Marte 2020
Re: Marte 2020
Finalmente, stanotte, un marte con buon seeing (e umidità pazzesca).
Perfettamente visibile l'occhio della solis lacus, calotta polare sud ridotta ai minimi termini con bordo scuro attorno, nebbie chiare ai bordi e per la prima volta (nella mia vita) l'olympus mons.
Visibile come una chiazzetta circolare appena più chiara, distinguibile a tratti , dall'arancione uniforme della regione tharsis.
Mar sirenum ondulato,ma non frastagliato come si vede in foto.
Speriamo in serate di seeing migliore.
Ingrandimenti usati sul 450mm 394x e 567x in binoculare.
Filtro baader neodymium 2", che a parte un leggero effetto contrasto scuro , non aggiungeva niente.
Perfettamente visibile l'occhio della solis lacus, calotta polare sud ridotta ai minimi termini con bordo scuro attorno, nebbie chiare ai bordi e per la prima volta (nella mia vita) l'olympus mons.
Visibile come una chiazzetta circolare appena più chiara, distinguibile a tratti , dall'arancione uniforme della regione tharsis.
Mar sirenum ondulato,ma non frastagliato come si vede in foto.
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Re: Marte 2020
Ivano: la tua immagine del 15 ottobre mi piace in particolar modo perchè è identica a come vedo i dettagli di Marte con mio rifrattore acro 100/1000 che uso a 250 ingrandimenti ...... ...... gli albedo markings li vedo leggermente meno contrastati ma la definizione è più o meno quella.
ho già fatto svariati disegni (come pure ne ho fatti di Venere, Giove e Saturno) ma non li posto perchè non ho tempo di fotografarli, passarli sul computer, salvarli e via dicendo.......
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Massimo - Montecatini Terme (Pistoia)
batterista e chitarrista di un gruppo rock, gli piace l'astronomia e osserva con: rifrattore acromatico 124/1200, Coronado PST, binocolo Pentax 10x50
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Re: Marte 2020
Ciao Massimo, ben ritrovato! Ma... dai, almeno un tuo disegno postalo! ...
... Per conto mio, nonostante abbia ridotto l'attività al lumicino, in un ultimo velleitario sussulto - vedendo il bel cielo di ieri - ho finalmente tirato fuori almeno il 60 mm. Niente visuale, , ho dedicato alla cosa troppo poco tempo e davvero non ho quasi più possibilità di concentrarmi sull'attività osservativa in senso stretto (troppi problemi condominiali) ma almeno una ripresa decente di questa ultima grande opposizione dovevo averla... Immagine delle 19:05 TU di ieri sera, 17 ottobre; orientamento (circa) raddrizzato - insomma, per capirci: la calotta sud è in basso.
Due cose mi sorprendono: la brillantezza delle nebbie al lembo, che fanno (insieme agli artefatti dati dalla poca risoluzione del 60 mm) un anello chiaro lungo tutto il bordo del pianeta che mi ricorda tanto la "mascheratura" che si usava nelle fotografie analogiche (si indovina bene il cappuccio di nubi a nord di cui parlavamo qualche post fa) e la grande dimensione ed evidenza di Solis Lacus - non lo avevo mai visto prima!
Davvero luminosissima e bianca, sebbene piccola ed allargata dalla diffrazione, la calotta sud. Per quanto ancora la vedremo?
... Per conto mio, nonostante abbia ridotto l'attività al lumicino, in un ultimo velleitario sussulto - vedendo il bel cielo di ieri - ho finalmente tirato fuori almeno il 60 mm. Niente visuale, , ho dedicato alla cosa troppo poco tempo e davvero non ho quasi più possibilità di concentrarmi sull'attività osservativa in senso stretto (troppi problemi condominiali) ma almeno una ripresa decente di questa ultima grande opposizione dovevo averla... Immagine delle 19:05 TU di ieri sera, 17 ottobre; orientamento (circa) raddrizzato - insomma, per capirci: la calotta sud è in basso.
Due cose mi sorprendono: la brillantezza delle nebbie al lembo, che fanno (insieme agli artefatti dati dalla poca risoluzione del 60 mm) un anello chiaro lungo tutto il bordo del pianeta che mi ricorda tanto la "mascheratura" che si usava nelle fotografie analogiche (si indovina bene il cappuccio di nubi a nord di cui parlavamo qualche post fa) e la grande dimensione ed evidenza di Solis Lacus - non lo avevo mai visto prima!
Davvero luminosissima e bianca, sebbene piccola ed allargata dalla diffrazione, la calotta sud. Per quanto ancora la vedremo?
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Re: Marte 2020
Dipende da quanto e' grosso il tuo telescopio
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").
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Re: Marte 2020
... ... ...
... A parte gli scherzi: nella mia ignoranza non ricordo se evaporano del tutto o se ne rimane un residuo più o meno visibile... ...
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Re: Marte 2020
Il nucleo della calotta nord rimane sempre, la calotta sud puo' scomparire del tutto per un osservatore terrestre. Cosi' su due piedi non ho in mente la casistica e ho anche poca esperienza personale, perche' mi e' capitato di osservare piu' che altro opposizioni afeliche o intermedie.
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Re: Marte 2020
Nel frattempo, posto un'osservazione di ieri notte. Il seeing era solo medio ma abbastanza stabile, ho osservato a 520 anche se non sarebbe stato il caso ma in questo modo penso di aver colto qualche dettaglio che a ingrandimenti inferiori non avrei notato.
