Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Recensioni di telescopi astronomici e accessori, discussioni, suggerimenti, reportage e altro ancora. La sezione dedicata agli astrofili
Rispondi
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da fulvio_ »

Dopo un pò di anni dall'acquisto del BT 126, avverto l'esigenza di cambiare strumentazione.
Per ora è solo un'idea (anche perchè dovrei prima riuscire a venderlo. Cosa per nulla scontata vista l'offerta di binocoli per astronomia che si è sviluppata negli ultimi tempi), ma vorrei cominciare a pianficare le mie mosse. In fondo, anche tale attività genera piacere e appagazione :lol:.
In tutta sincerità non posso dire di aver osservato con la frequenza che la spesa sostenuta avrebbe meritato. E neppure in modo continuativo. Tuttavia, tra le osservazioni casalinghe e qualche uscita sul Pollino sono riuscito a mettere in carniere una buona esperienza sul campo.
Sono convinto che potrei "spremere" il mio binocolone Vixen ancora per molto tempo, ma ho realizzato che nel frattempo sono cambiate le mie esigenze/preferenze di astrofilo.
Il deep sky rimane sempre il mio target prevalente. Eppure, nel mentre i primi tempi mi appagava del tutto la visione binoculare a bassi/medi ingrandimenti di elusive chiazzette immerse in un tappeto di stelle, pian piano è maturata l'esigenza di poter "zoomare" :D su tali oggetti. Di poter apprezzarne la struttura.
Va da sè che non è (solo) una questione di "ingrandimenti" che il mio binocolo non consente. Serve più luce luce, non si scappa.
Credo che sia l'esperienza analoga di un amico astrofilo/binofilo convertito al dobson che mi abbia smosso tali riflessioni sopite.
Ciò nondimeno, non ho mai perso il piacere dell'osservazione binoculare. Che tuttavia è mutata nel tempo, dalla ricerca di elusivi oggetti celesti alla semplice contemplazione dei campi stellari. E dunque ho cominciato a patire il progetto con cui è stato realizzato il BT. Tanta luce (considerando che di binocolo si parla) ma un cromatismo residuo non irrilevante, ciò che non incide sugli oggetti del cielo profondo ma certamente sulle stelle.
Ecco allora l'idea, già sperimentata peraltro da diversi astrofili. Accoppiata binocolo astronomico e dobson.
Per quanto attiene al dobson, non ho ancora le idee chiare, a cominciare dal diametro. Credo che 30 cm sia il minimo sindacale. Se no mi tengo il BT.
Lato binocolo, viceversa, ho le idee chiarissime su ciò che vorrei. Un ottantino facilmente trasportabile e iper-corretto. Stelle puntiformi e campo piano. Niente di meno! :dance:
La risposta ai miei desiderata si è palesata con un'offerta sull'usato di un Docter Aspectem 40x80. Il venditore, sentito telefonicamente, mi è parsa persona seria. E tuttavia la distanza di mille chilometri è stata decisiva, per mia impossibilità (almeno al momento) di recarmi in loco per visionare l'oggetto. D'altra parte, il venditore mi ha manifestato la volontà di non spedire il binocolo (ciò che ho valutato positivamente).
Nel mentre rimuginavo sulla disgrazia capitatami di abitare anni luce lontano dalla movida binoculare :lol: (ciò che peraltro mi ha impedito negli anni di partecipare ai vari incontri organizzati da Piergiovanni), mi sono soffermato a riflettere sul fatto che l'utilizzo fatto dei miei due binocoli dritti (Nikon EII e William optics 10x50) e' sempre stato estemporaneo, un mordi e fuggi. Veloci spazzolate del cielo fatte a mano libera.
Mi sono tornate allora in mente le parole di Stevedet il quale sosteneva in altro thread (se non vado errato), che un binocolo dritto per astronomia è uno strumento di tortura.
In preda a mille dubbi ho voluto allora sperimentare una sessione osservativa "impegnativa". Ho montato il 10x50 sul manfrottone e forcella HF2 e mi sono fatto un paio d'ore di osservazione (di mediocre qualità peraltro per la presenza della luna).
Il responso conferma il lapidario commento sopra esposto.
Per quanto mi riguarda, un binocolo dritto preclude lo svolgimento di prolungate e rilassanti sessioni osservative. Stressa la cervicale in modo significativo e preclude l'osservazione di una porzione di cielo importante in prossimità dello zenit.
Ergo...quei meravigliosi 84°di campo corretto non me li sarei goduti se non in fugaci osservazioni.
Magari una montatura a parallelogramma potrebbe aiutare. Ma relativamente, e con un setup impegnativo.

Le mire si sono dunque spostate su un angolato. Ed ecco che la questione si complica perchè, se non ho capito male, nel confronto con un binocolo dritto, un binocolo angolato è soggetto a dei compromessi che ne inficiano le prestazioni.
Credo che il binocolo angolato alfa (con diametro sugli 80 mm) sia il kowa highlander. Eppure leggo che il binocolo è ottimizzato in asse e presenta una curvatura di campo che si nota da circa l'80% del campo di vista.
Questo purtroppo è un fattore verso il quale sono particolarmente sensibile.
Mi domando se il kowa accetti oculari non proprietari e se qualcuno l'abbia usato con una coppia di Pentax...o di Docter! Chissà se alla voce "campo piano" le cose migliorerebbero!
L'idea di un binoscopio la escluderei. In primis per il costo e poi perchè desidero un setup "veloce".
Gradirei qualche utile dritta per un binocolo angolato sugli 80 mm o poco superiore (oppure l'accoppiata strumento/oculari) usato a medio/bassi ingrandimenti che mi regali una buona performance in termini di puntiformità stellare, contrasto e campo corretto fino al bordo. Chiedo troppo? :think:
O magari un rifrattorino apocromatico con torretta usato in altazimutale... :think:
Per il dobson i tempi non sono ancora maturi!
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Giovanni Bruno
Buon utente
Messaggi: 3022
Iscritto il: 09/04/2015, 20:05

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da Giovanni Bruno »

Per un prevalente uso astronomico, ci vuole un binocolone un'angolato, senza se e senza ma.

