Osservazione diurna dicembrina
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Osservazione diurna dicembrina
Oggi data la bella giornata, volevo sfruttare il tempo per far acclimatare il telescopio, facendo qualche osservazione diurna, così tanto per aspettare preparato l'arrivo del buio, che in questo periodo apre lo spettacolo celeste con la congiunzione Giove Saturno (una quasi Stella di Betlemme del 7 a.C., proiettata ai giorni nostri).
Purtroppo le mie aspettative sono risultate vane, perché non ho fatto in tempo a vedere l'oscurità, che il cielo era già bello che coperto da un tappeto di nuvole...
Comunque sia, un minimo di bottino sono riuscito a portarlo a casa.
13-12-2020 ore 14:43 - 16:04 [13:43UT - 15:04UT] osservazione diurna col Meade LX90 GPS a 77x di
Giove: magnitutine -2.0, diametro 33.5", distanza dal Sole 36.7° [E] (ore 14:43, enorme, luminoso e pallido/biancastro).
Sono visibili le bande ed è ben evidente lo schiacciamento polare, anche se in loco stazionano nuvole a velo che rendono la visione poco contrastata e solo dalle ore 15:34 circa le cose migliorano un bel po'.
I particolari sono comunque slavati anche in considerazione del basso ingrandimento in uso.
Alle 15:04 [14:04UT] sempre col Meade LX90 GPS a 77x si osserva in pieno giorno la stella Altair (Alfa Aquilae), mv +0.77, molto facilmente visibile all'oculare.
Alle 15:21 [14:21UT] sempre col Meade LX90 GPS a 77x si osserva in pieno giorno la stella Vega (Alfa Lyrae), mv +0.03, molto facilmente visibile all'oculare e della quale si distingue molto bene la caratteristica colorazione azzurra.
Alle 15:34 [14:34UT] sempre col Meade LX90 GPS a 77x si osserva
Saturno: magnitutine +0.6, diametro 15.4", distanza dal Sole 37.6° [E] (ore 15:34, pallido e grande ellissoide biancastro)
Sono evidenti gli anelli e le anse tra queste ed il disco schiacciato del pianeta, sebbene il contrasto non sia eccelso anche in considerazione delle non ottimali condizioni del cielo.
Infatti dall'inizio delle osservazioni trascorrono più di tre quarti d'ora prima che sia possibile individuare il pianeta inanellato tra le nuvole a velo che vanno dileguandosi.
Alle 15:37 [14:37UT] sempre col Meade LX90 GPS a 77x si osserva
Marte: magnitutine -0.7, diametro 12.7", fase 0,09, distanza dal Sole 118.3° [E] (ore 15:37, luminoso disco gibboso)
Si distingue la caratteristica colorazione rossastra ed è evidente la gibbosità del disco, dove sono visibili alcuni particolari quali Mare Cimmerium, Mare Sirenum e ciò che si direbbe un'estesa nuvolaglia a Nord lungo il bordo del pianeta.
Il contrasto dell'immagine è sorprendentemente piuttosto elevato per il genere di osservazione.
Alle 15:46 [14:46UT] sempre col Meade LX90 GPS a 77x si osserva in pieno giorno la stella Deneb (Alfa Cygni), mv +1.25, molto facilmente visibile all'oculare e della quale è ben distinguibile la caratteristica colorazione azzurra.
Giornata limpida ma con nuvole a velo a Sud che vanno dapprima dileguandosi, per poi ricondensarsi pesantemente al calar del Sole, così da impedire di osservare Giove e Saturno in congiunzione, Marte e il resto delle meraviglie del cielo.
Purtroppo le mie aspettative sono risultate vane, perché non ho fatto in tempo a vedere l'oscurità, che il cielo era già bello che coperto da un tappeto di nuvole...
Comunque sia, un minimo di bottino sono riuscito a portarlo a casa.
13-12-2020 ore 14:43 - 16:04 [13:43UT - 15:04UT] osservazione diurna col Meade LX90 GPS a 77x di
Giove: magnitutine -2.0, diametro 33.5", distanza dal Sole 36.7° [E] (ore 14:43, enorme, luminoso e pallido/biancastro).
Sono visibili le bande ed è ben evidente lo schiacciamento polare, anche se in loco stazionano nuvole a velo che rendono la visione poco contrastata e solo dalle ore 15:34 circa le cose migliorano un bel po'.
I particolari sono comunque slavati anche in considerazione del basso ingrandimento in uso.
Alle 15:04 [14:04UT] sempre col Meade LX90 GPS a 77x si osserva in pieno giorno la stella Altair (Alfa Aquilae), mv +0.77, molto facilmente visibile all'oculare.
