della aberrazione cromatica è stato soltanto in gran parte risolto.
Infatti anche studiando la curvatura dei due vetri e il loro corretto posizionamento reciproco di modo da portare a coincidenza le righe blu e rosse dello spettro, le rimanenti righe rimangono ugualmente leggermente sfasate, in quanto la correzione cromatica del flint non è lineare per tutte le lunghezze d'onda.
La conseguenza di ciò è che focheggiando per la lunghezza d'onda cui l'occhio è maggiormente sensibile (λ 0.56 μm), la luce rossa e in maggior misura quella blu, resteranno leggermente sfocate.
Questo effetto è noto come spettro secondario e si manifesta con una colorazione bluastra attorno alle stelle più brillanti o al bordo dei soggetti luminosi come la Luna o i pianeti.

Per contenere questo problema, in pratica tutti i progettisti e gli autocostruttori impiegano la formula:

F=1.12xز*

che in senso discorsivo significa che per ridurre il residuo cromatico facendo uso di un doppietto acromatico, la lunghezza focale deve essere almeno pari al quadrato del suo diametro.
Per fare un esempio esplicativo, attenendosi alla formula, un rifrattore acromatico con obiettivo di 100 mm dovrebbe ALMENO possedere un rapporto focale pari a F/11.2.

*È chiaro che il risultato della formula deve combinarsi con tutti gli altri innumerevoli fattori (come per esempio la qualità delle ottiche, la presenza di un eventuale trattamento in grado di eliminare o ridurre la deviazione dei raggi sfasati, ecc.).

Il telescopio usato da Schiaparelli possiede un obiettivo acromatico di 49 cm di diametro, con una lunghezza focale di 6,98 m, cioè è uno strumento con rapporto focale F/14,24, per cui quella formula non la ottempera.

Questa è una tabella con i dati dei maggiori telescopi rifrattori mai costruiti finora:

Codice: Seleziona tutto

Osservatorio 								Diametro obiettivo (cm) 	Lunghezza (m) e rapporto di apertura	Anno di costruzione 	
Telescopio dell'Expo di Parigi 1900, Parigi, Francia 			125 				57 		(F/45,60)		1900 	             
Osservatorio di Yerkes (Williams Bay, Wisconsin, Stati Uniti) 		102 				19,4 		(F/19,01)		1897 	             
Osservatorio di Lick (Monte Hamilton, California, Stati Uniti) 		91 				17,6 		(F/19,34)		1888 	             
Osservatorio di Parigi (Meudon, Francia) 				83 + 62 			16,2 		(F/19,51) (F/26.12)	1891 	             
Osservatorio di Potsdam (Potsdam, Germania) 				80 				12 		(F/15,00)		1899 	             
Osservatorio della Costa Azzurra (Nizza, Francia) 			76 				17,9 		(F/15,00)		1887 	             
Osservatorio Allegheny (Pittsburgh, Pennsylvania, Stati Uniti) 		76 				14,1 		(F/23,55)		1914 	             
Osservatorio di Pulkovo (San Pietroburgo, Russia) 			76 				12,8 		(F/16,84)		1885 	             
Osservatorio Reale di Greenwich (Greenwich, Londra, Gran Bretagna) 	71 				8,5 		(F/11,97)		1894 	             
Osservatorio di Vienna (Vienna, Austria) 				69 				10,5 		(F/15,21)		1878 	             
Osservatorio di Berlino (Berlino, Germania) 				68 				21 		(F/30,88)		1896 	             
Osservatorio di Johannesburg (Johannesburg, Sudafrica) 			67 				10,9 		(F/16,26)		1925 	             
Osservatorio McCormick (Monte Jefferson, Virginia, Stati Uniti) 	67 				9,9 		(F/14,77)		1883 	             
Osservatorio Reale di Greenwich (Greenwich, Londra, Gran Bretagna) 	66 				6,8 		(F/10,30)		1897 	             
Osservatorio Navale degli Stati Uniti (Washington, Stati Uniti) 	66 				9,9 		(F/15,00)		1873 	             
Osservatorio del Monte Stromlo (Monte Stromlo, Australia) 		66 				10,8 		(F/16,36)		1925 	             
Fabrizio Ferrario
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Zacpi ha scritto: 13/11/2020, 8:54 Ciao @Specola, per quanto riguarda il cromatismo, Schiaparelli affermava che lo strumento da lui utilizzato, un rifrattore da 49 cm. e focale 6,98 metri posizionato nell'osservatorio di Brera, << è favorevolmente corretto per gli oggetti rossi e meno per quelli azzurri>> (conversazione tra Schiaparelli e Barnard, astronomo americano della California, osservatorio di Lick)quindi presumo ben consapevole delle colorazioni che osservava e poi disegnava(da Nuovo Orione n.4 settembre 1992).
Quel telescopio e' arrivato, se non ricordo male, nel 1886. La maggior parte degli studi di Marte e' stata fatta con il Merz da 218mm (vent'anni fa o giu' di li' l'ho avuto tra le mani una serata intera, peccato non ci fosse Marte). Schiaparelli lo considerava un autentico capolavoro d'ottica, d'altra parte ci sta che fosse otticamente migliore di un doppietto dal diametro piu' che doppio ma piu' o meno lo stesso rapporto focale.
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Marte di ieri sera, osservato a 440x con il solito newton da 25. Giove qualche ora prima era del tutto inguardabile, poi il seeing e' migliorato notevolmente, circa III. Ho provato a spingere a 520x ma niente da fare, il mio occhio non ce la fa piu' (almeno con la combinazione plossl 6.7mm + barlow 2x), troppe schifezze. E' gia' da un po' che nelle serate veramente buone il limite non e' piu' il seeing o il telescopio ma il mio occhio :(