Per un rifrattorino APO + torretta, lascia perdere , ci vorrebbe un rifrattorone APO + torretta da 150mm ed ancora sarebbe un poco dietro ad un binocolone APO da 120mm come luce globale imbarcata.

Il vero salto nell'iperspazio lo farebbe un binocolone APO da 1500mm angolato, ma sarebbe pure roba da micro-osservatorio.

Il vero salto lo vedo nel mio C11 CPC HD + torretta binoculare, M37 nel C11 diventa un micro universo risolutissimo. :thumbup: :wave:
Avatar utente
vale75
Buon utente
Messaggi: 754
Iscritto il: 07/05/2012, 18:56

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da vale75 »

"Per il dobson i tempi non sono ancora maturi."
Sarò breve e diretto: cosa devi aspettare?

L'inquinamento luminoso ci sta finendo il cielo,come il riscaldamento i ghiacciai della Marmolada.
Non ci rimangono molti anni a disposizione.:'-(

Tieni il binocolone e prova a prendere un dobson usato tipo gso/skywatcher sui 12" , da affiancargli ad ogni serata.

Poi a rivendere il telescopio senza rimetterci molto, non é difficile.
Giovanni Bruno
Buon utente
Messaggi: 3022
Iscritto il: 09/04/2015, 20:05

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da Giovanni Bruno »

In genere un DOBSON da 12" comprato usato è un'ASSEGNO CIRCOLARE, ho avuto anche un DOBSON da 12" e performava come il grosso diametro predice,quando ho voluto venderlo, nessun problema.

Semplicemente il C11 CPC è molto più comodo da usare stando comodamente seduti e godendo dei servigi del GOTO e dell'inseguimento, ma anche il DOBSON da 12" è un signor strumento. :thumbup: :wave:
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9326
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da -SPECOLA-> »

fulvio_ ha scritto: 03/10/2020, 23:13 Il deep sky rimane sempre il mio target prevalente. Eppure, nel mentre i primi tempi mi appagava del tutto la visione binoculare a bassi/medi ingrandimenti di elusive chiazzette immerse in un tappeto di stelle, pian piano è maturata l'esigenza di poter "zoomare" :D su tali oggetti. Di poter apprezzarne la struttura.
Va da sè che non è (solo) una questione di "ingrandimenti" che il mio binocolo non consente. Serve più luce luce, non si scappa.
Ciao fulvio,

non ho idea di quanto ti piacerebbe "zoomare", però se come hai scritto cerchi luce in più, penso che passare da un binocolo con obiettivi acromatici del diametro di 126 mm e lunghezza focale 625 mm (rapporto F/5) ad uno da 80 mm di apertura, abbia delle controindicazioni in tal senso, anche prendendo in considerazione il più TOP degli "apocromatici".

Secondo me la cosa giusta da fare è, come per altro hai ammesso anche tu, continuare ad usare il tuo bel VIXEN BT 126, fino ad arrivare a spremerlo fino in fondo e al limite affiancargli un telescopio allineato ai tuoi desideri.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Avatar utente
piero
Buon utente
Messaggi: 4186
Iscritto il: 18/09/2011, 23:37
Località: Torino

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da piero »

Sposo in toto il suggerimento di vale 75. Un 80ino angolato non vedo proprio a cosa potrebbe servirti. Vendere il bt per avere di più significa passare a un dobson da 40 cm con una diversa filosofia osservativa oppure un bino da 150 che non peserà meno di 20_22 kg contro i tuoi 11.
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da fulvio_ »

Grazie a tutti per gli interventi.

@Giovanni Bruno
Poichè il mio interesse prevalente sarà/sarebbe sulle galassie, forse un dobson è più indicato di un cassegrain.

@vale 75
Ho scritto che i tempi per un dobson non sono ancora maturi perchè l'osservazione di galassie e gruppi di galassie è problematico da un cielo suburbano. Per tornare sul Pollino ci vorrà primavera (in inverno non mi avventuro... magari poi mi verrà la voglia :D ). Concordo sul problema derivante dall'inquinamento luminoso. Anche sul Pollino la situazione peggiora progressivamente.

@Specola - @Piero
Vorrei chiarire un pò meglio il mio punto di vista. Temo di averla presa per le lunghe e di essere stato un po’ ambiguo e incompleto nell’esposizione delle mie attuali necessità osservative, che sono duplici.
1. Dedicarmi all’osservazione di galassie e dei gruppi di galassie. In parte ho già esposto il mio pensiero. Va da se che per osservare compiutamente questa tipologia di oggetti (soprattutto i gruppi) bisogna cambiare filosofia osservativa (come Piero giustamente suggeriva) e passare a un dobson. Il BT non è sufficiente, neppure binocoloni da 150 mm immagino lo sarebbero. Quando ho acquistato il Vixen ero interessato a osservare flebili sbuffetti immersi in un campo stellare. In tale ottica il BT fa il suo lavoro in modo egregio. Ma volendo entrare nel dettaglio, credo che la scelta della configurazione ottica sia obbligata.
2. Osservare i campi stellari. E’ evidente che potrei tenermi il BT e vivere felice ugualmente (anche in virtu’ delle difficoltà legate alla vendita) fregandomene di cromatismo e curvatura di campo. In effetti si tratta più di fisime che di reale necessità.
Però, potendo, vorrei dotarmi di un’ottica corretta, anzi iper-corretta. Vorrei stelline come capocchie di spillo fino a bordo campo. E il BT ha specifiche di progetto differenti. Ecco perchè avevo pensato al Docter Prominar e al Kowa Highlander. Meno luce del BT ma, da ciò che leggo, una visione più "pulita".
E desidererei un binocolo poco ingombrante e dal peso non eccessivo. Ma questa è un'esigenza non prioritaria rispetto alla precedente.

