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Mariano Curti
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Messaggio da Mariano Curti »

Un saluto a tutti,
le mie riflessioni potrebbero essere già state discusse in precedenti argomenti, io non l'ho trovate ma se così non fosse indicatemi dove andare a vedere.
Considerazioni per l'osservazione in l'alta definizione planetaria e lunare.
Ho letto tempo fa che il seeng ordinario che si riscontra mediamente in Italia è di 2 - 2.5 secondi d'arco, diverse volte scende intorno da 1,5 a 1 secondo d'arco e di conseguenza si ha un seeng da buono a molto buono. Molto raramente scende sotto un secondo d'arco ed in questo caso si tratta di un seeng da ottimo a eccezionale.
Mi domando: se nella stragrande maggioranza delle notti abbiamo i valori sopra citati andare oltre uno strumento da 120 -150 mm ha un senso..? La mia domanda si riferisce ad un osservatore che non fotografa ma osserva soltanto.
Ovviamente esistono nottate eccezionali ma sono poche quindi in pratica gli strumenti più utilizzabili sono sempre quelli che hanno un diametro 120 - 150 mm max ( a parte le nottate da schifo che sono parecchie ).
A questo punto, posso pensare che è molto più importante dotarsi di strumenti che hanno una configurazione ottica più indicata e ben lavorata. In questo caso, avremmo immagini dotate di molto contrasto che, unite al diametro sopra indicato, fornirebbero molti particolari planetari e meglio visibili.
Ribadisco che le mie impressioni sono superficiali non essendo esperto ma sono figlie di un lungo dubbio che mi ha sempre fatto riflettere.
Se ad es. abbiamo una notte da 1 secondo d'arco ( quindi molto buona), un 20 cm. dal potere risolutivo di 0,6 sec. d' arco farà vedere particolari fino ad 1 ma non potrà andare oltre anche se potrebbe dare molto di più in potere risolutivo.
Da quello che ho letto quindi, il seeng rimane l'unico a dettare le regole del gioco.
Scusatemi se ho trattato un argomento che per voi è molto chiaro ma per il sottoscritto non lo è affatto.
Un'altra domanda, devo acquistare una coppia di oculari per avere 200X per il mio sw 120 ED. Ho optato per i planetary Tecnosky ed 5 mm ( con torretta si ha una focale di 1000 mm) che, da quello che ho letto sono un buon compromesso tra prestazioni e prezzo. Con buon seeng fino a quali ingrandimenti posso spingere il mio strumento ? 250X sono ancora utilizzabili su Luna e pianeti..?
Sempre grazie per le Vs. risposte.
Mariano Curti.
Faber
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Re: Chiedo info

Messaggio da Faber »

Ciao,
In effetti il seeing è variabile durante la notte è fluttuando, per brevi periodi può essere migliore e in quel caso si può approfittare. Nel caso dei pianeti inoltre la maggior raccolta di luce permette di distinguere, a mio parere, le sfumature di colore e alcuni particolari fini.
Poi ognuno può godere appieno del proprio strumento, ma a mio parere l’ideale è avere uno strumento sui 4” e uno da 8-10” in su per il planetario. In tal modo uno può divertirsi in ogni caso (mia modesta scelta)

Saluti

Fabio
Fabio Bergamin

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Re: Chiedo info

Messaggio da Acronauta »

Mariano Curti ha scritto: 30/05/2019, 17:27Ho letto tempo fa che il seeng ordinario che si riscontra mediamente in Italia è di 2 - 2.5 secondi d'arco, diverse volte scende intorno da 1,5 a 1 secondo d'arco e di conseguenza si ha un seeng da buono a molto buono. Molto raramente scende sotto un secondo d'arco ed in questo caso si tratta di un seeng da ottimo a eccezionale.
ciao Mariano, sarei curioso di sapere dove hai letto quest'affermazione che ritengo del tutto priva di fondamento. In Italia, per la sua collocazione geografica, il seeing dipende al 90% dall'orografia locale, con siti molto favorevoli e siti molto sfavorevoli. Non esiste un seeing "medio" italiano. Personalmente ho trovato, in Italia, location con seeing spesso inferiore al secondo d'arco e location dove, costantemente, nemmeno si riesce a mettere a fuoco.