Comunque, la tempesta che da qualche giorno imperversa sopra il Mare Erythraeum non sembra essersi estesa a queste longitudini dove tutto pare abbastanza regolare. Limb brightening molto brillante e dalla spiccata tinta azzurra almeno in alcune aree, specialmente prominente a N di Syrtis Maior. Nell'emisfero S, molto ben definita Eridania. Ormai non riesco piu' a determinare bene la morfologia della calotta polare, troppo piccola o forse dovrei poter ingrandire di piu'. Il diametro del pianeta diminuisce a vista d'occhio, in pochi giorni ha perso 1".

Disegno eseguito in luce integrale, ho usato la solita tecnica di eseguirlo prima a matita, ripassando poi con matite colorate e stando sempre attento ad andarci leggero.
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20201115_0235_dalp_col.JPG
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Re: Marte 2020

Messaggio da maxdrummer61 »

si, tutti i grossi rifrattori del XIX secolo hanno problemi di aberrazione cromatica in quanto nessuno di essi rispetta la formula riportata da Fabrizio (citata anche nel famosissimo "il libro dei telescopi" di Walter Ferreri).........in pratica essi sono tutti di focale troppo corta, questo per esigenze costruttive e pratiche. Schiaparelli utilizzava un filtro arancio nelle sue osservazioni di Marte proprio per abbattere il cromatismo residuo del rifrattore da 49 cm di cui disponeva.
riguardo i colori di Marte, come dicevo, con il rifrattore acromatico 100/1000 di cui dispongo i mari marziani appaiono di tonalità grigio-azzurra, mentre i "deserti" appaiono decisamente giallo-arancio............sono recentemente venuto in possesso di un riflettore newton 200/1000 con il quale invece i mari appaiono grigio neutro (forse una punta di azzurro) mentre i deserti sono arancio-rosa; vista la migliore resa cromatica degli specchi rispetto alle lenti ritengo che i "veri" colori siano pertanto questi ultimi. personalmente non ho mai visto il verde di cui parla Ivano, ma è risaputo che ognuno vede i colori a modo suo :?
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Re: Marte 2020

Messaggio da Andrea75 »

E d'altra parte Ivano stesso ha detto più di una volta che è un effetto di contrasto...
Dopo molti giorni grigi stasera il cielo si è rasserenato, e non ho perso l'occasione... anche se ormai il 60 mm inizia davvero ad arrancare, Marte va allontanandosi. Inoltre c'erano fastidiose correnti in quota, credo dovute al passaggio, la scorsa notte, di un lieve fronte perturbato.
Nonostante tutto questo mi sono accorto già a video di una notevolissima chiazza bianca di nebbia al bordo precedente, zona Solis Lacus (ormai non più distinguibile con il rifrattorino): nebbia anche a nord, ad alte latitudini. Incredibilmente si indovina ancora la calotta sud!

EDIT: rimpiazzo l'immagine con una elaborazione migliore di quella frettolosa del tardo pomeriggio. Non riesco ad eliminare gli artefatti al bordo dovuti alla diffrazione, ma così è ricomparso Solis Lacus...
16_11_2020_17_37TU.jpg
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

E' comparso pure qualcos'altro... 8-)
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Re: Marte 2020

Messaggio da Andrea75 »

Quella macchia brillante era evidente perfino a video durante la ripresa. Non è nebbia?
EDIT: ... orpo... :doh: ... andando a controllare su Jupos vedo che è proprio la zona di Erythraeum di cui parlavi. Mi stai dicendo che ho beccato la tempesta? :shock: Ammazza se è luminosa!
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Andrea75 ha scritto: 17/11/2020, 15:56 Quella macchia brillante era evidente perfino a video durante la ripresa. Non è nebbia?
EDIT: ... orpo... :doh: ... andando a controllare su Jupos vedo che è proprio la zona di Erythraeum di cui parlavi. Mi stai dicendo che ho beccato la tempesta? :shock: Ammazza se è luminosa!
Si, se scomponi i tre canali R, G e B vedrai che e' piu' luminosa nel rosso che nel blu. Qui purtroppo vedo tutt'altre longitudini.
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Re: Marte 2020

Messaggio da Andrea75 »

Apperò! In effetti non ho provato. Qui è miracolosamente sereno: più tardi provo ad osservare anche visualmente, credo si noti bene. E' la prima volta, salvo l'opposizione 2018, che vedo così distintamente una tempesta marziana!