In definitiva, nelle giuste condizioni vorrei acquistare un dobson (magari usato) quando potrò tornare sul Pollino e sostituire il BT con un binocolo più corretto.
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Avatar utente
Samuele
Buon utente
Messaggi: 1323
Iscritto il: 29/07/2015, 20:22

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da Samuele »

Fulvio,
Non capisco la tua passione per i "marchi" quando, conoscendoti, sono pronto a scommettere che la risposta ce l'abbia ben chiara in mente.
Di 80 mm ben corretti ci sono l'APM e l'Oberwerk che a mio avviso non hanno nulla da invidiare al Kowa, soprattutto se dotati di oculari idonei, scrivici tu quali.
L'Highlander mi sembra un progetto oramai obsoleto, limitato ed inutilmente costoso, mentre il Docter, pur avendo la sua validità ed insuperabilità in campi specifici, mi sembra, come giustamente rilevi, poco adatto alle tue necessità.
E sai bene che fra i due sceglierei senza ombra di dubbio l'APM, sia per le lenti SD sia per i portaoculari più robusti e versatili, idonei a sopportare senza problemi ingrandimenti elevati.
Anzi, a dirla tutta, se la spesa non fosse per te un elemento di discrimine, ti consiglierei un tuttofare ottimamente corretto come l'APM 100 SD, che non è così ingombrante da fargli preferire un binocolo da 80, e sicuramente non farebbe rimpiangerti il tuo 126.
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da fulvio_ »

Samuele,
Ho pensato al Docter e al Kowa non per una questione di marchio, ma perchè da ciò che leggo parrebbero i più performanti per le mie "nuove" esigenze relative all'osservazione dei campi stellari.
Devo confessarti che questo genere di osservazione nel tuo APM non mi ha dato l'effetto WOW sperato.
Ciò che è avvenuto invece nell'osservazione di Giove. Ricordo perfettamente il pianeta senza un filo di cromatismo, a differenza di ciò che osservavo nel mio BT in multicolor :lol: .
Invece, sui campi stellari una botta allo stomaco me l'ha data la prima luce del tuo CANON stabilizzato (il 15x50 se non erro).
Assenza di cromatismo e campo piano. E' esattamente ciò che cerco in un binocolo di maggiore diametro.
Non sò come performa l'APM 82. Giovanni Bruno in passato mi rispose in un thread che con una specifica coppia di oculari non c'è curvatura di campo fino al bordo.
Può darsi che nel tuo APM fosse, per l'appunto, una questione di oculari. Forse i morpheus hanno un campo troppo ampio per essere completamente corretto. Quindi si tratterebbe di trovare i giusti oculari (come giustamente sostieni). E magari la nuova versione SD è ancora meglio. Non lo so.
Ad ogni modo sto valutando varie cosette.
Grazie per l'intervento :thumbup:
Ultima modifica di fulvio_ il 04/10/2020, 21:16, modificato 2 volte in totale.
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Avatar utente
daisuke
Buon utente
Messaggi: 584
Iscritto il: 15/07/2012, 18:53
Località: Belluno

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da daisuke »

Ciao,
in base alle mie esperienze, posso dirti le seguenti cose...
binocolo dritto, per osservazione astronomica, solo se dotato di pantografo (io ho il "pantomaxi" che faceva -o fa?- Gaddo Fiorini, assolutamente delizioso, ma ingombrante e richiede un contrappeso). Però il problema della postura esiste comunque, quindi lo sconsiglierei.

I 45° sono il "compromesso" che consente di fare questo e quello, ma se l'esigenza è prettamente (o anche solo prevalentemente) astronomica, i 90° fanno decisamente la differenza.
Peraltro, non è che il bino a 90° non si possa usare in terrestre (a meno di guardare dalla sommità di una cima verso il basso...), solo che va abbassato di più, ed è meno comodo del 45°. Sicuramente meno intuitivo per il puntamento.

Il dobson ed il binocolone sono assolutamente complementari, servono a fare due tipi di osservazioni totalmente diverse.
Per quanto riguarda telescopi con torrette e binoscopi, considera che il binocolo ha il vantaggio (o forse ... solo la "differenza"...) che ha la visione raddrizzata. Serve? Boh, in astronomia anche no...

Visto che me l'hai chiesto, ti racconto un po' dell'highlander.

Non penso sia un progetto vecchio o obsoleto, penso piuttosto che sia un progetto nato per il terrestre, che performa talmente bene che anche gli astrofili ne possono beneficiare molto.

Ho stimato che la sua resa in termini di luminosità dell'immagine sia pari a quella che avevo con il Nexus II, da 10cm, anche se il confronto è fatto a memoria e quindi sostanzialmente inattendibile. Però la mia sensazione è quella. (chiaramente con qualità d'immagine diversa, anche se ricordo che il Nexus II con i Pentax XW alzava parecchio la resa).

L'immagine dell'highlander ha una nitidezza pari a quella di un ottimo telescopio apocromatico.
Il "problema" per l'utilizzo astronomico sono gli oculari, che sono dedicati, eccellenti, ma pensati per il terrestre e non per il cielo.
La differenza consiste nel fatto che gli oculari Kowa non presentano distorsione lineare, al prezzo di un po' di curvatura di campo. Significa che le linee dritte le vedi dritte fino al bordo. Su un campo stellare, significa che vedi le stelle con le distanze, tra loro, che hanno "realmente", ma questo lo paghi con una leggera sfuocatura ai bordi. E' leggera, ma c'è. Se metti a fuoco a bordo campo, la leggera sfuocatura è al centro. Se fai la via di mezzo va tutto benino ma non è perfetto.
L'alternativa, quella usata negli oculari astronomici, è applicare una distorsione angolare che ti fa vedere a fuoco tutto il campo, al "prezzo" di non avere le distanze "corrette" tra i vari punti del campo inquadrato. Distorce quindi i campi stellari e gli oggetti estesi come distorce le linee dritte in visione terrestre. Vedere un ponte in questo modo è davvero surreale, ma su un campo stellare non puoi accorgertene...