Detto questo sono d'accordo con Faber, se non si ha la sfortuna di osservare da un sito che è più spesso sfavorito che favorito dal seeing, di ora in ora la turbolenza cambia e perciò è utile avere sempre sotto mano lo strumento più adatto a sfruttare il momento buono. Autolimitarsi in partenza lo trovo sbagliato, caso mai se non si è soddisfatti del proprio sito ci si può procurare un buon telescopio trasportabile e muoversi, anche solo di tanto in tanto, in un posto più adatto. Chi osserva coi dobson ci è abituato.

Quella dei Tecnosky è una buona scelta (ma attenzione ai cloni!). 250x sono ancora sfruttabili col tuo 120 se osservi la Luna, o Giove e Marte all'opposizione, iniziano a essere un po' troppi nel caso di Saturno perché la luce non è molta.
Mariano Curti
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Re: Chiedo info

Messaggio da Mariano Curti »

Grazie a Voi per le risposte.
Sono sicuro di averlo letto da qualche parte ma non ricordo dove.
Comunque meglio così.
Tormando al mio tele, io non amo osservare ad alti ingrandimenti, preferisco un'immagine più piccola ma più definita però ' ovvio che se capita una nottata buona 250X potrebbero risultare utili. Al momento possiedo solo oculari a basso medio ingrandimento e il massimo che posso utilizzate è quello di 166X. Sto attendendo una coppia di oculari Tecnosky 5mm ed che dovrebbero arrivare domani per 200X. Il prossimo mese acquisterò sue oculari da 4 mm. ( 250X).
Ovviamente 300X potrebbero andare bene per le stelle doppie giusto..?
Grazie,
Mariano Curti.
Giovanni Bruno
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Re: Chiedo info

Messaggio da Giovanni Bruno »

Una favola dura a morire, quella che vuole strumenti di oltre 100mm-120mm sprecati per i pianeti e per il terrestre.

Io abito ad IVREA, proprio all'imbocco della valle d'AOSTA, quindi un luogo poco vocato per gli alti ingrandimenti.

Inoltre, oltre che astrofilo, sono sempre di più un osservatore terrestre-diurno-architettonico.

Ad esempio durante il giorno, appena dopo l'alba e poco prima del tramonto, il seeing può essere addirittura eccezionale e trovo più che utile usare anche il mio C11 CPC HD + torretta ZEISS ERETTIVA, insieme al mio 120ED ed al mio RUMAK da 152/1520mm, sempre in torretta binoculare.

Con un'ottimo seeing, il maggiore potere risolutivo dei diametri via via maggiori, mostra bene la sua forza e la mostrano in modo pesantissimo persino allo stesso ingrandimento.

Mentre in pieno giorno, ripiego sul mio binocolone APM ED APO da 82mm a 45°, ma diaframmato a 50mm ed uso solo l'ingrandimento che viene tollerato.

Quindi avere vari diametri a disposizione ed usandoli con la indispensabile esperienza sul campo, è un divertimento nel divertimento, perchè mette a frutto l'esperienza di una vita osservativa.

Un po come chi, ad esempio anche me, pur avendo solo montature GOTO, ma rigorosamente AZ, mi diverto ad usarle a pura mano libera, proprio per mettere a frutto l'esperienza di puntamento manuale, ma avendo sempre il GOTO pronto ad entrare in azione in caso di maggiori difficoltà e-o se ho ospiti osservativi.

In una parola, flessibilità operativa, sempre e comunque. :thumbup: :wave:
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Re: Chiedo info

Messaggio da -SPECOLA-> »

La realtà dice che in ogni caso maggiore apertura significa poter disporre di maggiore risoluzione e di maggiore luce raccolta; sempre.
La sensibilità al seeing si accentua all'aumentare dell'apertura dello strumento e questo fattore non concede sconti a null'altro.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Francesco T
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Re: Chiedo info

Messaggio da Francesco T »

