Collimazione RC e CC della GSO

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Samuele
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Collimazione RC e CC della GSO

Messaggio da Samuele »

Dopo aver acquistato un TS Classical Cassegrain da 6" (prodotto in Cina dalla GSO e commercializzato con vari marchi fra cui l'americana Orion) ho cercato di documentarmi sulle tecniche di collimazione di questi strumenti per capire se lo sto utilizzando o meno al meglio delle sue potenzialità, dato che sia la casa madre sia chi lo commercializza sono alquanto avari d'informazioni.
Nella ricerca mi sono imbattuto, sul forum di Cloudynights, in questa discussione, in cui l'autore del thread mette a disposizione un manualetto relativo alla tecnica da lui utilizzata, basata sull'utilizzo del collimatore Takahashi.
Quello che ho trovato interessante, al di là della segnalazione dell'importanza della distanza fra i due specchi con un cenno al modo di verificarla col test di Ronchi, è il rilievo che per poter procedere con tale collimatore è necessario svitare il tubo del paraluce sul primario, che diversamente maschera una parte dell'immagine riflessa, necessaria per verificare gli allineamenti.
Una cosa simile l'avevo già letta in altra discussione che ora non riesco a trovare, e credo sia forse il motivo per cui sono riuscito ad utilizzare il collimatore REEGO solo per la regolazione del secondario.
Per quanto mi riguarda ho verificato che non è possibile raggiungere il tubo paraluce del primario senza dover smontare la cella del secondario, per cui ho subito abbandonato l'idea di provarci.
La regolazione delle viti sul primario (che non sono sicuro servano a regolare l'ortogonalità del fuocheggiatore -come suggerisce RAF- oppure lo stesso primario -come sostiene l'autore dell'articolo-) l'ho fatta rendendo concentrici gli anelli di diffrazione di una stella leggermente sfuocata, mentre per la regolazione del secondario ho usato il collimatore REEGO.
L'immagine a fuoco di una stella ad alto ingrandimento mi sembra abbastanza buona col disco di Airy visibile, anche se per via della turbolenza non sono ancora riuscito a stabilire quanto sia corretta.

Edit:
il titolo da me scelto è dovuto al fatto che ritengo non dubitabile che la GSO adotti per questi strumenti gli stessi criteri costruttivi, nel senso che sono identici, per RC e CC di pari diametro, la cella del primario con supporto del fuocheggiatore nonché il supporto del secondario, mentre varia la conformazione degli specchi e la dimensione dei secondari con relative celle. Pertanto ritengo che le tecniche di collimazione siano le stesse per entrambi.
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Acronauta
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Re: Collimazione RC e CC della GSO

Messaggio da Acronauta »

Mah... certo non è un esempio di chiarezza, mi pare una guida piuttosto confusa. Non ho trovato dove dice di controllare che il secondario sia effettivamente sull'asse del tubo, visto che ha smantellato tutto la prima cosa da fare sono le verifche meccaniche, quelle ottiche devono seguire.

Il cannocchiale Takahashi risolve molti problemi, effettivamente ha una sua utilità, però quando smonto il Mewlon mi trovo meglio a usare il Reego per collimare il secondario.

Non sono d'accordo sull'uso del Ronchi per verificare la distanza tra gli specchi, è una cosa da fare con molta cautela. Questi strumenti escono dalla fabbrica con un po' di sferica residua, se si varia la distanza tra gli specchi fino ad annullarla - ammesso che sia possibile - ci si può ritrovare col fuoco troppo in dentro o troppo in fuori.
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Samuele
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Re: Collimazione RC e CC della GSO

Messaggio da Samuele »

Sì, in effetti ha misurato un po' tutto ma non ha controllato che il secondario sia centrato meccanicamente sull'asse ottico.
C'è però da considerare che il secondario ha un riferimento al centro dello specchio che è fondamentale per collimare.
Non so cosa succederebbe alle immagini nel collimatore se quel riferimento fosse disassato :think:
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