Quanto sopra dipende dalgi oculari, e non dagli obiettivi dell'highlander, che sono correttissimi.
Io l'ho provato personalmente, nel senso che sono riuscito ad utilizzare (scambiando terrestre e astronomico) oltre algi oculari dedicati anche i TeleVue Panoptic 24 ed i TeleVue Plossl 11. Credo tutta la serie Plossl TV possa andare, visto che sono parafocali.
PERO', ed è un però non piccolo, l'highlander è progettato per funzionare con i suoi oculari, e basta. Il resto è un accrocchio. Un progetto astronomico ti consente di cambiare gli oculari fino a quando non trovi quelli adatti (almeno a bilanciare le aberrazioni dell'obiettivo, se ci sono...). La contropartita è che gli oculari dedicati sono robustissimi, non si staccano per caso, non si disallineano, sono collimatissimi, sono impermeabili, etc etc etc.

L'aspetto comunque buono è che il barilotto ha la dimensione degli oculari astronomici, ma ha un meccanismo di strozzatura proprietario, ed inoltre il fuoco è molto interno. Ad esempio, con la mia vista (presbiopia in peggioramento) per andare a fuoco con i pan24 devo svitare il barilotto ed appoggiare il blocco oculare (c'è meno di un mm di margine), quindi per "fissarli" (per modo di dire) ci si inventa altre cose.
Per quanto riguarda i Plossl, andrebbe segato un po' del barilotto, cosa che non ho fatto per non de-valorizzare gli oculari.
I Docter non vanno a fuoco, e nemmeno gli ethos 13 ed 8,i baader zoom mark iii ed i pentax XW.

Tra l'altro, la progettazione dell'highlander ha evidentemente un occhio di riguardo all'utilizzo terrestre anche perché è pesante, in relazione al diametro, ma è costruito davvero come un carrarmato, ed è l'unico strumento che ho maneggiato fino ad ora che mi ha dato una sensazione di qualità più alta dei takahashi.

Allora l'highlander è vecchio o mal progettato?
Io credo che l'highlander non sia uno specialista per astronomia, per il peso, per la non universalità di uso degli oculari, e per il fatto che i suoi oculari dedicati sono progettati per evitare la distorsione lineare al prezzo di un po' di curvatura di campo.
Uno "specialista" in tal senso credo sia l'APM, che però a quel punto considererei in versione 90° (proprio perché diventa uno specializzato).
Però penso che l'highlander sia otticamente al vertice, per cromatismo ed incisione delle immagini, robustissimo e tropicalizzato alla perfezione, e quindi se facessi terrestre ed astronomico lo consiglierei senza remore, se lo prendessi solo per astronomia anche no.

Quindi, al solito, "dipende dall'uso che se ne vuole fare".

Però mi permetto di chiudere il post con un mio pensiero "da vecchio": alla fine si parla di inezie, sono tutti strumenti così belli e performanti che la cosa migliore da fare è portarli fuori e gustarseli il più possibile!

Ciao,
m.
Mi piace guardare lontano.
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9326
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da -SPECOLA-> »

Onestamente sono scettico riguardo al fatto che un binocolo da 100 mm di apertura (anche il più performante esistente sul mercato), posssa quanto meno riuscire a pareggiare i conti con uno da 126 mm di obiettivi (come il VIXEN in discussione), nell'osservazione delle galassie solitarie e/o in gruppo, che notoriamente è un campo dove conta la magnitudine limite dello strumento e per questo la sua apertura.
A questo proposito, a livello di dimensioni, tra i due obiettivi il divario è di ben +26% a favore del binocolo gigante VIXEN.
Un 80 mm è completamente fuori gioco, essendo l'apertura del 126 mm ben +57.5% a suo favore.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Avatar utente
Samuele
Buon utente
Messaggi: 1323
Iscritto il: 29/07/2015, 20:22

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da Samuele »

@Specola,
Sotto il cielo del deserto di Acatama il tuo ragionamento sarebbe ineccepibile ed inattaccabile, sotto i cieli nostrani....anche no....
Con il nostro cielo non serve aumentare il diametro, se poi non è possibile spingere con gli ingrandimenti per scurire il chiarore di fondo, e per esperienza diretta sul campo, proprio con lo specifico strumento, quello che ho scritto non è solo teoria.
Sul confronto con l'80 condivido, anche qui per esperienza diretta sul campo.
@daisuke,
lungi da me l'idea di sminuire la qualità di uno strumento eccellente.
Il mio giudizio si riferiva proprio al fatto che oramai la tendenza dei binocoli giganti è quella di renderli compatibili con lo standard astronomico, per cui ritengo di concezione vecchia e non vincente il progetto che preveda l'uso esclusivo di oculari dedicati (questo non toglie che il produttore possa progettare oculari specifici per il proprio strumento, lasciando però all'utente la libertà della scelta).
Purtroppo non ho avuto né credo avrò mai occasione di esperienze dirette, ma sarei davvero curioso di leggere un confronto fra l'Highlander ed i recenti binocoli da 70-80 offerti dal mercato. Il fatto che del primo non si legga più nulla, mi porta a credere che oramai il divario sia stato colmato, ovvero che le eventuali differenze siano tali da non giustificare l'eccessivo divario di prezzo.
@Fulvio,
Se ho ben inteso quello che scrivi, credo che lo strumento che cerchi non sia stato ancora prodotto. Come anche ha testimoniato Daisuke, ogni strumento ha inevitabilmente i suoi pro e conto, per cui alla fine la scelta è una questione di compromesso... :thumbup:
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9326
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da -SPECOLA-> »