... Ecco qua i tre canali rgb: al netto della notevole differenza di correzione dello sferocromatismo (il blu è "fuori", ma anche il rosso non scherza...) in effetti la macchia brilla nel verde ma molto meno nel blu...
Rosso
18-37-23-942_marte_200r_T48_2366_reg_red.jpg
Verde
18-37-23-942_marte_200r_T48_2366_reg_green.jpg
Blu
18-37-23-942_marte_200r_T48_2366_reg_blue.jpg
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Zacpi ha scritto: 13/11/2020, 7:30 @Ivano, io i colori li distingu o perfettamente, vale a dire che ci vedo benissimo, bisogna capire cosa si intende per illusione ottica, lo strumento dal quale osservo non ha cromatismo e finora ci ho visto Marte, saturno, Giove e Luna senza notare aloni blu o di altri colori sul disco planetario tipico delle aberrazioni cromatiche; di conseguenza il tenue colore verde che ho visto su Marte in entrambe le osservazioni fatte finora non è certo un illusione né strumentale ne oculare, non lo vedo in altri pianeti né sulla luna.
Non e' una questione di cromatismo dello strumento o di difetti della vista. Si tratta di una ben nota (e del tutto normale) risposta fisiologica a certe condizioni visive, nota come "effetto Purkinje": https://en.wikipedia.org/wiki/Purkinje_effect

In soldoni, un dettaglio grigiastro contro un fondo rosso od ocra viene percepito come tendente al verde, ma la percezione e' condizionata da fattori come la dimensioni angolari dell'oggetto o l'illuminazione (forse ci vuole uno strumento sopra un certo diametro?).

Nel caso di Marte, quello che cambia colore o luminosita' durante l'estate australe sarebbero invece le regioni chiare adiacenti che l'occhio tende ad usare come riferimento. Le spiegazioni che ho trovato in letteratura vanno dallo spostamento stagionale di polveri causato da venti e tempeste, all'aumentata concentrazione di polveri sopra i deserti, alla scomparsa della nube chiara equatoriale (ECB). In altre parole, l'illusione sarebbe innescata da qualche fenomeno stagionale reale. La crescita di vegetazione durante l'estate e' stata scartata :)
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Re: Marte 2020

Messaggio da Andrea75 »

E nel frattempo... 8-) ...
Stasera ho provato a rimettere l'occhio all'oculare del mio inseparabile rifrattorino, intrigato dalla tempesta segnalatami da Ivano: come pensavo era ben visibile. Ho dovuto litigare per diversi minuti con la colonna di aria calda di un camino (sembrava di guardare da dentro una finestra... glab... :cry: ) ma quando Marte ne è uscito la vista era talmente bella che sono rimasto letteralmente imbambolato a guardare quasi un quarto d'ora... Non ricordo un entusiasmo del genere dall'opposizione 2014! Certo il pianeta nel 60 mm è minuscolo: ma la macchietta chiara della tempesta risaltava decisamente, così come le formazioni che seguono Solis Lacus (questa volta sì invisibile, se non come una sorta di grossa "baia"). Da anni non mi divertivo così con l'osservazione visuale!
Stavolta per il disegno ho usato solo carta e matita: poi ho passato tutto nello scanner e per far le cose precise ho sovrapposto la maschera con la fase corretta (nel disegno è stimata a occhiometro) data da Jupos, con qualche lieve operazione "cosmetica" alle sfumature (poca roba).
Grande soddisfazione, è la prima volta che osservo visualmente una tempesta marziana! :dance:
17_11_2020_17_50TU.jpg
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Bravissimo :thumbup: Veramente notevole per un 60mm!
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Re: Marte 2020

Messaggio da Andrea75 »

... bè... ho avuto ottimi maestri! :violin: Ricordo benissimo la chilometrica ed estremamente didattica discussione sull'opposizione marziana del 2014: è stato allora che ho imparato ad osservare e disegnare con un po' più di cognizione di causa. Bisogna "sbattersi" un po', ma si portano a casa delle bellissime soddisfazioni!
... Ed ecco l'immagine dall'unico video preso prima di togliere la camera e metter su l'Huygens 20:
17_11_2020_17_37_TU.jpg
17_11_2020_17_37_TU.jpg (2.73 KiB) Visto 9111 volte
Grosso modo c'è corrispondenza. Ivano, che tu sappia quanto può durare una tempesta di questo tipo?
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Re: Marte 2020