Alle 15:21 [14:21UT] sempre col Meade LX90 GPS a 77x si osserva in pieno giorno la stella Vega (Alfa Lyrae), mv +0.03, molto facilmente visibile all'oculare e della quale si distingue molto bene la caratteristica colorazione azzurra.
Alle 15:34 [14:34UT] sempre col Meade LX90 GPS a 77x si osserva
Saturno: magnitutine +0.6, diametro 15.4", distanza dal Sole 37.6° [E] (ore 15:34, pallido e grande ellissoide biancastro)
Sono evidenti gli anelli e le anse tra queste ed il disco schiacciato del pianeta, sebbene il contrasto non sia eccelso anche in considerazione delle non ottimali condizioni del cielo.
Infatti dall'inizio delle osservazioni trascorrono più di tre quarti d'ora prima che sia possibile individuare il pianeta inanellato tra le nuvole a velo che vanno dileguandosi.
Alle 15:37 [14:37UT] sempre col Meade LX90 GPS a 77x si osserva
Marte: magnitutine -0.7, diametro 12.7", fase 0,09, distanza dal Sole 118.3° [E] (ore 15:37, luminoso disco gibboso)
Si distingue la caratteristica colorazione rossastra ed è evidente la gibbosità del disco, dove sono visibili alcuni particolari quali Mare Cimmerium, Mare Sirenum e ciò che si direbbe un'estesa nuvolaglia a Nord lungo il bordo del pianeta.
Il contrasto dell'immagine è sorprendentemente piuttosto elevato per il genere di osservazione.
Alle 15:46 [14:46UT] sempre col Meade LX90 GPS a 77x si osserva in pieno giorno la stella Deneb (Alfa Cygni), mv +1.25, molto facilmente visibile all'oculare e della quale è ben distinguibile la caratteristica colorazione azzurra.
Giornata limpida ma con nuvole a velo a Sud che vanno dapprima dileguandosi, per poi ricondensarsi pesantemente al calar del Sole, così da impedire di osservare Giove e Saturno in congiunzione, Marte e il resto delle meraviglie del cielo.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: Osservazione diurna dicembrina
Nonostante tutto, una bella e inusuale carrellata di osservazioni
- Ivano Dal Prete
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Re: Osservazione diurna dicembrina
Se riesci a vedere questa roba su Marte di giorno a 77x, spero che riuscirai a compiere anche qualche osservazione notturna-SPECOLA-> ha scritto: ↑14/12/2020, 0:24
Alle 15:37 [14:37UT] sempre col Meade LX90 GPS a 77x si osserva
Marte: magnitutine -0.7, diametro 12.7", fase 0,09, distanza dal Sole 118.3° [E] (ore 15:37, luminoso disco gibboso)
Si distingue la caratteristica colorazione rossastra ed è evidente la gibbosità del disco, dove sono visibili alcuni particolari quali Mare Cimmerium, Mare Sirenum e ciò che si direbbe un'estesa nuvolaglia a Nord lungo il bordo del pianeta.
Il contrasto dell'immagine è sorprendentemente piuttosto elevato per il genere di osservazione.
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").
Dante Alighieri, Questio de aqua et terra
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Re: Osservazione diurna dicembrina
Beh, di notte è un'altra cosa; soprattutto salendo con gli ingrandimenti (comunque io di solito osservo a bassi ingrandimenti, se non mi interessano i particolari, ma soltanto individuare le zone e le caratteristiche principali).
Era mia intenzione arrivarci, ma le nubi hanno chiuso i giochi.
Le zone che ho menzionato erano di albedo diverso, rintracciate poi sulle mappe.
La zona chiara lungo il bordo è l'unico dubbio.
Niente a che vedere con l'osservazione notturna, ma giusto per dire che all'oculare Marte non appariva piatto, sebbene fosse giorno.
Dei tre pianeti osservati, Marte è stato, diciamo così, il più facile.
Era mia intenzione arrivarci, ma le nubi hanno chiuso i giochi.
Le zone che ho menzionato erano di albedo diverso, rintracciate poi sulle mappe.
La zona chiara lungo il bordo è l'unico dubbio.
Niente a che vedere con l'osservazione notturna, ma giusto per dire che all'oculare Marte non appariva piatto, sebbene fosse giorno.
Dei tre pianeti osservati, Marte è stato, diciamo così, il più facile.
Fabrizio Ferrario
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Re: Osservazione diurna dicembrina
SPECOLA, perché non tenti la risoluzione dell'anello di SATURNO con il FUJINON 16x28?
L'impresa mi riuscì lustri fa con un binocoletto NIKULA 8-17x25 da bancarella, settato a 17x, ma forse quello era un SATURNO particolarmente aperto.