Anche al Parco Nazionale del Pollino la qualità del cielo è tanto deteriorata?
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Avatar utente
daisuke
Buon utente
Messaggi: 584
Iscritto il: 15/07/2012, 18:53
Località: Belluno

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da daisuke »

Samuele ha scritto: 05/10/2020, 7:43 [...]
@daisuke,
lungi da me l'idea di sminuire la qualità di uno strumento eccellente.
Il mio giudizio si riferiva proprio al fatto che oramai la tendenza dei binocoli giganti è quella di renderli compatibili con lo standard astronomico, per cui ritengo di concezione vecchia e non vincente il progetto che preveda l'uso esclusivo di oculari dedicati (questo non toglie che il produttore possa progettare oculari specifici per il proprio strumento, lasciando però all'utente la libertà della scelta).
[...]
Scusa se insisto. La tua affermazione è valida SE limitata al campo astronomico, perché in campo naturalistico (e diurno in generale) la concezione dell'highlander non è affatto vecchia o non vincente.
Ti assicuro che gli oculari dedicati una volta inseriti sembrano quasi oculari "fissi", da tanto bene tengono, sia dal punto di vista della robustezza, sia dal punto di vista della tenuta stagna.
Entrambi poco interessanti per un astrofilo, ma per un naturalista ovviamente no.
A riprova del fatto che coi suoi oculari le linee sono dritte, e in diurno la leggera sfocatura non si nota per nulla.
Evidentemente, invece, su una sorgente puntiforme si nota, e viceversa non si nota la distorsione del campo.
Ma ti assicuro che guardare il panorama terrestre con i pan24 fa davvero "sorridere", perché ci si accorge immediatamente delle distorsioni, senza altro beneficio.

Quindi ritengo che l'Highlander non sia di concezione vecchia, e nemmeno non vincente, se si contestualizza il suo utilizzo d'elezione.
Che poi sia venuto talmente bene che anche l'astrofilo lo può usare con estremo profitto, è valore aggiunto.

Certo la serie APM nel suo contesto d'uso privilegiato (astronomico) è più razionale, perché consente l'uso degli oculari astronomici, ma in ambito naturalistico si potrebbe dire che è una concezione sbagliata e non vincente. Ma di fatto non è così.

Peraltro io credo di essere abbastanza coerente con questo ragionamento, infatti il mio APM è a 90°.
Invece quelli a 45°... compromesso. E ribadisco, nulla di male nei compromessi, anzi, perché chi sa che non userà mai il suo apm sotto la pioggia non ha bisogno di sicuro della tropicalizzazione spinta dell'highlander.

Puntualizzazione lunga, perdonatemi. Ma come sempre le cose vanno contestualizzate.

Come diceva Obi-Wan: "Luke, scoprirai che molte delle verità che affermiamo spesso dipendono dal nostro punto di vista".
:)
Mi piace guardare lontano.
Avatar utente
Samuele
Buon utente
Messaggi: 1323
Iscritto il: 29/07/2015, 20:22

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da Samuele »

daisuke ha scritto: 05/10/2020, 13:54 ...
Certo la serie APM nel suo contesto d'uso privilegiato (astronomico) è più razionale, perché consente l'uso degli oculari astronomici, ma in ambito naturalistico si potrebbe dire che è una concezione sbagliata e non vincente. Ma di fatto non è così.
....
Come diceva Obi-Wan: "Luke, scoprirai che molte delle verità che affermiamo spesso dipendono dal nostro punto di vista".
:)
Figurati, come ho già scritto non ho modo di replicare non avendo possibilità di fare confronti diretti in merito, né il tema di questa discussione verte sull'Highlander.
Il mio punto di vista è la banale constatazione che sia sui vari forum, anche non italiani, sia nel gruppo WhatsApp di Binomania, molti osservatori di avifauna e di paesaggi, che peraltro non osservano il cielo notturno, tessono le lodi di binocoli da 70-80 mm APM o Oberwerk di ultima generazione, equipaggiati magari con i Pentax XW, piuttosto che con i TeleVue, senza menzionare il binocolo Kowa, di cui taluno, molto autorevole in materia, auspica anche l'uscita di un nuovo modello.
Può essere che sia soltanto una questione di convenienza economica, come può essere una questione di prestazioni sovrapponibili...non saprei davvero .... :wave:
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da fulvio_ »

@Samuele:
Samuele, mi chiedevo se la culla della mia forcella Vixen HF2 (con uno spazio utile di 25 cm) potrebbe contenere l'APM 100 mm! Per il fratellino da 82 mm non ci sono problemi. Ma il 100 mm credo ecceda in larghezza. Fra le specifiche del binocolo, infatti, è indicata una larghezza di 27 cm.
Potresti gentilmente verificare tale dimensione in corrispondenza dell'attacco del tuo binocolo quando possibile?
Te ne sarei grato!
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Avatar utente
Samuele
Buon utente
Messaggi: 1323
Iscritto il: 29/07/2015, 20:22

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da Samuele »

La misura esatta è difficile da prendere per via della stondatura dello strumento, comunque è meno di 26 cm, ma qualcosa in più di 25.
Qui ne hanno discusso, anche se ricordo che a suo tempo lessi una recensione in giapponese di un utente che aveva montato il 100 ED APO sull'HF2 Vixen, ma non riesco a ritrovare la pagina.
Il fatto è bisognerebbe dotare la tua forcella di un'apposita culla che toglierebbe spazio variabile a seconda della costruzione.
Forse Elio può essere più di aiuto.
Allegati
036865E5-298F-46B9-A3D6-EEE08F0590AA-53025-000017B569A48F9A.jpg
8B586D48-4E15-4613-BDA6-4EEE5A819866-53025-000017B5A41D8678.jpg
bifo
Buon utente
Messaggi: 266
Iscritto il: 18/09/2011, 18:47