Presso il lembo p ho notato all'inizio dell'osservazione un paio di nubi brillanti che coincidono abbastanza con Arsia e Nix Olimpica; la seconda sembrava debordare un po' contro il fondo cielo, ma ovviamente potrebbe trattarsi di un'illusione ottica. Su quello opposto Syrtis Minor stava emergendo dalla foschia mattutina. A ingrandimenti inferiori (350x) e con filtro W80 il limb brightening sembrava abbracciare quasi tutto il disco e saldarsi alla calotta dal lato p. Quest'ultima era piccola ma non un puntino o un dischetto, si notava la forma elissoidale con forse una propaggine sul lato p. Ausonia piu' brillante della media del disco. Ho ripassato un po' il disegno con una tavoletta grafica, per rendere le nubi al lembo mi serviva un bianco piu' bianco di quello del foglio
L'immagine che allego e' stata presa velocemente alla fine dell'osservazione, non mostra assolutamente tutte le nubi visibili all'inizio. La mia idea e' che molte si siano dissolte quando Tharsis (che con i suoi vulcani produce un sacco di nubi orografiche) e' ruotato oltre il lembo.
Presso il lembo p ho notato all'inizio dell'osservazione un paio di nubi brillanti che coincidono abbastanza con Arsia e Nix Olimpica; la seconda sembrava debordare un po' contro il fondo cielo, ma ovviamente potrebbe trattarsi di un'illusione ottica. Su quello opposto Syrtis Minor stava emergendo dalla foschia mattutina. A ingrandimenti inferiori (350x) e con filtro W80 il limb brightening sembrava abbracciare quasi tutto il disco e saldarsi alla calotta dal lato p. Quest'ultima era piccola ma non un puntino o un dischetto, si notava la forma elissoidale con forse una propaggine sul lato p. Ausonia piu' brillante della media del disco. Ho ripassato un po' il disegno con una tavoletta grafica, per rendere le nubi al lembo mi serviva un bianco piu' bianco di quello del foglio
L'immagine che allego e' stata presa velocemente alla fine dell'osservazione, non mostra assolutamente tutte le nubi visibili all'inizio. La mia idea e' che molte si siano dissolte quando Tharsis (che con i suoi vulcani produce un sacco di nubi orografiche) e' ruotato oltre il lembo.
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Re: Marte 2020
Devo aver superato il limite di files nel post precedente, metto qui l'immagine digitale, ancora molto sottocampionata ma utile come controllo.
- Allegati
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- 20201018_0518_dalp_b.png (63.52 KiB) Visto 6932 volte
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Re: Marte 2020
Ciao,
Effettuata osservazione ieri con il mio fido fc 100dl e oculare pentax dcm da 24.5 da 24 mm fino al xp 3.8 mm. Inseguito in altazimutale a mano e osservato alla giapponese, senza diagonale ( ho notato scattering con prisma baader) L’immagine di Ivano da un’idea di quanto osservato con la differenza di molti meno particolari verso sud e di una calotta polare veramente spiccata, benché piccola. Inoltre il colore del pianeta virava molto di più verso l’ocra chiaro e le parti scure erano leggermente più chiare. Parte nord del pianeta avara di particolari. Cielo lattiginoso è veramente umido, come capita a Milano ma con idea che avrei potuto spingere di più con ingrandimenti. Saluti
Effettuata osservazione ieri con il mio fido fc 100dl e oculare pentax dcm da 24.5 da 24 mm fino al xp 3.8 mm. Inseguito in altazimutale a mano e osservato alla giapponese, senza diagonale ( ho notato scattering con prisma baader) L’immagine di Ivano da un’idea di quanto osservato con la differenza di molti meno particolari verso sud e di una calotta polare veramente spiccata, benché piccola. Inoltre il colore del pianeta virava molto di più verso l’ocra chiaro e le parti scure erano leggermente più chiare. Parte nord del pianeta avara di particolari. Cielo lattiginoso è veramente umido, come capita a Milano ma con idea che avrei potuto spingere di più con ingrandimenti. Saluti
Fabio Bergamin
Osservo con binocolo:
Kowa XD 8.5x44, Shogetsu Kansei 6.5x32
Osservo con telescopio:
Takahashi FC 100 DL., JSO, Telescopi ATM e oculari (Pesanti e leggeri...)
Osservo con microscopio
Leitz SM-LUX; Wild M3
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Re: Marte 2020
provo a inviarvi l'unico disegno che il sito mi permette...........tutti gli altri dice che il file è troppo grande
.....si, vedo che l'ha preso; questa è la mia prima osservazionedi Marte di quest'anno, in precedenza il pianeta mi rimaneva occultato (in orari ragionevoli.....) da edifici vicini.
rifrattore acro 100/1000 a 250 ingrandimenti con filtro W11 e seeing IV.......il livello di dettaglio è basso, nei disegni successivi ho fatto (e visto !!) di meglio.
.....si, vedo che l'ha preso; questa è la mia prima osservazionedi Marte di quest'anno, in precedenza il pianeta mi rimaneva occultato (in orari ragionevoli.....) da edifici vicini.
rifrattore acro 100/1000 a 250 ingrandimenti con filtro W11 e seeing IV.......il livello di dettaglio è basso, nei disegni successivi ho fatto (e visto !!) di meglio.
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Re: Marte 2020
Ottima esecuzione, speriamo di vederne altri!
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Re: Marte 2020
Per me il colore delle macchie di Albedo nell'emisfero sud e' verde scuro. Se non le vedi cosi' OK, e' assodato si tratti di illusione ottica.
