Questa recensione riguarda un telescopio prodotto e commercializzato negli anni 2000. All’epoca la famiglia Ghisi, i proprietari del negozio astronomico “Il Diaframma” avevano creato il marchio Intes Italia con l’intenzione di dare una veste estetica piu’ moderna agli spartani telescopi russi.
Io provai un esemplare di un telescopio Rumak 180/1800 nel 2003, quando facevo parte dello Staff Tecnico del mensile “Le Stelle”, all’epoca diretto dalla prof.ssa Margherita Hack e dal compianto Corrado Lamberti.
Propongo qui di seguito le mie passate impressioni, con la speranza che possano essere utili a qualche appassionato.
https://www.astrotest.it/recensione-del ... enger-180/
Recensione Intes Italia Challenger 180
- piergiovanni
- Amministratore
- Messaggi: 9885
- Iscritto il: 13/09/2011, 22:01
- Località: Valganna
- Contatta:
Recensione Intes Italia Challenger 180
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1
Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
https://www.binomania.it
Termicienotturn.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1
Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
https://www.binomania.it
Termicienotturn.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
- -SPECOLA->
- Buon utente
- Messaggi: 9434
- Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
- Contatta:
Re: Recensione Intes Italia Challenger 180
Grazie Piergiovanni per il bel salto indietro nel tempo.
Ancora oggi è interessante leggere di quel Maksutov-Cassegrain con il secondario separato dal menisco correttore che permette di migliorare le prestazioni fuori asse anche se al prezzo di un maggiore rapporto di ostruzione centrale che appunto, in generale è più elevato in un MAKSUTOV-RUMAK, rispetto al tradizionale progetto di tipo Gregory.
A quanto pare con un rapporto F/10 l'Intes Italia Challenger 180 era stato progettato per avere buone prestazioni sia come strumento fotografico, sia come telescopio visuale.
Insomma, un bel telescopio universale.
Ancora oggi è interessante leggere di quel Maksutov-Cassegrain con il secondario separato dal menisco correttore che permette di migliorare le prestazioni fuori asse anche se al prezzo di un maggiore rapporto di ostruzione centrale che appunto, in generale è più elevato in un MAKSUTOV-RUMAK, rispetto al tradizionale progetto di tipo Gregory.
A quanto pare con un rapporto F/10 l'Intes Italia Challenger 180 era stato progettato per avere buone prestazioni sia come strumento fotografico, sia come telescopio visuale.
Insomma, un bel telescopio universale.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/