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ Andrea75

Grandissimo risultato! :clap:

L'immagine che hai ricavato dal video risulta orientata come al mio piccolo rifrattore TECHNO 50/630 e devo dire che è allineata a ciò che si vedeva sul disco del pianeta.
La tempesta però a me non pare più brillante della piccolissima calotta polare sud, mentre, soprattutto nel tuo disegno del 17/11/2020, 20:59, invece qui sul monitor del PC sembrerebbe esserlo in maniera evidente.
Purtroppo sono giorni in cui sono impegnato in ben altre faccende, per cui ho potuto dare soltanto delle semplici e brevi occhiate e per di più, "a spizzichi e bocconi".
In altri momenti avre approfondito tirando fuori anche gli altri telescopi, ma in questo periodo non mi è possibile.
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Re: Marte 2020

Messaggio da Andrea75 »

Ciao Fabrizio, probabilmente nel disegno ho un po' esagerato il contrasto - devo ancora farci su la mano. A complemento posso dire che, durante l'osservazione, coglievo con più sicurezza la tempesta rispetto alla minuscola calotta che però, nel disegno, ho effettivamente un po' sottostimato... :?
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Re: Marte 2020

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Andrea75 ha scritto: 18/11/2020, 14:25 Ciao Fabrizio, probabilmente nel disegno ho un po' esagerato il contrasto - devo ancora farci su la mano. A complemento posso dire che, durante l'osservazione, coglievo con più sicurezza la tempesta rispetto alla minuscola calotta che però, nel disegno, ho effettivamente un po' sottostimato... :?
La calotta di queste dimensioni penso sia gia' un bel risultato vederla in un 60mm, non credo neppure sia risolta visto che il potere risolutivo dello strumento dovrebbe essere sui 2"...

Comunque ieri sera ho osservato anch'io in luce rossa, da questa parte dell'oceano non posso vedere la tempesta ma ho comunque esplorato la zona di Electris/Eridania nel caso la nube di polvere si sia estesa in quella direzione. Effettivamente apparivano piuttosto brillanti nel rosso, ma non oltre la norma. Il disegno e le stime sono state eseguite con filtro 23A, allego anche la solita ripresa fatta prima di smontare a mo' di paragone. Mi e' venuto un doppo bordo abbastanza evidente, ma l'ho lasciato perche' non c'e' rischio di confonderlo con qualcos'altro. Il limb brightening sul lembo N e' reale e osservabile anche visualmente, si tratta delle propaggini meridionali di NPH

Ho usato il solito newton 250/7 su piattaforma equatoriale.
Allegati
20201119_0217_dalp.JPG
20201119_0258_dalp_form.png
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Re: Marte 2020

Messaggio da Andrea75 »

Ciao Ivano, certamente la calotta sud non è risolta nel 60 mm - come del resto larga parte dei dettagli, visibili solo per contrasto. Questo vale ancor più per le immagini.
Leggiucchiando qua e là su Astrofili.org ho trovato applicato un altro metodo di elaborazione che sembrerebbe risolvere in parte il problema degli artefatti al bordo dovuti alla diffrazione: la famosa deconvoluzione Richardson-Lucy, per cui occorre riprendere anche l'immagine a fuoco di una stella. L'algoritmo la "sottrae" all'immagine del pianeta, restituendo i dettagli. Sto provando in questi giorni sulle riprese fatte finora e sembra funzionare discretamente, rende immagini meno dure e - sembra - più confrontabili con il visuale.
Ieri un fitto ed impenetrabile nebbione è durato tutta la giornata, non alzandosi mai: dal mezzogiorno di oggi il cielo è sereno e sono curioso di provare a dare un'occhiata, più tardi, al nostro...

... come non detto... sta calando di nuovo un impenetrabile nebbione... :angry-banghead:
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Confermo che date le dimensioni, la calotta polare sud (e non solo) si vede per contrasto anche nel 50/630.
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Re: Marte 2020

Messaggio da Andrea75 »

Tempesta in atto ancora ben visibile ieri sera, sebbene solo "fotograficamente" (stavolta ho privilegiato la ripresa al visuale, tanto per quel che si vede nel 60mm non c'è molta differenza... :mrgreen: ). Molto brillante ed estesa all'intero lembo precedente!
Marte_20_11_2020_17_43TU.jpg
Marte_20_11_2020_17_43TU.jpg (2.97 KiB) Visto 8967 volte
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Veramente dei risultati notevoli!
Complimenti! (SINCERI!!!). :thumbup:
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