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Re: Marte 2020
Mi associo: grazie di aver postato!
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Re: Marte 2020
Marte di ieri sera, ore 21:30/23:30, RC 8".
Per prima cosa, una curiosità:provati diversi ingrandimenti: 180, 235, 325 e d eccezzionalmente 405x; praticamente cambiando oculari e poteri la situazione dei particolari non cambiava per niente, restava sempre uguale al contrario di Giove o Saturno che non permettevano poteri superiori ai 180x.
Probabilmente una caratteristica del pianeta, che ieri permetteva alti ingrandimenti;molto probabile anche un seeing favorevole.
La calotta polare appariva molto più brillante del disegno, di un vivido colore bianco; le zone scure però non sono riuscito a identificarle,sembrava quasi il solis lacus la struttura più a nord vagamente circolare, ma non sono sicuro, troppo evanescente, il contrasto generale era piuttosto basso. Purtroppo dopo le 23:30 marcato peggioramento del seeing e fine delle osservazioni.
Per prima cosa, una curiosità:provati diversi ingrandimenti: 180, 235, 325 e d eccezzionalmente 405x; praticamente cambiando oculari e poteri la situazione dei particolari non cambiava per niente, restava sempre uguale al contrario di Giove o Saturno che non permettevano poteri superiori ai 180x.
Probabilmente una caratteristica del pianeta, che ieri permetteva alti ingrandimenti;molto probabile anche un seeing favorevole.
La calotta polare appariva molto più brillante del disegno, di un vivido colore bianco; le zone scure però non sono riuscito a identificarle,sembrava quasi il solis lacus la struttura più a nord vagamente circolare, ma non sono sicuro, troppo evanescente, il contrasto generale era piuttosto basso. Purtroppo dopo le 23:30 marcato peggioramento del seeing e fine delle osservazioni.
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Re: Marte 2020
non l'ho fatto prima, lo faccio ora......... volevo dire qualcosa a proposito dei colori di Marte: fermo restando che un rifrattore acromatico da 10 cm non dà la migliore "risposta" nella percezione del colore, a me le zone scure appaiono di un grigio mixato con azzurro e verde.......quando il seeing è cattivo mi sembrano ancora più bluastre. i deserti, invece, sono decisamente gialli ma quando la luminosità del pianeta si abbassa (per esempio quando una nube poco densa ci passa davanti) allora prendono un colore arancio-cipria molto insolito....... ....... comunque: con un filtro arancio W21 i dettagli scuri sono più contrastati che con qualunque altro filtro, quindi la dominante "fredda" di questi albedo markings pare confermata.
anni fa con uno schmidt-cassegrain da 20 cm vedevo il Mare Erythraeum grigio-azzurro, mentre il Mare Acidalium era sicuramente marrone.
anni fa con uno schmidt-cassegrain da 20 cm vedevo il Mare Erythraeum grigio-azzurro, mentre il Mare Acidalium era sicuramente marrone.
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Re: Marte 2020
Anch ' io vedo le zone scure di un mix di colori dal grigio azzurro al verde ma molto uniformi, senza variazioni tonali, ma nessuna zona di altre tonalità più scure, il resto del pianeta è di un giallo arancio tenue,esclusa la calotta polare molto brillante e qualche limitato contorno chiaro a nord dove termina il disco planetario;nulla cambia al variare degli ingrandimenti.
Per il momento non ho usato filtri.
Da notare che la formazione circolare a nord è apparsa solamente per pochi secondi per poi scomparire quasi totalmente.
Per il momento non ho usato filtri.
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- Ivano Dal Prete
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Re: Marte 2020
Qui maltempo e un sacco di lavoro, ma ho provato a colorizzare il disegno del 18 ottobre usando una tavoletta grafica con cui sto sperimentando un po'. In pratica, ho ripassato la scansione a colori usando la funzione "matita" e un "super soft blender" che fa meraviglie. Non sono ancora felice del risultato, si tratta piu' che altro di esercizi ma sto facendo progressi anche se mi e' andata via mezza serata
Devo dire che la tonalita' verdastra delle macchie di albedo dell'emisfero N non l'avevo mai percepita cosi chiaramente con il 20cm che usavo una volta, confermo che anche a me sembravano marroni o grigie e basta (azzurre no). A scanso di equivoci, si tratta di un'illusione ottica sono i deserti adiacenti che diventano piu' chiari, il cervello non ne vuole sapere e invece scurisce i mari. Gia' che c'e', gli cambia pure colore.
Devo dire che la tonalita' verdastra delle macchie di albedo dell'emisfero N non l'avevo mai percepita cosi chiaramente con il 20cm che usavo una volta, confermo che anche a me sembravano marroni o grigie e basta (azzurre no). A scanso di equivoci, si tratta di un'illusione ottica sono i deserti adiacenti che diventano piu' chiari, il cervello non ne vuole sapere e invece scurisce i mari. Gia' che c'e', gli cambia pure colore.
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- 20201018_0450_dalp_col.JPG (8.27 KiB) Visto 7002 volte
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Re: Marte 2020
Noto solo ora la sua considerazione, per via di un'importuna pubblicita' che si mette in mezzo. Si puo' certamente spingere l'elaborazione molto di piu', anche se l'immagine e' ampiamente sottocampionata e piu' di tanto non puo' dare. Qui ho fatto un resize 1.5x e smanettato un po' con i wavelet di Astrosurface.OctoberSky ha scritto: ↑10/10/2020, 22:19 P.S. dall'immagine sembra si possa ricavare più informazione, per quanto l'idea fosse quella del rappresentare la visione all'oculare, secondo me c'è molta altra informazione a vederla così
- Allegati
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- Untitled.png (61.42 KiB) Visto 6948 volte
Ultima modifica di Ivano Dal Prete il 23/10/2020, 16:32, modificato 3 volte in totale.
