Rilassiamoci. Mettiamoci intorno al tavolo di un bar e beviamoci un prosecco. Pago io.
Spero che a nessuno sia sfuggita una mia precedente affermazione: “Tralascio, volutamente, tutte le analisi riguardo alla qualità e al numero delle superfici delle varie soluzioni...”… a dimostrazione che conosco il problema evidenziato da Raf e che non l’ho sottovalutato…
Se uno avesse intenzione di acquistare un ERF, magari per un rifrattore da 100 mm, per esempio un Tal 100RS (modificato mettendoci dentro un Etalon Lunt) o per un 150 mm F10, per esempio un Istar H-alpha (da mettere all’interno, nel cammino ottico, non giustificando la spesa e la necessità di un Etalon frontale da 150 mm), gli consiglierei, SENZA DUBBI, l’acquisto di un Baader da 110 mm, il quale costa “solo” 480 euro e ha una qualità superlativa, persino sovrabbondante rispetto alle necessità.
Del resto, nessuna persona sana di mente acquisterebbe, allo scopo, la coppia B+W 091 (RG630) e B+W 486 (UV-IR cut) da 112 mm spendendo circa 600 euro (e su questi diametri è praticamente impossibile spendere meno visto che non c’è “usato”), quando con meno di 500 euro si può prendere un ERF Baader bello e pronto.
Per uno che invece necessitasse di un ERF da 50-60 mm, per un piccolo rifrattore, o da usare decentrato in un ottica SC, non ho alcun dubbio nel consigliargli la realizzazione dell’ERF con una accoppiata simile a quella scritta sopra.
Addirittura, se uno avesse già un UV-IR cut da 2”, nel caso di un piccolo 50 mm può persino “spendere niente”, acquistando in un mercatino un filtro Rosso n°25A da 55 mm, magari Hoya, per solo un paio di euro e avrebbe un ERF quasi gratis...
Ovviamente, se uno ha invece qualche soldo in più (e non ha un UV-IR cut da 2”), può risolvere la sua necessità di un ERF da 50-60 mm acquistando in internet i due filtri B+W citati.
In questo caso, vi è invece disponibilità nell’usato (in particolare su Ebay estero, con filtri quasi sempre NUOVI) a costi anche inferiori a 50 euro per entrambi (se si ha fortuna, come nel mio caso).
Usando un ERF siffatto (coppia B+W), che degradamento pensate porti all’immagine se usato su un’ottica da 50 mm di diametro f:10, con 2” di risoluzione (quando va bene), a 50 ingrandimenti, per vedere VISUALMENTE il sole pieno in H–alpha?
Io penso ZERO (anche per le mie esperienze pratiche di cui potete leggere sotto).
Questi filtri sono “fotografici”, da mettere DAVANTI alle ottiche fotografiche e (nel caso di marchi prestigiosi, come B+W) di qualità tale da non degradare le ottiche fotografiche su cui vengono usati.
Tutti i test hanno SEMPRE confermato che con questi filtri (dei grandi marchi, non alcuni cinesi di cui a vista vedevo i difetti) non viene alterato l’MTF delle ottiche fotografiche su cui vengono utilizzati.
Nonostante ricerche accurate, non ho mai trovato in internet nessun riferimento dei produttori circa il livello di planeità dei propri filtri (nessuno lo scrive, nemmeno Baader, salvo gli ERF). Tuttavia, B+W, sul sito Schneider Optics, riporta che la qualità ottica di costruzione sale al salire del diametro e la cosa è ovvia, visto che la qualità necessaria per un filtro da 55 mm per un ottica da 50 mm di focale è meno critica di quella necessaria per un filtro da 112 mm per un costosissimo teleobiettivo da 300 mm di focale, f:2.8.
Detto questo, io comunque ricordo, immagino per averlo letto probabilmente in qualche rivista specializzata (certamente non nel “Manuale delle giovani marmotte”
), che la correzione dei filtri fotografici dei migliori produttori è dell’ordine di Lamba/2, ovvero un valore al limite della necessità della qualità di un rifrattore affinché il disco di Airy non venga alterato. Certamente, montare questi filtri su una focale fotografica di 50-100 mm non è, teoricamente, la stessa cosa che montarli sul davanti di un obiettivo astronomico da 500/1000 mm di focale, ma la pratica ha rivelato sorprese.
Prima o poi, comunque, mi toglierò la curiosità di verificare il valore di correzione reale di questi filtri, con uno Zygo che sta a meno di 50 metri da me (anche se pare sempre prenotato fino al prossimo passaggio della Halley
).
E ora veniamo alle esperienze pratiche di cui Raf mi chiede conto.
Ho iniziato acquistando i due filtri B+W da 55 mm per il “modding” di un Lunt 35, acquistato di recente per cannibalizzarne l’Etalon. L’idea era (è) di utilizzarlo in Double stacking con un telecentrico di mia progettazione.