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da bifo »

Eccomi....sinceramente non posso che condividere il tuo attuale orientamento... mi spiego da poco ho fatto l'upgrade del mio 100APM cioè dal ED sono approdato alle SD , ho avuto una particolare opportunità e messo un pò di soldini..non che fosse priorità da parte mia, ma tutto sommato non me ne pento.
sostanzialmente nella versione SD io personalmente ci trovo qualcosa in più... con l'apertura maggiore dei prismi Field-stop a 28mm lo trovo più luminoso e noto anche meno ghost il certi frangenti con oculari, meno aberrazioni e più escursione sulla focheggiatura.non dico che è più inciso e performante, anche perchè c'è stato un affinamento con oculari più costosi e pregiati.tutto questo giudicato personalmente per un uso prevalentemente sul terrestre.
comunque chi ha e possiede la versione ED può tranquillamente dormire sonni tranquilli, ha da usare un ottimo prodotto che può dare tante soddisfazioni.
come anche me ne dà il mio piccolino l'oby da 70mm .
@Fulvio ...per la forcella Vixen ...se hai la controculla si può adattare ..... se interessa mandami mp
elio
swarovski EL 8.5X42- nikon EDG 7x42- retrovid 7x35b- nikon 12x50SE- nikon 8x30EII- kowa gen.8x33- zeiss 7x50 bga- raptor 6.5x32 - zeiss jena 8x32b - nikon 7x35EI- huet 8X30- karl schmidt 7x35 11°- komz 8x30mil- hensoldt 9x63- hensoldt 7x63- sard 7x50-e altri......


apm 100sd apo - apm 70ed apo- kowa 883-
mak 127 -63/840 zeiss- rifra127/1200 bresser- celestar c/8 -
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da fulvio_ »

Grazie Samuele,
se il problema è il semplice aggancio del binocolo alla culla basculante (che possiedo) sarebbe risolvibile. Fra l'altro possiedo una piastra manfrotto:
https://cvp.com/product/manfrotto_625
Il punto è che leggendo il thread su CN non ho capito se il tizio ci ha montato sopra proprio l'APM 100. Quindi mi resta il dubbio che lo spazio della culla non sia bastante per adagiarci il bino.
Ho trovato anche un'altra discussione:
https://www.cloudynights.com/topic/6071 ... ons-again/

Immagine

Pare, tuttavia, che il tizio abbia dovuto alzare l'attacco.
Insomma, tutta una serie di magheggi che non mi convincono.
La culla stessa la trovo una soluzione raccapezzata per un binocolone, che andrebbe "per legge" :lol: adagiato su di una forcella su due perni laterali (esattamente come il mio BT).
Capisco che c'è l'esigenza di contenere costi e pesi e che con uno chassis "così e così" si può andare incontro a problemi di disassamento.
Però, piuttosto che fabbricare una culla ad hoc (come ha fatto APM), sarebbe stato più razionale, forse, una forcella e un accessorio per "ingabbiare" il bino e adagiarcelo sopra (simil binoscopio).
Lasciamo correre il 100 mm e il 120 mm, ma come si fa a vendere un bestione da 150 mm di 23 kg su una culla basculante?

Ricapitolando;
Il Docter Prominar è dritto; bocciato...
Il Kowa Highlander è ottimizzato per il terrestre (zero distorsione ma curvatura di campo); bocciato...
APM 100/120 dovrei modificare la culla col rischio che il tutto non funzioni in modo "lineare" e fluido come mi accade col BT. Senza contare che la forcella HF2 è stata progettata per un binocolone acromatico che già a 50x deraglia. Cosa succede se ci metto sopra uno strumento che potrei spingere a ingrandimenti maggiori? Mi trema tutto?
APM 82 mm... non so come performa.
...i dieci piccoli indiani.

Quasi quasi mi tengo il BT. :lol:

Scherzi a parte, ci penso su e vediamo che salta fuori.
Grazie per la diponibilità Bifo. Nel caso ti contatto in privato così mi spieghi cosa potremmo fare per montare l'APM sulla HF2!

EDIT: Docter Aspectem (non Prominar) :lol:
Ultima modifica di fulvio_ il 06/10/2020, 21:11, modificato 1 volta in totale.
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9326
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da -SPECOLA-> »

Valutato a 360°, secondo me il VIXEN BT 126 è proprio un bel setup "chiavi in mano"; trovare un degno sostituto non sarà semplice .
Per quanto riguarda le montature, personalmente trovo che anche la ELLE DUO sia una buona soluzione (si possono montare anche gli encoder per il puntamento passivo).
Per esempio trovo che l'IBIS 120 HD si presenta molto bene sulla sua montatura, sebbene l'imponenza dei 120 mm di diametro per ciascun obiettivo.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da fulvio_ »

Ma cosa sono gli "encoder"?
E' un sistema di puntamento, per cui bisogna motorizzare la forcella? :think:
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Avatar utente
Samuele
Buon utente
Messaggi: 1323
Iscritto il: 29/07/2015, 20:22

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da Samuele »

Sistema di puntamento passivo: tu muovi lo strumento e un display ti dice se stai muovendo nella direzione giusta e quanto devi muovere ancora per raggiungere il target.
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da fulvio_ »

Grazie Samuele.
Un'altra curiosità: Sai come è composto il doppietto dei nuovi APM 100 definito "FCD100"?
Da quello che ho capito, in teoria i più corretti dovrebbero essere l'82 e il 120!
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
bifo
Buon utente
Messaggi: 266
Iscritto il: 18/09/2011, 18:47

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da bifo »