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Re: Marte 2020
C'è una reale difficoltà a disegnare in modo appropriato le strutture di Marte, mancando ad esempio strutture permanenti come le bande equatoriali di Giove; probabilmente un buon sistema sarebbe proprio eseguire un filmato con telecamera e poi valutare un aggiustamento osservando per bene il disco planetario, anche se però a me succede che la stabilità atmosferica se c'è non dura a lungo, molti particolari appaiono e poi spariscono;comunque ho letto tempo fa che anche Schiaparelli 'inseguiva' particolari evidenti per frazioni di 1/8 di secondo per eseguire le sue dettagliate mappe!
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Re: Marte 2020
Le mappe erano sempre ricostruzioni a tavolino fatte integrando le osservazioni di un'intera apparizione, anche quelle che rappresentavano un disco anziche' una proiezione (tipo quella allegata) non mostravano il pianeta come era apparso in un certo giorno.
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Re: Marte 2020
Nell' articolo che ho letto non si affermava che Schiaparelli eseguisse mappe del pianeta in un solo giorno, bensì che egli utilizzasse particolari apparsi anche in frazioni di secondo per integrare progressivamente le sue mappe,dimostrando non comuni capacita ' osservative e di tecnica grafica per il disegno.
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Re: Marte 2020
Ah, certo non c'e' dubbio. E' un'esperienza comune, quando il seeing non e' perfetto (cioe' quasi sempre) "vedere" un dettaglio fine significa beccare la frazione di secondo in cui l'atmosfera e' calma e magari il dettaglio ti cade nel punto piu' sensibile dell'occhio, puoi magari aspettare mezz'ora per rivederlo e avere una conferma. Per questo un'osservazione visuale prende sempre minimo un'ora ed e' piuttosto faticosa per l'occhio.Zacpi ha scritto: ↑23/10/2020, 16:05 Nell' articolo che ho letto non si affermava che Schiaparelli eseguisse mappe del pianeta in un solo giorno, bensì che egli utilizzasse particolari apparsi anche in frazioni di secondo per integrare progressivamente le sue mappe,dimostrando non comuni capacita ' osservative e di tecnica grafica per il disegno.
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Re: Marte 2020
Però ho visto che il contributo della tavoletta grafica è veramente sbalorditivo nel rendere più reali i colori del pianeta, che effettivamente, almeno con il mio RC8, sono molto tenui anche se nel contempo abbastanza definiti, con le sole matite colorate sono troppo incisivi.
- Ivano Dal Prete
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Re: Marte 2020
Questo e' esattamente il problema con i colori: sono tenui, eppure ben definiti e chiaramente percebili. Specialmente nel caso di Marte, e' difficile a volte rendere differenze tonali solo in termini di intensita', quello che cambia e' proprio il colore. Piu' o meno e' il motivo per cui mi sono messo a disegnare a colori.
La tavoletta provvede una scelta pressoche' infinita di colori e pennelli con cui rendere qualsiasi sfumatura, il problema e' che non si tratta di un tablet autonomo (almeno quella che ho io): c'e' un cavo per la corrente, piu' nel computer devono andare sia HDMI che USB. E io devo potermi girare, cambiare oculari ecc. Improponibile sul campo, e complicato pure in giardino. Forse la soluzione e' tablet + penna, o decidermi a prendere un cellulare con uno schermo decente.
La tavoletta provvede una scelta pressoche' infinita di colori e pennelli con cui rendere qualsiasi sfumatura, il problema e' che non si tratta di un tablet autonomo (almeno quella che ho io): c'e' un cavo per la corrente, piu' nel computer devono andare sia HDMI che USB. E io devo potermi girare, cambiare oculari ecc. Improponibile sul campo, e complicato pure in giardino. Forse la soluzione e' tablet + penna, o decidermi a prendere un cellulare con uno schermo decente.
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Re: Marte 2020
Io ho un vecchio tipo di tavoletta che prevede solo una presa USB per funzionare, ma al momento di provarla non trovavo più la sua penna;del resto ho una molto vecchia versione di photoshop, e ho notato che il forum non supporta file fotografici anche non troppo pesanti, questo è un problema di difficile soluzione; riesco ad allegare solo files prodotti da kindle fire, che non permettono elaborazioni complesse.
Re: Marte 2020
Mentre mi godo la vista dei magnifici disegni di Ivano - che mostrano bene cosa può fare il connubio tra esperienza visuale e uso ragionato della tecnologia - posto un modesto contributo di ieri sera, esclusivamente fotografico avendo usato solo l'intramontabile 60 mm. Mi sia consentita una piccola divagazione...
Dopo diversi giorni grigi e/o piovosi, ieri mattina ho smontato e inscatolato il rifrattorino. E' bastato questo semplice gesto perché il cielo, magicamente, si riaprisse: nel pomeriggio un dorato sole autunnale scaldava un cielo ridiventato azzurro e poco dopo il tramonto Marte rosseggiava gagliardo... e quindi...