Proprio in ricordo di quella impresa, ho ordinato da ALIEXPRESS un binocoletto NIKULA zoom 10-30x25 del misero costo di 33€, sulla carta è un non senso, ma mai dire mai, se la fortuna mi assiste con un esemplare ben riuscito, magari settandolo a 30x25, risolverò l'anello di SATURNO in una prossima eventuale opposizione molto aperta.
A me queste sfide impossibili mi stimolano molto.
L'impresa mi riuscì lustri fa con un binocoletto NIKULA 8-17x25 da bancarella, settato a 17x, ma forse quello era un SATURNO particolarmente aperto.
Proprio in ricordo di quella impresa, ho ordinato da ALIEXPRESS un binocoletto NIKULA zoom 10-30x25 del misero costo di 33€, sulla carta è un non senso, ma mai dire mai, se la fortuna mi assiste con un esemplare ben riuscito, magari settandolo a 30x25, risolverò l'anello di SATURNO in una prossima eventuale opposizione molto aperta.
A me queste sfide impossibili mi stimolano molto.
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Re: Osservazione diurna dicembrina
Ciao Giovanni,
riguardo a Saturno, in altri post estivi ho scritto che al FUJINON TECHNO STABI 16x28 si vedono gli anelli e lo spazio buio tra il globo del pianeta e la parte interna degli anelli.
Con il TENTO 20x60 però la visione e la risoluzione sono nettamente superiori, rispetto al FUJINON 16x28.
Sicuramente con gli anelli ben aperti, l'impresa è più facile, per cui magari ai tempi delle osservazioni che hai compiuto con il piccolo NIKULA, tutto era più facile, per via delle condizioni migliori.
riguardo a Saturno, in altri post estivi ho scritto che al FUJINON TECHNO STABI 16x28 si vedono gli anelli e lo spazio buio tra il globo del pianeta e la parte interna degli anelli.
Con il TENTO 20x60 però la visione e la risoluzione sono nettamente superiori, rispetto al FUJINON 16x28.
Sicuramente con gli anelli ben aperti, l'impresa è più facile, per cui magari ai tempi delle osservazioni che hai compiuto con il piccolo NIKULA, tutto era più facile, per via delle condizioni migliori.
Fabrizio Ferrario
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Re: Osservazione diurna dicembrina
SPECOLA, mi ero perso il tuo report su SATURNO della visione dell'anello staccato dal globo con il tuo FUJINON 16x28.
La cosa mi fa molto piacere e mi conforta dell'incredulità registrata quando tanti lustri fa descrissi l'incredibile impresa ottenuta con l'ipereconomico NIKULA 8-17x25 settato a 17x25 e con cui separai brillantemente l'anello di SATURNO dal GLOBO.
Il tutto era ed è frutto della convinzione che in un binocolo conti soprattutto il diametro, mentre invece conta moltissimo anche l'ingrandimento.
Io credo che un piccolo diametro abbia il pregio di una quasi nulla sensibilità ad un seeing medio-mediocre e quindi si esprime al massimo concesso da quella piccola apertura, sarà inoltre anche poco o nulla afflitto da aberrazione cromatica.
La cosa mi fa molto piacere e mi conforta dell'incredulità registrata quando tanti lustri fa descrissi l'incredibile impresa ottenuta con l'ipereconomico NIKULA 8-17x25 settato a 17x25 e con cui separai brillantemente l'anello di SATURNO dal GLOBO.
Il tutto era ed è frutto della convinzione che in un binocolo conti soprattutto il diametro, mentre invece conta moltissimo anche l'ingrandimento.
Io credo che un piccolo diametro abbia il pregio di una quasi nulla sensibilità ad un seeing medio-mediocre e quindi si esprime al massimo concesso da quella piccola apertura, sarà inoltre anche poco o nulla afflitto da aberrazione cromatica.
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Re: Osservazione diurna dicembrina
-SPECOLA-> ha scritto: ↑14/12/2020, 21:08 Con il TENTO 20x60 però la visione e la risoluzione sono nettamente superiori, rispetto al FUJINON 16x28.
Sicuramente con gli anelli ben aperti, l'impresa è più facile, per cui magari ai tempi delle osservazioni che hai compiuto con il piccolo NIKULA, tutto era più facile, per via delle condizioni migliori.
Ciao, quando ho letto questo post, stavo proprio pensando che per me, il limite minimo per percepire bene gli anelli di Saturno sono i 20X, Visti spesso con un Pentax 20x60 e sovente con gli spotting scopes, è un po' come la questione riguardante le stelle nel trapezio di Orione..molto interessante e da approfondire.
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
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