Mariano Curti ha scritto: 30/05/2019, 17:27 Un saluto a tutti,
le mie riflessioni potrebbero essere già state discusse in precedenti argomenti, io non l'ho trovate ma se così non fosse indicatemi dove andare a vedere.
Considerazioni per l'osservazione in l'alta definizione planetaria e lunare.
Ho letto tempo fa che il seeng ordinario che si riscontra mediamente in Italia è di 2 - 2.5 secondi d'arco, diverse volte scende intorno da 1,5 a 1 secondo d'arco e di conseguenza si ha un seeng da buono a molto buono. Molto raramente scende sotto un secondo d'arco ed in questo caso si tratta di un seeng da ottimo a eccezionale.
Mi domando: se nella stragrande maggioranza delle notti abbiamo i valori sopra citati andare oltre uno strumento da 120 -150 mm ha un senso..? La mia domanda si riferisce ad un osservatore che non fotografa ma osserva soltanto.
Ovviamente esistono nottate eccezionali ma sono poche quindi in pratica gli strumenti più utilizzabili sono sempre quelli che hanno un diametro 120 - 150 mm max ( a parte le nottate da schifo che sono parecchie ).
A questo punto, posso pensare che è molto più importante dotarsi di strumenti che hanno una configurazione ottica più indicata e ben lavorata. In questo caso, avremmo immagini dotate di molto contrasto che, unite al diametro sopra indicato, fornirebbero molti particolari planetari e meglio visibili.
Ribadisco che le mie impressioni sono superficiali non essendo esperto ma sono figlie di un lungo dubbio che mi ha sempre fatto riflettere.
Se ad es. abbiamo una notte da 1 secondo d'arco ( quindi molto buona), un 20 cm. dal potere risolutivo di 0,6 sec. d' arco farà vedere particolari fino ad 1 ma non potrà andare oltre anche se potrebbe dare molto di più in potere risolutivo.
Da quello che ho letto quindi, il seeng rimane l'unico a dettare le regole del gioco.
Scusatemi se ho trattato un argomento che per voi è molto chiaro ma per il sottoscritto non lo è affatto.
Un'altra domanda, devo acquistare una coppia di oculari per avere 200X per il mio sw 120 ED. Ho optato per i planetary Tecnosky ed 5 mm ( con torretta si ha una focale di 1000 mm) che, da quello che ho letto sono un buon compromesso tra prestazioni e prezzo. Con buon seeng fino a quali ingrandimenti posso spingere il mio strumento ? 250X sono ancora utilizzabili su Luna e pianeti..?
Sempre grazie per le Vs. risposte.
Mariano Curti.




Caro Mariano buongiorno.

Giustissime le tue riflessioni e grazie per aver dato uno spunto a tal riguardo:
Io osservo da Monfestino sull'Appennino modenese e il seeing dalle mie parti è sempre stato molto buono; ebbene devo dirti che negli ultimi anni è impossibile non constatare un cambiamento in peggio, almeno dalle mie parti, non so se imputabile al cambiamento climatico o a cosa altro.

Proprio i giorni passati parlavo di tutto ciò con dei cari amici, ed in particolare di come fattualmente anche da una locazione privilegiata come la mia a 850 mt slm - complice peraltro il fatto che i Pianeti sono nelle ultime opposizioni davvero bassi - gli strumenti in grado di fornire le immagini più contrastate, belle e addirittura ricche di particolari rimangano i rifrattori da 5" e 6" a lunghissima focale egregiamente lavorati, capaci quindi di leggere meglio i dettagli attraverso la turbolenza.


Avendo a disposizione anche un rifrattore da 9" posso assicurarti che negli ultimi tempi le notti nelle quali è stato *davvero* possibile utilizzare con profitto la piena apertura sono state davvero pochissime.
Certamente l'apertura maggiore è in grado in certi momenti, nelle finestre concesse dal seeing, di fare vedere di più, ma diventa veramente una caccia al tesoro.
Questa la situazione, almeno dalle mie parti.

Un caro saluto
Mariano Curti
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Re: Chiedo info

Messaggio da Mariano Curti »

Grazie a Voi per le preziose informazioni.
In effetti è un argomento davvero interessante, di sicuro ci vorrebbero almeno due aperture diverse e configurazioni ottimizzate per il planetario.
Anche io ho notato che in una stessa serata si possono avere momenti migliori alternati a quelli peggiori.
L'osservazione di Francesco mi trova d'accordo, anche io godo di un' altitudine di circa 900 m.s.l.m e negli ultimi 10 anni circa, il seeng è peggiorato dove le nottate buone si sono ridotte.
Questa estate, salvo complicazioni avrò più tempo per dedicarmi all'osservazione lunare e planetaria anche perchè ho un bel terrazzo di 60m quadri nella mia casa dove, se potrò, ospiterò qualcuno con strumenti magari diversi ma sicuramente interessanti.
Avere un secondo strumento per me non è facile, ho un rifra ed da 120 mm e non saprei cosa prendere in coppia a quello che ho, quale potrebbe essere...?
Grazie,
:wave:
Mariano Curti.
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