Tirata giù la scatola e rimontato in 5 minuti il rifrattorino, che come al solito non mi ha deluso: Stavolta si evidenziano Sinus Sabaeus e Sinus Meridiani, con Syrtis Major prossima al tramonto al lembo precedente (al solito, immagini raddrizzate). Calotta sud sempre molto brillante ed evidente; nebbie al lembo seguente, particolarmente prominenti nella zona Acidalium-Tempe che sta sorgendo.
E adesso speriamo di non dover attendere altre settimane...
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Andrea, Milano
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Re: Marte 2020
hello,
questa è la mia più recente osservazione del Pianeta Rosso........ rifrattore acromatico 100mm F/10 a 250 ingrandimenti con filtro W21 arancio, seeing IV-III; in alcuni momenti di turbolenza assente ho intravisto i canali che vedete in disegno.
la NPH era ben evidente e Sinus Meridiani era il dettaglio più scuro visibile sul disco. Solis Lacus difficile da vedere, si riusciva quasi a staccare Oxia Palus dal Margaritifer Sinus......però credo di avere disegnato troppo spazio tra la parte meridionale di Sabaeus Sinus e Mare Erithraeum........vabbè..........
questa è la mia più recente osservazione del Pianeta Rosso........ rifrattore acromatico 100mm F/10 a 250 ingrandimenti con filtro W21 arancio, seeing IV-III; in alcuni momenti di turbolenza assente ho intravisto i canali che vedete in disegno.
la NPH era ben evidente e Sinus Meridiani era il dettaglio più scuro visibile sul disco. Solis Lacus difficile da vedere, si riusciva quasi a staccare Oxia Palus dal Margaritifer Sinus......però credo di avere disegnato troppo spazio tra la parte meridionale di Sabaeus Sinus e Mare Erithraeum........vabbè..........
Massimo - Montecatini Terme (Pistoia)
batterista e chitarrista di un gruppo rock, gli piace l'astronomia e osserva con: rifrattore acromatico 124/1200, Coronado PST, binocolo Pentax 10x50
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Re: Marte 2020
Ciao Max, grazie! Ultimamente non faccio praticamente più visuale, anche se mi manca molto l'osservazione un po' sistematica che riuscivo a fare anni addietro... spero sempre di riuscire a riprendere, una volta o l'altra. C'è una cosa però che mi incuriosisce, anche se devo riferirla soltanto alle riprese marziane con il 60 mm. Faccio molta fatica a notare le nebbie attorno alla calotta nord, anche in ripresa: non so se possa dipendere dal fatto che finora ho sempre "osservato" (sebbene fotograficamente...) il pianeta piuttosto basso all'orizzonte, con tutti i problemi di assorbimento del caso. Spero in altre serate serene, mannaggia!
Andrea, Milano
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Re: Marte 2020
Si figuri! L'immagine comunque rende molto bene l'idea!Ivano Dal Prete ha scritto: ↑23/10/2020, 4:31Noto solo ora la sua considerazione, per via di un'importuna pubblicita' che si mette in mezzo. Si puo' certamente spingere l'elaborazione molto di piu', anche se l'immagine e' ampiamente sottocampionata e piu' di tanto non puo' dare. Qui ho fatto un resize 1.5x e smanettato un po' con i wavelet di Astrosurface.OctoberSky ha scritto: ↑10/10/2020, 22:19 P.S. dall'immagine sembra si possa ricavare più informazione, per quanto l'idea fosse quella del rappresentare la visione all'oculare, secondo me c'è molta altra informazione a vederla così
Comunque sono stato un po' impegnato ultimamente e soprattutto ho avuto serate velate o coperte a gogò, ho provato a montare un paio di volte sparse ma il seeing era veramente pessimo, l'immagine era ferma ma era impossibile da mettere a fuoco. All'inizio di una serata, senza nemmeno avere il tempo di acclimatare il tele ho avuto qualche minuto di "decenza", ed ho osservato distrattamente mentre preparavo oculari e filtri, notando qualche macchia di albedo ma nulla di più. Ho provato ad effettuare una ripresuccia ed è venuta fuori la Solis Lacus e la zona della Valles Marineris: mi ha fatto ridere perché visualmente non ero riuscito a percepire nulla e la ripresa, vuoi per il tele poco adatto, vuoi per il seeing al limite dell'indecenza, è venuta fuori che pare un disegno
Comunque grazie a tutti e complimenti, quando è nuvolo mi consolo con i vostri report e disegni
P.S. ho dimenticato la data dell'immagine 21/10/2020 00:07 UTC
Antonio D.
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Re: Marte 2020
Ormai sono molto defilate, occupano solo una piccola striscia nei pressi del lembo N e' facile confonderle con il limb brightening.
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
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Re: Marte 2020
Uhm, se "impossibile da mettere a fuoco" significa immagine ferma ma non si vede un tubo, questo sarebbe proprio un sintomo da turbolenza strumentale. La cura e' il classico aspetta che ti passa, o una ventola dietro al primario.OctoberSky ha scritto: ↑27/10/2020, 1:52 l'immagine era ferma ma era impossibile da mettere a fuoco.
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Re: Marte 2020
Gentile Ivano, è possibile che la turbolenza indotta dallo strumento stesso non in equilibrio termico con l'ambiente aumenti con il passare del tempo a fronte di una temperatura semi-costante esterna?
Dico questo perché la visione era migliore, minor turbolenza visibile in intra ed extra focale, nei primi 5 minuti, per poi peggiorare sempre di più nelle successive 2 ore e mezze successive.