Provo a risponderti io.... I nuovi fcd o sd da 100 sono dati costruiti con dei doppietto in fpl 53 come i 82 e 120......i precedenti 100denominati ed sono in fk61 ancora a listino da apm a un costo inferiore...
swarovski EL 8.5X42- nikon EDG 7x42- retrovid 7x35b- nikon 12x50SE- nikon 8x30EII- kowa gen.8x33- zeiss 7x50 bga- raptor 6.5x32 - zeiss jena 8x32b - nikon 7x35EI- huet 8X30- karl schmidt 7x35 11°- komz 8x30mil- hensoldt 9x63- hensoldt 7x63- sard 7x50-e altri......


apm 100sd apo - apm 70ed apo- kowa 883-
mak 127 -63/840 zeiss- rifra127/1200 bresser- celestar c/8 -
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da fulvio_ »

Perfetto, grazie.
In questa babele di sigle a volte non ci si raccapezza... :lol:
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Avatar utente
Samuele
Buon utente
Messaggi: 1323
Iscritto il: 29/07/2015, 20:22

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da Samuele »

Fulvio,
la sigla FCD100 è dei vetri prodotti dalla Hoya mentre FPL-53 è della produttrice Ohara.
Dovrebbero avere caratteristiche sovrapponili (in rete ho trovato la tabella allegata, dovrebbero essercene altre ma bisogna cercarle) ed in parole povere si tratta della cosiddetta "fluorite sintetica".
L'FK61 della versione ED è un vetro della cinese CDGM con minore indice di rifrazione.
Tutto questo per dire che la versione SD dovrebbe avere una migliore correzione cromatica rispetto all'ED, ma leggevo che non si tratta solo di questo in quanto dovrebbe esserci una maggior cura nella realizzazione e quant'altro già scritto da Elio.

P.S. se volessi approfondire potresti iniziare da questa discussione.
Allegati
IMG_1193.JPG
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da fulvio_ »

Grazie Samuele e tutti gli utenti.
Tempo fa leggevo sul forum "Coelestis" un post di un utente esperto (Plinio Camaiti) in cui si spiegava che la semplice sigla del vetro utilizzato, ad esempio FPL-53, è indicativa della qualità ma non esaustiva perchè i blank utilizzati non sono tutti uguali. Esistono diverse "fasce di purezza" (se non ricordo male 5 o 7).
E poi credo che la lucidatura non sia un fattore secondario.
Avrei un'altra domanda/curiosità. Mi spiacerebbe apparire tedioso ma, come si sul dire, domandare è lecito, rispondere cortesia!
Daisuke mi ha fatto comprendere che in assenza di distorsione di campo (come nel Kowa Highlander) non può esserci un perfetto campo piano, e viceversa.
Insomma, la coperta è corta. Se si tira da una parte si resta scoperti dall'altra. Bisogna trovare il giusto compromesso in base alle esigenze osservative.
Non mi è chiaro però se la scelta progettuale sia a livello di obiettivi, oculari o entrambi.
In particolare (e al netto della qualità dei vetri e della lavorazione) in cosa un doppietto è superiore a un tripletto, e viceversa.
"Mi sono fatto persuaso" (cit. :lol:) che un doppietto sia più luminoso e un tripletto più corretto. E' esatto?
grazie

PS. Nel frattempo mi sono fatto - con anticipo - un "corposo" regalo di Natale e ho ordinato una coppia di oculari Noblex (Docter) UWA :dance:

PS.2 Ho chiesto a Ludes se ci fossero differenze fra i vetri SD usati nei suoi binocoli e la risposta è stata:
"FCD 100 is same as FPL 53, both are SD and both offer the same correction" :thumbup:
Sono molto tentato dal tuttofare e ancor gestibile 100 mm!
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Avatar utente
Samuele
Buon utente
Messaggi: 1323
Iscritto il: 29/07/2015, 20:22

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da Samuele »

Doppietto/tripletto sono indicazioni del numero di lenti dell'obiettivo ma dal punto di vista della correzione ottica o della luminosità sono termini che non significano nulla.
Non sono competente in merito ma credo che molto dipenda dal tipo di progetto, ovvero dal vetro utilizzato per ciascuna lente (in genere la lente a bassa dispersione è una sola, l'altra o le altre sono di vetri diversi), dalla relativa curvatura, spaziatura, trattamenti antiriflesso, ecc... per cui non è detto che un tripletto sia garanzia di migliore luminosità o correzione (non mi riferisco solo all'aberrazione cromatica, ma anche a quella sferica, all'astigmatismo, ecc...)
Quanto alla distorsione/curvatura, considerando che molti binocoli, ma anche famosi rifrattori astronomici, aggiungono una lente nel treno ottico per spianare il campo, ritengo si possa affermare che dipenda sia dagli obiettivi che dagli oculari.
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da fulvio_ »

In verità, lo spianatore di campo si usa soprattutto negli astrografi che io sappia!
Di binocoli mi viene in mente il tuo Canon 10x42 (ed è un gran bel vedere) e il Fujinon 15x70. Ma di binocoloni non ne ho letti.
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Avatar utente
Samuele
Buon utente
Messaggi: 1323
Iscritto il: 29/07/2015, 20:22

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da Samuele »

Sì, principalmente negli astrografi perché i sensori di ripresa sono piatti, e quindi mostrerebbero la sfuocatura con uno strumento a campo curvo.
Nel visuale la curvatura degli obiettivi può essere compensata da oculari appositamente progettati, e se mal non ricordo i Nagler della TeleVue sono progettati apposta per compensare le distorsioni dei Newton.
Nei binocoli devi annoverare sicuramene gli Swarovski e altri top di gamma, mentre di binocoloni credo proprio tu abbia ragione.
Per questo ritengo che non sia questione del marchio X rispetto al marchio Y, ma di abbinamento strumento/oculari/utilizzatore, per cui preferisco le soluzioni che permettono di sperimentare per trovare la propria quadra (anche a costo di rimetterci qualcosa in termini economici) rispetto al "prendere o lasciare" degli oculari dedicati che talvolta comporta l'abbandono di uno strumento altrimenti eccelso solo perché gli oculari non soddisfano le necessità/aspettative dell'utente.
E siccome vedo che l'orientamento del mercato è nella direzione che preferisco, mi sono permesso di etichettare come obsoleto un progetto che va nella direzione opposta. :wave:
Avatar utente
piero
Buon utente
Messaggi: 4186
Iscritto il: 18/09/2011, 23:37
Località: Torino

