E' proprio vero che ci si può divertire con qualsiasi strumento - a patto di saperlo sfruttare...
In questi giorni mi sono ricordato di
una vecchia discussione riguardo all'uso di una barlow economica a lente singola sul mio cercatorino da 50 mm. Visto che l'ho qui con me, ieri sera ho provato a dare un'occhiata a Giove con il suddetto 50 mm corredato di barlow (circa 2,5x) e di un oculare Kellner 6 mm, per un ingrandimento intorno a 75x. Non dispongo di montatura ma solo di una testa a sfera ("prestata" dalla mia attrezzatura audio: la uso per montare coppie stereo di microfoni), molto fluida e solida, montata su una sorta di "piantana" - però ho bilanciato accuratamente lo strumentino, e riesco a puntare ragionevolmente pur in assenza di cercatore.
La vista del pianeta, considerato l'aggeggio, era incredibilmente incisa e, al netto del diametro minore e di un forte residuo cromatico (ma assai meno di quello che si osserva a fuoco diretto... boh, vai a capire...), qualitativamente non faceva rimpiangere il mio onorato 60 mm. Non vi nascondo un deciso moto di stupore... La testa a sfera mi permetteva di inseguire ragionevolmente Giove muovendo il tubetto, e mi sono concesso un buon quarto d'ora di osservazione - forte del cielo limpido e stabile e delle generose dimensioni del pianeta.
Ho notato alla prima occhiata le due bande tropicali: quella nord molto netta e che sfumava in una zona equatoriale visibilmente più scura del resto del disco, quella sud più sottile, meglio visibile nella metà precedente del disco. Alla latitudine della banda sud, nella metà seguente, ho visto una macchiolina decisamente più scura. Da principio credevo fosse la GMR ma mi sembrava davvero troppo contrastata e poi aveva un colore grigio scuro: non che si veda nessun colore con 50 mm (non li vedo nemmeno nel 60 né nel 114) ma la GMR ha una sfumatura che "somiglia" a quella delle bande, mentre questa macchietta ben tonda sembrava visibilmente diversa.
Un confronto con l'aspetto di Giove dato da Stellarium intorno alle 0.30 locali di ieri sera mi ha mostrato che quella macchietta è compatibile con la posizione di Callisto in transito sul disco!
... mentre per poco mi sono perso l'ombra di Io, che a sua volta stava terminando il transito.
Stamattina ho messo su "carta virtuale" questo resoconto osservativo: niente di che dal punto di vista delle informazioni sull'attività meteorologica gioviana, ma vi garantisco che è stata un'osservazione estremamente appagante! Dulcis in fundo, un'occhiata a Saturno lì vicino che si è mostrato in tutto il suo splendore: anello ben staccato dal globo e giochi di ombre, mancava all'appello solo l'accenno di divisione di Cassini - ma era davvero pretendere troppo!
Cosa non fa la crisi d'astinenza planetaria...