Ho esperienza della turbolenza interna dei catadiottrici e riflettori precedentemente avuti, e si manifestavano come pattern semi-fissi riconoscibili in intra ed extra, le cosiddette "piume di calore". Ho sempre imputato al seeing il, come lo chiamo io, "bloating", ovvero l'espansione dell'immagine dell'oggetto (sia stellare che planetario) che risulta ferma ma impossibile da focalizzare; nella mia ignoranza questo tipo di distorsione l'ho associata a jet stream di tipo turbolento, per via del fatto che in intra ed extra appaiono delle distorsioni continue ed unidirezionali (in teoria dovrei osservare le variazioni dell'indice di rifrazione in questo modo). Comunque sono molto ignorante in materia strumentale e nella valutazione del seeing, quello che credo di sapere proviene da valutazioni personali maturate in pochi anni di esperienzaa osservativa. Vorrei saperne di più
Comunque era un rifrattore, devo informarmi e vedere se esistono soluzioni di ventoline anche per le lenti
Chiedo scusa per eventuale OT
Dico questo perché la visione era migliore, minor turbolenza visibile in intra ed extra focale, nei primi 5 minuti, per poi peggiorare sempre di più nelle successive 2 ore e mezze successive.
Ho esperienza della turbolenza interna dei catadiottrici e riflettori precedentemente avuti, e si manifestavano come pattern semi-fissi riconoscibili in intra ed extra, le cosiddette "piume di calore". Ho sempre imputato al seeing il, come lo chiamo io, "bloating", ovvero l'espansione dell'immagine dell'oggetto (sia stellare che planetario) che risulta ferma ma impossibile da focalizzare; nella mia ignoranza questo tipo di distorsione l'ho associata a jet stream di tipo turbolento, per via del fatto che in intra ed extra appaiono delle distorsioni continue ed unidirezionali (in teoria dovrei osservare le variazioni dell'indice di rifrazione in questo modo). Comunque sono molto ignorante in materia strumentale e nella valutazione del seeing, quello che credo di sapere proviene da valutazioni personali maturate in pochi anni di esperienzaa osservativa. Vorrei saperne di più
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Re: Marte 2020
Grazie Ivano, in effetti la stagione marziana avanza...
Octobersky, durante l'opposizione 2012 mi era capitata una cosa che somiglia da vicino a quello che descrivi come turbolenza indotta da jet stream in quota. Per la prima volta seguivo l'opposizione di Marte con il 60 mm, visualmente, in modo un po' più sistematico rispetto al mio solito "turismo del cielo". Nello stesso periodo avevo imparato anche a "smanettare" un po' con il doppietto: lo avevo smontato, pulito, avevo pazientemente trovato il "matching" migliore tra i due elementi per togliere un fastidioso residuo di astigmatismo... e nonostante l'opposizione afelica Marte mostrava anche in visuale dettagli visibili e disegnabili, almeno per le mie modeste capacità di allora. Ero entusiasta dei primi tentativi di osservazione più seria! Una certa sera, nel puntare il pianeta, anziché i soliti chiaroscuri ben definiti vedevo solo un tondo sfocato, di un arancio uniforme. Al punto che sono arrivato a smontare il doppietto per verificare di non averlo involontariamente invertito peggiorando la sferica! Ma non si trattava di quello. Puntando una stella non vedevo il solito dischetto di Airy ma una "chiazza" tonda di alcuni secondi d'arco! La cosa era dovuta ad un "letto" di correnti in quota che scorrevano al bordo di una struttura anticiclonica, sotto cui il nord Italia si trovava. Qualche sera dopo ho ritrovato la consueta immagine "scolpita" e definita, con un seeing tra i migliori che ricordi...
Prima di cena ho dato un'occhiata al Guerriero rosso: di nuovo solo riprese, ma magari più tardi (se se ne va la nuvolaglia che nel frattempo è sopravvenuta...) rimetto un oculare al buon vecchio sessantino!
Octobersky, durante l'opposizione 2012 mi era capitata una cosa che somiglia da vicino a quello che descrivi come turbolenza indotta da jet stream in quota. Per la prima volta seguivo l'opposizione di Marte con il 60 mm, visualmente, in modo un po' più sistematico rispetto al mio solito "turismo del cielo". Nello stesso periodo avevo imparato anche a "smanettare" un po' con il doppietto: lo avevo smontato, pulito, avevo pazientemente trovato il "matching" migliore tra i due elementi per togliere un fastidioso residuo di astigmatismo... e nonostante l'opposizione afelica Marte mostrava anche in visuale dettagli visibili e disegnabili, almeno per le mie modeste capacità di allora. Ero entusiasta dei primi tentativi di osservazione più seria! Una certa sera, nel puntare il pianeta, anziché i soliti chiaroscuri ben definiti vedevo solo un tondo sfocato, di un arancio uniforme. Al punto che sono arrivato a smontare il doppietto per verificare di non averlo involontariamente invertito peggiorando la sferica! Ma non si trattava di quello. Puntando una stella non vedevo il solito dischetto di Airy ma una "chiazza" tonda di alcuni secondi d'arco! La cosa era dovuta ad un "letto" di correnti in quota che scorrevano al bordo di una struttura anticiclonica, sotto cui il nord Italia si trovava. Qualche sera dopo ho ritrovato la consueta immagine "scolpita" e definita, con un seeing tra i migliori che ricordi...
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Re: Marte 2020
... Resoconto "fotografico" di ieri sera (tra una nuvola e l'altra, e oggi non è diverso... ).