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da piero »

fulvio_ ha scritto: 09/10/2020, 21:04 In verità, lo spianatore di campo si usa soprattutto negli astrografi che io sappia!
Di binocoli mi viene in mente il tuo Canon 10x42 (ed è un gran bel vedere) e il Fujinon 15x70. Ma di binocoloni non ne ho letti.
mi sembra di ricordare l'avessero i miyauchi con schema di petzval; quasi certamente il 60 e il 77; il mio 100 non me lo ricordo
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Giovanni Bruno
Buon utente
Messaggi: 3022
Iscritto il: 09/04/2015, 20:05

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da Giovanni Bruno »

Tre messaggi indietro si è parlato del FUJINON 16x70 che ho posseduto tantissimi anni fa, e del CANON 10x42 IS, il FUJINON 16X70 mi pare che non ha un doppietto spianatore, ma credo che abbia un'ottica pseudo-asferica, più precisamente un'ottica con due curvature, sferiche, ma di diverso raggio.

Perlomeno la prova del filo dell'alta tensione quello farebbe supporre.

Un filo dell'alta tensione, perfettamente parallelo all'osservatore e messo a fuoco, mostra il centro ed il bordo perfettamente a fuoco, ma con una sfocatura progressivamente crescente, sia dal centro che dall'estremo bordo, per diventare massima al centro delle due metà del campo.

Inoltre il FUJINON , 16x70, ancorchè molto nitido, è però afflitto da una ben presente aberrazione cromatica.

Quindi nessuna similitudine con i CANON 10x42 IS e 15x50 IS, che sono sia spianati da un doppietto spianatore che dotata di lenti UD a bassissima dispersione.

Altro pregio enorme del CANON 15x50 IS è la sua messa a fuoco centrale, ma che é granitica tanto quanto una messa a fuoco individuale, perché la messa a fuoco avviene traslando gli obbiettivi montati MONOBLOCCO e non gli oculari.

Infine, il CANON 15x50 ha un foro filettato da 1"/4 sotto la pancia ed in posizione perfettamente baricentrica, per un solidissimo, bilanciato ed immediato montaggio su un cavalletto.

Non dirò mai che il CANON 15x50 IS è il miglior binocolo del mondo, anche perché non li ho provati proprio tutti, dico invece che è una summa di tante piccole e grandi utilità, mai viste tutte insieme in un solo binocolo.

Per me la completezza di dotazioni utili ad un facile e produttivo uso, le trovo più importanti di una ipotetica ottica solo un poco superiore, ma che poi si rivela meno comoda e meno sfruttabile nell'uso pratico. :thumbup: :wave:
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da fulvio_ »

Per quanto attiene il discorso spianatori di campo, gironzolando un pò in rete ho visto che esistono dei rifrattori di fascia alta definiti Orthoscopici (come il TOA-130).
Invece il Vixen AX103S presenta proprio una lente apposita per la correzione del campo lungo il cammino ottico.
Un binoscopio con due di questi "rifrattorini" Vixen non sarebbe male per passeggiate fra i campi stellari :lol:.
Tornando a discorsi più "terreni", notavo come APM e Oberweerk stiano sfornando prodotti sovrapponibili;
APM 100 ED vs Oberwerk BT-100XL-ED;
APM 100 SD vs Oberwerk BT-100XL-ED;
APM 120 SD vs Oberwerk BT-127 XL-SD;
Sui 100 mm, se non fosse per lo chassis diverso mi verrebbe il dubbio che si tratti dello stesso prodotto diversamente rimarchiato.
Notavo invece che il 100 Oberwerk è più snello del APM. Forse entrerebbe agevolmente nella culla della mia HF2.
Non trovo tuttavia ancora a listino sul sito RP Optics i binocoli Oberwerk;
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Avatar utente
Samuele
Buon utente
Messaggi: 1323
Iscritto il: 29/07/2015, 20:22

Re: Cambio setup per visuale. Da BT 126 a...?

Messaggio da Samuele »

Gli Oberwerk sono "variazioni sul tema" rispetto ai corrispettivi APM, nel senso che concettualmente sono simili, ma praticamente sono diversi, e di fatto sono costruiti da differenti aziende cinesi, anche se dal punto di vista della resa ottica sembra che siano equivalenti.
Ad esempio i 100 hanno diversa lunghezza focale (550 APM vs 560 Oberwerk) e diversa apertura libera dei prismi (28mm APM vs 24mm Oberwerk) cosa che - rapportata al minor peso - fa pensare a prismi più piccoli dei secondi.
Inoltre il sistema di fuocheggiatura degli Oberwerk, da quel che ho letto, risulta meno versatile di quello degli APM, perché alcuni oculari non riescono a andare a fuoco (oculari che invece vanno bene sugli APM) e l'ingrandimento massimo abbastanza limitato che l'azienda consiglia fa pensare ad una minore capacità meccanica di "reggere" ingrandimenti elevati.
I pro sono che gli Oberwerk sono esteticamente più belli e meno "massicci" rispetto agli APM.
Per quanto riguarda RpOptics, ho letto anch'io da qualche parte che non risulta più presente il listino Oberwerk sul loro sito, bisognerebbe chiedere direttamente a loro perché potrebbe trattarsi di un fatto temporaneo.
Rispondi

Torna a “TELESCOPI ASTRONOMICI E ACCESSORI”