In attesa della realizzazione di quest’ultimo ci ho guardato dentro e, pur restando positivamente sorpreso dell’alta tecnologia che c’è in questo “giocattolo”, mi sono subito accorto che quel 35 mm di obiettivo era proprio piccolo per i miei gusti…
Ho allora pensato di trasformare il lunt 35 in un Lunt 50, avendo a disposizione l’ottica di un “Teleminor” E 50/540 (se qualcuno è interessato alla questione... non ho segreti).
Anche in questo caso, però, ci vuole lavoro (la cosa è in schedula di lavorazione) e i due filtri da 55 mm sono in attesa di essere utilizzati (e non posso neppure provarli perché il Lunt è in officina).
Conseguentemente ho preso anche una coppia di B+W da 77 mm per un 60 mm solare già operativo e posso confermare al 100% che l’ERF realizzato con la coppia B+W non porta degradamento visivo all’immagine. Ho pagato 75 euro il B+W 486 e 15 euro il B+W 091 (RG630) (riporto i prezzi per orientare chiunque in un eventuale acquisto). In questo caso ho scelto B+W, anziché Baader, sia per il ridotto costo, sia per quanto già detto in un precedente messaggio (per piccoli diametri, 50-60 mm, e per l’uso in visuale, trovo il Baader troppo luminoso e con banda troppo estesa, ovvero preferisco l’RG630 all’RG 610) e sia per il fatto che uso il 60 mm al massimo a 100X, essendo il maggior diametro che ho che mi permette di vedere perfettamente l’intero Sole in H-alpha.
Naturalmente si può disquisire su questo risultato. La cosa non vuol dire che i due ERF siano uguali, ma che, evidentemente, la maggior planeità del Baader non è sfruttata dal sistema (io ho anche una idea più precisa, ma sorvolo) e che quindi, all’atto pratico, VISUALMENTE i due ERF producano immagini simili.
Ultima, significativa esperienza.
Insieme al 77 mm B+W 091 (preso in un negozio) c’era, miracolosamente, anche un identico B+W 091 nuovo da 112 mm del costo di soli 18 euro (il costo del nuovo credo sia sopra i 200 euro…). Ovviamente l’ho preso.
Ieri pomeriggio vi ho dedicato un po’ di tempo (ed è questo il motivo per cui non vi ho risposto subito). Ho testato il B+W da 112 mm confrontandolo con i Baader, puntando il Tal 100 sui miei soliti riferimenti, nel paesaggio dei Colli Euganei. Ho usato vari oculari: un eccellente 12 mm ortoscopico, il plossl da 5 mm Tal (che con il Tal 100 è l’oculare più “spietato” che abbia mai provato) e persino un Pentax XW 3.5, ottenendo ingrandimenti da 80 a 280 circa.
Mentre stavo per allestire il tutto sul terrazzo, c’è stato un nubifragio (mancava solo che all’orizzonte apparisse Noè con la sua arca…) e ho dovuto desistere. Dopo mezzora, però, si è liberato tutto e ho potuto ammirare una trasparenza dell’aria MAI vista da casa. Ho così potuto fare tutte le sperimentazione che servivano. Ebbene, nonostante parteggiassi sfacciatamente per il Baader (ci credo bene: 500 euro contro 18 avrebbero dovuto darmi qualcosa di più), ogni volta che mettevo il B+W sembrava vedessi meglio, poi rimettevo il Baader e vedevo gli stessi particolari. Ho continuato così per un’ora sorprendendomi ogni volta che mettevo il B+W, ma poi con il Baader non vedevo di meno. Insomma, ho perso un’ora per arrivare alla conclusione che con il B+W non vedevo niente di meno e con il Baader niente di più.
Li ho fatti pareggiare, ma non 0-0, bensì 10-10 (vista la qualità del seeing: in tanti anni non ho mai visto i miei “bersagli” con una simile trasparenza e nitidezza…), ma devo essere sincero, come arbitro non sono stato onesto: ai punti il B+W forse meritava di più…
Ovviamente la prova sarebbe dovuta essere completata dall’aggiunta al B+W 091, del B+W 486 con le sue due superfici e con la limitazione all’H-alpha (visto che il Tal è un acromatico e che i due filtri hanno diversa banda), ma già così è significativa.
Anche se l’aggiunta del secondo filtro dovesse comunque determinare un minimo calo della qualità rispetto al Baader, non credo proprio che possa essere al livello del calo di qualità dell’Astrosolar, rispetto all’uso di un filtro di Hershel, che io ben conosco e riesco facilmente ad apprezzare (analogamente riesco ad apprezzare molto bene anche il calo di qualità nell’uso dei deviatori a 45°, quelli con prisma di Schmidt, erroneamente chiamati di Amici, questo a garanzia che non sono uno sprovveduto…).
Spero che abbiate gradito il prosecco