La fase comincia visibilmente a calare: Syrtis Major in bella evidenza con Hellas sgombra da nebbie, al contrario ben presenti sul bordo precedente (o forse è limb brightening?) e visibili anche a nord, sul lembo seguente a latitudini elevate (nell'immagine delle 19.53 dovrebbe trattarsi grossomodo della zona di Acidalium). Ancora ben visibile la calotta sud, contrastatissima! Vediamo se riesco a replicare.. ho preso qualche video verso le 17.45 TU ma il pianeta ballava la tarantella per il cattivo seeing, e adesso ci sono antipatiche velature...
La fase comincia visibilmente a calare: Syrtis Major in bella evidenza con Hellas sgombra da nebbie, al contrario ben presenti sul bordo precedente (o forse è limb brightening?) e visibili anche a nord, sul lembo seguente a latitudini elevate (nell'immagine delle 19.53 dovrebbe trattarsi grossomodo della zona di Acidalium). Ancora ben visibile la calotta sud, contrastatissima! Vediamo se riesco a replicare.. ho preso qualche video verso le 17.45 TU ma il pianeta ballava la tarantella per il cattivo seeing, e adesso ci sono antipatiche velature...
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Re: Marte 2020
Andrea, la tua perseveranza col 60ino è assurda!
Comunque si, la tua esperienza è sovrapponibile alla mia, però magari mi sbaglio ed è turbolenza interna, dovrei approfondire
Comunque si, la tua esperienza è sovrapponibile alla mia, però magari mi sbaglio ed è turbolenza interna, dovrei approfondire
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Re: Marte 2020
Si, se per esempio sta osservando Venere sotto il sole o se la temperatura notturna sta scendendo piu' velocemente di quanto lo specchio possa adattarsi. Forse un caso non raro in questa stagione in prima serata.OctoberSky ha scritto: ↑27/10/2020, 19:15 Gentile Ivano, è possibile che la turbolenza indotta dallo strumento stesso non in equilibrio termico con l'ambiente aumenti con il passare del tempo a fronte di una temperatura semi-costante esterna?
Dico questo perché la visione era migliore, minor turbolenza visibile in intra ed extra focale, nei primi 5 minuti, per poi peggiorare sempre di più nelle successive 2 ore e mezze successive.
I catadiottrici sono notoriamente rognosi per via del tubo chiuso, i newton sono piu' semplici da acclimatare. Sono anch'io assolutamente un empirico, tanto sul seeing extra-strumentale non ci posso fare molto (a parte annaffiare il cemento se osservo d'estate dal driveway). Nella zona in cui abito le escursioni termiche sono molto contenute e il telescopio lo tengo in garage, c'e' pure una finestra che tengo sempre aperta percio' non ho mai avuto grossi problemi con un newton da 25. Aiuta anche avere un tubo abbastanza generoso rispetto al diametro del primario perche' l'aria in entrata e in uscita tende ad incollarsi alle pareti.OctoberSky ha scritto: ↑27/10/2020, 19:15 Ho esperienza della turbolenza interna dei catadiottrici e riflettori precedentemente avuti, e si manifestavano come pattern semi-fissi riconoscibili in intra ed extra, le cosiddette "piume di calore". Ho sempre imputato al seeing il, come lo chiamo io, "bloating", ovvero l'espansione dell'immagine dell'oggetto (sia stellare che planetario) che risulta ferma ma impossibile da focalizzare; nella mia ignoranza questo tipo di distorsione l'ho associata a jet stream di tipo turbolento, per via del fatto che in intra ed extra appaiono delle distorsioni continue ed unidirezionali (in teoria dovrei osservare le variazioni dell'indice di rifrazione in questo modo). Comunque sono molto ignorante in materia strumentale e nella valutazione del seeing, quello che credo di sapere proviene da valutazioni personali maturate in pochi anni di esperienzaa osservativa. Vorrei saperne di più
Comunque ci sono astrofili che hanno compiuto studi parecchio rigorosi su turbolenza strumentare strato limite ecc. anche con simulazioni, basta cercare un po' su internet.
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Re: Marte 2020
... Be'... l'unico vantaggio del piccolissimo rifrattore è che in 30 secondi lo prendi con una mano, lo porti in balcone, attacchi il cavo al portatile (la camera è sempre montata con il fuoco già fatto, tutt'al più si verifica in altri 30 secondi sulla stella più vicina...) e sei operativo. Comunque non definirei "perseveranza" sessioni "osservative" che comprendono al massimo 10 minuti di riprese video alla volta...
Detto ciò, ho "osservato" in questo modo ogni sera, sfruttando la parentesi di giornate semiserene (e senza disdegnare un'occhiata alla Luna!); purtroppo le mie finestre di orario, limitatissime, non mi hanno permesso (per ora) di osservare longitudini differenti da quelle già viste nei giorni scorsi. Ma se capitano altre sere serene dovrei poter "scavalcare" le longitudini di Syrtis Major.
29 ottobre, 19.52 T.U 30 ottobre, 19.50 T.U. Solito 60 mm con solita barlow 3x circa; solita QHY-5L-II colore.
Devo aggiungere che da quando ho scoperto Astrosurface mi sono completamente "convertito" al suo uso esclusivo! Molto semplice nell'interfaccia, permette elaborazioni potenti, equilibratissime e soprattutto perfettamente ripetibili potendo salvare ogni parametro; inoltre ha una serie di funzionalità di analisi delle immagini davvero sorprendente per un software gratuito!
Andrea, Milano
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Re: Marte 2020
Veramente complimenti.
Aspetto un tuo tutorial su questo software.
