La sera tra il 27 e il 28 (2019
) ho avuto modo di osservare Urano con due strumenti di diametro molto diverso, e ho pensato di resuscitare questo vecchio thread invece di aprirne uno nuovo per un pianeta che osservo sul serio una volta ogni 5 anni.
Il colore verde aquamarina del pianeta era meraviglioso in un newton da 25" f/5 (63cm; considerata la sofisticazione meccanica ed elettronica, mi rifiuto di chiamarlo un Dobson che e' tutt'altro concetto); contrariamente a quanto ho osservato in diametri piu' "normali", anche il contorno del disco era netto e ben definito nonostante la solita caduta di luce dal centro verso i bordi.
Urano appariva meno colorato ma anche meno uniforme nel mio newton da 10" f/7, che avevo collimato a puntino e ha mostrato buone immagini tutta la notte. A parte la caduta di luce ai bordi, la regione centrale piu' luminosa appariva spesso allungata a mo' di banda, ma in direzione difficilmente decifrabile. In generale, potrei sottoscrivere al 100% le impressioni gia' riportate nel post del 29/08/2012
osservando Urano con il rifrattore Clark paridiametro.
Il confronto diretto con un 63 cm, che raccoglie 6 volte piu' luce per non parlare del potere risolutivo, ha rafforzato l'idea che mi ero gia' fatta sui dettagli di Urano percepiti con diametri amatoriali medi - diciamo, dai 20 ai 40cm. Se c'e' un pianeta che premia le dimensioni vs. contrasto/definizione, quello e' Urano; non ha senso che un dettaglio reale fosse percepibile nel mio telescopio, ma non nel 25". Al contrario, ha molto senso che il 25" mostrasse quello che c'era effettivamente da vedere sul pianeta, cioe' niente. Il telescopio piu' piccolo ha solo amplificato il "rumore" visuale e strumentale, non diversamente da un'immagine sovraelaborata nel tentativo di ricavare dettagli che il telescopio non era in grado di mostrare. IMHO.