Il Milo non è immediato come il tuo 60ino, ma anche io osservo costantemente Marte, anche se negli ultimi giorni, tra umidità, "monsoni" e meteo fetente in genere, mai fatto un'osservazione continua per più di 20 minuti (in tutto ottobre mai apparecchiato l'Obice e usato il C8 solo due volte).
Osservo sempre dopo mangiato, qualche oretta prima del passaggio al meridiano, quindi anche io osservo praticamente sempre la stessa "faccia".
Ps.: Digressione "strumentale", con un foglio da 1x1 m di polipropilene (spessore 1,5 mm), ho abbozzato un paraluce per il C8 di varie misure; per chi può interessare, con un paraluce da 75 cm circa di lunghezza, il C8 (già acclimatato) ad alzo 45°(altezza Marte), con umidità tra il 75 e il 90%, resiste all'appannamento per quasi un'ora, tempo sufficiente per una buona osservazione planetaria.
Aspetto un tuo tutorial su questo software.
Il Milo non è immediato come il tuo 60ino, ma anche io osservo costantemente Marte, anche se negli ultimi giorni, tra umidità, "monsoni" e meteo fetente in genere, mai fatto un'osservazione continua per più di 20 minuti (in tutto ottobre mai apparecchiato l'Obice e usato il C8 solo due volte).
Osservo sempre dopo mangiato, qualche oretta prima del passaggio al meridiano, quindi anche io osservo praticamente sempre la stessa "faccia".
Ps.: Digressione "strumentale", con un foglio da 1x1 m di polipropilene (spessore 1,5 mm), ho abbozzato un paraluce per il C8 di varie misure; per chi può interessare, con un paraluce da 75 cm circa di lunghezza, il C8 (già acclimatato) ad alzo 45°(altezza Marte), con umidità tra il 75 e il 90%, resiste all'appannamento per quasi un'ora, tempo sufficiente per una buona osservazione planetaria.
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Re: Marte 2020
Ieri sera ho potuto provare per la prima volta il nuovo 102ED f/11.
Ho osservato Marte per un'oretta a ridosso delle 8, con un 5 mmHR Planetary, Skyglow ed un ND 0.6 che mettevo e toglievo: evidenti Syrtis Major, Hellas, lembo di Cimmerium al tramonto e calottina piccolina con accenno di "Lowell band" nella porzione est della stessa. Nubi a nord molto meno evidenti rispetto a qualche tempo fa.
Ho anche prodotto un disegno ma è per archivio personale, i miei disegni sono rimasti invariati dall'asilo per tecnica
Poi, proprio per confermare quanto detto dal sig. Angelo, ho dovuto interrompere per umidità, il tubo ha iniziato a gocciolare e l'obiettivo si è appannato, nonostante il lungo paraluce di serie. Ci ha messo 2 ore una volta in ambiente tiepido, per spannarsi
Comunque, digressione strumentale, credo che con questo nuovo 4" abbia trovato il giusto ausilio per osservare con più costanza. Mostra un filo di violetto attorno agli oggetti luminosi oltre i 200x, ma lo trovo più "usufruibile" e meglio costruito del 100ED che possedevo, oltre che leggero
Ho osservato Marte per un'oretta a ridosso delle 8, con un 5 mmHR Planetary, Skyglow ed un ND 0.6 che mettevo e toglievo: evidenti Syrtis Major, Hellas, lembo di Cimmerium al tramonto e calottina piccolina con accenno di "Lowell band" nella porzione est della stessa. Nubi a nord molto meno evidenti rispetto a qualche tempo fa.
Ho anche prodotto un disegno ma è per archivio personale, i miei disegni sono rimasti invariati dall'asilo per tecnica
Poi, proprio per confermare quanto detto dal sig. Angelo, ho dovuto interrompere per umidità, il tubo ha iniziato a gocciolare e l'obiettivo si è appannato, nonostante il lungo paraluce di serie. Ci ha messo 2 ore una volta in ambiente tiepido, per spannarsi
Comunque, digressione strumentale, credo che con questo nuovo 4" abbia trovato il giusto ausilio per osservare con più costanza. Mostra un filo di violetto attorno agli oggetti luminosi oltre i 200x, ma lo trovo più "usufruibile" e meglio costruito del 100ED che possedevo, oltre che leggero
Antonio D.
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Re: Marte 2020
Ottima osservazione! Un buon 4" a lenti è certamente un validissimo strumento. Ho imparato sulla mia pelle, anche se ultimamente lo faccio pochissimo, che la tecnica di disegno planetario (che poi non richiede chissà quali doti artistiche, solo un po' di precisione nelle proporzioni) si affina... disegnando. Più si fa, più si impara.
Per Angelo: per Astrosurface faresti prima a chiedere direttamente al produttore Lucien, che so attivo su Astrofili.org e ben disponibile a rispondere. Purtroppo queste grandi opposizioni marziane sono sempre funestate da condizioni meteo avverse: una volta là (tempeste di sabbia nel 2018), una volta qua (l'autunno quest'anno sembra voler fare davvero l'autunno...)...
Intanto... 31 ottobre 2020, 17.41 TU...
Per Angelo: per Astrosurface faresti prima a chiedere direttamente al produttore Lucien, che so attivo su Astrofili.org e ben disponibile a rispondere. Purtroppo queste grandi opposizioni marziane sono sempre funestate da condizioni meteo avverse: una volta là (tempeste di sabbia nel 2018), una volta qua (l'autunno quest'anno sembra voler fare davvero l'autunno...)...
Intanto... 31 ottobre 2020, 17.41 TU...
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